Storie originali > Drammatico
Segui la storia  |       
Autore: periodinerispettacolari    30/09/2013    2 recensioni
Due mondi diversi che s'incontrano. Due ragazzi che pian piano scoprono l'amore in una società ormai fatta solo di apparenze e sentimenti frivoli.
Una storia d'amore raccontata da due punti di vista: quello di Margherita e quello di Giacomo.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
[Giacomo]

Una volta non avrei fatto questo: è un pensiero che non riesco a cacciare via.
Mi ritrovo con le mani sudate e lo stomaco che si contrae.
Che mi sta succedendo?
Penso a Margherita, alle sue mani che mi stringevano i fianchi, a come è arrossita. Forse è vero che le piaccio. Penso al fatto che le ho dato il mio casco ed ora mi ritrovo tutto spettinato.
Penso che per la prima volta non me ne importa di niente se sono in disordine.
Penso che devo andare da Chiara, ma non ne ho voglia.
Non ho voglia di riempirmi di un altro corpo.
No, per oggi sono pieno.
 
[Margherita]
 
Quando arrivo a casa mi tolgo i vestiti che ho ancora addosso e infilo una tuta comoda.
Dovrei riscaldare il pranzo, ma non lo faccio. Non mi va di mangiare.
Inizio subito a studiare.
Una versione di latino, otto frasi di greco, dieci esercizi sulle equazioni e cinque pagine di storia dell’arte.
I compiti mi hanno aiutato a riempire il pomeriggio, anche se mi sono distratta spesso. Mi è capitato di pensare a Giacomo, a quanto siamo stati vicini oggi, ma anche a Luca e alle sue parole.
“Dovresti ringraziarmi per averti rivolto la parola visto che qui non la fa nessuno.”
E allora mi guardo allo specchio e mi vedo sbagliata, imperfetta, incapace di accontentare le richieste degli altri. Un errore. E’ così che mi sento.
 
A cena è il solito martirio. La mamma ha preparato il risotto allo zafferano questa sera. Non ho voglia di risotto e poi è così pieno questo piatto. Mangio svogliatamente quasi metà piatto, ma a mia madre lo sforzo non basta.
-Margherita mangia.
-Non mi va più, era un piatto grandissimo.
-Erano meno di cento grammi, dai Margherita, fallo per favore –interviene mio padre.
-Non ne voglio più, davvero, non insistete.
-Adesso basta, mangia!
Mamma ha cominciato a innervosirsi, ma davvero non ce la faccio più. Mi alzo da tavola e mi rifugio nella mia camera.
Più tardi sento i miei che parlano in salotto, che cercano di non farsi sentire, ma io li sento ugualmente. Stanno parlando di me, stanno cercando qualcuno che faccia miracoli con la mia testolina malata.
Poco dopo bussano alla porta della mia camera.
-Senti, Margherita, vorremmo parlarti di una cosa. Io e papà non riusciamo ad aiutarti con il tuo problema e non vogliamo nemmeno che ti capiti qualcosa, quindi sarebbe meglio che tu ne parlassi con qualcuno che riuscisse a fare qualcosa di concreto per risolvere il problema.
-Si, è per il tuo bene. Conosco una bravissima terapeuta, è una mia collega –aggiunge papà.
-Dai, dicci cosa ne pensi.
Mi limito a dire un sì stentato, in fondo, è solo per farli contenti.
-Bene, Margherita. Domani alle 18:00 hai appuntamento da lei. Ora vai a dormire tranquilla.
Mamma aveva già deciso tutto, aveva preso un appuntamento senza nemmeno chiedermi se ero d’accordo. Come al solito decide lei per me, si prende la briga di pianificarmi la vita alla perfezione.
-Buonanotte.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: periodinerispettacolari