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Autore: 1D_arms    30/09/2013    2 recensioni
ti annoi?
vuoi leggere qualcosa di divertente?
vuoi ridere?
vuoi passare il tempo?
bene, allora entra e leggi. io non dico niente, solamente che è una storia assolutamentissimamente insensata.
p.s: linguaggio altamente scurrile, quindi se non ti piacciono le parolacce smamma, babbano.
p.p.s: contiene un tasso di coglionaggine molto elevato. se sei sensibile a queste cose, allora non leggere (:
Genere: Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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*Continuo flashback*

Aspetto qualche minuto, ma i cinque sono ancora la... Ma che due palle però.
Vedo Niall alzarsi, andare verso il mio armadio e aprirlo.
«Horan, CHE COSA CREDI DI FARE NEL MIO ARMADIO?» sbraito, alzandomi per andare a dirgliene altre quattro.
Faccio neanche tre passi, che qualcuno mi prende come un sacco di patate. Ma che cazz...? Non riesco a capire chi è, le schiene non sono molto utili a riconoscere le persone. Già... Però dall'odore sembrerebbe... Zayn!
Non preoccupatevi ragazze, non sa di tabacco e menta o vaniglia e cazzi vari, odora di... Cammello! Mh.
«Zayn, che odore hanno i cammelli?» chiedo mentre smetto di divincolarmi, ma lui rimane impassibile e vedo che siamo usciti dalla mia camera e stiamo scendendo le scale.
«Come se io potessi saperlo.» ew. In effetti, ora che ci penso, neanche io so di che odorano i cammelli. Odoreranno di cammello, no? Bella fregatura.
Vabbè ha un odore. Certo, tutto ha un odore e quest'affermazione non ha senso. E la cosa del cammello era una cagata. Da dove é uscita fuori, non lo so e poi i cammelli puzzano, giusto? Zayn non puzza e... meglio che la smetta di fare queste strane conversazioni con me stessa, non va bene.
«Certo... Comunque lo sai che so camminare, ho due gambe e posso usarle?» dico, visto che si era fermato alla fine delle scale.
«Certo che lo so.» risponde secco.
«E allora che aspetti a lasciarmi?» questo o é scemo, o é scemo.
«Aspetto che tu dica di voler venire al mare.» si é doppiamente scemo. Se pensa che io andrò al mare con loro, beh, si sbaglia di grosso.
«Allora temo che i miei piedi non toccheranno mai più il suolo e tu diventerai più gobbo del Gobbo di Notre Dame.» ribatto divertita e lo sento sorridere.
«Non credo proprio.» risponde e sento che allenta un po’ la presa dalle mie gambe.
Continuo ad agitarmi contro la schiena di Zayn, colpendolo con le mani chiuse a pugno, e nel frattempo il mio stomaco ballava la conga contro la sua spalla.
«Zayn ma che stanno facendo gli altri quattro in camera mia?» chiedo smettendo di colpirlo.
«Lo vedrai poi...»

«Eddai, dimmelo…» piagnucolo. Al diavolo la poca dignità che mi rimane.

«Giammai!» risponde con fare drammatico.

«Simpatico, si. Non me lo dirai, vero?» chiedo smettendo di ridere.

