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Autore: 3words8letters    02/10/2013    8 recensioni
Dal capitolo 37:
Uno sbuffo divertito le uscì impercettibile dalle labbra.
"Non è una novità...quello che c'è stato tra noi, che tra parentesi ho già rimosso, non cambia la repulsione che provo per te"
Stavolta toccò a me ridacchiare. Quella era una scusa bella e buona.
Mi avvicinai a lei, mentre continuava a tenere la testa alta, poi le afferrai piano il polso. La sua mano, stretta pugno, si aprì, facendo cadere il bracciale nella mia.
"No, Meg...io so perché ce l'hai con me" dissi inclinando un angolo della bocca in un sorriso strafottente "Perché con me hai ceduto..."pronunciai piano, con voce roca "E perché io ti faccio sentire debole...dico bene?" osservai a lungo i suoi occhi, con attenzione, e una scintilla quasi impercettibile attraversò le sue iridi cerulee.
"Io ti odio perché sei un impertinente, arrogante e pieno di sé" pronunciò con astio.
"Però nonostante questo sei venuta a letto con me..." ribattei crudele.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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<< Sveglia Meg >>sentii solamente un borbottio confuso.
<< Meg è tardissimo! >>adesso aveva preso a scuotermi la spalla.
<< Ce ne vuole per essere più dormiglioni di me! >>continuò.
<< Zayn lasciami in pace >>mugolai, appena riconobbi la sua voce.
Era la prima volta che non mi svegliavo bruscamente, e volevo godermi quella mattinata in santa pace.
Lo sentii sbuffare, poi mentre rimanevo voltata dall'altro lato lo sentii scendere dal letto.
<< Bene, fa' come vuoi, poi te la vedrai con Emily... >>mi disse con tono scocciato.
Brontolai ancora un po', poi prima che uscisse dalla camera lo richiamai.
Aprii solamente un occhio e alzai le braccia.
<< Mi tiri sù? >>lo pregai.
Lo sentii sbuffare, ma poi intravidi che tornava nella mia direzione.
Prima mi scoprì dal lenzuolo, il che mi provocò un leggero brivido, poi si premurò ad afferrarmi le mani, per sollevarmi a sedere.
<< Così sei contenta? >>mi chiese con tono un po' infastidito.
<< Sì, grazie... >>dissi con un sorriso, poi mentre ancora mi teneva le mani lo tirai giù nel materasso, mentre io mi alzavo di colpo, come rianimata improvvisamente.
Ridendo lo sorpassai, uscendo fuori dalla stanza e chiudendomi nel bagno prima di lui, stando a sentire le sue lamentele.
Inizialmente diede dei lievi colpi alla porta, mentre mi riempiva di vari insulti, poi si arrese.
Lo feci apposta a starci molto più tempo del solito, e quando uscii rinfrescata lo trovai corrucciato fuori dalla porta.
<< Zayn, vedi di sbrigarti...dobbiamo andare a comprare i regali di Natale >>lo rimproverai con un sorrisetto, mentre gli lasciavo il bagno libero.
Eravamo rimasti solo noi due, gli altri erano già scesi da un pezzo.
Mi preparavo a scendere quando mi sentii afferrata per i fianchi.
<< Adesso ti faccio vedere io >>
Gettai un urlo quando mi sentii sollevata da terra, per finire come un sacco di patate sopra la sua spalla.
<< Zayn smettila! Non è ora di giocare! >>strillai, mentre scalciavo.
Mi portò dentro il bagno, chiudendo la porta con un piede.
<< Mai provocare Zayn Malik, ricordatelo >>
<< Te la farò pagare Zayn, te lo giuro, se non mi metti giù adesso... >>
Ma non riuscii a finire la frase perchè mi gettò nel box doccia. Prima che potessi fermarlo un getto d'acqua gelata mi arrivò addosso, senza che potessi in alcun modo evitarlo.
<< Cazzo Zayn! E' ghiacciata! >>urlai ancora più forte, mentre lui se la rideva.
Cercai di afferrargli subito il soffione dalle mani, e un getto d'acqua gli finì immediatamente sul viso, facendo ridere me, stavolta.
Ancora gocciolante volle continuare la lotta e mentre mi dimenavo per uscire mi bagnò dalla testa ai piedi. Ma non mi perdevo d'animo e noi continuavamo  a conterderci  il soffione.
Parecchi schizzi volarono da una parte all'altra, inzuppando completamente anche lui.
