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Autore: sibley    29/09/2013    1 recensioni
[STORIA REVISIONATA E MODIFICATA]
Draco ed Hermione si ritrovano ad un forzato settimo anno, un settimo anno in cui devono fare i conti con la realtà che hanno vissuto finora e con un segreto che si portano dietro da troppo tempo. In questo scenario fanno da sfondo anche nuove relazioni sul nascere, ma soprattutto gli amici dei due che sono determinati a far sputare loro il rospo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Più contesti
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Da ormai due giorni a questa parte Blaise e Theodore avevano iniziato a correre dietro ovunque andasse al povero Draco forse nel timore che decidesse di infiltrarsi nel dormitorio mentre Goyle riposava e lo facesse fuori con un'Avada Kedavra ben assestato. Ma questo fortunatamente non avvenne. Riuscì a tenerli buoni solo per la notte, dove poteva incontrare la sua Hermione in santa pace. Ovviamente però Zabini e Nott non potevano seguirlo anche dentro al bagno. Dunque, almeno lì, aveva il pieno controllo di sé stesso. Draco era ormai dal primo anno che aveva un bagno tutto per sé. Non c'era esattamente scritto sopra il suo nome, ma troneggiava un gran bel cartello "GUASTO" sulla porta, che aveva scritto lo stesso Draco a undici anni ed aveva incantato lo sciaquone affinché fosse impossibile utilizzarlo a meno che non si fosse pronunciata la parola d'ordine, che guarda caso era "Narcissa". Gazza in tutti quegli anni aveva tentato di aggiustare quel bagno miriadi di volte, ma lo sciaquone si rompeva immediatamente dopo che lui l'aveva aggiustato - chissà perché. Alla fine ci rinunciò l'anno della guerra magica, sperando vivamente che chiunque fosse stato a tirargli quello scherzetto infame la pagasse cara, in una maniera o nell'altra.

Draco in quel piccolo bagno aveva messo a fermentare una Pozione d'Amore. Gli ingredienti li aveva appellati silenziosamente durante una lezione di Pozioni ancora anni fa, quando voleva tirare un brutto scherzo a Potter facendogli pervenire lui stesso degli altri cioccolatini incantati che però lo facessero innamorare perdutamente di Ron Weasley. Fortunatamente, non riuscì mai a creare la Pozione infame e gli ingredienti rimasero nel baule, all'interno di una vecchia veste di sua madre che Draco faceva credere gli portasse un'immensa fortuna. Quindi toccare la veste era assolutamente vietato. Draco afferrò gli ingredienti il giorno dopo la rivelazione di Goyle ed iniziò la composizione magica. In teoria, nel giro di una settimana, sarebbe stato tutto pronto e Goyle sarebbe stato innamorato perso di Romilda Vane, una pazza del sesto anno. Quel che si dice "mai toccare la ragazza di un Malfoy". Draco ricordava bene le storie divertenti di sua madre, quando raccontava i terribili scherzi che Lucius tirava ai compagni che osavano posarle gli occhi addosso. Be', il bel Draco aveva deciso di rendere fiero suo padre almeno in questo.

"Draco? Sei lì dentro?" 

La familiare voce di Hermione sopraggiunse da fuori e il biondo rispose grugnendo sonoramente. Hermione rise da fuori e abbassò la maniglia per poter entrare nel bagno ma Draco tenne ben salda la porta, mentre con un veloce movimento di bacchetta disilluse silenziosamente il tutto e lasciò entrare la ragazza.

"Che succede, Herm?"

"Niente... Perché la porta non si apriva?" - Ah, donne curiose! - pensò il giovane Malfoy.

"Sarà stata incastrata... Boh, usciamo di qui. Non mi sembra il posto più romantico dove stare!" ridacchiò Draco.

Nel frattempo fuori dalla porta Blaise Zabini aveva appena scambiato due parole con la persona che gli stava strappando letteralmente il cuore dal petto da quando l'aveva fatto innamorare anni prima. Zabini ormai era fuori di sé. Non avrebbe dovuto lasciare la Granger entrare nel bagno di Draco. Adesso lui sarebbe rimasto lì a fissare la persona che amava senza poterci fare nulla. La sua unica fortuna era semplicemente che l'oggetto dei suoi desideri, fin dal terzo anno, era single. Almeno quello poteva minimamente consolarlo, ma non immaginava di poter avere speranze perciò era una misera consolazione. Draco Malfoy uscì dal bagno, mentre la Granger dietro di lui era Disillusa perfettamente. Il Malfoy sorrise, passando accanto all'oggetto dei sogni di Blaise mentre Hermione si nascondeva in un corridoio e lentamente tornava alla normalità. Si era sicuramente preoccupata nel vedere Draco nel bagno per così tanto tempo, pensò Zabini. Intanto lei cercava di raccogliere tutto il suo coraggio per raccontare ai suoi amici della relazione con Draco Malfoy, ma non aveva ancora trovato il momento più adatto ed era ancora in una situazione di stallo con Draco che continuava a chiederle insistentemente se avesse parlato con i propri amici. 

