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Autore: FantasyFan97    01/10/2013    1 recensioni
Pensavate che Draco/Hermione fosse una coppia impossibile? Credevate che Severus e Lily non si fossero mai baciati? Credevate che fra Minerva e Albus non ci sia mai stato nulla?
Ovviamente SI, ma noi siamo proprio qui per scrivervi delle coppie più assurde e impensabili, quelle inesistenti e impossibili. Voi di volta in volta potrete segnalarci il vostro pairing assurdo e noi vi posteremo un capitolo sulla coppia!
Con la speranza che ci siano molte recensioni,
un grosso saluto da Mauro e Vale :)
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Harry/Astoria

 

Da quando era entrata ad Hogwarts, Astoria era sempre rimasta all’ombra della sorella. Quasi tutti si riferivano a lei come "La sorella minore di Daphne Greengrass".
Certo, avere una sorella famosa per il cuore di ghiaccio, i capelli color dell'oro e due smeraldi per occhi che facevano girare la testa a molti ragazzi poteva essere un vanto; ma quando si prende una sbandata storica per un biondo erede della casata dei Malfoy, essere oscurata dalla sorella non torna certo a proprio vantaggio. Così,una sera, mentre rimuginava nel suo letto su come avrebbe potuto farsi notare da Draco, le venne un idea strampalata, ma che forse avrebbe potuto funzionare.
Per quanto riguardava l’aspetto, Astoria non era certo al livello della sorella ma non le mancava niente. L’unica cosa che le serviva era mettersi in luce e rimanere nella sua cerchia di amici Serpeverde non le sarebbe servito a nulla.
Per essere notata doveva innanzitutto frequentare qualcuno che non la etichettasse come "La sorella minore di Daphne".
L’idea era abbastanza semplice, ma chi avrebbe potuto aiutarla?
E la risposta venne da sola.
Qualcuno che fosse completamente opposto ai Serpeverde. Un Grifone, uno di quelli più coraggiosi.
E chi meglio di Harry Potter per attirare l'attenzione di Draco?
Astoria aveva la stessa opinione su Harry che avevano gli altri Serpeverde, pensava che fosse solo un ragazzo estremamente fortunato e presuntuoso, che godeva della sua fama e che gli amici da cui era circondato tanto fedelmente volessero solo qualche briciola della sua notorietà.
O almeno, questo era ciò che le avevano detto su di lui.
Non si era mai posta la questione, ma ora che ci ragionava non era del tutto convinta.
In fin dei conti: quante persone lo avrebbero seguito fino al Ministero della Magia, affrontando dei Mangiamorte, rimanendo feriti e rischiato di affrontare Lord Voldemort per un po’ di gloria? 
E così la giovane decise che avrebbe controllato di persona chi aveva ragione e avrebbe provato a conoscere il Prescelto.
Se si fosse rivelato diverso da come gli era stato descritto, forse avrebbe potuto volgere la situazione a suo favore.
***
Era passato un giorno da quando Astoria aveva avuto quella fantastica idea.
"Accidenti, l'ho cercato dappertutto, dove si sarà cacciato?” si disse la più piccola dei Greengrass guardandosi intorno, “Un momento! Se è con la sua amica Granger sarà sicuramente in biblioteca! Come ho fatto a non pensarci prima?” 
E infatti così era.
Arrivata alla biblioteca li trovò insieme, lei a studiare e lui a preparare gli schemi per la partita di Quidditch.
"Potter!" chiamò Astoria.
Il Prescelto si girò e quando la vide le rivolse uno sguardo diffidente, inarcando un sopracciglio.
"Greengrass, come mai ci rivolgi la parola? Ti ha mandato Malfoy a cercare di scoprire i nostri schemi?" Le chiese acido Harry.
"No, volevo chiedervi se..." si morse la lingua, non aveva pensato a cosa dire, "Se tu e la Granger potevate darmi qualche ripetizione di Pozioni...sapete, non sono molto brava e Lumacorno dice che siete due geni!"
