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Autore: Giulietta_3    02/10/2013    3 recensioni
Dal primo capitolo:
Margot odiava le cose nuove. Odiava il nuovo profumo di sua madre e i nuovi vasi che aveva comprato per il salotto. Odiava il suo nuovo armadietto e il suo nuovo libro di testo di inglese.
E sedendosi quel giorno di fianco alla sua compagna di banco, che nonostante fosse nuova, non odiava poi così tanto, Margot Smith non poteva fare altro che pensare che avrebbe sicuramente odiato il nuovo professore di inglese.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Harry Styles era stanco.
Stanco di assecondare la segretaria della loro scuola, stanco di sopportare quegli odiosi ragazzi di terza, stanco dei corteggiamenti delle sue giovani colleghe e stanco, anzi stanchissimo di essere geloso marcio della sua alunna Margot Smith.

Era per questo che quel giorno, mentre si sedeva stremato sul suo comodissimo divano dai cuscini finalmente foderati, dopo una lunghissima giornata di scuola, pensava che il sabato fosse uno dei suoi giorni preferiti.
Aveva passato tutta la settimana a pensare a quei lunghi messaggi che si erano inviati lui e Margot e non faceva altro che maledirsi.
Maledirsi perché gli piaceva troppo come il suo nome suonasse vicino a quello di Margot, maledirsi perché non faceva altro che guardarla tutto il tempo, maledirsi perché sapeva bene che ciò che provava per lei, andava molto oltre l’attrazione fisica.

Dalla prima volta che l’aveva vista infatti un senso di irrequietezza l’aveva pervaso e non aveva smesso neanche per un momento di pensarla.

Aveva iniziato a seguirla con lo sguardo, a desiderare di spostarle i capelli dal collo e di baciarlo dolcemente, aveva iniziato a inventare scuse per vederla e modi impossibili per entrarle nella mente.
Aveva iniziato a dimenticare che lui era un suo professore e che il suo unico scopo era quello di aiutarla nella tesina.
Aveva poi creduto di impazzire quel giorno sul divano di casa sua, sullo stesso divano su cui, in quel momento veniva divorato dai pensieri, dove Margot gli aveva leggermente toccato la gamba.

Avrebbe voluto farla sua su quel divano, in quell’esatto istante, ma si era fermato, bloccato da emozioni contrastanti e da pensieri divoratori.

Harry si sentì inoltre venir meno quando ripensò a tutte le volte che aveva visto Margot, con i suoi capelli lunghi a toccarle il fondoschiena e la camminata un po’ timida, con le labbra schiuse e gli occhi stanchi, percorrere il corridoio e attirare verso di se tutti gli sguardi maschili .
Sprofondò un po’ di più tra i cuscini, afferrandone uno e premendoselo sul viso.

“Cosa cazzo mi succede?” esclamò Harry che effettivamente stava diventando irriconoscibile persino a se stesso.

Harry Styles mai sarebbe stato geloso di qualcuno in maniera così veemente prima di allora.
Mai Harry Styles sarebbe stato così restio nel chiamare una persona, avendo addirittura paura di disturbarla.
Mai Harry Styles era sembrato un diciassettenne in piena fase ormonale come in quel momento.
 
 
 
 
Verso le tre Harry in veste di professore modello, decise di bere una bella cioccolata calda e di correggere i temi che quello stesso giorno i ragazzi di quinto avevano redatto per lui.

Aveva dato una traccia davvero difficile, una traccia che li avrebbe portati a spogliarsi, a denudarsi, a mostrarsi in tutte le loro debolezze.
Provò sinceramente a leggerli tutti con attenzione, a capire ogni stato d’animo dei suoi amati alunni, provò con tutto il cuore ad entrargli dentro, a scoprirli, a carpire i loro lati nascosti.
Non mise voti bassi, perché non ritenne consono dare un voto alla storia dei suoi alunni, non ritenne opportuno permettersi in alcun modo di giudicarli, dopo che loro, con tanti sforzi, avevano cercato di aprirsi con lui.

Il suo interesse però, si tramutò in batticuore quando vide, finalmente, il tema di Margot.

Aveva provato ad evitarlo, a posticipare la sua correzione, ma era davvero difficile, perché il suo sguardo cadeva sempre su quel foglio di carta, dove a lettere insanguinate Margot aveva donato se stessa.
 
 
Margot Smith, V A, 28 novembre.
Traccia: Fai finta che questa sia una pagina di diario, oppure che tu stia scrivendo una lettera alla persona di cui più ti fidi al mondo. Sfogati, racconta ciò che ti tormenta, esprimi a parole ciò che non riesci a esprimere con i gesti. Lasciati andare.
       



Cosa vuoi sentirti dire?
Vuoi che ti dica che ti sono diventata dipendente?
Oppure vuoi che ti rassicuri, che ti dica che
se ci sei o meno non mi cambia la giornata?
Vuoi una bugia o una verità?
Ti darò entrambe visto che non mi puoi rispondere.
Ti odio, ogni volta che chiudo gli occhi non ti penso,
la notte non faccio altro che incubi su di te e la mattina
non vedo l’ora di levarti dalla mia visuale.
Odio il modo in cui mi guardi e il modo in cui quei
dannatissimi jeans neri ti fasciano le gambe.
Ogni piccolo particolare della tua persona mi irrita,
ogni piccola sfaccettatura del tuo carattere mi turba.
Mi da fastidio il fatto che leggiamo gli stessi libri,
che abbiamo gli stessi gusti musicali.
Mi infastidisce il fatto di non poterti  evitare.
E ora la vuoi sapere una cosa?
Sono tutte bugie, dalla prima all’ultima.
Quindi ti prego Harry vivimi senza paura.
 Non lasciarmi indietro anche tu.
 



Harry Styles era un po’ disorientato, non ricordava più quale fosse l’esatta posizione della stella polare, non sapeva più dove avesse lasciato la sua giacca blu, e a stento ricordava come si facesse a camminare.
Tutto ciò che pensava, mentre infilava il cappotto e stringeva le chiave della macchina tra le mani, era un’unica cosa.

Ti sto venendo a salvare Margot. Non ti muovere.



 

Spazio Autrice.
Che dire, so che è passato quasi un mese dall'ultimo capitolo ma scrivere su Harry non è cosa facile.
Devo interpretare in qualche modo la situazione ed immedesimarmi bene nel personaggio e non è stato per nulla facile.
Tengo molto a questa storia e non voglio per nulla lasciarla indietro o comunque fare qualche errore.
Ringrazio tutti coloro che seguono, recensiscono e leggono la mia storia.
Tutto ciò senza di voi non sarebbe nulla 
A presto XOXO
  
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