«Esatto.» okay, cambiamo discorso…

«Ma non sono pesante? È da più di mezz'ora che mi tieni a 'mo di sacco di patate.»
«Mh, no. Sopportabile.» dice con nonchalance.
«Certo, immagino. Allora Malik, che si dice da quella parte della stanza?» argomento interessante, no? E domanda per niente stupida...
«Non so... Si vede la sala e le scale. Conosci meglio di me questa casa, quindi ti risparmio i dettagli.» non ci credo, ha fatto un discorso lungo, se così si può definire. La fine del mondo é vicina. Si salvi chi può! «Tu? Che vedi là dietro?» chiede interrompendo i miei pensieri assurdi.
«Io beh, ho la completa visuale del tuo bellissimo cu...» occazzo, l'ho detto davvero? Ma è ver...
«Sono felice che ti piaccia.» ridacchia. Okay, ditemi che non l'ha detto davvero.
«Si ma io volevo dire che... Vedo il pavimento, ecco.» si. Il pavimento...
«Nient'altro?»
«La tua schiena?» mannaggia a me e a quando parlo senza riflettere.
Silenzio. Un silenzio imbarazzante. Come al solito se non parlo io, non lo fa nessun'altro. Ma che palle, oh.
«Zayn, ma...» qualcuno urla.
Occazzo, che stanno combinando? La mia camera. Sarà sicuramente sottosopra.
Mi dimeno e Zayn molla la presa con la conseguenza che mi ritrovo con la faccia spiaccicata al pavimento.
Non è per niente piacevole, sappiatelo.
«Zayn Jawaad Malik ti sei rincoglionito per caso?» tento di rimettermi in piedi. Mi tasto la faccia. Il naso c'è ancora, gli occhi anche, il labbro é ancora intero e il cranio é intatto, quindi il cervello é salvo. Credo.
«Oddio Bev... Io.... Non volevo. Ti sei mossa troppo velocemente, mi hai tirato un piede in faccia e ho mollato la presa.» ops.
«E tu mi hai fatta cadere con la faccia per terra. Ti sembra la stessa cosa?» sbraito
«Stai bene?»
«Sono appena caduta con la faccia per terra, da sopra la tua spalla. Tu che dici?» non aspetto neanche una sua risposta, che mi precipito di sopra, scappando anche alla presa di Zayn.
Arrivo davanti alla porta. É chiusa. La apro, pregando tutti i santi che non si siano messi uno sopra l'altro a fare chissà quale porcheria. Speriamo di no. Sarebbe... Scioccante? Oltre che strano e... Disgustoso. Nulla in contrario, per carità, ma vedere cinque ragazzi che... Ahh, lasciamo perdere.
«Brutti coglioncelli, che state combinando?» spalanco la porta.
Li vedo saltare per aria.
Niall che tiene in mano una borsa, piena di chissà cosa, piuttosto grande.
Liam nell'armadio.
Vestiti sparsi un po' ovunque.
I cassetti aperti.
Louis con un mio reggiseno in mano.
O mio dio.
«Ditemi cosa state facendo con i miei vestiti e vi lascerò vivere.»
Mi avvicino a Lou e gli strappo il reggiseno dalle mani. Mi guarda scioccato e spaventato.
«Pervertito.» sibilo.
«Era carino...» alzo gli occhi al celo.
«Niall...» deglutisce. Ma faccio così tanta paura? «... Quella borsa? Dove l'hai presa e cosa c'é dentro.»
«Veramente...»
«Dai biondino, rispondi.»
«Io... Ecco, noi... Stavamo, ecco...» si gratta la testa, imbarazzato. Aw.
«D’accordo, Niall. Lascia perdere.»
«Luigi?» mi giro per guardarlo meglio.
«Dimmi.» oh, andiamo...
«La stessa cosa che ho chiesto a Niall.»
«Noi... Oh, nulla. Era... Un progetto. Sai... La scuola...»
«Lou...»
«Dimmi, Beverly.»
«Tu non vai a scuola.» ribatto esasperata.
Sospira «É vero, dannazione.» sussurra tre se e se. Sono felice di non essere l’unica idiota che a volte parla senza riflettere.

«E poi quale progetto implicherebbe il mettere a soqquadro la mia camera?» dico indignata.
Liam nel frattempo prende la borsa che aveva in mano Niall e sgattaiola fuori dalla stanza.

«Secondo, o primo boh, James, dove pensi di andare con quella borsa?» gli urlo contro. Mi ignora e accelerando il passo scende velocemente le scale. Lo inseguo e vedo lui e Zayn aprire la porta di casa ed uscire, lasciandola sbattere con un sonoro tonfo. La apro e mi precipito fuori.

Zayn ha aperto la portiera al posto del guidatore e Liam il bagagliaio, nel quale getta velocemente la borsa. La mia borsa.

Raggiungo il ragazzo dai capelli castani, con l’intento di riprendere ciò che appartiene alla sottoscritta, ma quest’ultimo chiude il bagagliaio e fa un cenno d’assenso, guardando oltre le mie spalle. Mi giro e vedo gli altri tre ragazzi che mancavano all’appello, venire verso di noi. Harry era rimasto a chiudere la porta, a chiave.