Cercai di chiudere il rubinetto, ma lui me lo impedì, afferrandomi entrambi i polsi, mentre il soffione cadeva a terra, schizzando acqua in ogni parte del bagno.
Il suo ciuffo gli era calato completamente sugli occhi, ma questo non gli impedì di fissarmi a lungo, con le labbra ancora incurvate in una risata.  
<< Quanto desideravo fare la doccia con te... >>scherzò.
<< Bene, accontentati perché questa è l'unica cosa che avrai >>dissi ancora bloccata dalla sua presa.
<< Ti ho detto che amo questi fenicotteri? >>disse abbassando lo sguardo al mio pigiama, completamente zuppo.
<< Stavolta se ti piglio ti faccio male sul serio >>lo minacciai alzando poco il ginocchio, visto che avevo entrambe le mani inutilizzabili.
Lui ridacchiò, poi sollevò lo sguardo verso i miei occhi minacciosi.
Non riuscii a capire come e quando ma mi ritrovai schiacciata alla parete della doccia, le mani ai lati della testa.
Mi limitai a stringere i pugni, ma poi aspettai, completamente immobile, che lui facesse la prima mossa.
Inclinò la testa di poco, guardandomi di sbiego, poi si avvicinò inaspettatamente alla mia guancia, sfiorandomi solamente. Con la punta del naso tracciò il profilo del mio viso, poi mi sussurrò qualcosa all'orecchio.
<< Sei diventata davvero docile, piccola >>disse piano, con voce estremamente provocante.
Quelle parole ebbero l'effetto immediato di farmi infuriare come non mai, tuttavia trattenni il fuoco che mi bruciava dentro esternando solo un leggero disappunto.
<< E' colpa tua... >>dissi infine dopo una breve pausa.
Lui si allontanò di poco, per guardarmi con espressione interrogativa.
<< S-sei tu che mi rendi così...debole >>spiegai, facendo finta di essere in difficoltà, anche se perfino io provavo un certo imbarazzo nel dire quelle parole.
Lo sguardo di sorpresa che vidi fu per me una grande soddisfazione, che mi portò inevitabilmente ad inclinare gli angoli della bocca, mentre i suoi occhi mi fissavano confusi. Davvero credeva che mi sarei resa così patetica davanti a lui? Ma per favore...Tutto ormai faceva parte del mio piano, ogni singolo gesto o parola, era dettata dalla ragione.
In quel momento qualcuno prese a bussare alla porta con violenza, e si sentì l'urlo di Emily.
<< Si può sapere che succede qui?! >>
Nemmeno il tempo di staccarci che già la bionda aveva spalancato la porta, e fissava tutta la stanza con gli occhi spalancati, seguita da altri curiosi.
<< Non è come sembra! >>mi affrettai a dire. Classica frase di rito quando si viene sorpresi in comportamenti strani.
<< Sono già le 11 e mezza e voi vi mettete a giocare con l'acqua combinando questo casino?! >>urlò arrabbiata.
Uscii dalla doccia, afferrando in fretta un asciugamano per tamponarmi i capelli bagnati.
<< E' colpa mia Emily, scusa... >>intervenne a questo punto Zayn.
<< Non mi interessa di chi è la colpa! Adesso noi andiamo a comprare i regali e voi state qui a pulire! Capito? >>tuonò, dopodiché invitò tutti ad uscire e chiuse la porta con un tonfo.
<< Ehm...forse abbiamo un po' esagerato >>commentò Zayn, guardando il pavimento del bagno tutto allagato.
<< Stai zitto >>dissi scuotendo la testa e prendendo lo straccio.
Lui intanto si spogliò, rimanendo solo in boxer e gettando il pigiama bagnato ai suoi piedi.
<< Vado a prendermi i vestiti asciutti >>mi informò, aprendo la porta << Devo prenderti qualcosa? Penso che Emily ti uccide se ti sposti così e gli goccioli tutto il pavimento >>
<< Si...ehm...portami le prime cose che trovi >>dissi annuendo, anche se ero un po' in ansia a pensare che Zayn avesse dovuto frugare tra le mie cose. Ma era molto peggio l'ira di Emily.
Mentre lui andava di là a cambiarsi io presi il phone, per asciugarmi velocemente i capelli, che mi diventarono più mossi del solito.
Avevo appena finito quando entrò Zayn. In una mano teneva i suoi boxer neri un po' umidi, che gettò insieme al pigiama, nell'altra portava i miei vestiti.
<< Ti sei divertito a frugare tra le mie cose, vero? >>dissi brusca.
