Ciao
ragazze e benvenute.
Innanzitutto
vi devo ringraziare di vero cuore per
l'affetto che mi avete dimostrato, leggendo il primo capitolo di questa
storia.
Siete
state davvero tante e mi avete fatta felice,
spero solo che la stessa cosa accada con questo.
Non
mi dilungo in chiacchiere inutili, ma vi chiedo
ovviamente se vi va, di dare un occhiata al mio account
perchè oggi pubblicherò
due nuove storie: una one shot e una long crossover.
Baci
Lorian
Capitolo
2: La generosità di un Potter
Sono
passati due mesi e ormai Luna si è ambientata,
alla vita che si conduce al Saint Christophe.
Ha
imparato alla perfezione il suo lavoro, è diventata molto
amica di Yvette, è
coccolata sia da Susanne la cuoca dell'hotel che da Laverne,
è la preferita da
tutti i clienti al quale dedica sempre un grande e luminoso sorriso.
Un
sorriso che però, non raggiunge mai i suoi occhi
che rimangono foschi e senza vita.
Di
questo particolare se ne sono accorti tutti ma il
primo ad averlo notato è stato Michael.
L'uomo,
si è innamorato di quella biondina che ha
portato una ventata di novità nella sua vita; lui sa che la
ragazza si porta
dentro un macigno che la sta schiacciando e non sa davvero come
aiutarla.
In
questi mesi, lei ha continuato ad essere gentile ma
non gli ha più raccontato la verità, sul segreto
che si porta dentro e lui ha
voluto rispettare la sua privacy, anche se a volte vorrebbe tanto avere
qualche
potere magico per saper leggere nel pensiero e capirci di
più.
Sa
che deve andarci con i piedi di piombo, perchè Luna
è come una bolla di sapone: se si usa troppa irruenza,
potrebbe scoppiare e
svanire nel nulla e lui questo non può permetterlo.
Per
questo si limita ad osservarla da lontano e gode
di quei sorrisi fatti a metà, riempiendosene gli occhi
quando la ragazza li fa.
Nel
frattempo la studia, per cercare di comprenderla
meglio; oramai sa riconoscere le giornate no e quelle che invece la
fanno
sembrare quasi una persona normale.
Quel
giorno per esempio, è uno di quei giorni negativi
in cui Luna non è certo al meglio di sé.
Lui
decide di lasciarla da sola e di non assillarla
troppo, perchè ha il terrore che se lei si sentisse
soffocata, potrebbe
scappare via dall'hotel e quell'ipotesi azzardata lo spaventa.
Ha
preferito quindi rintanarsi nel suo ufficio e per
non pensare, inizia a controllare la contabilità.
Perdersi
negli spazi infiniti dei numeri, lo ha sempre
aiutato a racimolare un pizzico di razionalità e in quel
momento lui ne ha
davvero bisogno.
Dopo
circa mezz'ora, viene distolto dai suoi calcoli,
da un frenetico picchiettio alla porta.
Sbuffando
dà il suo permesso e pochi secondi dopo, sulla porta appare
il viso preoccupato
di Yvette.
Michael
le chiede che succede e lei passandosi una
mano tra i capelli, risponde: " Capo, io so che tu sei molto preso da
Luna; per questo ho pensato che fosse meglio venire da te!".
L'uomo
la fissa basito poi le chiede: " Scusami
Yvette ma di che cavolo stai parlando?" e lei dopo aver deglutito,
risponde: " Poco fa, ho visto Luna correre via in lacrime e si stava
dirigendo verso la terrazza.
So
che tra di noi, tu sei l'unico che è in grado di
aiutarla, quindi ti prego capo va da lei e fa qualcosa!".
Michael,
che era scattato in piedi già quando Yvette
gli ha detto che Luna era in lacrime, non la fa neppure finire di
parlare.
Esce
correndo dal suo ufficio e quando scopre che
l'ascensore è fermo al quarto piano, ad una
velocità sconsiderata sale le
scale, facendo quattro gradini alla volta.
Arriva
in cima con il fiatone ma si fa forza per
apparire sereno e senza perdere altro tempo, spinge la porta che
conduce alla
terrazza.
Si
addentra all'esterno e la vede: è ferma vicino al
parapetto ed è intenta a fissare il panorama che
c'è intorno.
Passo
dopo passo, si avvicina a lei e quando si trova
ad un palmo dalle sue spalle, allunga una mano e le sfiora il braccio.