Harry arrossì violentemente, più per il fatto che il suo talento in Pozioni era tutto dovuto al Principe Mezzosangue che per l’adulazione del professore.
"Ecco...non so...vedi sono molto impegnato e…" Cominciò il moro, ma fu interrotto dall'amica, a cui non era mai andato giù di essere stata superata.
"Ma certo, ti aiuteremo volentieri entrambi!" Disse Hermione con un sorriso tirato.
"Grazie mille! Allora ci rivediamo domani qui, alla stessa ora!" E detto questo Astoria se ne andò.
Il primo passo era fatto.
Le ripetizioni il giorno dopo si rivelarono decisamente migliori del previsto per tutti e tre: Astoria cominciò a cambiare idea sui due Grifondoro e Harry e Hermione si resero conto che non tutti i Serpeverde erano uguali.
Così, dopo quell'incontro, ne seguirono altri, prima con la stessa scusa, poi cominciarono a frequentarsi come amici finché Harry decise di presentare alla nuova amica il resto della compagnia.
Con Ron, Astoria notò una diffidenza reciproca; con Neville rimase sorpresa: infatti si rese conto che in fondo era più simpatico che imbranato.
Quando toccò a Luna rimase spiazzata dalla sua innocente sincerità: ma nessuno poteva biasimarla, la bionda aveva esordito dicendole che lei credeva che nonostante fosse chiamata "La regina di ghiaccio" anche sua sorella doveva avere un animo buono, proprio come lei.
Ma fu quando le presentarono Ginny che capì qual' era la chiave per farsi aiutare senza usarli, perché in fondo ora che li aveva conosciuti le sarebbe dispiaciuto approfittarne come una vera Serpeverde.
Non le sfuggì l'espressione gioiosa di Harry mentre la rossa scherzava con loro, né lo sguardo mesto del suo amico quando Dean raggiunse la giovane Weasley.
Fu li che capì che poteva aiutare lui e contemporaneamente farsi notare dal suo biondo sogno.
Quella sera, raggiunse il moro prima che varcasse il quadro della Signora Grassa e con una scusa lo trascinò via.
"Harry, devo parlarti" disse.
"Questo l'avevo capito" ironizzò lui.
"Cosa intendi fare con Ginny?" chiese lei.
"In che senso?" rispose lui un po’ spiazzato, chiedendosi se avesse intuito qualcosa.
"Non sono scema, Potter! L'ho capito sai?" esclamò lei.
"Ma cos…"
"E non chiedermi che cosa! Piuttosto, dimmi che hai intenzione di fare!" lo interruppe lei.
"Ehm...Non saprei...penso nulla...se è felice con Dean, e poi è la sorella del mio migliore amico..." rispose lui con un espressione così abbattuta che lei non poté fare a meno di trovarlo tenero.
"Grifondoro, bah!" disse più a se stessa che a lui, "Ascolta: se vuoi ottenere qualche risultato non puoi limitarti a fare niente, se lo facessi io con Draco non avrei speranze!" gli rispose esasperata. 
"Malfoy?!"esclamò lui.
"Perché conosci qualche altro Draco? E non fare quella faccia…
L’espressione di Harry non cambiò.
“Poi ti spiego” disse sbrigativa la ragazza, “Comunque, ho un'idea per 
accontentare entrambi, lascia fare a me!" gli fece l'occhiolino e poi riprese: "Ci conviene andarcene prima di venire scoperti da qualche Prefetto. Ti faccio sapere io, buonanotte!"
"N-notte" riuscì solo a dire lui, sorpreso da tanta insospettata 
intraprendenza.
Il giorno dopo, subito dopo pranzo, Astoria stava di nuovo trascinando Harry per il castello, seguita da una Hermione che faceva fatica a trattenere le risate mentre Ron aveva preferito rimanere a depredare ancora un po’ il banchetto di mezzogiorno.
"Insomma Astoria, si può sapere dove mi stai portando?" chiese Harry cercando di starle dietro.
