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Autore: Iside5    29/03/2008    1 recensioni
"Trovare e legare a se quel giovane prima che Loro lo raggiungessero poteva rivelarsi l'unica salvezza. Non poteva permettersi errori" Misteri e necessità fanno intrecciare i destini di un membro della temuta Corporazione e di un inconsapevole futuro uomo. In un mondo tra anarchia e rigide regole, poteri ignoti e valenti guerrieri si prepara il terreno per la battaglia decisiva in un susseguirsi di scontri e improbabili allenze. Attraverso i ricordi, i sentimenti e le avventure dei personaggi il viaggio in terre sconosciute inizia. Una delle mie solite prove anche se più canonica rispetto alle altre... Recensioni gradite :-)
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Al mattino tutti sembravano essersi dimenticati degli eventi della sera prima, eppure non si potevano ignorare le occhiate di imbarazzato rispetto che ora riservavano alla straniera che aveva movimentato, in una sola notte di permanenza, la vita altrimenti monotona del loro villaggio.

Sapeva di aver attirato l'attenzione su di se, ma aveva deciso di non darvi peso fino a che non avessero minato il buon esito dei suoi intenti.

Dopotutto era logico e prevedibile tanto subbuglio dopo che una donna, per di più bellissima, aveva dimostrato abilità tanto insolite difendendosi da un loro compaesano destando addirittura l'interesse di pericolosi mercenari.

Si rimproverò per l'ennesima volta della propria imprudenza, prima di relegarne gli inutili sensi di colpa in fondo alla mente e tornare a concentrarsi sul suo piano.

Se voleva trovare ed avvicinare il ragazzo doveva cominciare a scoprirne le abitudini, i legami e anche le mansioni che era chiamato a svolgere nella comunità, tutte queste informazioni si sarebbero potute rivelare utili nel convincere il giovane a seguirla e, premendo i punti giusti, a legarlo per sempre.

Sembrava un discorso cinico e calcolato, ma doveva fare di necessità virtù visto che non avrebbe avuto una seconda possibilità.

Dal momento in cui gli avesse mostrato parte del suo destino, rendendolo cosciente delle sue potenzialità, non sarebbe più stato padrone della sua vita e avrebbe dovuto prendere la sua ultima decisione da semplice contadino prima di scegliere tra la corporazione e Loro e non poteva non esserle favorevole.

Doveva imparare a conoscerlo e studiare la tattica migliore, per questo lo osservava da parecchie ore, seduta su una roccia illuminata dai tenui raggi di un sole adombrato dalle grigie nuvole che promettevano pioggia, nascosta alla sua vista dalla fitta vegetazione, mentre annoiato controllava le bestie al pascolo che pigramente si aggiravano intorno a lui in cerca dei ciuffi d'erba migliori.

Il ragazzo sembrava scocciato dalla monotonia del suo incarico e in piedi sotto una grande quercia cominciò a giocare svogliatamente con il suo lungo bastone da pastore, fendendo l'aria con pigri movimenti.

Increspò lievemente le labbra in un sorriso quando lo vide prender gusto nell'azione e concentrarsi in quella che nella sua mente stava diventando un'emozionante e cruenta battaglia all'ultimo sangue contro un malvagio esponente del regno vegetale.

Le sarebbe piaciuto sapere cosa ne potesse pensare il malcapitato albero, martoriato dai suoi goffi attacchi che staccavano consistenti pezzi di centenaria corteccia ad ogni colpo, di tanto feroce accanimento.

Solo quando il respiro accelerò e gocce di sudore imperlarono il suo giovane viso si convinse a concludere lo scontro, soddisfatto di aver ridotto all'impotenza il suo temibile avversario e con uno stanco sospiro si lasciò cadere ai piedi dell'albero, ora passato a complice amico.

Si rilassò anche lei e imitando il giovane guerriero si distese poggiando la schiena sul masso che la ospitava continuando ad osservarlo, seppur con minore attenzione.

I ricordi di quando era stata lei stessa a ricoprire il ruolo di esaminata le scorrevano davanti sovrapponendosi e spingendola a chiedersi cosa mai avesse provato o pensato Tanya nell'osservarla.

Non aveva mai voluto approfondire quel discorso, senza mai darle nessuna spiegazione, lasciandola con la sua curiosità.

Cosa avesse mai notato in lei o quale sua caratteristica avesse contribuito a spingerla a scegliere proprio lei come sua allieva era destinato a rimanerle ignoto insieme alle motivazioni che l'avevano indotta ad un simile passo.

Entrambe erano guerriere, abili, capaci e coraggiose, ma non certo dotate di quella pazienza che caratterizza le maestre o balie delle matricole, come ben ricordava suo malgrado grazie anche a una sua particolare cicatrice.

Al pensiero la sua mano sfiorò il tessuto che celava la sottile linea della vecchia ferita che le percorreva interamente il fianco e rabbrividì involontariamente.

Tanya sapeva essere molto severa, soprattutto quando insegnava a rimanere vivi.

Aveva pagato cara la sua arroganza quando, troppo sicura delle sue capacità non ancora perfezionate, aveva insinuato di ritenere ormai superflue alcune delle sue lezioni e lei le aveva ampiamente dimostrato quanto fosse stata in errore.

Era dovuta rimanere a letto per giorni prima di riprendersi completamente dai numerosi lividi che le impedivano anche solo di rimanere seduta.

