Ginevra si svegliò con un
diavolo per capello. Odiava il
mattino, la preparazione, il doversi vestire, i cinguettii eccitati
delle sue
compagne di stanza. Tutto odiava
del
rito sacro che era il “farsi belle” per la scuola.
La ragazza seppellì
infastidita la testa sotto al cuscino, mentre Arnold, la sua puffola
pigmea, le
saltellava attorno come impazzito. Si faceva prendere
dall’entusiasmo quando
c’erano altre persone allegre nella stanza. Lo
abbattè impietosamente con una
cuscinata infastidita.
-Ma come si fa a dormire in questo
dormitorio con due oche
che starnazzano in questo modo la mattina?!- urlò arrabbiata.
Le sue compagne di stanza, Demelza
Robins e Diane McMike
ormai non ci facevano più caso: Ginevra era più
volubile di una tempesta. Solo
quando furono le otto meno un quarto buttarono giù dal letto
l’amica e la
spinsero sotto la doccia vestita così com’ era.
Infuriata, ma decisamente
sveglia, Ginny si vestì e, spinta dalle amiche,
passò addirittura un filo di
matita marrone sugli occhi e un velo di gloss trasparente. La sua parte
di
camera era un disastro: il disordine regnava tra i vestiti
ammonticchiati sulle
sedie e alla base del letto, i libri sparpagliati per terra e vari
fogli
volanti attaccati alle tende.
-Oggi metto a posto…-
borbottò poco convinta guardando di
sottecchi gli sguardi rassegnati delle amiche. Nel corridoio
l’ordine era
l’ultimo dei suoi pensieri. Prese a braccetto le amiche e
andò a fare
colazione. Sbocconcellò un toast con marmellata di arance e
lasciò vagare lo
sguardo per la Sala. Vide i Tassi scherzare bonariamente fra loro e
passarsi le
brocche con il succo con vistosi “Ma come sei gentile! Grazie
di cuore!” e “Ma
prego, amico mio!”, i Ravenclaw ripassare la lezione del
giorno con i libri fra
le tazze, i Griffyndor scherzare e ridere e le Serpi stare in silenzio
per lo
più o leggere le missive portate da Gufi Reali o candide
civette. Solo uno non
stava facendo niente di tutto ciò. Anzi, Draco Malfoy la
stava fissando. La
testa alta, le spalle dritte. Ginny non si rendeva conto del
perché essere
guardata da Malfoy la sconvolgesse così tanto.
Abbassò di scatto la testa,
nascondendo il viso tra i vaporosi capelli. Quando rialzò la
testa, il ragazzo
incatenò di nuovo i suoi occhi adamantini con quelli verdi
della ragazza. Ginny
arrossì ma mantenne lo sguardo.
-Che cosa vuole da me Malfoy?-
pensò non irritata né
spaventata, ma, si rese conto, curiosa. Iniziò un gioco di
sguardi che durò a
lungo. Ginny alzò un sopracciglio come a dire:
“Che cosa vuoi da me?”. Il
ragazzo rispose con un gesto identico e un’alzata di spalle
che la rossa
tradusse come: “Mah, vediamo dove ci porta il
destino”. Stavano flirtando!
…
Draco l’aveva vista entrare
con le sue amiche. Si era seduta
senza grazia, si era praticamente buttata sulla sedia e aveva iniziato
a
smangiucchiare un toast guardandosi intorno. Nessuno si era preoccupato
di una
ragazzina che sembrava registrare e osservare ogni comportamento delle
persone
che aveva intorno. Draco si sporse un po’ più
avanti e la fissò, aspettando che
si accorgesse di lui.
Ci mise un po’ e quando lei
se ne accorse per la prima volta,
inizialmente abbassò lo sguardo. Poi lo rialzò,
stupita che proprio lui, il
grande Draco Malfoy, il bellissimo Draco, stesse fissando proprio lei.
Per
questo era arrossita, no? Per l’emozione. Il giochino
durò qualche minuto e
proprio quando lui stava per distogliere lo sguardo, Ginny
inarcò un
sopracciglio in modo molto sensuale.
-Ok, forse la sua idea non era
proprio quella di rendersi
sexy ma forse l’innocenza ha reso il tutto molto
più eccitante- pensò il
ragazzo.
Rispose con un altro sopracciglio
alzato che voleva essere
segno di “Mi intrighi, continuiamo a flirtare”.
Quindi voltò la testa,
girandosi verso Theodore e Blaise che
lo guardavano curiosi.
-E questo che cos’era,
l’ultimo metodo di conquista Made in
Malfoy?- esordì Theo sollevando un angolo della bocca.
-Può darsi…
E’ bella, eh, la Weasley?- rispose
sovrappensiero. Era davvero intrigato. La voleva.
-Se ti piacciono le rosse,
sì, è scopabile, ma mi sembra una
santarellina!- esclamò Blaise mentre la giudicava
esteticamente –Però è messa
bene: guarda che gambe!-
Draco era infastidito quindi disse
secco: -Cambia ragazza,
Zabini, lei sarà mia.-
-Tranquillo, le inesperte non fanno
per me…- rispose
scostando subito lo sguardo. Vigeva la regola tra loro che il primo che
sceglieva una ragazza aveva il diritto di provarci fino a quando non vi
avesse
rinunciato. In questo caso Malfoy aveva la precedenza.
-Ma a un’inesperta puoi
insegnare tutto- s’intromise Theo
con un sorrisetto.
-Appunto- concluse Malfoy compiaciuto.