Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: VictorianPuppet    30/09/2013    0 recensioni
Nell'organizzazione criminale nota come "Akatsuki" ci sono tre nuovi arrivi.
Tre comunissime Ninja, sembrerebbe, ma che segreto si cela dietro ai loro occhi verdi e agli strani tatuaggi floreali che le accomunano?
Solo Pain sembra essere al corrente di ogni cosa, ma intanto non sa che nel mondo degli Shinobi, nuove forze sono in movimento alla ricerca di uno straordinario potere perduto: l'Albero Millenario.
Genere: Azione, Comico, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akatsuki, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ordinary Mess.




 

POV YORU

-Ci fermiamo. Facciamo una pausa e poi continuiamo.- Il capo banda de noaltri diede l’ordine di accamparsi momentaneamente, facendoci legare tutte e tre insieme ad un grosso albero. Ormai erano ore che camminavamo e sinceramente a me iniziava dolermi il braccio e la gola, per colpa del tatuaggio, non lo aveva mai fatto prima d’ora e la cosa mi preoccupava. Chissà se anche le ragazze sentivano i loro fiori irrequieti, ma era meglio non parlarne… in certe circostanza persino il vento può essere un nemico. Uno degli scagnozzi dello sfregiato mi si avvicinò per controllare la corda e nel passarmi vicino avvertì un’essenza di sottobosco molto famigliare e il motivo non era il luogo in cui si trovavano. -Ce ne avete messo di tempo…razza di idioti.- dissi sussurrando ma abbastanza forte da farmi sentire dalle ragazze che rimasero allibite. -Tks. Potevamo anche lasciarvi nei vostri guai per quanto ci riguardava.- rispose a tono Kakuzu con la sua voce cavernosa. -Senti bambolina Woodoo. Siamo finite nei cazzi per il sistema di sicurezza scadente del covo e se tu e mastro Geppetto non aveste fatto gli associali, magari ora saremmo a casa a riposarci prima della missione.- ero arrabbiata e lui lo sapeva, si spostò per controllare anche Arisu e Miko che sussultarono felici di vederlo. -RIPRENDIAMO!- tutti si alzarono avviandosi in fila indiana. Camminammo per un’altra ora buona, nella quale le mie due compagne che mi stavano davanti si tesero, come cervi che sentono la presenza del nemico a poca distanza da sé, dandomi la certezza che il nostro gruppo ci seguiva. A quanto pare Pain voleva saperne di più anche lui. -Come avete fatto a trovarci?- chiesi sotto voce al contabile che mi conduceva chissà dove. -Pensavo che lo avessi già capito. Il capo ha affidato ognuna di voi a uno del gruppo, quindi ora siamo specializzati nel trovavi in qualunque situazione, anche se devo dire che non è facile trovarti. Non sei una ninja, non hai un chackra visibile come le marmocchie davanti a noi.- rispose, senza guardarmi, per non destare sospetti mentre ci avvicinavamo ad una sontuosa cascata. -Bhè… ma tu mi hai trovata. E dire che sono brava a non farmi notare se voglio.- sorrido isterica, inginocchiandomi sulla riva del torrente vicino a Miko. -Ma stavolta non sei scappata di tua volontà. E comunque sono io che ti cercavo, sappi che ti troverei anche in capo al mondo.- A quella affermazione non capii bene se fosse una minaccia o una… hem… mezza dichiarazione, ma il mio cuore perse comunque un battito, non può dirmi certe cose così a brucia pelo, Santo Jashin… sono pur sempre una ragazza, razza di vecchio spilorcio. -Bene bambine… Sapete dove ci troviamo?- ci chiede il nostro amico friz, accovacciandosi davanti a noi. -In un luogo molto umido?- sparò Miko, sarcastica facendoci ridere e Arisu continuò. -E da cosa lo deduci?- -Dal fatto che ti si stanno increspando i capelli.- Le due si misero a ridere come due matte e non potetti fare altro che sorridere, anche se quello non era il momento migliore, ma il sarcasmo aiuta l’anima quindi non vedo che male faccia. L’uomo dinanzi a noi sorrise, prima di mollare uno schiaffo sulla guancia della mora, talmente forte da farla sbilanciare e cadere a terra. -STRONZO!