Sono
passati ormai mesi da quando mi ignori
spudoratamente ma oggi avrò da te i chiarimenti che mi servono.
E’ appena
finita l’ultima ora di una giornata
stressante, era una delle poche ore che abbiamo in comune noi Grifoni
con voi
Serpi, Pozioni (non so se realmente Grifondoro e Serpeverde frequentano
questa
lezione assieme N.d.A.). Dopo aver raccolto tutti i libri mi dirigo
fuori dall’aula
e m incontro-scontro con quello ke ormai è diventato un amico per me
Blaise.
H: “ Ciao
Blaise scusa non guardavo dove mettevo i
piedi” dissi scusando per averlo urtato
B: “Ciao
Herm, figurati non è successo nulla. Dove
stavi andando?”
H: “Voglio
andare a cercare quel cretino dovrei
parlargli, non è che per caso l’hai visto?”
B: “Mmmh
fammi pensare… Puoi cercarlo o sulla
torre d’astronomia oppure in riva al Lago nero”
H: “Grazie
Blaise sei un amico” dico
schioccandogli un bacio sulla guancia e me ne vado a cercare Draco.
Dopo un po0
di tempo finalmente lo trovo in riva al lago Nero appoggiato a un
tronco con la
sigaretta tra quelle labbra che per tanto mi hanno insultato e che da
mesi
bramo, dato che non si è accorto di me mi soffermo a guardarlo e poi
senza
farmi sentire lo raggiungo. Appena mi siedo lui si gira verso di me e
sul suo
volto si dipinge un’espressione di stupore mentre sulle mie labbra si
dipinge
un sorriso incerto ma sincero; lui infastidito dalla mia presenza fa
per
andarsene ma io lo blocco per un braccio, le lacrime minacciano di
uscire.
H: “
Perché?”- chiedo quasi sull’orlo di una crisi
di pianto lui si gira e mi guarda stranito –“ Perché ti comporti così,
ammetto
che non sopporto quando mi prendi in giro ma ora c’è qualcos’altro che
mi
infastidisce, questo tuo mutismo. Perché non mi insulti più, perché non
mi
parli più, perché quando mi vedi sulla tua strada cambi direzione,
PERCHE’?
Cosa ti ho fatto di così grave da farti desistere di insultarmi e di
decantare
il tuo odio per me, non sopporto più questa situazione, voglio delle
spiegazioni.” Dico ormai con le lacrime che scendono copiose.
Draco mi
guarda basito non sa cosa fare rimane
immobile per un tempo indefinito poi fa una cosa che stupisce, sia me e
credo anche
lui, mi abbraccia.
D: “Ti
prego non piangere” – non ci credo non solo
mi sta abbracciando ma mi sta pure pregando di smettere di piangere –
“Non lo
sopporto – riprende – mi dispiace Hermione, ma non
credevo di farti del male. Io… io non volevo ferirti credimi
anzi volevo proteggerti, da me e da mio padre….”
H: “Che
vuoi dire?” chiedo io però senza staccarmi
da quel caldo abbraccio
D: “ Vedi
io ogni volta che ti incontravo sulla
mia strada, bé i-io avevo la voglia irrefrenabile di baciarti, ma non
potevo perché
rischiavo di metterti in pericolo con mio padre, ed era per questo che
cambiavo
direzione” lo guardai un po’ perplessa, non capivo quello che voleva
dirmi “
Quello che sto cercando di dirti – riprese – è che io…tu vedi… HERMIONE TI
AMO” disse con
il volto che
faceva invidia anche ai capelli di Ron, era così tenero quando era in
imbarazzo.
H: “…” ero
senza parole e lui fraintese quel mio
mutismo infatti se ne stava andando, io mi alzai e lo rincorsi e lo
abbracciai
da dietro con così tanta forza che si morzò il respiro a tutti e due.
H: “ Ti
prego non fraintendere, il fatto è che
sono rimasta senza parole, non credevo che tu provassi tali sentimenti
per me.
Vedi anch’io….. a-anche i-io Ti amo” appena
dissi quelle parole Draco si voltò verso
me e mi guardò dritto negli occhi
D:
“Ripetilo perché non credo di aver capito bene”
mi disse
H: “Ho
detto che Ti Amo e non mi
interessa e non mi interessa che si opporrà a questo mio sentimento… se
ci sei
tu accanto a me non mi importa di null…” non potei finire la frase
perché lui
catturò le mie labbra in un bacio dolce e passionale, quando ci
staccammo mi
disse
D: “ Ti Amo Mia
Dolce Mezzosangue” quel
nomignolo
detto senza cattiveria mi piaceva.
H: “ Ti Amo
Anch’io Mio Dolce Furetto” dissi con
un
sorriso dolcissimo sulle labbra che morì subito quando le sue si
posarono
nuovamente sulle mie per dar vita a un bacio che di casto aveva ben
poco.
H: “Guai a
te se ti azzardi a lasciarmi, mi sono
spiegata Furetto” gli dissi quando ci staccammo con aria
minacciosa
D: “E chi
ti ha detto che io voglio separarmi da
te?!” mi disse con un sorrisetto malizioso sulle labbra che non
prometteva
nulla di buono
FINE