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Autore: RoloChan105    28/09/2013    7 recensioni
Si alzò in piedi e fissò la luna. Attenta, l'osservai mutare…le sue spalle che diventavano più grandi, il suo bel viso allungarsi, i denti divenire affilati e il corpo ricoprirsi di una fitta peluria. Sentivo i suoi gorgoglii nel trasformarsi…chissà, forse era doloroso? Si chinò a terra in ginocchio quando finalmente finì.
Alzò lo sguardo verso di me e l'osservai sbalordita. Un essere metà lupo e metà uomo…Ergendosi in piedi in tutta la sua statura, si avvicinò infine a me. Mi alzai anche io e mi paragonai a lui. Era strano…molte persone si sarebbero sicuramente spaventate nel vederlo. Titubante, mossi una mano e la portai sul suo petto, accarezzando la sua pelliccia e constatando la sua morbidezza. Il suo manto all’ombra sembrava nero come la pece e invece era di un grigio scuro…
Sicuramente Zoro, era una delle cose più belle che avessi mai visto.
( Dato che me lo chiedono in molti, ripeto e ribadisco, che la storia è ZONAMI. C'è del LAWNAMI? Si. Perchè all'autrice piace. Se volete una trama avvincente -per quanto posso- abbiate fede e soprattutto PAZIENZA.)
Genere: Parodia, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eustass Kidd, Nami, Roronoa Zoro, Sanji, Trafalgar Law | Coppie: Nami/Zoro
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Triangolo
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-Danger Zone-



Non avevo la più pallida idea di dove stessi correndo, ma sapevo che dovevo trovarlo.

Ancora scosso per la dichiarazione di Bonney, il mio cuore continuava a battere frenetico. Il mio cervello non poteva sopportare quella tremenda notizia. Non riuscivo e non volevo raffigurarmi Law morto.

Chiusi forte gli occhi e mi fermai. L'opprimente pressione di dolore che il mio petto continuava a provare, aumentava di passo in passo. Forse mi avrebbe portata da lui se avessi continuato ad affidarmi a quella sensazione.

Il sesto senso era un fattore da non sottovalutare al giorno d'oggi. Sospirando, mi portai le mani a cingermi le braccia; a differenza del giorno, la notte in quel luogo aveva una temperatura differente. Dal caldo instabile, al freddo glaciale.

I colori deliziosi e dalle varie tonalità del rosa, sembravano scomparsi e i muri delle case, davano l'idea di edifici bui, freddi e inospitali. Non avevo pensato a prendere una maglia e incredibilmente, non avevo pensato nemmeno al mio posto di lavoro. Avevo così tanto resistito con Bonney che al solo pensiero di Law in pericolo, ero corsa fregandomene di tutto. Adesso invece, riuscivo ad avere la situazione più chiara: non solo Law, ma adesso anche il mio lavoro era in zona “danger”.

Pregai mentalmente che Bibi cervello di gallina, avesse inventato una scusa. Inoltre, non mi aveva visto a suo avviso in gran forma...

Tirai su col naso e mi guardai con attenzione attorno; i suoni della città sembravano quasi ovattati e gli abitati, spariti nel nulla. Mancava solo il classico palo della luce che si metteva a fare: “ora mi accendo”-”adesso mi spengo” ad intermittenza.

-Law!-Urlai il suo nome a gran voce causando un eco incredibile nell'ambiente circostante.-Law!!!-Continuai a chiamarlo riprendendo a camminare. Dovevo mantenere la calma: nella mia visione, Law era morto, ma in quella precedente, era vivo...

Lo ricordai in quella sottospecie di cella: legato, morsicchiato, pieno di sangue rappreso e con una garza nera a coprirgli le cavità oculari. Non era ancora morto e il fatto, forse prediceva il dopo.

Sgranai gli occhi molto più sollevata di prima. Con lentezza, mi portai una mano al petto per calmare il mio cuore.

Non adesso, non sarebbe morto stanotte...