Era entrata a cercare Draco poiché era dal sesto anno che aveva paura di entrare nel bagno e di trovarlo piangente, magari mentre si fissava il braccio per ora ancora candido, disgustato. Lui non aveva voluto dirle nulla di nulla, mentre tentava l'impresa suicida di aggiustare l'armadio svanitore e quando Hermione si era resa conto dell'accaduto, andando contro i propri principi e decidendo di leggendogli nella mente mentre dormiva aveva fatto di tutto per boicottare i suoi tentativi. Sapeva che Draco doveva farlo, ne sarebbe andato della sua vita, e anche di quella della sua famiglia se non avesse servito egregiamente Lord Voldemort ma non aveva intenzione di lasciare che il suo fidanzato, l'amore della sua vita, uccidesse Silente e che magari finisse ad Azkaban, quindi, inconsapevole dei rischi che stava correndo Severus Piton, aveva deciso di boicottarlo. Alla fine, era stato il Professor Piton a uccidere Albus Silente. E nonostante avesse sofferto per la sua morte, era stata perlomeno sollevata dall'idea che non fosse stato Draco ad assassinare il vecchio Preside.

Dentro quel bagno però Draco nascondeva qualcosa, ovviamente. Quindi decise che più tardi, quella sera, avrebbe indagato, o perché no?, avrebbe provato direttamente ad accedere al bagno da sola. Draco non gliel'avrebbe mai detto. Probabilmente stava progettando qualche ordigno adibito ad essere uno scherzo per qualcuno, poiché dopo la caduta di Lord Voldemort, la morte di Bellatrix Lestrange, e il pentimento (sincero, questa volta), dei Signori Malfoy, o per meglio dire del Signor Malfoy - in quanto Narcissa Malfoy non era mai stata molto contenta di servire Lord Voldemort - Draco non era più invischiato in quelle faccende pessime, sebbene sapesse che qualche Serpeverde avrebbe tanto voluto essere un emulatore di Tom Riddle. Fortunatamente, nessuno di loro aveva abbastanza cervello per poter essere almeno un suo degno erede. Camminando però, incrociò nientemeno che Harry Potter diretto alla Sala Grande. Maledicendosi mentalmente, decise di affiancarsi a lui nel dirigersi in Sala ottenendo però un bruttissimo risultato.

"Ehi, Hermione... Cos'è quella cosa che dovevi dirmi?" la risvegliò dai suoi pensieri Harry.

Lei aveva tentato di accennargli qualcosa soltanto la sera prima, ma erano stati interrotti da un annuncio della Preside McGranitt che comunicava la prossima gita ad Hogsmeade e lei aveva scelto di battere in ritirata.

"Muffliato." Hermione rese la loro conversazione privata, ed Harry sorrise ricordando la sua ostilità nei confronti di quegli incantesimi, che adesso usava con tanta tranquillità.

"Stasera ci vediamo nel dormitorio maschile. Fai in modo che ci siano anche Ron e Ginny, voglio che ci siate tutti in modo da raccontare la mia storia solamente una volta. Dopodiché sarò pronta a dileguarmi dalla vostra esistenza per sempre. Non la prenderete bene. Non la prenderete per niente bene."

Harry si sentiva il cuore leggero, aveva visto pochi minuti prima la persona di cui era follemente innamorato da parecchio tempo e registrò con qualche istante di ritardo la richiesta di Hermione ma reagendo immediatamente in maniera spaventata e senza degnare l'amica di una risposta sensata scappò via bofonchiando qualcosa di incomprensibile andando subito alla ricerca dei fratelli Weasley. 
***

Quella sera si erano rintanati nel dormitorio maschile ed Harry e Ron avevano insonorizzato la stanza, mentre Hermione e Ginny entravano sigillando la porta. Ron era cereo dal terrore, ma Ginny pareva meno preoccupata del previsto ed Harry si limitava a picchiettare le dita sul letto nervosamente. Hermione prese posto sul letto vuoto di Dean Thomas, con i propri amici di fronte ad aspettare trepidanti. Hermione prese un grosso respiro prima di iniziare a parlare, già con le lacrime agli occhi per la paura di perdere i suoi migliori amici con cui aveva costruito anni ed anni di vita ed avventure.