Se
si aspettava di vederla trasalire, Michael resta
deluso anzi si sorprende, quando Luna mormora: " Sapevo che saresti
venuto, capo!".
L'uomo
le chiede come ha fatto a capire che si
trattava di lui e la ragazza, dopo aver fatto un sorrisino triste
aggiunge:
" E' il tuo profumo! Lo riconoscerei tra mille!".
Michael
rimane colpito dalla sua frase e dopo aver
fatto un altro passo verso di lei, le poggia entrambe le mani sulle
spalle per
poi voltarla verso di lui.
Quando
se lo ritrova davanti, Luna cerca di abbassare
il volto per non fargli vedere che ha pianto ma l'uomo glielo impedisce
e con
due dita le prende il mento, tirandole su il viso.
Poi
delicatamente, con l'indice sinistro le asciuga le
ultime lacrime che ancora bagnano le sue guance.
Con
la voce forte e sicura, Michael le dice: " Luna, io ho rispettato la
tua
privacy e non ti ho chiesto più nulla, di ciò che
ti faceva soffrire.
Ho
atteso con pazienza, che trovassi il momento giusto
per confidarti con me ma tu non lo hai fatto.
Non
ti sto accusando di niente, sia chiaro ma ci sono
sempre stato male quando vedevo che i sorrisi che facevi, non
arrivavano mai ai
tuoi occhi.
Comprendo
che c'è qualcosa che ti fa soffrire e io sto
da schifo, perchè vorrei aiutarti ma davvero non so che fare.
Yvette
poco fa, mi ha informato che ti ha vista
scappare in lacrime e che sei salita quassù.
Sono
corso da te, perchè temevo che stessi male e
adesso vorrei tanto che tu ti confidassi con me!".
Luna
lo guarda con i suoi grandi occhi chiari poi annuisce brevemente e
inizia a
parlare.
Gli
racconta di come ha conosciuto Harry, ovviamente
tacendogli il fattore della magia poi gli dice:
"
La nostra era una scuola speciale che durava
sette anni, era composta da quattro classi che racchiudevano in loro
dei
precisi canoni!
Sarebbe
troppo complicato per me spiegarti di più,
quindi ti chiedo di accontentarti di questo!".
Michael
annuisce e Luna riprende a dire: " In
quegli anni, quasi tutti avevano stretto una profonda amicizia con gli
altri.
Gli
unici che rimanevano in disparte, erano quelli
della classe Serpeverde che racchiudeva in sé, tutti coloro
che eccellevano in
ambizione e opportunismo.
Dopo
la fine della scuola, ho deciso di partire per
fare un lungo viaggio intorno al mondo.
Mio
padre mi aveva spronato a farlo, perchè diceva che
conoscere luoghi, etnie e idiomi diversi, mi avrebbe aiutato.
Sono
stata lontana da Londra per quasi due anni e un
anno fa, vi ho fatto ritorno.
La
prima persona che ho incontrato è stata Harry; lui
mi ha detto che gli ero mancata molto e che si era accorto di essere
innamorato
di me.
Devi
credermi Michael, sono sincera se ti dico che
ancora adesso non so come abbia fatto a convincermi dei suoi sentimenti.
Con
molta probabilità, la troppa lontananza e la
solitudine non mi avevano aiutato; mi sentivo sola, anche
perchè mia madre era
morta quando avevo nove anni e l'anno precedente era morto anche mio
padre; io,
che mi trovavo in Indonesia, ero stata informata con molti giorni di
ritardo e
non ero nemmeno potuta tornare per il funerale.
Ero
sola al mondo e per lui, quello era un terreno
fertile.
Adesso
mi rendo conto che mi aveva isolato da tutti
gli altri; vivevo chiusa in casa, nell'ansiosa attesa del suo arrivo.
Mi
confondeva la testa con le sue frasi d'amore, dove
mi prometteva che un giorno ci saremmo sposati e saremmo stati felici.
Io
credevo alle sue parole ma tutto è andato in
frantumi, la mattina del giorno in cui arrivai qui!".
Michael
è in tensione, perchè sente di essere ad un
passo dallo scoprire finalmente quello che ha distrutto Luna, anche se
ciò che
lei gli ha già detto è incredibile e pazzesco.
Il
modo in cui si è comportato quel tipo è
vergognoso
e abominevole e lui vorrebbe davvero mettergli le mani addosso, per
cambiargli
completamente i connotati.
L'uomo
cerca di mantenere la sua impassibilità, per
evitare che Luna si blocchi non raccontandogli più nulla.