Mi rispose con un ghigno divertito: << Beh, sì, soprattutto tra la biancheria >>disse lanciandomi un paio di mutandine nere in pizzo con il reggiseno accoppiato, facendomi poi l'occhiolino << Questi li adoro >>
<< Sei un brutto porco >>commentai indignata.
<< Sai, pensavo tu prendessi la prima, invece...wow, una seconda,  mi congratulo >>disse ancora mantenendo la stessa espressione.
I miei occhi si strinsero minacciosi.
<< Vattene via, maiale! >>dissi spingendolo via dal bagno.
Maledizione a me quando avevo deciso di portarmi l'unico completino intimo in pizzo che avevo.
Spinsi con un piede i suoi vestiti in un angolino, poi in pochi minuti fui pronta.
Uscii per andare a stendere le cose bagnate, mentre lui mi aspettava proprio davanti la porta.
<< Sono già andati via tutti... >>mi informò.
<< Bene, completiamo qui e poi li raggiungiamo >>dissi superandolo.
Scomparve per un po' in bagno, e lo sentii accendere il phone.
Stesi in fretta i vestiti, poi facemmo a cambio: lui andò in balcone mentre io mi affrettavo a ripulire il disastro che avevamo combinato per evitare di fare eccessivamente tardi.
Era già la vigilia di Natale, e dovevamo comprare tutti i regali. Sinceramente avrei comprato una stupidaggine a tutti, tranne a Niall e Emily, ai quali purtroppo non avevo ancora la più pallida idea di cosa regalare.
<< Sai già cosa comprare? >>chiesi a Zayn una volta saliti in macchina.
<< No, assolutamente...e io sono negato per comprare regali >>
<< Ah bene, di male in peggio... >>
<< Forse conosco un posto carino dove andare... >>mi disse ad un certo punto, lasciandomi incuriosita.
Chiesi di che si trattasse, ma lui non volle anticiparmi nulla.
<< Beh...dall'aspetto non sembra molto "carino"... >>commentai quando arrivammo lì di fronte ad un piccolo negozio col muro scrostato e la porta scolorita.
<< Fidati... >>
Alla fine entrai dietro di lui, e anche l'interno non si rivelò un granchè.
Il negozio era davvero troppo piccolo e buio, e si sentiva odore di polvere.
Lo seguì ancora perplessa, poi curiosai un po' tra gli scaffali.
C'era proprio di tutto: da borse, accessori, scarpe, vestiti, gioielli, occhiali, cianfrusaglie varie. Però erano cose un po' strambe.
Con un sorriso sorpreso mi avvinicinai alla mensola con tutti gli occhiali.
Era pazzesco: avevano le forme più stravaganti che avessi mai visto. Non come quelli a cuore, ormai diffusissimi, ma per stranezze intendo a forma di carte da poker, o da birra, occhiali a forma di bicicletta, e perfino a forma di chitarra elettrica.
<< Oddio! Niall li adorerà! >>esultai prendendo questi ultimi.
<< Vedi? Te l'avevo detto che ti sarebbe piaciuto >>
<< Cioè ma queste cose sono fighissime! >>dissi entusiasta, passando ad un altro scaffale, con tutti i gioielli.
Avvistai subito dei bracciali davvero carini.
<< Senti Meg...ehm...io vado a cercare qualcosa per Liam, ok? >>
<< Sì, sì vai pure >>gli feci un gesto con la mano non staccando gli occhi da tutti quei bracciali con tutti i ciondoli possibili e immaginabili. 
La proprietaria, una ragazza minuta coi capelli corti, si avvicinò a me, chiedendo se avevo bisogno di aiuto.
<< Ci sono troppe cose belle, non so proprio scegliere! >>dissi in preda alla confusione.
<< Devi fare un regalo di Natale? >>
<< Sì, ad una mia amica...lei è...diciamo che le piace molto la moda >>
<< E vuoi comprargli proprio un bracciale oppure non sai ancora? >>
<< No io...non ne ho la più pallida idea >>ammisi. Avevo ammirato per troppo tempo tutti quei bracciali che avevo anche dimenticato che c'erano altre centinaia di cose.
<< Che telefono ha la sua amica? >>
<< Ehm...un iphone 4s >>
La commessa mi fece un gran sorriso.
<< Ho quello che fa per te! >>mi disse entusiasta, portandomi un po' più avanti, dove c'erano tutte le cover dei telefoni.
