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Autore: Unforgiven_Ice_Girl    29/09/2013    1 recensioni
A volte sento il bisogno di sfogarmi con qualcuno e lo farei volentieri con qualche amico, ma temo sempre che non tutti siano in grado di capire certe sottigliezze. Ho così deciso di scrivere un diario qui, con un ipotetico amico che sia in grado di comprendermi senza pensare che i miei pensieri siano sciocchi.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Caro amico,
oggi sono di buon umore. Certo, vorrei non avere le orecchie attappate perché mi sento come in una bolla, però ho degli amici fantastici e questo supera di gran lunga il fastidio che provo a causa delle mie sensibili orecchie. Ieri era sabato, tu cosa hai fatto? Io ieri sera sono uscita con le mie amiche del paesino. E' venuto con noi anche un altro amico che non vedevamo da tempo, perché studia in un'altra città. E' parecchio "cool", pensa che è venuto in moto!! Ci ha anche fatto fare un giro in moto, ovviamente una alla volta e con il casco. E' stato fighissimo, anche se quando sono scesa mi tremavano le mani e le gambe. In realtà ero già salita in moto alcune volte, perché anche il mio ex ne guidava una. Anche lui era parecchio spericolato e mi faceva stare sempre con il pensiero. Comunque, tornando alla serata di ieri, siamo andati a mangiare una pizza, e dopo aver fatto qualche tiro con la sigaretta elettronica, propongo io stessa di andare a bere qualche cocktail. Questo ragazzo sa tutto riguardo i cocktail, basta che gli dici un nome e lui ti dice subito tutti gli ingredienti! Così andiamo in un bar dove non ero mai stata prima. Quel posto l'ha suggerito la mia amica che c'era stata già, e ha aggiunto "Il Cosmopolitan me lo preparò un barista troppo gnocco!", quindi quando siamo entrati appena noto un giovane magro e biondo le chiedo se il barista gnocco fosse lui, ma lei parlava di un altro. Anche questo però era carino e l'ho trovato ancora più carino dopo che  mi hanno fatto notare che somigliava un pochino a Kimi Raikkonen. Quel tipo se ne intendeva poco di cocktail, perché li preparava solo da poche settimane, però se ne intendeva moltissimo di alcol, perché ci ha detto che è ucraino e beve vodka da quando aveva sei anni. Sicuramente, caro amico, visto che sei più grande di me, saprai che tantissimi ucraini sono bilingui e parlano anche russo, e io studio russo all'università (in realtà studiavo, perché quegli esami li ho finiti) ma sono un po' timida e non mi metto di certo a parlare con gli sconosciuti, poi in un'altra lingua... mi vergognerei troppo. Il barista simpatico ci prepara i cocktail, ce li scoliamo (forse solo io ho scolato il mio, gli altri bevevano con più cautela) e poi il mio amico torna da lui a chiedere un altro drink. Parlano, parlano (di cosa non si sa) e comincio a scolarmi pure l'altro cocktail, quando sento il barista pormi una domanda... in russo! E io, intelligentemente, invece di rispondere da e andare sul sicuro, dico eh? passando da ignorante. Sì, io mi metto in ridicolo da sola; sono forte, vero? Rossa dalla vergogna, finisco il cocktail e poi fumo, insultando scherzosamente il nostro amico che era andato a dire al barista che sapevo il russo. Chiacchieriamo un altro po' e ce ne andiamo, ma prima... vengo costretta ad andare a salutare quel tipo, ovviamente in russo. Mi vergognavo tantissimo, ma poi è stato come se avessi sentito che quello era il momento giusto per andare da lui e salutarlo. Non ho preso coraggio, perché è venuto da solo, mi sono messa a camminare a passi veloci verso il bar, lui camminava a passi veloci fuori dal bar... e per poco non ci schiantiamo. (Tranquillo, nessuno è andato a sbattere con nessun altro, e nessuno si è fatto male.) Senza pensare per niente, lo guardo e gli dico pokà (cioè ciao) e lui mi sorride e fa dosvidanija (arrivederci, che classe, vero?). Mi metto a ridere imbarazzata e me ne vado, fortuna che era un tipo simpaticissimo, dovrebbero inventarne di più di gente così. Nonostante la mia figuraccia, ero contenta e non ho fatto altro che ripetere ai miei amici come fossi stata bene con loro per tutta la sera. Perché farsi un fidanzato quando si sta bene con gente che non vuole niente in cambio e che non ti fa prendere troppo sul serio? E come se non bastasse abbiamo anche conosciuto una persona davvero gradevole. Io dico sempre che vorrei incontrare una persona come me, tranquilla, un po' pantofolara, che ama il divano, che non si preoccupa troppo della moda e di piacere agli altri, ma in realtà credo di aver bisogno di qualcuno più aperto e socievole di me per uscire e per riuscire a divertirmi. Non devono per forza piacermi solo persone simili a me, posso trovare interessanti e simpatici anche gli altri, e posso imparare anche e soprattutto da coloro che sono diversi da me.
Di sicuro passerai questa domenica pomeriggio aperitivando in qualche bar in centro, è quello che vorrei fare io. Ma, caro amico, non ti chiedo di portarmi con te. Divertiti con le persone che ti fanno star meglio al mondo, e fai pazzie ma senza esagerare, mi raccomando.
Con affetto
IceGirl

 
  
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