La
ragazza ricomincia a parlare, narrandogli i fatti
per filo e per segno, partendo da quella maledetta mattina fino
all'arrivo
all'hotel.
Ovviamente
per evitare inutili casini, ufficialmente
il viaggio era stato fatto in aereo e non smaterializzandosi.
Quando
la biondina finisce di parlare, Michael le
dice: " Piccola Luna, posso capire come tu ti sia sentita.
Quel
tipo è un folle esaltato, che meriterebbe solo di
soffrire come un cane e non è escluso che prima o poi questo
non accada ma ora
vorresti spiegarmi il senso di quella strana frase che hai detto quel
giorno?
Che
vuol dire che un Potter ti ha distrutto la
vita e un altro Potter te l'ha ridata?".
La
ragazza scuote la testa poi mormora: " Mi
riferivo al fatto che il destino, oltre al danno ci aveva messo anche
la
beffa!".
"
Ma di che beffa parli, Luna?" le chiede
curioso Michael e lei sorridendo amaramente aggiunge:
"
Del fatto che quel maledetto, si chiama Harry
James Potter così come tu ti chiami Michael James Potter,
hai capito
adesso?".
Michael
spalanca la bocca esterrefatto poi sibila:
" Oh merda! Vuoi dire che lui ha lo stesso secondo nome e cognome che
ho
io?".
Luna
annuisce e Michael si passa una mano tra i
capelli in segno di frustrazione poi dice: " Non
avrei
mai pensato che potesse accadere una cosa del
genere; sapere che esiste un mio quasi omonimo che si è
comportato come una
bestia, me lo fa odiare ancora di più e mi fa essere ancora
più vicino a te.
E'
davvero terribile quello che ti è successo
ma credo che ci sia qualcos'altro che oggi ti ha indotto a
stare male
così, non è vero?".
Luna
annuisce abbassando gli occhi poi dice: " Tremo
al solo pensiero di come reagirai, quando ti dirò che cosa
ho scoperto
stamattina ma anche se questo mi spaventa, mi vedo costretta a farlo!".
Michael
le rialza nuovamente il volto poi fissandola
negli occhi, le dice: " Non togliermi mai il privilegio di guardarti
negli
occhi, perchè celarmi il tuo sguardo equivale a togliermi il
respiro.
Non
temere la mia reazione Luna, parlami con il cuore
in mano e io ti prometto che ti ascolterò, con tutta la
calma che
possiedo!".
La
ragazza gli fa un pallido sorriso poi stringe i
pugni e dice: " Stamattina, ho scoperto di aspettare un bambino da quel
mostro e ora sono disperata, perchè non voglio nulla che mi
tenga legata a
lui!".
Michael
aggrotta le sopraciglia poi con la voce funerea le chiede: " Luna, non
starai pensando sul serio di rinunciare a tuo figlio, vero?".
La
ragazza si passa le mani tra i capelli in segno di
esasperazione poi con la voce frustrata, dice: " E secondo te cosa
dovrei
fare? Questo figlio è nato da un inganno e tante bugie, mi
ricorderebbe sempre
il dolore che ho subito e sarebbe davvero troppo per me!".
Michael
le afferra le mani poi le dice: " Questo
figlio è stato concepito dall'amore che tu provavi ed
è solo questa la cosa di
cui ti deve importare.
Tu
ci avevi messo il cuore e hai creato ciò, che è
già
una magia di per sé.
Ogni
bambino è un miracolo e tutti hanno il diritto di
nascere, per poter dimostrare al mondo intero che loro non sono i figli
della
colpa ma dell'amore.
Prova
a pensare a te come il solo ed unico genitore di
quell'angelo e vedrai che sarai in grado di darle tutto l'amore che hai
dentro!".
Luna
scuote la testa poi mormora: " Mi dispiace
Michael ma non posso farcela; da sola non posso riuscirci!".
L'uomo
l'afferra per le spalle poi le dice: " E
chi ti dice che sarai da sola? Chi ti dice che dovrai affrontare tutto
questo,
con le tue uniche forze?".
La
ragazza sbuffa infastidita poi dice: " E chi
pensi che sarebbe così stolto, da accollarsi una donna che
attende il figlio di
un altro?".
Michael
le porge la mano poi, quando lei basita gliela
stringe dice: " Piacere sono Michael, lo stolto!".
Luna
sgrana in modo spropositato i suoi grandi occhi e spalanca la bocca
incredula
poi quando riesce a riprendersi, scuote la testa e dice: " Michael, tu
devi essere impazzito!