Mi mostrò una cover a forma di boccetta di smalto chanel, mentre continuava a sorridere raggiante.
<< Oddio... >>rimasi a bocca aperta.
<< Che c'è? Non...ti piace? >>mi chiese lei, mentre il sorriso le si spegneva.
<< No è perfetto! >>urlai in preda all'euforia << L'adorerà! >>
Non avevo mai trovato dei regali di Natale talmente perfetti, quel posto era il paese delle meraviglie.
In poco tempo presi qualcosa per gli altri: dei portachiavi dalle forme più strane e delle calamite. Qualcosa di semplice, ma comunque molto carino.
Andai alla cassa, dove già trovai Zayn che aveva pagato, e si era fatto impacchettare tutti i regali.
<< Hai preso tutto? >>mi chiese.
Io annuii felice.
<< Zayn come ho fatto tutto questo tempo senza sapere l'esistenza di questo negozio?! >> commentai mentre posavo tutto sul bancone.
<< Cosa hai preso? >>
<< Degli occhiali a forma di chitarra per Niall, una cover a forma di smalto per Emily. Per tutti gli altri non te lo dico, visto che sei compreso anche tu! >>gli risposi facendogli la linguaccia << E tu invece? Cosa hai preso a Liam? >>
<< Non te lo dico... >>
<< Perchè? >>chiesi indignata << Io te li ho detti i miei! >>
<< Beh, ti dico solo che questo è anche un sexy shop...vuoi ancora sapere cosa gli ho comprato? >>mi rispose lui con un ghigno.
Ridacchiai. << Dovevi comprare un regalo che piacesse a Liam, non qualcosa per te stesso >>
<< Beh, chi ti dice che a Liam non piacciono queste cose? A tutti piacciono... >>
Scossi la testa, sconsolata, ma non insistetti oltre.
Alla fine erano solo le 13 e già avevamo fatto tutto. Mi sentivo davvero soddisfatta.
Arrivati a casa la mia soddisfazione non poté che aumentare, visto che ancora gli altri non erano tornati.
<< Mi sa che stavolta tocca a noi cucinare... >>disse Zayn, mentre posava la busta con i regali sotto l'albero di Natale nel salotto.
<< E visto che sei così bravo farai tutto da solo non è così? >>chiesi  speranzosa.
Lui scosse la testa con un sorriso divertito.
<< Dai, ti farò da maestro chef... >>
Sbuffai, poi aprii il frigorifero per vedere se ci fosse qualcosa di facile da cucinare.
<< Perlomeno Emily ci perdonerà di sicuro per ciò che abbiamo fatto stamattina... >>disse lui raggiungendomi.
<< Che ne dici di ordinare dal cinese? >>proposi speranzosa, richiudendo il frigo.
<< Cosa?! >>
<< Dai ti prego! Così per una volta mangiamo qualcosa di diverso! >>
Lui sembrò pensarci un attimo: << In effetti l'idea di stare per un po' senza far nulla mi alletta... >>
<< Esatto! >>
Mi guardò sollevando un sopracciglio.
<< Sei proprio una sfaticata >>commentò alla fine, tuttavia si precipitò sul divano.
Esultai mentalmente, poi lo raggiunsi, stirandomi le braccia mentre lui accendeva la TV.
Si erano appena fatte le due quando gli altri rientrarono stanchi e spossati.
Niall si lasciò cadere subito sul divano.
<< Ho una fame pazzesca >>si lamentò.
<< Tranquillo, abbiamo ordinato cinese, è arrivato 5 minuti fa, aspettavamo proprio voi... >>annunciò Zayn.
Niall lo guardò come se gli avesse appena salvato la vita, poi tutti si precipitarono al tavolo.
<< Ma voi li avete già comprati i regali? >>ci chiese Emily.
Annuimmo entrambi. << Ma invece voi come mai tutto questo tempo? >>
<< Chiedilo a Emily e Louis! >>intervenne scocciato Niall << Ci hanno fatto aspettare mezz'ora! Per comprare cosa poi non si sa! >>
<< Ti abbiamo già detto che è una sorpresa! >>si giustificò il ragazzo in questione.
<< No, non mi dite che è quello che penso... >>intervenne adesso Liam, con un sorriso.
<< Beh, è l'ultima notte... >>commentò Emily.
<< Avete comprato alcolici? >>chiesi a questo punto, dopo aver intuito di cosa si potesse trattare.
<< Oh Meg! Era una sorpresa! >> mi rimproverò Emily << E comunque sì...a quantità industriale... >>disse con un guizzo.