- Arisu cercò di bloccare il tempo per darci un minimo di vantaggio, ma mentre scattava in piedi, subito si ritrovò distesa sui sassi della sponda del fiume, come schiacciata da una peso invisibile. -Pensavate che non mi fossi attrezzato? Io so’ tutto di voi. Della vostra vita, delle vostre famiglie, dei vostri amici, cosa vi piace, cosa non vi piace, a chi siete più affezionate… ma soprattutto so’ chi siete.- la sua voce minacciosa, usciva tagliente dalle sue labbra, facevano male perché se quello che diceva era vero, allora eravamo un libro aperto per lui e la cosa mi faceva sentire nuda. -Satu. Prendi quella con le treccine bianche e portalo sul primo scoglio.- all’ordine un’ ex-ninja dalla Sabbia si avvicinò a Miko per tirarla su di peso. -Se le fai del male… io ti stacco la testa a mani nude.- lo minacciai, venendo interrotta dalla fragorosa risata di cicatrice-man davanti a me nel frattempo che la mia amica veniva portata, su uno scoglio in mezzo al fiume, a peso morto. -Tu, minacci, noi? Non mi sembri nella posizione più adatta.- rispose tirandomi in piedi, e anche qualche cm in su da terra, prendendomi dal collo visto considerato il fatto che eravamo ancora in costume da bagno. -Bene… principessa.- si rivolse alla mia compagna che era appena stata portata via da noi -Potrebbe dire il suo nome, per favore?- sorrise gentile, distogliendo lo sguardo da me. -Miko.- rispose lei atona. -Il suoi VERO nome.- ribadì, lui. Si stava innervosendo, la stretta la sul mio collo stava diventando opprimente. -Miko no Jashin.- fu la risposta. Il ninja dietro di lei la prese i capelli, tirando con forza. -DI IL TUO VERO NOME!- ringhiò furente. Un fruscio di foglie alle mie spalle lo spaventò, facendogli leggermente la presa. -Giù le mani dalle nostre ragazze.- Il pugno che Pian diede al nostro caro rapitore lo fece volare dritto in acqua, con un tuffo da oro alle olimpiadi. -State bene?- mi chiese mentre mi liberava le mani e io ne approfittavo per dargli un poderoso pugno sulla zazzera arancione acuminata. Tutta la squadra e Arisu rimasero pietrificati nel vedere la scena con la bocca spalancata. Una ragazzina neo- Akatsukiana che menava apertamente la testa del Capo e che cadendo la guardava sorpreso. -State bene? State bene? Quando torniamo a casa vedrai che cosa ti aspetta! E ora sotto ragazzi! Sfogatevi.- ordinai, indicando gli avversari, portandomi una mano alla vita facendo sorridere Hidan malefico. -Agli ordini Madre.- levandosi la falce da schiena, facendosela roteare tra le mani, accucciandosi pronto a scattare e ringhiando quasi in maniera animalesca. -Quei miscredenti puttanieri vicino a Miko sono mie.- dichiarò saltando per atterrare sullo scoglio con la Jashinista , proteggendola sotto di sé e uccidendo sul colpo tre ninja. -Siete talmente sudici, che non varreste nulla come sacrifici al sommo Jashin.- Sasori si portò dinanzi a Tsubaki, guardandola impassibile, dando la possibilità alla ragazza di appoggiare le mani legate alle spalle del nukenin di Suna e stendendo due avversari con un calcio. -Grazie, fiorellino.- la ringraziò atono, muovendo il tubo di ferro, che aveva incorporato nello stomaco, liberandole le mani con la lama all’estremità di esso. -Quando vuoi carino.- sorrise beffarda lei, abbassandosi e facendo un’ o’clock mirato alle gambe di un nemico, che venne preso per i vestiti da Kisame e scaraventato lontano, chissà dove. Dopo pochi minuti eravamo tutti riuniti, aggressivi e pronti a spaccare il culo a chiunque… -Bambine…- il tizio con la cicatrice riprese a parlare –Pensavo di avervi già detto che sapevamo tutto di voi. E questo vuol dire…che eravamo pronti anche ad un’ evenienza simile.