Mi
conosci a malapena, lavoro qui da due mesi, non sai
nulla di me; che cosa ti spinge ad accettare di assumerti la
paternità di un
bambino, che non è il tuo?
Se
lo fai per convincermi a non abortire, sappi che
non è necessario.
Non
volevo farlo realmente! Porterò a termine la
gravidanza e poi prenderò in considerazione, la
possibilità di dare il bambino
in adozione".
Michael
corruga la fronte poi afferra la ragazza per
le spalle e con la voce tetra dice: " Pensi
davvero
che accetterei di diventare padre di questo
bambino, solo per uno scrupolo di coscienza?
Se
davvero lo credi, vuol dire che non hai capito
niente di me e questo mi fa male.
E'
vero, ci conosciamo da poco tempo ma è stato
sufficiente, per capire che sei la donna che voglio al mio fianco come
amica,
fidanzata, amante, moglie e madre dei miei figli.
E
se ancora non hai capito ciò che voglio farti
comprendere, vuol dire che te lo devo dire in modo più
esplicito: io, Michael
James Potter mi sono innamorato di te, Luna Lovegood e lo sono senza
possibilità
di ritorno.
Voglio
diventare il padre di questo bambino, perchè è
il tuo bambino e se tu me lo permetterai, diventerà anche il
mio.
Ora
sta a te decidere cosa fare; hai nelle tue mani il
mio destino, oltre che quello della creatura che ti cresce in grembo!".
Due
grosse lacrime scendono lente sulle guance di Luna
mentre lei, non riesce a togliere gli occhi di dosso dal viso di
quell'uomo
meraviglioso, che le sta dando davvero un opportunità
preziosa.
La
ragazza allunga una mano afferrando quella di
Michael poi, con la voce rotta dalla commozione dice: " Dammi qualche
giorno per pensarci! E' una decisione importante e voglio essere
sicura, di
fare la scelta giusta per tutti".
L'uomo
ricambiando la sua stretta, le risponde: "
Va bene Luna, ti darò tutto il tempo di cui hai bisogno ma
tu in cambio devi
promettermi che non sparirai dalla mia vita, perchè non
sopporterei il fatto di
non vederti più.
Sei
una persona davvero speciale e contrariamente a
quello che pensi, hai dimostrato di possedere un coraggio enorme e una
correttezza invidiabile.
E'
vero che eri andata in chiesa per interrompere
quelle nozze ma poi non lo hai fatto.
Un
altra non avrebbe desistito e si sarebbe presentata
nel posto dove stavano festeggiando; tu invece non solo hai deciso di
lasciarti
tutto alle spalle ma lo hai fatto drasticamente, abbandonando tutto il
tuo
mondo e questo fa di te una persona davvero forte e decisa.
Per
questo ti ammiro ed è per questo che sei riuscita
a conquistare il mio cuore!".
Poi
con un espressione seria in viso, aggiunge: "
Voglio che tu sappia che se accetterai di diventare mia moglie, io non
ti
metterò fretta e ti lascerò libera di scegliere
se essere mia, totalmente o no.
Questo
non vuol dire che io non ti desidero, anzi! Io
amo tutto di te, il tuo viso, il tuo sorriso, la tua anima e anche il
tuo
corpo.
Se
non ti farò pressioni è solo perchè
hai passato un
brutto momento e desidero che tu ti unisca a me, solo quando lo vorrai
veramente anche tu!
Cerca
di metterti in testa che io non sono quel
Potter; io sono solo Michael, l'uomo che è davvero
innamorato di te, quello che
ti sogna la notte.
Posso
assicurarti che non sono sogni erotici, non solo
almeno! Sogno di passeggiare con te, di ridere o anche solo
semplicemente di
parlare.
E'
ovvio che ti desidero piccola, questo te l'ho già
detto ma penso a te, anche e sopratutto come una persona".
Luna
sorride, perchè si accorge dell'imbarazzo di
Michael e lentamente alza la mano per fargli una carezza.
L'uomo
sospira profondamente, al contatto della pelle
di Luna con la sua poi si abbassa su di lei e le da un leggerissimo
bacio sulla
fronte quindi si gira e si allontana, rientrando nell'hotel.
Luna
rimane nella terrazza e ricomincia a guardare il
panorama, persa nei suoi pensieri.
Ora
ha qualcosa in più da analizzare: si è lasciata
alle spalle il suo mondo, la magia, la sua casa e i suoi amici.
Ha
rivoltato la sua esistenza come un guanto,
conoscendo gente nuova e sorprendendosi dei tanti lati dell'animo umano.