In effetti mi era sembrato strano che fino adesso non si erano ancora visti alcolici, se non qualche birra.
Aveva ragione Emily. Era l'ultima notte, era venerdì.
Il mio sguardo si diresse su Zayn. Il giorno era arrivato.
 
 
<< Ehi Meg >>sentii qualcuno tirarmi il braccio. Mi voltai per vedere il volto del mio amico Niall un po' preoccupato.
<< Niall, che c'è? >>chiesi, continuando però a rimanere sul divano accanto a Zayn.
<< Posso...posso parlarti? Andiamo sopra? >>mi chiese allora, rivolgendo di tanto in tanto un'occhiata al moro, il quale continuava indifferentemente a tenere lo sguardo fisso sullo schermo.
Sfaticata come al solito, mi alzai non senza prima sbuffare.
Vidi degli occhi celesti chiedermi di seguirlo nell'altra stanza.
Arrivati nel soggiorno io mi posizionai su una sedia, con i gomiti poggiati sul tavolo, mentre lui socchiudeva la porta.
<< Che devi dirmi Niall? >>sbottai, apparendo un po' brusca, anche se non era mia intenzione. Il biondo però era troppo abituato al mio comportamento per rimanerne offeso, e tornò a rivolgermi quegli occhioni un po' preoccupati.
<< Io...vedi, non mi va di dirti cosa devi fare o cosa non fare...semplicemente volevo avvertirti, perché sei la mia migliore amica e non voglio che tu soffra... >>iniziò lui, dopo essersi anch'esso preso una sedia e accomodato di fronte a me.
<< Spiegati Niall, non capisco... >>
<< Beh, vedo che tu e Zayn vi state...affiatando sempre di più >>
<< Io e Zayn? Affiatando? Ma per favore... >>ribattei ironica, alzando gli occhi al cielo.
<< Beh dormite insieme, state insieme tutto il giorno, giocate e vi fate scherzi...se non è affiatamento questo, allora cos'è? >>enunciò lui, incrociando le braccia.
<< Dormiamo insieme perché Emily ci ha obbligati, stiamo insieme tutto il giorno perché voi ci avete lasciato soli, ci facciamo scherzi come due amici qualsiasi...che non si sopportano >>spiegai, mettendomi nella sua stessa posizione e rivolgendogli uno sguardo convincente << Niall, non devi preoccuparti per me...davvero, è tutto sotto controllo... >>dissi addolcendo un po' la voce.
<< Spero sia davvero così Meg...perché anche con lui la storia si ripete... >>disse mentre un'ombra di tristezza mista a comprensione gli attraversava per un momento lo sguardo.
<< Lo so Niall, lo so... >>
<< Davvero? >>mi chiese un po' sorpreso.
<< Lui non è poi tanto diverso da Max e da tutti quei tipi...non sono scema, l'ho capito subito... >>mentii. In effetti un po' ci speravo che fosse diverso, speravo che almeno per qualcuno io non fossi solo un trofeo, un primato da battere.
Mi riscossi quando sentii un tocco leggero sulla spalla.
<< Vedrai che prima o poi ne troverai uno che possa amarti sul serio... >>mi incoraggiò Niall con un sorriso.
Annuii leggermente. Già, forse. Ma fino ad allora non dovevo fare altro che spezzettare e massacrare fino all'ultimo il minuscolo cuore che Zayn si ritrovava al centro del petto.
 
 
 
Ci ritrovammo come al solito tutti nel grande salone, seduti a cerchio, tranne Emily e Louis, che rimanevano in piedi.
<< Come ben sapete, questa sarà l'ultima notte che passeremo insieme >>iniziò la ragazza con tono dispiaciuto << Perché domani sarà Natale quindi vi lascerò andare a trascorrere la festa con i vostri familiari... >>
Già, i miei familiari: io, la nonna e il pranzo di Natale. Che vacanze allegre.
<< Quindi beh, non poteva mancare la serata sballo, giusto? >>continuò mentre un coro generale di assenso si alzava.
<< Ma visto che noi siamo creativi non ci limiteremo semplicemente a bere...faremo dei giochi di bevute! >>annunciò Louis entusiasta.
Giochi di bevute? Strinsi gli occhi, incuriosita. Non ne avevo mai fatti prima d'ora, ma ne avevo sentito parlare, sarebbe stato divertente. Divertente e pericoloso, ancora meglio.
