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Autore: nanetta86    28/03/2008    4 recensioni
premetto ke sto utilizzando l'account della mia migliore amica nanetta86!!!la mia storia vede Oscar e Andrè proiettati nel nostro secolo tra difficoltà e sorprese
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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I giorni che seguirono furono lenti e difficili.Oscar aveva comunicato a Victor la sua decisione di sposarlo,e lui aveva accolto la notizia con entusiasmo e felicità.Aveva iniziato a parlare freneticamente di preparativi,invitati e tutto il resto,cosa che non entusiasmava per niente Oscar che odiava queste cose.Anche Rosalie era stata entusiasta della notizia e aveva insistito per aiutarla a scegliere l’abito da sposa.Ad Oscar un po’ veniva da ridere se si immaginava con l’abito da sposa,lei che aveva sempre prediletto l’abbigliamento maschile, avrebbe dovuto indossare per un’intera giornata quel coso scomodo che le sapeva più di trappola.Inoltre non avevano neanche molto tempo per organizzare tutto perché da lì a poco avrebbero dovuto trasferirsi a Boston.Una delle cose che più le faceva male era dover lasciare i suoi compagni,ci era voluto tempo per guadagnarsi il loro rispetto e la loro fiducia,ed ora avrebbe dovuto iniziare tutto da capo,in una città straniera per lo più.Una mattina come tante Oscar si preparò per andare al lavoro;aveva una strana sensazione,era come se ci fosse qualcosa nell’aria che non sapeva definire.Così si affacciò alla luminosa finestra che dava sul giardino.Istintivamente posò lo sguardo nell’angolino dove erano piantate le sue rose bianche e con grande stupore vide tra le rose appassite un bocciolo candido come la neve.Rimase molto stupita,quello non era il periodo di fioritura della rose,e attribuì quello strano fenomeno all’inverno che quell’anno sembrava ancora non voler arrivare.L’aria infatti era ancora,insolitamente,mite.Quel giorno sarebbe entrato in squadra un nuovo ragazzo che le ragazze della caserma sembrava avessero molto apprezzato.Oscar si disse che doveva essere uno di quei ragazzi tutti improfumati e presuntuosi che credevano di avere il mondo ai loro piedi.Inoltre quel giorno era prevista una delicata missione per acciuffare dei pericolosi spacciatori che giravano in zona da tempo.Entrata in caserma cominciò quindi a fare l’appello dei ragazzi che avrebbero partecipato alla missione.Lesse circa cinque nomi prima di fermarsi su uno…Andrè Grandier…le sembrò che la testa iniziasse a girare vorticosamente,le sue ginocchie,come tutto il resto del corpo,cominciarono a tremare e dovette fare uno sforzo incredibile per non fare notare ciò ai suoi sottoposti.Alla fine dovette pronunciare quel nome che era allo stesso tempo il primo e l’ultimo che avrebbe voluto pronunciare,sperando che fosse solo un omonimo.Ma quella voce che pronunciò un sicuro “presente”non le lasciò dubbi.In quel momento entrò il colonnello d’Aguille “Oh bene,vedo che avete fatto già conoscenza col nuovo arrivato ,comandante,quindi non c’è bisogno che ve lo presenti ;se voi siete d’accordo direi di partire all’istante”. “Si avete ragione partiamo subito,datemi solo il tempo di finire l’appello” “Bene comandante allora partiremo tra dieci minuti” “Bene…” Oscar ancora non poteva credere a quello che stava succedendo.Aveva l’impressione di essere in un sogno,solo che era tutto troppo reale per esserlo.Ma perché Andrè aveva fatto una cosa del genere?Che cosa l’aveva spinto a lasciare il suo lavoro per entrare in caserma?Sicuramente non l’aveva fatto per lei visto che ora era fidanzato.Capì che non avrebbe potuto fare finta di niente per molto,era già abbastanza difficile.Ora voleva solo ricominciare e lasciarsi alle spalle il passato,ma in quella situazione era molto più difficile non pensare ad Andrè dato che l’avrebbe visto ogni giorno.Arrivarono sul luogo dell’imboscata dopo dieci minuti di cammino.Come la soffiata aveva preannunciato gli spacciatori erano nascosti in un vicolo stretto,intenti a vendere droga ad un ragazzo che doveva avere si e no diciassette anni.Oscar allora cominciò a parlare sottovoce: “Ragazzi fate come dico io,un solo passo