A frenare in battibaleno i miei pensieri, fu un rumore di passi. Avevano un suono pesante, quasi metallico e Law, non indossava quel tipo di stivali. Mi voltai lentamente, l'adrenalina iniziò a propagarsi nel mio corpo. Osservai una strada quasi deserta e con i classici vapori afosi della città che uscivano pigri dai tombini sottostanti.

Le gambe iniziarono a tremarmi e una brutta sensazione si impossessò di me: c'era qualcuno, non ero più sola.

Velocemente mi guardai attorno, frenetica e scrupolosa. Era qualcuno di pericoloso? Forse. Era la mia immaginazione? No. Qualcuno, reale, grosso e incazzato, mi stava osservando. Potevo quasi sentire il peso di quell'occhiata.

Un altro rumore attirò la mia attenzione e finalmente, individuai il nemico.

-Oh no...- Borbottai arretrando di qualche passo.

-Oh si-Confermò la voce roca e astiosa di fronte a me. Con un gesto quasi strascicato, si distanziò dal muro che aveva alle spalle e lento, si diresse verso di me. Digrignai i denti maledicendomi a gran voce: proprio in quel momento le mie gambe non riuscivano a muoversi!?

Avevo paura di lui? Avevo così tanta paura da restare immobile? Era capitato un episodio simile in precedenza e con i lupi nel bosco...ma davanti a me, dovetti riconoscerlo, mi trovavo un essere molto più forte e più pauroso di quelle bestie. Capelli rossi, occhi di fuoco, due metri d'altezza e un ammasso di muscoli.

Eustass Kidd, signori e signore: un bell'applauso.

-Sapevo che non eri morta...me lo immaginavo-Tuonò sfoderando sul volto sfregiato, un ghigno quasi derisorio. Inarcai le sopracciglia stupita del suo volto: era ben diverso da come lo ricordavo.

-Che...che cosa vuoi?- Domandai come una stupida e con un tono di voce tremante.

-La stessa identica cosa che volevo in precedenza...-Mi puntò contro un indice.-Te- Ingoiai a voto e scossi il volto.

-Lusingata...-Borbottai-Ma c'è la fila...mettiti in coda...-

-Non farmi perdere altro tempo donna!-Con grandi falcate, mi raggiunse e rudemente, mi afferrò per le spalle. Ansimai di dolore non appena sentii i suoi artigli graffiare la mia pelle.

-Dov'è il tuo vampiro del cazzo?-Sbraitò guardandosi attorno. Per mia grande, grandissima sfortuna, purtroppo non era presente...

-Vorrei saperlo anche io-

-Meglio così-Sghignazzò avvicinandosi al mio volto-Finalmente ti ho preso...-

-Mettiti un paio di occhiali!-Cercai di muovere le gambe ma senza successo. Sospirai sconfitta: cosa stava succedendo al mio povero corpo!?

-Non noto nessuna resistenza da parte tua-Si chinò con il volto verso il mio orecchio e chiusi gli occhi.-è come se ti fossi gettata tra le mie braccia...-Con una mossa veloce, mi caricò in spalla.-Stai tremando come una foglia inoltre...hai paura che il lupo ti mangi?-Nuovamente, rise come un forsennato e contrassi indispettita la mascella.

Non avevo movimento per il corpo, la mia bocca era un fiume in piena di parole!

-Non ho paura di un cazzone come te!-Sbottai e immediatamente, urlai. Lo fissai storto mentre lentamente, riprese ghignante, a camminare. Quel deficiente mi aveva appena dato una pacca sul culo!

-Mettimi giù!-Tuonai imperiosa iniziando a tempestarlo di pugni malfermi.-Mettimi immediatamente giù!-

-Quando nevicherà all'inferno rossa!-Mi avvertì infilandosi per varie stradine e vie nascoste. Digrignai i denti e tirai con tutta la forza che avevo, la pelliccia sotto le dita. Ero una strega? Allora perchè non sapevo usare qualche magia!?

Mi immaginai a crearne una di fuoco che l'avrebbe ridotto in cenere o un altra molto potente e proibita.

