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Autore: Paloma    02/10/2013    2 recensioni
Draco/Nuovo Personaggio (Isobel Victoria Lovett)
"Io e l'amore non siamo compatibili, perché io e Draco lo siamo di più."
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Nuovo personaggio, Theodore Nott
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Perdonate l'ennesima assenza. Il blocco da pagina bianca sta diventando a dir poco incessante, e perdonate la brevità del capitolo, ma doveva necessariamente finire così.

Buona lettura.

Paloma 

 

Quando uscii dalla stanza trovai Blaise ad aspettarmi nell'atrio. Doveva aver ascoltato tutta la conversazione.

“Hai fame, Izzie? Vuoi mangiare qualcosa?”

Guardai il mio orologio da polso e vidi che era già ora di cena. Non credevo di essere rimasta incosciente per tutto quel tempo.

“Non ho fame” gli risposi iniziando a salire le scale che portavano al primo piano.

“Posso fare qualcosa per te?” mi chiese apprensivo.

“Sì, puoi chiedere a Draco se ha voglia di farmi compagnia” gli ordinai senza lasciar trapelare il terrore che avevo in corpo.

Avevo deciso di farmi torturare ancora, ancora e ancora. Perché non potevo permettere a me stessa di non essere tale, non potevo permettere che una mia scelta condizionasse la mia integrità morale e soprattutto la mia memoria.

Non mi fidavo ancora completamente di Draco, ma avevo deciso ugualmente di concedergli questa la possibilità di riportare indietro la persona che amava.

“Non farlo, Izzie. Ti prego...”

“Ci vediamo quando ho finito Blaise” gli risposi piatta prima di chiudere con un tonfo la porta della mia stanza.

Ma Draco non si presentò quella sera. Venni a sapere dal Theo che lui e Blaise si erano rinchiusi di nuovo nel salottino. Nessuno sapeva cosa stessero facendo, ed io e Theo non ci curammo di volerlo scoprire.

Uscirono solo a notte fonda. Quando li sentì sgattaiolare su per le scale, trascinando i piedi per la stanchezza, mi precipitai alla porta e la spalancai, cogliendoli di sorpresa.

“Mi dovete una spiegazione” sbottai un po' troppo apprensiva.

Le loro espressioni mutarono dall'esasperazione all'arrendevolezza.

Draco fece il primo passo in avanti e infilò la porta sfiorandomi un fianco. Blaise rimase invece fermo sulla soglia a fissami con un'espressione famelica. Mi afferrò per un braccio trascinandomi con lui giù per le scale e subito fuori dalla porta d'ingresso poco distante. Riuscii a notare Draco che si era affacciato dalla stanza per controllare cosa fosse quel trambusto e che subito si gettava al nostro inseguimento.

Io e Blaise correvamo mano nella mano nella buio, guardando alle nostre spalle di tanto in tanto per controllare se Draco fosse ancora sulle nostre tracce. E così era. Draco non sembrava essere stanco o affaticato di dover correre così veloce per raggiungerci, io invece cominciavo ad essere stanca e allentai l'andatura e la presa dalla mano di Blaise.

“Izzie, non arrenderti proprio adesso. Se arriviamo in fondo alla recinzione potremo smaterializzarci e Draco non potrà più trovarci” mi disse con il fiatone.

Non mi resi conto di quello che provai in quel momento...

 

Ho bisogno di dolcezza. Mi pregherai... Credevo fosse sottinteso. Quando voglio so essere molto comprensiva. Dov'eri? A te non interessa. Ciao! Come ti chiami? Non andartene... qui sarà molto peggio. Non un'altra volta. Fino al midollo e addosso a quel muro. Non avevo opposto resistenza. Non una parola di più, né una di meno per la fine dei giochi. E' questo che si prova? Non c'è niente... ed io rimarrò qui.

Io e l'amore non siamo compatibili, perché io e Draco lo siamo di più.

 

Mi fermai di colpo proprio quando Draco fu a pochi passi da noi. Lo vidi cadere in ginocchio sull'erba alta, la mani sulle cosce, la testa china e il respiro affannoso. Poi mi guardò e si alzò a fatica.

“Perché ti sei fermata, Izzie?” mi domandò.

Mi avvicinai a lui e bruscamente gli afferrai il braccio, sollevai la manica della sua camicia e guardai un punto vuoto della sua pelle.

Lo sentii scosso da un brivido.

Blaise guardava la scena curioso.

“Avremmo dovuto farci quel maledetto tatuaggio, Malfoy. Non credi?” gli sussurrai in modo che solo lui potesse sentire.

I suoi occhi si spalancarono e i miei incontrarono i suoi.

 

  
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