<< Che cosa hai in mente? >>chiesi alla mia amica con un sorriso complice.
<< Beh, lo vedrai... >>mi rispose enigmatica << Chi vuole iniziare? >>
Dopo qualche istante di silenzio mi proposi io, senza sapere nemmeno di cosa si trattasse. Sapevo sopportare abbastanza bene l'alcool, ma soprattutto ero in grado di fermarmi quando le cose iniziavano a precipitare.
<< Mi servono innanzitutto due squadre da due giocatori...Zayn che ne dici di giocare nella squadra di Meg? >>chiese la bionda. Il moro mi gettò un'occhiata: << Preferivo giocarci contro...ma va bene >>annuì infine, venendomi accanto.
Per l'altra squadra si proposero Harry e Louis, e immediatamente gli feci un ghigno di sfida.
<< Allora? Qual è il gioco? >>chiesi ancora una volta, impaziente.
<< Andiamo in cucina...ve lo mostro >>
Seguimmo la bionda, che saltellava tutta contenta, fino ad arrivare nella grande sala da pranzo. La tovaglia era stata tolta dal tavolo e sostituita con un nylon. Ai lati del tavolo vi erano posizionati tanti bicchierini di plastica disposti a forma triangolare.
<< Aspetta! Conosco questo gioco! >>intervenne Harry mentre gli occhi gli si illuminavano << Si chiama beer pong! E' esattamente come ping pong, solo che non appena la pallina centra uno dei bicchieri l'avversario deve bere! >>
<< Beh, più o meno...solo che non si gioca con le racchette, devi semplicemente tirare la palla e farla rimbalzare nel campo avversario fino a centrare uno dei bicchieri >>spiegò Emily.
<< E si tira uno alla volta? >>chiesi.
<< Certo...ah dimenticavo, c'è un'altra variante: non c'è birra nei bicchieri ma vodka e tequila! >>
<< Praticamente chi perde può bere da 5 a 10 bicchieri di questa roba... >>commentò Louis iniziando a stirarsi le dita.
<< Nel tuo caso potresti berli tutti e 10 visto che sei contro di me >>lo sfidai sogghignando.
<< Senti ragazzina sei sicura di poter sopportare tutto questo alcool oppure poi ti dobbiamo raccogliere da terra con scopa e paletta? >>ribatté lui con lo stesso tono.
<< Basta, finitela >>ci interruppe Emily << Dai iniziamo... >>
Presi in mano la pallina, dopo aver battuto Lou a pari o dispari e lanciai, ma il mio primo tiro finì inesorabilmente a vuoto, poco davanti la prima fila di bicchieri.
<< Devi tirare più alto >>mi cosigliò all'orecchio Zayn. Mi concentrai sul movimento che fece il mio avversario, proprio prima di centrare il primo bicchiere della fila.
<< Bevi tesoro! >>mi disse facendomi la linguaccia.
Sbuffai, ma non me lo feci ripetere due volte. Mi portai il bicchiere alla labbra, mentre il primo coro di incoraggiamento partiva per inaugurare le danze.
Feci una smorfia: vodka alla fragola e un poco di soda, cockail pessimo, tuttavia lo bevvi tutto d'un colpo.
Anche a Zayn andò male la prima volta, mentre Harry sfiorò di pochissimo uno degli altri bicchieri.
Mi concentrai bene stavolta, prima di tirare nuovamente la pallina, ed essa dopo il rimbalzo entrò perfettamente in uno dei bicchierini, tra le esultanze generali.

Stavamo per finire la partita quasi in parità. A me e a Zayn mancavano due bicchieri, mentre ai nostri avversari ne mancava solo uno, da circa 5 minuti. Non seppi quanti tentativi provarono mentre noi recuperavamo a poco a poco.
Fortuna che i bicchieri erano quelli piccoli, altrimenti 5 bicchieri sarebbero stati pesanti anche per me.
Zayn prese infine gli ultimi due bicchieri, obbligando Harry a bere ancora e facendoci vincere la partita.
Mentre altre 4 persone si proponevano per giocare nuovamente io mi accasciai sul divano.
<< Tutto bene? >>mi chiese una voce familiare.
<< Sì Zayn grazie...mi gira solamente un po' la testa, ma ora passa >>gli risposi, mentre lo sentivo accomodarsi accanto a me.
<< Beh, visto che mancano pochi minuti a mezzanotte...voglio darti il mio regalo >>mi disse con un sorriso.