- concluse, noi eravamo più forti certo, ma non avevamo tenuto conto del loro piano B…ovvero piano Bomba. Dietro di noi, qualcosa di enorme potenza esplose, catapultandoci ognuno distante dagl’altri e facendomi sbattere contro una roccia. Il dolore era agghiacciante, sentivo il sangue che usciva dalla nuca copiosamente e tentai persino di rialzarmi… ma senza risultati. -Satu. Le ragazze.- Il ninja cercò di avvicinarsi alle mie compagne, ma Deidara si mise in mezzo, combatterono per qualche minuto, ma il biondo era stato colpito in pieno, era un miracolo che non fosse morto e non fu una sorpresa il fatto che, dopo alcuni pugni e un calcio ben assestato , fosse stato messo K.O. e risbattuto nel fiume. Vedendo la scena, il mio cervello non reagì più: il sangue si era infiammato, i muscoli si tesero, facendomi alzare e camminare verso il tipo che si stava divertendo a maltrattare Dei. Gli diedi un calcio dietro la rotula, facendolo inginocchiare, mentre con una mano gli accarezzavo la testa. -Ti avevo avvertito. Non ti dovevi azzardarti a toccare i miei bambini.- dissi serafica, vedendo l’uomo cercare di ribellarsi – è inutile che ci provi. Il tuo sangue ormai è più fragile del cristallo… mi basta una leggera pressione sul tuo collo per poterti staccare la testa di netto.- continuai avvolgendo dolcemente le mani alla sua giugulare. -Non lo farai.- disse sicuro di sé. -Non mi sfidare. Chi tocca la mia famiglia, non sopravvive alla mia ira.- conclusi. *CRACK* Il suo collo si spezzò tra le mie mani, facendo cadere il corpo in avanti e la testa lontano da esso. Tutti mi guardarono basiti; ancora adesso non capisco se i loro sguardi erano di spavento, disgusto o solo di sorpresa. Fatto sta’ che sorrisi a tutti nel modo più sincero possibile, giustificandomi solo con un : Mi sono sfogata. -Scappa lo stronzo.- Miko si teneva il braccio, mentre guardava il nostro amico che se la filava a cavallo di un fagiano gigante volante. Nessuno era nelle condizioni di seguirlo, ma non potevo permettere che se la cavasse con così poco, ma in qualunque caso, non era possibile raggiungerlo… ameno che… Mi avvicinai, accovacciandomi, alla superfice dell’acqua, toccandola leggermente e rialzandomi l’elemento seguì i miei movimenti trasformandosi in un arco di cristallo trasparente con venature rossastre, per via dell’inquinamento di chi vi era volato dentro dopo l’esplosione, inseguito mi misi la mano sulla ferita alla nuca, per poi farla scivolare lungo i capelli già sporchi, rivelando il palmo zuppo di quell’intruglio rosso che in un batter d’occhio si solidificò diventando una freccia. -Che vuoi fare?- domandò Itachi scettico, mentre caricavo l’arma. -Sei matta? È troppo lontano!- mi ammonì Kisame. -Dei… quanto è distante?- domandai al ragazzo che si reggeva in piedi per miracolo, sorretto dallo squalo, scostandosi il ciuffo più lungo mostrando il dispositivo che indossava sull’ occhio sinistro. - Due km, c’è vento che soffia verso Est. Non ce la poi fare.- disse quasi dispiaciuto. Salii su una roccia, respirando profondamente. Le mie mani si mossero da sole, tendendo l’arco con una facilità naturale… -Hai tempo. Hai tutto il tempo.- mi dissi a basa voce, ripentendo le parole di mio padre le prime volte che imparai a tirare. La freccia scoccò, partendo veloce, sparendo dopo pochi secondi dal nostro raggio visivo per arrivare a destinazione, facendo cadere il ninja dal suo animale domestico, che precipitò nella radura. -Torniamo a casa?- chiese Miko supplicante, appoggiando la testa alla spalla di Hidan, che le cinse le sue con il braccio. - Concordo.- dissi, scivolando giù dalla pietra e venendo presa in braccio da Kakuzu.

