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Autore: giuliaciccarelli18    01/10/2013    2 recensioni
"E' complicata Haz,te lo avevo già detto"
"E' proprio questo che mi piace di lei"
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Josh Devine, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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"ehm...io...s-stavo cercando il mio cellulare"

"Joy,è nella tua tasca"

"Ho detto cellulare?Ehm...i-io volevo dire...  la mia macchinetta fotografica,si"

"Tutto questo casino per una  macchinetta fotografica?"

"Hey,ci tengo,ci sono tutti i miei ricordi li dentro"

Louis rimaneva rigido ed impassibile davanti a me percependo la mia insicurezza.Provai a fare qualche passo lateralmente per evitarlo ,ma lui rispondeva ad ogni mossa impedendomi di allontanarmi.
Ero a disagio perchè era una situazione completamente nuova per me : ero in difficoltà di fronte al mio fratellastro mentre continuavo a mentirgli.Se avesse saputo il vero motivo delle mie urla e agitazioni di certo si sarebbe preoccupato e anche troppo.Ho sempre saputo che Louis sapesse del fatto che avevo problemi.

L'espressione di Louis mi faceva rabbrividire,quindi cercai di rompere il ghiaccio.

"Credo sia nella mia borsa,vado a vedere"

"Joy che succede?"

"N-niente"

"Non prendermi per il culo Joy"

"Basta,finiamo questa conversazione"


Conclusi indietreggiando verso la porta della mia camera.Sentivo lo sguardo pungente del mio fratellastro puntarmi addosso,era nervoso.Non volevo creare alcun disturbo a lui o al resto della famiglia.
Chiusa in camera,poggiai la schiena sulla porta sospirando,cercando di prendere calma.
Dopo aver chiuso la porta,mi precipitai sul pavimento dove era poggiata la mia Louis Vuitton scivolando con le gnocchia sul pavimento ruvido,in quel momento ero troppo concentrata nel cercare ciò che mi serviva nella borsa e non mi preoccupai del fatto che il sangue iniziò a colare dalle mie ginocchia sbucciate.In effetti mi capitava spesso di inciampare nei miei stessi piedi e quindi di farmi male,ero piena di cicatrici.
Tirai fuori tutto quello che la borsa conteneva,spargendo il tutto sul pavimento e creando il caos più totale.I miei occhi si illuminarono quando trovai un vecchio appunta-matite in una tasca.
Sfilai con molta attenzione l'oggetto poggiandolo su una coscia.Sollevai lo sguardo sulla mia scrivania,che si trovava alla mia destra,dove fortunatamente trovai un piccolo cacciavite che il giorno prima mio padre aveva dimenticato.Alzai il braccio per poi prendere l'oggetto che mi serviva.Dopo aver svitato la vite,presi la lametta che conteneva l'appuntamatite e la afferrai delicatamente dopo aver tirato su le maniche della mia giacca di jeans.Per un momento poggiai il piccolo oggetto per terra,guardando attentamente le mie braccia,così chiare e lisce,senza nessun segno che potesse ricordare il mio passato.
Fino a qualche mese fa,quando vivevo ancora con mia madre,tagliarmi era un'azione quotidiana e non riuscivo a starne senza.Tutti credevano che ero una tipa tosta,che non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno...Ma quella era la Joy che cercavo di essere.
Sono sempre stata incapace di gestire le mie emozioni,mi faceva sentire in colpa il fatto di non essere realmente forte.Vivere con quella donna fu la mia rovina,mi indebolì parecchio e per qualsiasi cosa la risposta era :'tagliati'.Volevo affogare le mie sofferenze ed i miei errori nelle mie braccia,con forbici,coltelli o qualsiasi altra cosa che potesse farmi del male,ma allo stesso tempo liberarmi.Nessuno lo sapeva,nemmeno le mie amiche...le mie due uniche amiche.
Nessuno avrebbe dovuto sapere.
La mia adolescenza la passai così,deprimendomi sulla mia vita.Smettere per così tanto tempo fu un gran traguardo per me,insomma,dopo anni e anni pensavo non sarebbe stato facile.
L'autolesionismo era oramai diventata la mia droga,forse la mia medicina,e ne ero dipendente.Si sa,quando inizi non riesci a smettere,e più forte di te specialmente se sei una persona debole come la sottoscritta.Avevo poi una grande fissa, a cui molto probabilmente le ragazze aspirano:la perfezione.
Io non ero la solita ragazza abbronzata dai capelli dorati,occhi blu oceano e fisico perfetto.Ho sempre cercato di dimagrire e di sentirmi 'leggera',una volta rischiai di arrivare all'anoressia quindi ricominciai a mangiare e per rimettermi in carne,anche se fu molto difficile.Mi vedevo così grassa,bassa con quelle stupide gambe che avrei voluto tagliare via da me.Uno dei tanti motivi per cui lo facevo era perchè non riuscivo a gestire la rabbia,il nervosismo lo sfogavo anche così.
A volte mi limitavo a pugni o calci contro il muro ma non mi davano la stessa soddisfazione.

In quel momento avevo bisogno di sfogarmi,insomma,non avevo amiche con cui farlo e a dire il vero,non ho mai avuto vere amiche con cui confidarmi.Il mio cervello si stava fondendo in mille pensieri.
Non riuscivo a smettere di pensare a quello che era successo con Ashley,mi sentivo esplodere per la rabbia ed il nervoso.Non potevo credere che una persona potesse essere così troia e perfida allo stesso tempo e sopratutto non capivo perchè si fosse ingelosita così tanto,solo perchè Harry mi aveva aiutata a raccogliere i libri,insomma una cosa del tutto normale o almeno credo.