Quel marchio, come aveva promesso la sua insegnante, era sempre stato un valido monito e freno alla sua eccessiva sicurezza e presunzione spingendola sempre a ponderare ogni sua scelta preferendo la prudenza.

Il sorriso nato sulle sue labbra morì in un istante quando i suoi sensi percepirono altre presenze.

Scattò in piedi scrutando l'orizzonte per individuare la fonte del suo allarme e con la mano cercò la spada ricordandosi con uno sbuffo stizzito di aver preferito non attirare ulteriormente l'attenzione uscendo dalla sua stanza senza, ritenendola superflua in un piccolo villaggio dove non accadeva mai nulla e sufficientemente protetto dagli stessi abitanti.

Il ragazzo, ignaro del pericolo in agguato, continuava a osservare il suo gregge e lei sperò che la minaccia incombente non lo riguardasse visto che la distanza che li separava non le avrebbe probabilmente permesso di giungere in tempo in suo aiuto, ma sembrava che, per l'ennesima volta, il destino le dimostrasse l'asperità della strada che aveva deciso di percorrere.

Un grosso lupo stava uscendo dal limite del bosco, puntando le pecore nella radura.

Sicuramente non avrebbe nuociuto al ragazzo, ma dubitava che quest'ultimo si sarebbe fatto da parte sacrificando per vigliaccheria una delle sue preziose bestie.

Prima che il giovane potesse scorgere il predatore si mise a correre verso di lui preferendo tagliare per i prati piuttosto che seguire la via più agevole ma più lunga del sentiero saltando agilmente gli ostacoli che incontrava mentre in un disperato tentativo racimolava un pò della concentrazione necessaria per richiamare il falco.

Thorn non avrebbe mai fatto in tempo a raggiungerla anche se, doveva ammettere, sarebbe stato ben più utile in quel momento.

Non poteva permettere che un semplice mammifero, in pochi istanti, vanificasse il lavoro di intere esistenze oltre che le attese del futuro del mondo.

L'ansia e la paura crescente per la sorte del fanciullo le misero le ali ai piedi e con maggiore foga riuscì a coprire la distanza che li separava giungendo ansante e sudata alla sua meta.

Lo vide pronto a fronteggiare il predatore, in piedi, impugnando il lungo bastone con entrambe le mani, attendeva l'aggressione senza l'ombra del panico che avrebbe dovuto provare vista la sua giovane età.

Una scintilla di orgoglio accese il suo sguardo mentre lentamente si portava alle spalle dell'inesperto difensore, stando attenta a non innervosire il lupo che ora, pronto al combattimento, si stava avvicinando con cautela quasi toccando con il possente petto il terreno sotto di lui, mentre i suoi occhi famelici rimanevano fissi su di loro.

Posò la mano sulla spalla del ragazzo senza distogliere l'attenzione dalla minaccia davanti a lei e quasi sorrise quando lo sentì sobbalzare allarmato.


"mia signora cosa state facendo? Scappate ve ne prego! Penserò io a coprirvi la fuga" rinvigorito dalla sua presenza e dall'onore imminente di poterla difendere fece un passo verso la bestia ringhiante prima che lei serrasse la presa bloccandolo e trascinandolo dietro di se.

Risentito ed offeso da quella che ai suoi occhi doveva essere una grave sottovalutazione delle sue doti guerriere tentò di opporsi, ma invano, vista l'inferiorità della sua prestanza a paragone della donna che ora lo sovrastava e si rassegnò ad osservarla procedere verso il loro nemico comune.

Rimase quasi ipnotizzato dai movimenti lenti ed armoniosi della straniera e con sorpresa si accorse che anche la belva fissava rapito quel flemmatico avanzare.


Percepì l'ansia del suo inconsapevole allievo, ma non se ne curò.

Ogni fibra del suo essere era concentrata sul pericolo mentre avanzava prudentemente lanciando rapide occhiate verso il cielo, chiedendosi stizzita a che punto il suo alleato ritenesse opportuno intervenire.

Improvvisamente il falco comparve e veloce come il pensiero si lanciò verso il lupo utilizzando gli artigli e il terribile becco per ferirlo, che, sorpreso da quel selvaggio attacco, si affrettò a tornare al rifugio sicuro offerto dal bosco, scampando al suo assalitore.

Mantenendosi in aria il rapace osservò la fuga del mammifero e forte della vittoria appena ottenuta lanciò il suo grido di trionfo prima di andare a posarsi sul suo polso.

"spaccone. Potevi anche degnarti di arrivare prima" sussurrò lanciandogli un'occhiataccia che il pennuto non si preoccupò di ricambiare, impegnandosi nella pulizia delle penne mentre gli artigli le si conficcavano nel polso non adeguatamente protetto dal leggero guanto con cui era uscita.

"mia signora?" il timido richiamo alle sue spalle la fece voltare verso di lui, che la osservava intimorito e sorpreso stringendo il suo bastone come se fosse l'unico appiglio alla vita rimastogli.

"è tutto finito" lo rassicurò avvicinandosi "è tutto finito" ripetè poggiando la mano libera sulla sua spalla, sentendo il corpo del fanciullo rabbrividire.




Cara Erika91 mi sa che questo cap avrà un bel pò di ripetizioni...purtroppo non ho trovato molti sinonimi per ragazzo...sigh. Grazie per tutti i consigli!



A tutti: spero che la mia storia continui a risultarvi interessante. Siamo solo all'inizio questo è vero, e alcune cose si scopriranno solo con il tempo, ma mi auguro comunque di aver solleticato la vostra curiosità!


Buona lettura!
  
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