falso potrebbe mandare a monte l’operazione,o peggio qualcuno di voi potrebbe rimanere ferito.Questi criminali non hanno scrupoli…” Andrè non poteva credere di sentire di nuovo la voce della sua Oscar,di poter sentire nell’aria il profumo inconfondibile del suo balsamo.Si era accorto della reazione che aveva avuto la ragazza leggendo nell’elenco il suo nome.Anche lui in quel momento si sentiva emozionantissimo,dovette sforzarsi di dissimulare il più possibile,anche se dentro di se avrebbe solo voluto correre da lei ed abbracciarla,l’avrebbe tenuta stretta per l’eternità se solo lei glielo avesse permesso.La situazione tra loro era molto complicata,soprattutto lo sarebbe stata ancora di più da quel momento.Ma lui quel tentativo doveva farlo,si sarebbe accontentato anche della semplice compagnia di Oscar e sperava in cuor suo che un giorno lei potesse perdonarlo per quello che le aveva fatto.Ma uno degli spacciatori si era purtroppo accorto della presenza dei carabinieri e iniziò a gridare:”Porca puttana gli sbirri!”Tirò fuori dai pantaloni una pistola e la puntò contro Oscar.Andrè senza pensarci due volte si gettò addosso ad Oscar per proteggerla.Iniziò a sudare freddo per la paura,se non fosse stato rapido probabilmente la pallottola l’avrebbe raggiunta.Superato lo spavento sentì un forte bruciore alla spalla che si accorse stava sanguinando.Il resto della squadra cominciò a rispondere ai colpi d’arma da fuoco.In un primo momento Oscar rimase inebetita,era tra le braccia da Andrè,del suo Andrè,ma gli spari la riportarono alla realtà,c’era una missione da portare a termine.Si sollevò da terra come una molla ed iniziò ad inseguire gli spacciatori che stavano scappando.Riuscì a prenderne uno dopo averlo colpito ad una gamba,mentre gli altri riuscirono a scappare.Dopo averlo caricato sulla volante si assicurò che tutti stessero bene,ma Gerard Lasalle esclamò:”Comandante,Andrè è stato ferito ad una spalla!”Oscar diventò pallida come un cencio e si precipitò verso di lui per assicurarsi che non fosse nulla di grave.”Non preoccupatevi comandante è solo un graffio insignificante un po’ di garza dovrebbe bastare”esclamò Andrè. “Lasalle chiama l’ambulanza mentre io gli tampono la ferita”.Oscar si morse le labbra,perché si era offerta lei di tamponargli la ferita!per fortuna non era grave.Fu la prima volta dopo quella sera maledetta che Oscar e Andrè erano così vicini.I loro cuori battevano così forti che avevano entrambi paura che l’altro lo sentisse;le mani della ragazza tremavano visibilmente a contatto con la pelle nuda di Andrè che avrebbe voluto che quel contatto non finisse mai,nonostante si fosse accorto del turbamento di Oscar. “Andrè ti ringrazio per avermi salvato la vita…” “Dovere comandante…”ma nello stesso momento in cui pronunciò quelle parole capì che stava sbagliando tutto.Avrebbe voluto dirle che per lei avrebbe dato tranquillamente la sua vita,e tutto quello che era riuscito a dirle era un misero “dovere comandante!” L’ambulanza arrivò circa dieci minuti dopo.Andrè fu portato al pronto soccorso e medicato, ma il dottore gli raccomandò dieci giorni di riposo assoluto. Oscar dopo essersi accertata che Andrè stesse bene fece ritorno a casa.Era stanca ma stranamente si sentiva più leggera del solito.Ripensò a tutto quello che era successo durante quella giornata così densa di emozioni diverse…ed anche alla frase pronunciata da Andrè quando lo aveva ringraziato per averle salvato la vita…”dovere comandante”.Doveva ammettere che ci era rimasta male,ma del resto non poteva aspettarsi altro,la situazione tra loro era tutt’altro che facile.Ma Andrè era di nuovo con lei e questa era l’unica cosa che contasse davvero.All’improvviso come un fulmine a ciel sereno nella sua mente comparve il viso di quella ragazza che aveva visto appoggiata al braccio di Andrè qualche tempo prima.Si sentì infinitamente stupida,lui era fidanzato e lei sperava ancora che tutto tornasse come prima,a poco tempo dal suo matrimonio tra l’altro. Ed ecco che dopo mesi mi sono decisa a pubblicare questo capitolo!grazie di nuovo a tutti coloro che leggono e recensiscono spero di non deludervi!
  
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