§*§*§*§

-E questo per cos’è?- Una volta tornati a casa e dopo essere stati medicati, i ragazzi si ritrovarono tutti in fila, contro il muro con tre secchi pieno d’acqua; uno sulla testa e uno in entrambe le mani. -Questa è la punizione per non averci detto la verità a tempo debito.- spiegò Arisu, mentre mi fasciava la testa con assoluta dedizione. -Ma noi…- cercò di difendersi il capo. -Niente ma! Per colpa vostra ho rischiato di diventare calva.- lo rimproverò Miko sdraiata sul divano, bevendo il suo tea caldo e sbocconcellando un biscotto. -Volevamo solo proteggervi.- si giustificò Konnie, che era l’unica senza il secchio sulla testa, ma si meritava anche lei una bella punizione. -Si è visto.- rispondemmo in coro. -La cosa peggiore è che pensavamo, che, una volta entrate nella squadra voi non ci avreste mai nascosto nulla, visto che siamo sulla stessa barca. Ma a quanto pare ci eravamo sbagliate.- dissi quella frase con enorme dispiacere, ma pensavo veramente che le cose fossero diverse in quella famiglia. -Non è come dici tu.- la voce di Deidara era flebile, con gli occhi bassi si sentiva mortificato, ma a quanto pare voleva dimostrarmi che quello che avevo detto era sbagliato. -Noi teniamo a voi. E se voi pensate veramente a una cosa del genere va’ bene, ma non ditelo mai più, perché anche se non sembra ci rimaniamo male. Siamo forti, ma non abbiamo ancora detto addio ai sentimenti.- Le sue parole furono convincenti, tant’è che Miko si alzò, avvicinandosi al biondo, levandogli il secchio dalla testa, sorridendogli e facendogli deporli gli altri per terra. -Vi perdoniamo. E per la cronaca, anche noi teniamo a voi, perciò non diteci più bugie. Vi prego.- disse serena, abbracciandolo nel frattempo che anche io e Arisu liberavamo dal peso più opprimente. -Capo, senti…- cercai le parole, ma venni bloccata, dalla sua mano che si posò sulla mia spalla. -Tranquilla. È tutto ok.- concluse serafico, gli sorrisi dolcemente per poi voltarmi verso tutti. -BENE RAGAZZI! CHI HA FAME!?- Vidi dodici mani alzarsi e una sinfonia di brontolii. -ahahahahaha ok, ok… ho capito.- mi tirai su le maniche – Che ne dite di un giro pizza per stasera?- -IO LA VOGLIO AL SALAME PICCANTE!- esultò Hidan. -IO CON LE VERDURE!- disse Konnie. -PROSCIUTTO E FUNGHI!- -ACCIUGHE!- prenotò Kisame… -Ma sei scemo?- disse Miko, schifata. -Perché?- -Ti mangi i tuoi parenti?- -IO SONO UN’UMANO! TESA DI PESCE PALLA!- Continuarono a litigare per ore fino all’ora di cena, e mentre impastavo continuavo a pensare alle parole dello sfregiato. Quali erano i nostri VERI nomi? Bhà… ci avrei pensato più tardi…

Madre time: Salve a tutti, scusate per la lunghezza stratosferica del capitolo. Spero che piaccia, e mi scuso per gli eventuali errori. Grazie per le recensioni e per il sostegno. *In questo capitolo nessun Akastukino è stato maltrattato* Saluti da tutti e da Me XD

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: VictorianPuppet