"Al corridoio del quarto piano" rispose lei, "Dean e Ginny ci passano sempre dopo pranzo e ho chiesto a Pansy di portarci Draco"
"Pansy Parkinson? Ma perch…" fece il Prescelto.
"Si proprio lei, ma non interrompere ora" tagliò corto Astoria "Il perché è semplice: la Ginny che ho conosciuto io mi è sembrata il tipo orgoglioso che non accetta di essere scavalcata; inoltre così forse Draco si accorgerà che esisto. Ah… Hermione! Forse è meglio se non ti fai vedere da loro." concluse.
"Tranquilla, non mi vedranno assolutamente!" ammiccò la riccia e li precedette al luogo stabilito.
"Non ho ancora capito quale sarebbe il piano di cui mi parli da giorni." ricominciò Harry
"Lo capirai a tempo debito" rispose lei e gli tappò la bocca con una mano prima che potesse ribattere, avendo sentito dei passi in avvicinamento.
Pochi istanti dopo infatti arrivarono Ginny e Dean da un lato del corridoio e Draco, Blaise e Pansy dall'altro.
"E ora cosa avresti intenzione di fare?" disse Harry tra i denti.
"Questo" rispose brevemente la ragazza; si girò verso di lui, gli intrecciò le dita dietro la nuca e premette le labbra sulle sue.
Harry si irrigidì mentre un acceso dibattito tra mente e coscienza si svolgeva in lui:
-Non posso fare una cosa del genere a Ginny!
-Lei lo ha fatto con Michael e Dean.
-Ma è un affronto!
-Lei non si è fatta problemi.
-Ma è diverso, e poi come posso sapere se è davvero interessata a me?
-Se continui a stare lì impalato non lo saprai mai.
-Ma come posso farle una cosa del genere?
-Ci sarà un motivo se il Cappello Parlante voleva mandarti a Serpeverde, no?
E la mente ebbe la meglio.
Harry ricambiò il bacio, sbirciando con la coda dell'occhio la reazione dei loro spettatori e si accorse che Astoria faceva lo stesso.
Draco e Blaise sembravano aver appena ricevuto un bolide in fronte; Pansy aveva l'aria di chi la sa lunga; Dean ridacchiava.
Ginny invece era talmente rossa da fare concorrenza ai suoi capelli e non sapeva neanche lei se era più per la rabbia, la gelosia o la vergogna.
A quella vista Harry sorrise dentro di se, mentre Astoria si staccavaleggermente da lui e gli soffiava in un orecchio:
"Finalmente… Pensavo ti fossi addormentato!"
Il moro emise una breve risatina appena udibile e tornò a catturare le labbra della ragazza, mentre lei approfondiva il bacio.
Lui le prese delicatamente la lingua tra i denti e la succhiò piano, strappandole un gemito.
"Però! La sorella di Daphne è cresciuta!" esclamò Blaise.
"Si chiama Astoria" sibilò Draco, stringendo i pugni.
A quelle parole il cuore della ragazza zampillò di felicità, mentre Harry decideva di stuzzicare il Biondo e la Rossa ancora un po’.
Così decise di abbandonare la calda bocca della giovane Serpeverde per spostarsi sul suo collo, mordendolo e succhiandolo, per poi cominciare a tracciare lentamente la linea che divideva la spalla dal niveo collo con le sue labbra.
A quelle attenzioni Astoria gettò la testa all'indietro e si lasciò andare ad un sommesso mugolio di approvazione.
Pansy, interpretando come Astoria le parole e l'espressione di Draco come molto di più di quello che lui volesse far trasparire, lo trascinò via insieme a Blaise per non fargli perdere il controllo.
Quasi nello stesso istante Ginny voltò le spalle alla coppia improvvisata e se ne andò a grandi passi, seguita da Dean.
Harry si staccò lentamente dalla giovane Greengrass.
"Te la cavi bene, Potty" soffiò lei, "Ancora un minuto e ti sarei saltata addosso"
"Sono pieno di risorse" scherzò lui, facendola scoppiare a ridere, "Avrà funzionato secondo te?" chiese poi.
"Penso proprio di si".

 

  
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