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Autore: lamialadradilibri    01/10/2013    5 recensioni
Una serpe può entrare nel cuore di una Grifona? E se - per ipotesi - ci riuscisse, cosa le farebbe? Se ne prenderebbe cura, o lo strapperebbe e distruggerebbe fino all'ultima goccia di sangue?
(Cap. 1)
« E poi andiamo, » continuò, sorprendendola. « chi vorrebbe aiutare Draco Malfoy? ».
Annuì, convinta. « D’accordo. Ma a pranzo voglio la torta ».
(Cap. 9)
Stava per andarsene, delusa da sé stessa, quando sentì qualcuno tossicchiare. Si voltò, terrorizzata d'aver incontrato, erroneamente, la McGranitt o chissà chi altri, ma non era nessuno di non voluto.
Perché lì, davanti a lei, c'era Draco.
[...] E, un secondo dopo, lui la baciò.
(Cap. 11)
[...] “Quindi è importante, per te.”
“Non dovrebbe?” sbottò. “Draco. È stato il mio pri... Secondo bacio” [...] “Non bacio chiunque! E io, be', credevo d'essere importante per te. Perché tu lo sei per me, sei importante. O almeno così credevo, io..”
[...] “Tu... sei così importante. Per me. Però sei anche così... difficile”.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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CAPITOLO DUE.


Hermione si rimboccò le maniche. Odiava l’idea d’aver pensato di scappare, lasciando qualcuno in difficoltà. Aveva addirittura pensato di dire ad Harry o, meglio ancora, ad Hagrid – ma sarebbe andata bene una qualsiasi persona, a dirla tutta – che era troppo emozionata, non sarebbe riuscita a salvare Malfoy e, in più, aveva « paura del sangue ». Poi però s’era sentita stupida, sporca, inutile. E poi Hagrid avrebbe commentato, divertito – o forse deluso? « Dopo tutto ciò che hai affrontato, hai paura d’aiutare un povero ragazzo? ».
Appunto. Era proprio così. La paura di fallire l’assalì. E se avesse preso qualcosa di sbagliato? ... Se avesse ?...
Ma no, non avrebbe. Perché semplicemente aveva studiato e vissuto troppo per poter sbagliare una cosa simile.
Si chinò sul ragazzo. Draco, sempre bellissimo. Ma ferito, pallido, sporco, debole.
L’immagine della torta al cioccolato le sembrò davvero lontana, ora. Gli posò una mano sulla fronte. Bruciava. S’allontanò di colpo, quasi scottata. « Cazzo! » esclamò, al contrario di ciò che avrebbe detto normalmente.
E cominciò a darsi da fare, non tollerando che Draco Malfoy – sì, sì, Malfoy! – sarebbe morto per causa sua.
 
Hermione s’infilò nel suo letto. Nella sua stanza non c’era un’altra ragazza perché, quella che c’era, era scappata per un po’ a casa sua. « Scusa, Herm. » aveva detto. « Non ce la faccio! ».
Lei s’era limitata ad abbracciarla, capendola al cento percento. Anche lei avrebbe voluto scappare, però aveva cose più importanti da fare. Come salvare una vita, per esempio.
Ripensò al giorno passato. Era corsa su e giù per la scuola, chiedendo aiuto e aiutando Draco, finché il ragazzo non s’era rimesso almeno un po’. L’unica cosa certa era che non s’era ancora svegliato se non, per poco tempo, incoscientemente. In quel momento Hermione aveva urlato - « Oddio! » - terrorizzata.
Era andata così: credeva che tra lei e lui – quel traditore! – fosse solo odio, ma allora perché era sempre così dannatamente strana quand’era con lui?!
Ripensò a Ron. Lo amava? No. Cioè, sì. Cioè, no. Non sapeva, ecco. Non sapeva niente!
Qualcuno bussò alla sua porta. Hermione si tirò su dal letto, dicendo, monotona: « Avanti! ». Probabilmente era una ragazzina del primo anno che, terrorizzata, non voleva dormire sola ... E come biasimarla? Nemmeno Herm voleva. Ma non l’avrebbe mai ammesso!
Invece entrò la McGranitt, sostituta di Silente da quand’era ... Beh, morto. Nel pensarlo, la ragazza sentì una fitta al petto e si passò, tristemente, una mano tra i capelli. Così, per far qualcosa.
La donna la imitò, quasi nemmeno lei volesse starsene là sulla soglia con le mani in mano, e si riavviò i capelli grigi.
Un momento... Sulla soglia?
Hermione si ridestò. « Prego, entri pure, professoressa! » squittì, sistemandosi il pigiama squallido.
« Non si preoccupi, signorina Granger. » replicò la signora, però entrando. Hermione pensò, sempre triste, a com’era tornato tutto a una certa ‘normalità’ dopo la sconfitta del Signore oscuro. Le lezioni erano riprese, dopo, semplicemente sostituendo i prof che non c’erano più ... e c’erano meno compiti, soltanto perché, nel tempo libero, i ragazzi dovevano risistemare la scuola e – o aiutare i malati.
« A cosa devo questa visita? ».
« Ecco, ho saputo che oggi s’è occupata con successo di Draco Malfoy ».
Hermione arrossì. Come sempre, quando le facevano un complimento. « Beh, ho fatto ciò che potevo » e non ho potuto evitarlo. C’era una cosa da dire, però: la torta al cioccolato era davvero prelibata, anche se lei era riuscita solo a sbocconcellarla un po’, sotto lo sguardo preoccupato di Harry e Ginny.
« Non vorrei che tutto ciò andasse a rotoli ».
La ragazza inarcò un sopracciglio e guardò la signora, anziana ma con un portamento da prima ballerina, fisico asciutto e spalle dritte. Mento all’insù e sguardo vigile. Non la seguiva. A che voleva alludere? « Come? »
« Intendo dire. È opportuno che Malfoy » era una sua impressione, o questa volta la McGranitt pronunciò quel nome con una punta d’astio? « resti solo la notte e la mattinata, quando lei avrebbe lezione? »
Hermione faticò a comprendere, tant’era stanca.
Come?!
Serrò i pugni.  « Non posso vivere dietro a lui! » si ritrovò a urlare. Dal corridoio sentì un chiacchiericcio sorpreso, e la preside s’affrettò a chiudere la porta.
« Hermione ... è importante che sopravviva! Le chiedo d’aiutarlo. Poi potrà recuperare in massima calma e non perderà l’anno! »
« Ma- »
« Niente ma. E’ un ordine. D’ora in poi lei si occuperà di Malfoy ».
La ragazza chinò il capo. Assentì. E cominciò a vestirsi; d’altronde, avrebbe passato la  notte in quella fredda stanza dell’infermeria.
 