Strabuzzo gli occhi e faccio per raggiungere Harry, ma Louis mi afferra per le spalle, arrestando la mia avanzata verso casa.

«Dove credi di andare?» mi sussurra all’orecchio.

«A casa, forse?» rispondo ovvia.

«Non credo proprio.» sussurra sghignazzando.

«Seh, come ti pare, eh!» dico cercando di scrollarmi di dosso le sue mani, con scarsi risultati.

Si mette al mio fianco, con un braccio intorno alla spalla e ci incamminiamo verso la macchina, nella quale Harry si è seduto al posto del guidatore, Liam al suo fianco e Niall nel posto dietro a quello di Liam.

Mi ritrovo in macchina, con Louis nel sedile centrale e Zayn vicino a lui.

Indovinate io dove sono?

In braccio a Louis.

Esatto.

«Lou, perché devo stare in braccio a te?» chiedo tutto d’un tratto.

«Perché non so se ci stai nel bagagliaio.»

«Oh, ma che simpatico.» rispondo sarcastica.

-Mezz’ora dopo-

«Quanto ci vuole per arrivare?» chiedo.

«Ehm, boh…» mi risponde Harry.

«Come boh!? Stai guidando tu. Dovresti saperlo.»

«Manca all’incirca un’ora.» interviene Liam.

«Fortuna che ci sei tu, Leeyum.» concludo, sdraiandomi letteralmente sopra al povero Louis.

«Ehi, ma che fai.» protesta mentre appoggio la testa sulla sua spalla.

«Cerco di dormire.» rispondo acida.

«Sopra di me?»

«No, sono sul mio letto, non vedi?» se non lo capisce con il tono più sarcastico che riesco a fare, allora è proprio scemo.

«No, sei sopra di me.» risponde in un tono malizioso, che cerco di ignorare.

Degli “uuuh” e delle risate si spargono per la macchina.

«Sei perspicace…» dico di rimando.

Altri “uuuh” che, con una roteata di occhi1, ignoro.

«Nialler, posso venire in braccio a te?» chiedo dolcemente.

«Certo, tesoro.» aw, la pucciosità. Mi è sempre stato simpatico Niall, così dolce e coccoloso. Okay basta, mi viene il diabete.

Gli sorrido e mi sposto sulle sue gambe, mentre sento Louis fare un sospiro di sollievo. Lo ignoro e mi imbatto in una lunga conversazione con Niall.

«Quanto manca?» chiedo per l’ennesima volta a Liam, dopo aver finito la mia chiacchierata di mezz’ora con il biondo.

«C’è un traffico, penso che arriveremo tra mezz’ora/quaranta minuti.» risponde.

«Si, va bene, ora me lo dite dove stiamo andando?»

«NO!» si affrettano a rispondere in coro.

«Niall… Dimmelo tu.» piagnucolo voltandomi, per quanto possa essermi possibile, verso il biondo.

«..non posso…» dice incerto. Che palle. Lui sarebbe stato l’unico che avrebbe forse ceduto, ma dopo le occhiate che gli avevano rivolto gli altri ragazzi, non credo che mi avrebbe risposto.

«Se, vabbe…» mi rigiro, risentita.

«Lou, te la prendi tu?» sento parlare Niall, sinceramente non capisco di cosa stia parlando e con una scrollata di spalle mentale2 riappoggio la testa al finestrino.

«No, troppo pesante.» sento blaterare, mentre gli occhi mi si chiudono.

«Zayn, tocca a te, adesso. Bev…» Niall mi scuote leggermente, ma ho intenzione di continuare a sonnecchiare, e non lo cago. «Beverly…» mi percuote un po’ più energicamente. «BEVE…»

«CHI COSA DOVE QUANDO COME PERCHE!» mi ritrovo a gridare, seguita dalle risate dei ragazzi.

«Tu, devi andare in braccio a Zayn, qui, ora, scavalcando Louis, perché pesi. Obiezioni?» dice Niall, e gli altri ridacchiano, e con un mugolio strascicato, riappoggio la testa al finestrino, imprecando mentalmente contro le buche che, facendo muovere la macchina, mi fanno sbattere la testa contro il vetro, e chiudo gli occhi.

«Dai, Bev.» mi incita Louis.

