Sono arrivata a 91
recensioni!!!! Grazie di cuore. Purtroppo non posso soffermarmi sui
ringraziamenti xkè vado di corsa. Volevo solo dire a tomikkbill e a giuggy 21 ke
io preferisco Bill come guggy e mi dispiace tanto ke adesso sta male. Spero
che guarisca in fretta a ke torni a scaldarci cn la sua bellissima voce! Il concerto
a roma è stato spostato al 6 luglio! ( spero di aver finito cn gli esami di
maturità. T_T) vi lovvo
Anna.
CAPITOLO 10
Inuyasha e Kagome lasciarono la villa nel tardo pomeriggio.
Appena la loro macchina uscì dal grande cancello di ferro battuto, notarono ai
lati della strada alcune vetture parcheggiate. Alcuni uomini con telecamere e
macchine da presa si avvicinarono.
“ Chi diavolo sono
questi?!” esclamò Kagome.
“ Giornalisti! Cercano
Miroku:”
“ Come fanno a sapere che
è stato qui?” chiese lei perplessa.
“ Chi può dirlo? La gente
lo segue ovunque. I tassisti vendono le informazioni alla stampa. Il povero
Miroku deve sempre guardarsi alle spalle. È il prezzo del successo.”
Il viaggio verso Tokyo fu
silenzioso.
Stanca per la notte in
bianco, Kagome si addormentò quasi subito mentre lui guidava velocemente.
Sembrava un po’ preoccupato, anche se lei non sapeva decifrarne il motivo.
Prima di partire erano
saliti in camera per preparare i bagagli. Avevano fatto l’amore con passione
senza spogliarsi completamente.
Poi si erano rivestiti in
silenzio, lanciandosi ogni tanto furtivi sguardi mentre entrambi riponevano i vestiti nelle valigie. Kagome
avrebbe voluto parlargli. Il giorno dopo si sarebbero trovati faccia a faccia
in un ufficio.
Quando aprì gli occhi
Tokyo distava ormai pochi chilometri.
Guardò Inuyasha e poi fuori. Sì, doveva ammetterlo, era nervosa.
“ Inuysha?”
Lui non rispose, sembrava
assente. Stava pensando a quello che era accaduto tra loro. Nessuno dei due si
era posto il problema di che cosa fare una volta tornati a casa. Inuyasha si
augurò che Kagome fosse così acuta da rendersi conto che la storia non poteva
continuare. Era stato un meraviglioso weekend, ma senza futuro.
Allora perché si sentiva
così triste?
“ Dimmi Kagome.”
Lei parlò sinceramente. “
Non sarà difficile da oggi in aventi?”
Ci fu una lunga pausa. “
Difficile?”
Il suo tono era gentile ma
distante.
“ Sai a cosa mi riferisco…
Il fatto che abbiamo trascorso ore e notti a fare l’amore influenzerà in
qualche modo la nostra vita lavorativa! Non credi?”
“ No, non lo credo.”
Rispose lui tranquillo.
“ Che cosa intendi?”
“ Non permetteremo che
accada. Se davvero vogliamo il contrario.”
Intanto la potente
macchina si immise nella via dove Kagome abitava. Appena posteggiarono la
vettura Sango si affacciò alla finestra, attirata dal rombo del potente motore.
“ Guarda! La tua amica ci
sta guardando” notò Inuyasha incuriosito.
“ Sì, è Sango. Vuoi…
conoscerla?”
“ Purtroppo devo finire un
lavoro che mi serve domani mattina.”
“ Sì. Naturalmente!”
Kagome guardava dritto davanti a sé. “ A me sembra che il problema sia un
altro. La mia casa è troppo modesta per uno come te? E poi, certo, Sango non
appartiene all’aristocrazia…”
“ Questo è troppo!” esplose lui, ad alta voce.
“ Non avevamo promesso di
essere onesti l’uno con l’altro?” chiese lei.
“ Onestà? Io sono stato
onesto con te. E adesso devo sentirmi
dare dello snob soltanto perché ho del lavora da finire” protestò lui.
“ Ho sentito abbastanza!
Ti dispiace prendermi la valigia, per favore?”
Inuyasha la seguì in
silenzio e appoggiò la grossa borsa sul marciapiede, mentre Kagome cercava le
chiavi di casa. Le appoggiò una mano sulla spalla. “ Kagome,io…”
“ Che cosa?”
“ Non tenermi il broncio
per favore.”
“ Non ti sto tenendo il
broncio”
Inuyasha si avvicinò, appoggiando le calde labbra
sulle sue e la baciò. “ Forse potrei entrare qualche minuto…”
Ma per chi la stava
prendendo? Per una che va con lui quando ha bisogno? Lei non era quel tipo di
donna.
“ Meglio di no, la mia
amica potrebbe prendersela se ci vedesse scomparire in camera da letto senza
neanche salutarla.”
“ Okay, ho capito! Tu
pensi che io sia uno snob assettato di sesso? D’accordo!” la guardò con astio.
“ Dimentichiamoci questo weekend. Da domani ci comporteremo come se nulla fosse
successo.”
“ Inuyasha, guardami negli
occhi e dimmi quello che vuoi davvero è fingere che non sia successo nulla.”
Kagome gli piaceva. La trovava irresistibile, divertente,
intelligente.
“ Dimmelo, Inuyasha…” lo
incitò lei.
Fare l’amore con lei era
stato splendido. Guardò gli occhi tristi di Kagome, e in quel momento vinse la
razionalità.
“ SI, Kagome.
Comportiamoci come se nulla fosse successo. Prenditi un giorno di riposo,
domani. Martedì sarà più facile ricominciare tutto daccapo.”
Lei si sentì morire dal
dolore, ma non gli dette la soddisfazione di vederla in lacrime.
Appena si chiuse la porta
alle spalle, però scoppiò in lacrime. Sango si precipitò subito ad
abbracciarla.
“ Non fare così” la
tranquillizzo l’amica.
“ Oh, Sango!”
“ Oddio! Non dirmi che tu
e il tuo capo…”
“ Sì, abbiamo fatto
l’amore e… accidenti, è stato magnifico! Ma adesso non so cosa fare!” esclamò
scoppiando in lacrime.
“ Ma poi mi ha anche detto
che tra noi è finita! Sono una stupida gli ho dato dello snob! Anche se in
realtà lui non lo è affatto.”
Sango sorrise.
“ Cadrà ai tuoi piedi!devi
soltanto giocare dì astuzia, credimi.”
“ Ma io non voglio giocare
con Inuyasha!”
“ E’ sopravvivenza, cara.
Tu vuoi quell’uomo e lo avrai. Gli uomini si mettono paura quando una relazione
ha le carte in regola per diventare seria. Sorprendilo! Lui è convinto che tu
sia piena di astio e di recriminazioni. Non dargli la soddisfazione. Comportati
naturalmente, quando lo vedi.”