"Lasciatemi parlare senza interrompermi, per favore. Quello che sto per dirvi segnerà sicuramente la nostra amicizia e forse anche la mia intera vita. C'è una cosa di cui vi ho sempre tenuto all'oscuro, ma ve ne spiegherò le ragioni. Io sono impegnata, ho un fidanzato... da molto tempo. Sono otto anni che vivo la mia relazione all'oscuro, facendo attenzione a non farmi scoprire, dovendo spesso uscire con altri ragazzi per non destare sospetti sulla mia impressionante capacità di non avere mai avuto una cotta come tutte le altre ragazze della mia età. Il problema è che conoscete bene il mio fidanzato... ed è questo che comprometterà il nostro rapporto. Posso fornirvi un Pensatoio con i miei ricordi, così potrete vedere voi stessi che non mento, lo troverete sul letto di Ginny assieme a varie boccette di ricordi. Ad ogni modo... il mio fidanzato è... Draco Malfoy."

E spaventata, scoppiò a piangere e fuggì dalla stanza lasciando i tre interdetti e scioccati. Ginny fu la prima ad alzarsi, andando a prendere il Pensatoio sul suo letto e ricomparendo pochi minuti dopo con esso in mano, mentre Harry e Ron erano pronti a tuffarsi a capofitto in quella storia.

Tornarono al presente dopo aver visto molti ricordi, molte parti della storia di Hermione Granger, con la consapevolezza che era una cosa sicuramente vera e non una menzogna o un maleficio. Ginny era biancastra in viso mentre Harry sembrava riflettere freneticamente. Ron invece, schiumava di rabbia.

"Hermione è felice così. Temo che in tutti questi anni abbiamo valutato molto male il povero Draco, ed anche Blaise e Theodore." buttò lì Ginny.

"Sai cosa? Credo tu abbia ragione. Hermione pensava l'avremmo presa male, ma dobbiamo andare da lei e spiegarle che se è felice così, anche noi siamo felici per lei." aggiunse Harry.

"...no. Io non ci sto. Deve averla incantata, deve averle innestato ricordi falsi! Ricordate Orfin Gaunt? Ce l'hai raccontato tu, Harry. Lui aveva dei ricordi fasulli in mente! Malfoy deve aver fatto lo stesso con Hermione!"

"Ron, io non credo. Sarebbe impossibile infilare tutti quei ricordi finti nella mente di una persona, nemmeno Hermione è sufficientemente forte per sopportare tutto questo!"
ribattè Ginny.

"Fate come vi pare, credete pure alle bugie schifose di quel verme! Io non vi asseconderò!"

Ginny ed Harry andarono a cercare Hermione, senza considerare Ron che rimase sul letto a fissare il vuoto, consapevole di averli appena spinti davanti ad una scelta e di non essere stato scelto. Ron non aveva misteri da svelare, era solamente innamorato di Hermione da anni e non sapeva nemmeno più cosa fare per conquistarla, non si accorgeva dei suoi tentativi. Ora capiva il perché, così come lo capivano Ginny ed Harry che stavano raggiungendo la Caposcuola nel dormitorio a lei riservato per comunicarle la loro decisione di rimanerle vicino nonostante l'omissione di quella relazione tanto duratura. Nel frattempo, Harry iniziava a domandarsi se fosse il caso di dire la verità. Aveva rotto con Ginny da un secolo ormai, lei si era scoperta innamorata di un altro, mentre lui si rendeva conto di aver iniziato a pensare sempre più frequentemente ad una persona che nel corso degli anni l'aveva spesso colpito a livello fisico e sentimentale. Non aveva mai dato per certi quei pensieri, si era sempre trovato a credere che fosse solo soggezione ma quel pomeriggio aveva sentito nuovamente quel sentimento montare forte e violento come non mai, poco prima di incrociare Hermione e quando aveva visto quegli occhioni blu che lo osservavano attentamente, si era reso conto di essere arrossito come una ragazzina mentre Blaise Zabini gli scoccava un timido saluto.

Dall'altra parte del Castello, Blaise Zabini nel suo letto non riusciva a prendere sonno. Ripensava all'incontro avuto nel pomeriggio con Harry Potter e si soffermava a ricordare quegli occhi verde smeraldo che tutti dicevano avesse ereditato dalla madre. Lui non aveva visto una foto di Lily Evans, non ne era certo di quella somiglianza ma era sicuro che se l'avesse vista l'avrebbe trovata una bella donna. D'altronde, Harry era così bello... ma lui era stato insieme a Cho Chang, era stato assieme a Ginny Weasley, delle bellissime ragazze e di sicuro Harry non era omosessuale come lui. Si rigirò nel letto nuovamente. Era stanco e spossato, nonostante l'emozione ancora innestata dal pomeriggio. Si addormentò lentamente, scivolando in un sonno senza sogni.


= Scusatemi immensamente per il ritardo nel postare la storia, ma per fortuna ho potuto postare almeno questo capitoletto per far entrare in gioco una nuova coppietta! XD Spero che sia di vostro gradimento! :) Ringrazio come sempre tutti quelli che seguono la storia, la recensiscono, o la mettono tra le preferite! =
  
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