Ha
conosciuto la semplicità di suo padre, la superbia
e la supponenza dei Purosangue come i Serpeverde, la correttezza di
Hermione,
la meschinità di Harry, la bontà di Laverne,
Susanne e Yvette e l'amore di
Michael.
Non
avrebbe mai pensato che lui l'amasse e si sente
confusa in questo momento.
Luna
sa che lui le ha dato davvero una speranza: ha
ventuno anni, è orfana e incinta del figlio di un maledetto
bastardo.
Lui
invece ha nove anni in più di lei, una maturità
maggiore, la forza di un uomo e l'inaspettato sentimento che prova nei
suoi
confronti, che è talmente forte dal fargli accettare di
crescere il bambino di
un altro.
Inaspettatamente,
Luna porta la mano sul suo ventre
ancora piatto e per la prima volta, fa una leggera carezza a suo figlio.
Prova
ad immaginarsi fra qualche anno e al suo fianco,
lei vede Michael e non Harry.
Si
gira verso la porta dalla quale è scomparso l'uomo
e in preda al dubbio e al nervoso, inizia a mordersi il labbro
inferiore.
E'
seriamente indecisa su quello che deve fare: sa che
ha chiesto a Michael qualche giorno per pensarci ma crede che anche se
si
prendesse un mese intero, si ritroverebbe allo stesso punto.
Aspetta
un bambino che è arrivato del tutto inatteso,
non ha mai seriamente pensato all'aborto e ad essere sincera, pensa che
non
riuscirebbe per davvero ad abbandonarlo per farlo adottare.
Pensa
di non essere in grado di crescerlo da sola e
quindi l'unica possibilità concreta è quella che
le ha offerto Michael.
Non
ne è innamorata ma gli vuole bene ed è certa che
prima o poi riuscirà a provare per lui, qualcosa di simile
all'amore.
Quindi
perchè non tentare?
Michael
nel frattempo è sceso al piano di sotto e si è
chiuso nuovamente nel suo ufficio; vorrebbe riprendere a fare i conti
ma in
quel momento il suo cervello, proprio non vuole collaborare.
Il
suo pensiero ritorna ancora alla storia che Luna
gli ha raccontato ed è assolutamente basito, se ripensa
all'incredibile
coincidenza dei nomi.
Ora
può comprendere realmente la reazione che ha avuto
la ragazza, quando ha visto la targhetta e avrebbe un insana voglia di
mettere
le mani, intorno al collo di quel pezzo di idiota.
Un
discreto bussare alla porta, attira la sua
attenzione e quando da il permesso di entrare, sulla porta appare Luna.
Michael
s'irrigidisce, perchè è certo che lei sia
venuta a declinare la sua offerta o nel peggiore dei casi, a dirgli che
lascia
l'hotel.
Ciononostante
cerca di farsi forza e racimolato
l'ultimo barlume di coraggio, si alza dalla sedia e fa il giro della
scrivania,
raggiungendo la ragazza.
Quando
si trova davanti a lei, le prende le mani e
dice: " Luna, io volevo chiederti scusa se con la mia proposta ti ho
confuso le idee.
Sappi
che se anche tu non volessi tenere il bambino,
io non ti giudicherò e ti starò affianco lo
stesso!".
La
ragazza sorride poi dice: " Michael, io ho
riflettuto su quello che mi hai detto e ho deciso di accettare la tua
offerta.
Desidero
diventare tua moglie e spero di farlo nel
migliore dei modi.
Apprezzo
davvero quello che stai facendo ma ci tengo a
precisare una cosa e cioè che se ti sposerò, lo
farò solo diventando tua moglie
a tutti gli effetti, sia legali che fisici.
So
che i rapporti intimi fanno parte del matrimonio e
io intendo adempiere a tutto quello che comporterà l'essere
tua moglie!".
Michael
le fa una carezza poi deglutisce a fondo,
prima di chiedere: " Posso baciare la mia fidanzata?".
Luna
annuisce e non appena le loro labbra
s'incontrano, entrambi sospirano di piacere.
Quando
si separano, Michael dice: " Grazie Luna
per avermi scelto! Ti prometto che sarò un marito presente e
un padre attento.
Nelle
mie possibilità, non ti farò mancare nulla e
farò tutto il possibile per farti dimenticare, quello che
hai passato!".
Luna
lo ringrazia annuendo poi torna nuovamente ad
unire la sua bocca, con quella del suo futuro marito.