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Autore: FMDagor    01/10/2013    1 recensioni
Mavis e Jonathan, vampiro e umano, la catena del loro amore pare indistruttibile: lo Zing li unisce con una forza che da niente può essere superata.
Da niente? Due razze così diverse potranno realmente coronare il proprio sogno d'amore?
Un segreto custodito gelosamente da secoli dovrà essere rivelato.
"Ego Monstro".
Genere: Angst, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Dracula, Jonathan, Mavis Dracula
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Violenza
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Mavis se ne stava sul tetto. Le braccia incrociate, lo sguardo dritto verso la grande luna piena che il cielo le aveva regalato per la sera del suo 118° compleanno. La festa era ormai conclusa e gli invitati si erano ritirati nei propri alloggi come di solito accadeva tre ore circa prima del sorgere del sole.
 
Johnny, esausto dopo ben due notti a occhi aperti, era riuscito a farsi amico suo padre al punto che, per ringraziarlo della festa che più di un mostro considerava “la migliore degli ultimi 300 anni”, gli concesse una delle migliori camere di tutto l’Hotel.
 
-“E’ incredibile la quantità di cose che sono successe in sole due notti…”- pensò a voce alta Mavis.
 
Rimase così, seduta nelle umide tegole fino a quando il cielo non assunse un soffuso color arancione, il pronostico di quello spettacolo che Johnny le aveva fatto scoprire il mattino prima. Era rimasta sbalordita dalla bellezza del sole che, sollevandosi dalla montagna, illuminava pian piano tutto il paesaggio che da sempre era abituata a scorgere con la soffusa luce della luna. Si sentiva felice come poche volte nella sua vita.
 
Poco prima dell’alba Mavis spicco un salto e, trasformatasi in pipistrello, entrò dalla finestra di camera sua. Ad aspettarla, con sua grande sorpresa, c’era Dracula seduto sul letto e con in mano il libro che sua madre le aveva donato.
 
Era strano che non l’avesse cercata affannosamente come di solito accadeva quando non la trovava nei suoi alloggi.  
 
-“Tutto bene papà?” disse Mavis.
 
-“Oh, s-smorticina mia c-credevo tu fossi da Johnny, ehm io ero solo passato per salutarti e, ecco…”.
 
Il tono di Dracula era evidentemente sorpreso, nascose con velocità sovrumana il libro sotto al cuscino e ridacchiando si avvicinò alla porta. Mavis fu più veloce di lui.
 
-“Papà cosa ci fai in CAMERA MIA?”
 
-“Ehm, cadaverina mia io, noi, d-dovremo parlare di una cosa…
 
Mavis s’irrigidì di colpo, di cosa voleva parlare suo padre con così grande imbarazzo.
 
-“Va bene papà, di cosa vuoi parlare?”
 
-“Mavy, io credo sia giunto il momento di dirti u-una cosa…
 
-“Fermati, lo so cosa vuoi dirmi, l’ho capito da subito, ci hai ripensato e non vuoi più che io vada a scoprire il mondo con Jonathan; beh mi dispiace ma questa volta non ti darò ascolto, ancora non capisco perché vuoi tenermi intrappolata qui dentro, hai visto con i tuoi stessi occhi che gli umani sono cambiati e Johnny ne è la dimos…
 
-“Mavis io non volevo dire niente di tutto questo, tu hai tutto il diritto di viaggiare e di vivere la tua vita con Johnny, s-sono solo fortemente preoccupato di una cosa…
 
Raramente Mavis aveva visto suo padre così ansioso, certo era più o meno lo stesso comportamento di due giorni prima all’arrivo di Jonathan, ma questa volta era diverso, molto diverso.
 
-“Mia cara, io ho paura che tu e Johnny pur essendo i vostri reciproci Zing non, ecco, non… siate compatibili.”
 
Mavis rimase a bocca aperta per qualche secondo, troppo sbigottita per poter parlare.
 
-“Ma cosa dici? Io e Johnny siamo fatti l’uno per l’altra, come ti viene in mente che non possiamo stare insieme, che non siamo compatibili…
 
-“Odio procurarti questo dolore, sanguinella mia, ma dovevo parlartene prima che fosse troppo tardi. D-Devi sapere che in realtà Johnny non è il primo umano ad essere entrato nel castello”.
 
Mavis rimase di pietra, Johnny non era il primo umano che entrava nel castello? E cosa c’entrava questo con lo stare o non poter stare con lui?
 
-“Che cosa vuoi dire?
 
Dracula sospirò, prese la gelida mano della sua adorata figlia e la spinse a se.
 
-“Vieni con me, Mavis, ti voglio rivelare una cosa che i mostri hanno  solo ipotizzato, una verità dimenticata a cui nessuno vuole più credere ma che è stampata in faccia ad ognuno di noi”.
 
Il sole era sorto.
  
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