Capitolo 5: Fuori dalla porta
Era tutto nero intorno a lui, quasi galleggiasse. Non
sentiva altro, non c'era altro attorno a sé. Era quasi in pace con tutto,
lasciandosi galleggiare in quel mare nero di nulla... Pian piano, però tornò a sentire
qualcosa, come se uno dei suoi sensi perduti rifluisse in lui.
Percepì del calore attorno a lui e che non stava più
galleggiando. Era sempre in quel mare buio, solo che ora era come se fosse
fermo. Sotto di lui c'era qualcosa che lo sosteneva, ma non capiva bene che
cosa fosse. Stava così bene prima, perché tutto doveva venire rovinato da
qualcosa?
«Stupido ragazzino. - ringhiò improvvisamente una
voce, mentre nove fruste di calore solcavano con forza selvaggia in quel luogo.
- Cosa pensavi di ottenere facendoti uccidere?! Io non ho intenzione di morire per quello
stupido Uchiha!»
«Stai zitta! Cosa ne vuoi capire tu, stupido demone?!
- gridò Naruto con tutte le sue forze. - Cosa ne sai tu? Cosa ne sai
sull'affetto e sull'amicizia? Cosa ne sai, quando vedi la persona per te più
importante voltarti le spalle?!» ringhiò ancora, fino a sentirsi esausto. In
quel buio, sentì una rabbia ribollente che avrebbe voluto gettare su quel
maledetto spirito imprigionato dentro di lui?
Come si permetteva di giudicare? Cosa ne sapeva un
Demone sull'amicizia, sull'affetto... Sull'amore? Perchè
ora il biondino si rendeva conto che non poteva rinunciare al moretto. Non lo
sopportava, odiava la sua testardaggine... Ma amava essere in competizione con
lui, amava o forse era l'amore quello strano legame che lo univa ben stretto
all'ultimo degli Uchiha… Anzi, ancora non capiva… Sapeva solo che la sua determinazione a non
lasciarlo andare era ancora più forte.
Sasuke era la prima
persona a non averlo trattato dall’alto in basso, uno dei primi con cui aveva
stretto un rapporto. A stento riusciva ad ammetterlo, ma fra Sasuke e Sakura sapeva benissimo chi avrebbe scelto: l’Uchiha sopra ogni altra cosa. Non aveva dubbi su questo…
Un attimo! Ma se lui era lì…
Che fine aveva fatto Sasuke? Non aveva preso la sua
forza? Orochimaru era riuscito a prenderlo alla fine?
No, non poteva, non doveva essere successo! No, no, no!
Doveva assolutamente svegliarsi ed accertarsi di
persona che cosa fosse successo.
«Come sta?» domandò improvvisamente una voce, quasi
assordandolo in quel profondo silenzio. Era la voce di Kakashi-sensei.
Non sembrava molto allegra.
«Non si è ancora svegliato. Il colpo che lo ha
trapassato ha mancato il cuore di un soffio. - fu la risposta di Tsunade-sama. – Credo che
il Kyuubi debba aver usato davvero gran parte del
proprio chakra per rigenerare una ferita del genere.»
«La colpa è mia… Non sono
riuscito a far capire a Sasuke quanto sono importanti
i propri compagni…» sospirò Kakashi.
A Naruto non importava, voleva sapere cosa fosse
accaduto al suo amico! Aveva sempre sbandierato ai quattro venti il suo sogno
di diventare Hokage, ma ora nel buio in cui era
rinchiuso capiva che c’erano molti altri desideri ed il più forte ed intenso
era quello che voleva proteggere Sasuke da Orochimaru… Perché non c’era niente di più importante di
avere l’Uchiha accanto a sé. Forse era un’egoista, ma
come poteva rinunciare a quello strano rapporto che aveva con lui.
Erano rivali accaniti, sempre pronti a sfidarsi, a
sbeffeggiarsi, ad insultarsi fin quasi a non potersi sopportare…. Entrambi sapevano
anticipare le mosse dell’altro, erano in grado di costruire una strategia d’attacco
solo con un’occhiata e lo scatto di un muscolo. Tutto questo nascondeva la
potenza del legame di affetto ed amicizia che li univa, il più forte che
avessero con qualcuno. Sasuke aveva risvegliato lo Sharingan e quasi sacrificato la vita per salvare la sua…
«Non ho potuto fare niente.» aggiunse con la voce
sconfitta il suo maestro.
L’aria rifluì nei suoi polmoni con prepotenza,
tagliando ed aggredendo i suoi polmoni come se fosse la prima volta che
respirava. Una scossa d’energia attraversò ogni suo muscolo, ogni sua fibra. Inarcò
con forza la schiena, riappropriandosi del proprio corpo quasi fosse stato
sbattuto nuovamente al suo interno. Perché lui non poteva essersene andato, non
poteva rimanere lì mentre il moro lo abbandonava.
La luce improvvisa gli ferì gli occhi, l’aria ghiacciò
ancora i suoi polmoni, i suoi muscoli si liberavano dall’impaccio di quelle
lenzuola bianche. Individuò immediatamente dei vestiti e li afferrò.
«Naruto!» esclamarono sorpresi il Quinto Hokage e Kakashi. Subito capirono
che cosa il biondo avesse in mente di fare. Schizzarono davanti alla porta
della camera per impedirgli di uscire, ma Naruto non poteva rimanere lì.
Nessuno
lo avrebbe fermato ora. Non avrebbe permesso a nessuno d’intralciare la sua strada… E né
la forza dei Tsunade, né i jutsu
di Kakashi gli impedirono di aprirsi la strada verso
la porta della stanza. Naruto voleva sola una cosa: ritrovare Sasuke e niente altro. Si liberò di quei due ostacoli con
una sferzata di chakra, li scaraventò a terra e
scappò via dalla stanza d’ospedale.
«Dove diavolo avrà preso della forza?! Dobbiamo
fermarlo, forse il sigillo si è spezzato…» ansimò la
donna rialzandosi da terra, ma Kakashi le afferrò il
braccio.
«No, non era il chakra della
Volpe…» sussurrò l’uomo dal volto mascherato. Lui
aveva sentito e visto la forza di quel demone, ma non era quello che aveva
visto ora. Il suo Sharingang aveva visto che quello
era il chakra di Naruto, imbevuto e rilucente di quel
sentimento che lo aveva legato al Quarto Hokage.
NOTE:
Eh, lo so è passato parecchio da
quando ho aggiornato questa ffic… Mi spiace, ma spero
che possiate apprezzare questo nuovo capitolo ^^