«E va bene, che palle.» mi alzo bruscamente da Niall, mi siedo su Louis per poi finire sulle gambe di Zayn, il quale impreca sottovoce per la poca grazia con la quale sono atterrata su di lui. «Felici adesso?» dico sarcastica, appoggiando nuovamente la testa al finestrino, questa volta dell’altra parte della macchina.

 

«Siamo arrivati!» esclama la voce roca di Harry, ma non voglio svegliarmi. Qualcosa mi sfiora la guancia ripetutamente. È così piacevole che non voglio svegliarmi mai più. Schiudo gli occhi, per vedere cosa sia, e vedo Zayn che mi accarezza una guancia. Lentamente riapro gli occhi e Zayn si interrompe. “No, continua.” Protesto nella mia mente.

«Ehi, siamo arrivati.» dice in tono calmo.

«fjafkljgfsd.» farfiglio.

D’un tratto mi sento cadere e, sobbalzando spaventata, apro gli occhi. Sento qualcosa cingermi i fianchi, abbasso lo sguardo, trovando le braccia di Zayn che mi stringono, poi mi giro trovando un Louis che ride a crepapelle, con una mano appoggiata alla portiera aperta.

Ancora insonnolita salto giù dalla macchina, scostando violentemente le braccia di Zayn ancora avvolte alla mia vita, raggiungendo Louis che nel frattempo aveva smesso di ridere e assunto, invece, un’espressione preoccupata.

«Tu…» dico con fare minaccioso puntando l’indice contro il suo petto «… cosa diavolo ti passa per la mente? Sei per caso impazzito!? Certo! Ovvio che si. A chi verrebbe in mente di aprire la portiera di un’auto mentre c’è una persona appoggiata conto il finestrino che, tra l’altro, dorme? A Louis Tomlinson.» termino, riprendendo fiato.

«Mi dispiace…» si scusa.

«Ti dispiace? Tutto qui? Mi hai fatto prendere un infarto e tutto quello che sai dire è un ‘mi dispiace’?» sbraito più arrabbiata di prima. Forse non dovrei prendermela così tanto, ma, cavolo, se non ci fosse stato Zayn mi sarei ritrovata con la faccia spiaccicata al suolo o, nel migliore nei casi, avrei dato una craniata contro la maniglia della portiera.

«M…»

«Lou, lascia perdere.» lo interrompo. «Andiamo, dai.» incito gli altri ragazzi.

Harry prende qualcosa dal bagagliaio.

Non ci credo.

Non può essere.

Ditemi che non è vero.

 

 

SSSSSSSSSSSALVEEEEEEE!

Me piasa questo ‘ssssalvee’ azzurro ouo. È il mio colore preferito ahaha il vostro? (?) okay… ragazze… ecco… vedete… mi dispiace… TANTISSIMOOO! Se volete potete lanciarmi i pomodori addosso, questo ve lo concedo, ma se poi mi uccidete non potrò continuare più a scrivere (che in parte sarebbe un bene, ma dipende dai punti di vista).

La pigrizia ha preso il sopravvento su di me e quel famoso venerdì si è trasformato nel 30 settembre.

I fatti sono questi: avevo cominciato a scrivere il capitolo di giovedì solo che mi ero bloccata, così ho pensato di continuare venerdì ma il blocco non era ancora finito, e mi son detta che un giorno di ritardo non avrebbe ucciso nessuno. In verità poi me ne sono dimenticata e a furia di dire ‘domani continuo’, siamo arrivati a oggi, che lo posto. Siete felici? Spero di si çwç

Comunque, parlando di cose importanti… come vi sono andate le vacanze? E la scuola? Spero tutto bene (:

Vorrei chiedere per i biglietti… però non so… vabbe, se volete ditemi dove siete (?)

Love ya all.

-Giulia xx

 

1 per la fretta di pubblicare, non mi veniva in mente il termie giusto, così ho messo questo che, pur essendo campato per aria, spero possiate capire. Insomma: chi vuole intendere intenda, gli altri in camper. (:

 

2 dai, dovete saperlo cos’è una ‘scrollata di spalle mentale’ se non lo sapete, è una scrollata di spalle che si fa nella mente. Mi sembra un capitan ovvio, ma c’è chi non l’ha capito e per evitare problemi, vi scrivo cosa volevo intendere.

  
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