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Quella notte passò molto, molto – molto! – lenta. Hermione continuava a tener d’occhio Draco – un po’ perché doveva, un po’ perché voleva – ma questi non diede segno di volersi ridestare.
È comodo così, eh? Pensò Hermione sospirando. Prese il suo caffè e lo bevve a lunghi sorsi, ustionandosi la gola. Starsene lì, venir curato e poi svegliarsi – forse – per tornare il solito ... coglione!
Allo stesso tempo però pensò: com’è bello.
La ragazza, confusa, si alzò e gettò con ira il caffè nel cestino vicino alla porta, quindi tornò a controllare come stava il ragazzo.
Gli stava passando una mano sulla fronte fresca – meno male! Non avrebbe sopportato l’idea di dover star vigile per chissà quanto, mettendo e togliendo un panno bagnato dal suo viso – quando il ragazzo aprì gli occhi e, con uno scatto fulmineo, la afferrò.
Hermione soffocò all’ultimo un urlo. « Aiuto! » rimase racchiuso nella sua gola, mentre si perdeva negli occhi di ghiaccio di Draco.
« Granger! Mi stai toccando?! » le sibilò addosso Malfoy, seppur con voce affaticata. Hermione sospirò, seccata. E così ciò che aveva pensato era vero!
« No, Malfoy » replicò con la stessa acidità. « ti sto curando. Se non lo sapessi, hai implorato per essere curato qui, e- »
« Lo ricordo! Quale errore più grave? Se avessi saputo che tu – tu! – mi avresti curato – tu! – sarei morto volentieri ».
La ragazza si liberò con uno strattone.
Ora basta!
Era stufa!
All’una di notte se ne stava lì, a curarlo, e lui che diceva?!
‘Preferisco morire!’
Spinta dall’ira gli tornò vicino e lo guardò in cagnesco. « T’accontento allora! »
E si preparò a farlo fuori a mani nude.
Non sapeva se ne avrebbe avuto il coraggio, ma ne trovò abbastanza per mentire.
Lui in ogni caso – forse comprendendo la sua posizione – si spaventò e chinò lo sguardo. « No » commentò, freddo. Possibile che la sua voce non avesse sfumature?! « preferirei semplicemente cambiare infermiera ».
Lei sentì ribollire il sangue nelle vene. Ma come! Stronzo! « Draco, ti ho salvato la vita » gli fece notare, continuando a ripetersi: ‘Calma. Sta calma.’
Quasi ci riuscì. Almeno finché lui non sbottò: « Ma va’? Ora va’ via! ».
Il vaso traboccò.
« Non rispondo delle mie azioni ».
 
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 Angolo Autrice.
Em, si, lo so, rieccomi! La verità è che ho pensato che il Prologo fosse davvero troppo breve per potersi interessare un po' alla storia e così, ecco il 2 capitolo.
Come già detto, potrei aver fatto degli errori, anche se mi sembra d'essere stata parecchio attenta ad evitarli ... aiutatemi eh :)
Che cosa succederà tra Herm e Draco? (perché diciamocela tutta, lui è davvero idiota!)
Vedremo :3

Continuo a 1 recensione.


Meme1

 
  
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