<< Spero non mi avrai comprato nulla di che, perché io ti ho comprato solo una stupi... >>ma non finii la frase che già mi ritrovai un pacchetto rosso davanti al mio naso.
<< Dai... >>mi incoraggiò.
Sbuffai poi iniziai a strappare la carta. << Non dirmi che mi hai comprato qualcosa al sexy shop perché te la faccio ingoiare, qualsiasi cosa sia... >>commentai con una smorfia.
No, non era qualcosa del sexy shop, ma l'aveva comunque comprata al negozio dove eravamo stati insieme, la riconoscevo perfettamente, o meglio "lo" riconoscevo, visto che era un bracciale.
Una semplicissima catenina in acciaio con dei ciondoli: i simboli delle carte da poker, cuori, picche, quadri e fiori.
<< Ma è stupendo! >>dissi immediatamente, senza sapermi trattenere dallo stupore.
<< Ero sicuro che ti sarebbe piaciuto... >>mi disse raggiante.
<< C-come lo sapevi? >>chiesi sorpresa. Mi aveva detto che era proprio negato a scegliere regali!
<< Non lo so...ma appena l'ho visto ho pensato subito a te >>
Abbassai lo sguardo al bracciale, poi lui mi aiutò a metterlo.
Conteplai quei ciondoli intorno al mio polso, sentendo che erano proprio fatti per me.
<< Grazie >>dissi infine, dopo qualche secondo di silenzio << M-mi dispiace...io ti ho comprato una cavolata! >>
<< Ma figurati! Non mi interessano questi regali materiali >>mi disse avvicinando la mano alla mia guancia, portandomi poi una ciocca di capelli dietro l'orecchio, mentre continuava a fissarmi con la testa leggermente inclinata.
Alzai anch'io lo sguardo, per incrociare il suo.
<< Ah no? E allora che genere di regali ti interessa? >>
<< Te >>mi rispose semplicemente lui, mentre la profondità del suo sguardo tentava di risucchiarmi in quel momento.
Classica parola e classico tono da telefilm sciocchi per donne sciocche. E lui era davvero sciocco se credeva di incantarmi così.
<< Zayn, Meg! Venite! Facciamo un altro gioco! >>ci interruppe Emily, facendoci riscuotere entrambi.
In effetti non ci eravamo neanche accorti che alcuni già si erano precipitati nel salone, pronti per un altro gioco.
Zayn si alzò per primo, porgendomi la mano per aiutarmi.
Ghignai, come quella mattina afferrai la sua mano, poi facendo peso lo trascinai giù nel divano, facendo risuonare una sonora risata mentre lui mi malediceva.
Corsi fino al salone, dove Emily aveva attaccato lo stereo con la musica, Zayn alle mie calcagna.
Ci toccò fare un altro gioco idiota, tutti messi in cerchio. Ero sicura che quello se lo fosse inventato Louis, perché non ne avevo mai sentito parlare, per di più ti faceva bere il doppio. Lui faceva il banco, prendendo un mazzo di carte in mano. Il giocatore successivo doveva scommettere se la prossima carta fosse minore o maggiore di 5. Se avesse sbagliato avrebbe dovuto bere un altro bicchierino, in caso contrario, la "penitenza" sarebbe toccata al banco.
<< Louis ti sentirai male se perderai contro tutti... >>lo ammonii.
<< Non ti preoccupare Meg, oggi mi sento parecchio fortunato >>
Scrollai le spalle, poi iniziammo quella idiozia.
Dopo qualche minuto qualcuno dovette alzarsi, rinunciando a giocare.
<< Dai continuiamo... >>propose Louis, facendo la faccia da cucciolo.
<< No Louis, basta con questo gioco, vuoi finire in ospedale? >>stavolta fu Emily a rimproverarlo.
<< Ma se vi ho battuto tutti! >>ribatté lui contrariato.
<< Cambiamo gioco invece... >>propose a questo punto Harry, che sembrava essere il più lucido di tutti, vista la sua fortuna sfondata.
Louis sbuffò, poi si arrese, incrociando le braccia al petto.
<< Cosa hai in mente? >>
<< Classico gioco stupido... >>disse con un'alzata di spalle << Per rendere le cose un po' più interessanti... >>
Tutti quelli che eravamo rimasti lo guardammo con espressione interrogativa.
<< Sto parlando di obbligo o verità! >>ci spiegò lui.
<< E questo cosa c'entra con i giochi di bevute scusa? >>intervenni a questo punto io.