-Eustass, ti assicuro che se non mi lasci, ti ritroverai con qualche arto in meno-Lo minacciai iniziando a bluffare. Molte volte funzionava, magari anche in quel caso, ci sarei riuscita.-Una parte anatomica molto importante per i maschietti ad esempio...-

-Falla finita-Grugnì aumentando il passo.-Accidenti-Imprecò portandosi una mano al volto.- Che cazzo ti sei messa addosso?!-

-Poco!-Urlai imbestialita di quel trattamento-Poco e niente!-Ne avevo abbastanza di tutti quei saltelli e sobbalzi che mi toglievano il respiro e la compagnia, non era certo delle migliori...

-Cazzo...-Ansimò a denti stretti fermando la sua corsa. Con malagrazia, mi fece scendere e mi addossò completamente ad un muro. La sua enorme mole mi coprì e iniziai a sudare freddo. Cosa voleva adesso!? Non solo mi requisiva, ma voleva...

Sgranai gli occhi e aprii la bocca, pronta a difendermi verbalmente.

-Non penserai mica che io acconsentirò a tutto questo!-Lo avvertì non appena affondò il volto nella mia spalla. Con entrambe le mani, mi afferrò i polsi e annusò il profumo del mio corpo.

Non era un tipo piacente, ma non faticavo a scommettere come sarebbe stato averlo come partner: doloroso, istintivo e del tutto rozzo e primitivo.

-Chiudi quella dannata bocca!-Mi ordinò perentorio passando il volto sulle mie braccia.

-Smettila di annusarmi!-Gridai in imbarazzo. Merda, era cento volte meglio essere legata e presa in ostaggio che venire annusata e poi, abusata.

-Hai un odore...-Mormorò tornando ad odorare il mio collo.

-Odore?-Scossi il volto per allontanarlo-Che odore!? Mica di sudore!-

-Hai un odore...buono- Sudai freddo. In molti me lo avevano detto: Law e Zoro erano i primi certo, ma con entrambi, avevo un legame. Lui era solo un pazzo licantropo troppo cresciuto, il cervello ristretto e il senso della violenza.

-NON SONO DA MANGIARE!-L'avvertì riprendendo a muovermi e a tentare di sfuggire dalla sua presa. Con mia enorme sorpresa però, mi fece cadere dalle nuvole.

-Non parlo di te dannata donna!- Con stupore, sbattei le ciglia e lo fissai sbigottita. Un odore buono addosso? Non parlava di me? E di chi!?-Questo!-Mi portò il mio stesso polso vicino al volto. Annusai attenta ma non percepii nessunissimo odore.

-Non sento niente!-Ammisi sincera fissandolo storto.

-è un odore flebile-Iniziò a spiegarmi nervoso.-Sa...sa di cannella...-Cannella? Ok, allora non ero io.

-Spiacente, non lo so!-Scossi il volto e mi strinsi nelle spalle. Non contento di questa mia presa di posizione, mi afferrò rudemente e mi caricò nuovamente in spalla.

-Dove alloggi?-Mi domandò rude fissando le strade attorno a se. Ingoiai a vuoto e non potei fare a meno di chiedermi perchè desiderasse saperlo.-Allora!?-

-In un hotel...-Indicai titubante un palazzo alto e lungo-Lo vedi quel fenicottero come stemma?-Con un cenno del capo, continuai-Ecco, lì!-

-Perfetto...-Mugugnò prima di zittirsi e fermarsi. A contatto con il suo corpo, percepii la sua muscolatura mutare. I muscoli diventarono più grossi e ben delineati, l'altezza aumentò facendomi quasi gridare. La schiena venne ben presto ricoperta di pelo e il suo volto, mutò assumendo fattezze lupesche.

-Reggiti donna-Mi consigliò piegandosi sulle gambe non appena la trasformazione ebbe compiuto il suo percorso.

-Reggermi!?-Mi guardai attorto e sbiancai-Dove!?-

Non ebbi il tempo di domandare nient'altro. In pochi secondi, spiccò un balzo che mi lasciò senza fiato. Doveva essere di più di tre metri e sicuramente, un uomo normale non ci sarebbe riuscito.

Con lunghi balzi, si avvicinò pian piano al mio albergo, raggiungendo a detta sua, la fonte di quel profumo...



   
 
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