Mi decisi ad afferrare con il pollice e l'indice la lametta.
Il mio viso iniziò a rigarsi sui lati,cominciai a singhiozzare.Era più forte di me,non potevo continuare a resistere e la mia tensione era a mille,volevo piantarla.
Iniziai a incidere lunghi segni su di me,premendo con forza sulla pelle.
Dopo pochi instanti il mio polso fu ricoperto di sangue che iniziò a colare sul pavimento e sulla mia giacca.Fissai tutto quel rosso senza fare niente,ripensando a tutte quelle volte in cui mi ero sentita così,ripensando a quante volte si fosse ripetuta quella scena.
Era triste,terribilmente triste.
Qualche minuto dopo cercai un fazzoletto nella mia borsa per potermi ripulire,ma fu tutto inutile.
Corsi in bagno per utilizzare dell'acqua,per cercare di fermare il sangue.Ero piuttosto agitata perchè non mi era mai successo di incidere tagli di quello spessore.
L'acqua iniziò a scorrere dal rubinetto e io esposi il mio braccio sotto il flusso,il lavandino diventò di un rosso chiaro in un secondo.
Dopo un paio di minuti chiusi il rubinetto e notai che il polso era diventato molto gonfio.
Aprii un cassetto di fianco al lavandino e sfilai una scatola che conteneva cerotti.Presi quelli più grandi e subito dopo iniziai ad applicarli sulle ferite,cercando di coprire il tutto.

Mi guardai allo specchio e notai il gonfiore dei miei occhi.
Nonostante tutto mi sentivo "meglio" ed ero riuscita a sfogare tutto,mi sentivo più "libera".

Tornai in camera per prendere la borsa,riposi portafogli,fazzoletti e cellulari al suo interno e decisi di uscire per andare a comprare dei bracciali.
Nessuno aveva mai visto le mie ferite perchè sono sempre stata furba a coprirle,il segreto era mettere bracciali su bracciali.

LOUIS' POV

Erano le sei di sera e Joy non era ancora tornata a casa.
La situazione che avevo vissuto quel pomeriggio era assurda e lei era davvero strana,forse troppo.
Ero preoccupato ma allo stesso tempo incazzato con lei,perchè mi nascondeva qualcosa.
Mi sedetti sul divano e accesi la TV per vedere qualche stupido programma televisivo,per passare il tempo e aspettare mia sorella,insomma,per cercare di non pensare a cosa potesse essere successo.

Sentii la porta socchiudersi con un cigolio,guardai l'orologio e mi accorsi che erano le sette e ventiquattro,mi ritrovai sdraiato sul divano con il televisore ancora acceso.
Mi alzai di scatto e mi avvicinai al corridoio per sentire se Joy fosse tornata.
Sentii piccoli passi veloci salire le scale.

"Joy"

Si bloccò sui gradini

"Ciao"

"Perchè sei stata via così tanto?"

"S-sono andata a fare spese"

"Da sola?"

"Si Louis ero sola,ora posso andare?"

Con aria seccata si girò e continuò a salire le scale,per poi arrivare in camera sua.
Sbattè la porta.

"Ma si può sapere che diavolo di problema hai!?"

Le urlai.

JOY'S POV

Ero nervosa per il comportamento di Louis,insomma non poteva comandarmi,non poteva dirmi a che ora dovevo tornare,non poteva dirmi con chi stare,non potevo essere la sua marionetta.
Sapevo che comunque mi voleva bene e teneva a me,ma avevo anche io il mio limite,ma cercai di non pensarci e di passarci sopra.

Il mio cellulare vibrò.

'ti passo a prendere tra un'ora xx -Harry'

Mi ero quasi dimenticata dell'appuntamento e avrei preferito non saperne nulla.
Ero molto preoccupata e agitata perchè Harry era davvero strano,almeno è quello che mi dicevano i suoi amici,stava cambiando e non sapevo cosa aspettarmi.
All'inizio pensavo fosse un donnaiolo che se la spassava con tutte,ma ora non ne ero più così sicura.
Quel ragazzo mi incuriosiva ogni giorno di più,ma non volevo comunque avere nulla a che fare con lui.

Decisi di farmi una doccia.

Dieci minuti dopo essermi rinfrescata,uscii dalla doccia e mi arrotolai un asciugamano al corpo lasciando i miei capelli bagnati sgocciolare sul pavimento.
Mi trasferii in camera per vestirmi,scelsi una gonna celeste a vita alta che arrivava poco sopra il ginocchio con una camicetta nera leggermente trasparente dentro la gonna e delle ballerine nere.
Dopo tornai in bagno per asciugarmi i capelli,ci misi poco tempo e decisi di lasciarli mossi perchè non avevo tempo per piastrarli e subito dopo mi truccai con un filo di matita nera e mascara.
Mi sedetti sul letto aspettando un messaggio da Harry.
Passarono pochi minuti quando il mio cellulare s'illuminò.

"Scendi piccola xx -Harry"


Bene finalmente sono riuscita a postarvi questo dannato capitolo!
Potete picchiarmi quanto volete perchè so che non aggiorno da mesi,ma da ora in poi sarò più puntuale.
Tornando a noi,cosa ne pensate di questo capitolo e della storia?
Avete qualche dubbio,domanda,consiglio o qualche semplice complimento?
Scrivetemi tutto nelle recensioni,sarò contenta di leggerle!
Un bacio x

GiuliaCi
  
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