<< Beh, visto che le cose potrebbero essere anche piuttosto...spinte, chi non vuole farle beve >>
<< Bella amico! Io ci sto! >>intervenne subito Louis battendogli il cinque.
Emily si alzò in un istante, andando a prendere una bottiglia di plastica vuota.
Nessuno si rifiutò di giocare, tranne alcuni che già erano andati via non si sa dove.
Notai che mancavano solo Jeremy, Alex e Claire, quest'ultimi probabilmente erano insieme, vista l'intensità degli sguardi che si lanciavano da circa due giorni.
<< Zayn tocca a te >>disse Emily interrompendo le mie riflessioni e facendomi voltare verso il moro.
<< Uhm...verità >>
Mentre Emily pensava a che domanda fargli intervenni io.
<< Hai mai provato un sentimento puro per qualcuno? >>gli chiesi diretta, non staccandogli poi gli occhi di dosso.
Zayn sembrò un po' sorpreso dalla domanda.
<< Se vuoi puoi anche non rispondere... >>gli propose Harry visto che era calato il silenzio.
<< Io rispondo sì >>disse infine, come liberandosi da un peso, restituendomi uno sguardo esplicito.
Parecchi occhi lo fissarono sorpresi, mentre i miei si assottigliavano.
Che bugia. Che enorme bugia. Era così meschino da mentire perfino ad un gioco per  ubriachi pur di apparire sincero e dolce ai miei occhi. Continuava a prendermi in giro, lo faceva da quando ci conoscevamo. Fingeva sempre, mentiva su tutto.
Mi ritirai presto dal suo sguardo, per paura che potesse avvertire la rabbia che provavo.
<< Adesso tocca a te >>mi disse, indicando la bottiglia che si era fermata proprio nella mia direzione.
<< Io scelgo obbligo >>
<< Bene, allora vai a spiare cosa fanno Claire e Alex e vieni a riferircelo >>stavolta Emily non diede il tempo a nessuno.
<< Non ci penso neanche! >>sbottai.
<< Bene, allora bevi! >>mi rispose la bionda porgendomi un bicchiere, stavolta di quelli grandi.
Ancora una volta bevvi per prima, infuocandomi le vie respiratorie con lo strano cocktail contenuto in quel bicchiere.
Non prestai per niente attenzione al gioco, ritirandomi ancora una volta nei miei pensieri e gettando di tanto in tanto qualche occhiata a Zayn.
Si vedeva che fosse leggermente brillo, come tutti del resto, e si tolse presto la giaccia per il caldo, rimanendo a maniche corte.
Fissai la bottiglia ruotare, pregando che si fermasse proprio su di lui.
Non so per quanto tempo rimasi a fissarla, ma dopo un po' si fermò proprio nella sua direzione. Stavo per aprire bocca quando qualcuno mi anticipò. Liam.
<< Fatti lisciare i capelli da Lucy >>
Stavolta Zayn non ebbe bisogno di tempo per riflettere, e bevve tutto d'un sorso il suo drink.
<< Nessuno mi tocca i capelli, solo poche persone hanno il permesso... >>spiegò.
Oh, ma allora lo faceva proprio apposta. Voleva provocarmi, ne ero certa.
Mi alzai di scatto.
<< Ragazzi io non continuo più...non mi sento bene >>inventai pur di tirarmi fuori.
Non potevo rimanere lì, altrimenti il mio piano sarebbe andato in fumo. Ero troppo arrabbiata per portarlo avanti.  
Anziché andare in bagno mi diressi in cucina.
<< Come ti senti Meg? >> mi chiamò una voce.
Mi voltai velocemente, per imprecare mentalmente contro il mio solito persecutore.
<< Sto bene, volevo solo andarmene... >>risposi sinceramente, non riuscendo a mantenere un tono neutro.
<< Come mai? Non ti stavi divertendo? >>mi chiese avvicinandosi.
Mi voltai ancora, versandomi un po' d'acqua in un bicchiere.
<< Acqua? >>chiesi, cercando di sviare il discorso. Lui scosse semplicemente la testa.
Mi portai il bicchiere alle labbra, mentre lo vidi fissarmi attraverso il vetro.
<< Che c'é? >>chiesi spazientita.
<< Sei strana oggi... >>commentò inclinando un po' la testa.
<< Io? Strana? Pff... >>dissi un po' troppo velocemente alzando le spalle.
<< No è vero...da quando abbiamo iniziato a giocare a obbligo o verità sembri quasi arrabbiata... >>
Da quando in qua Malik aveva sviluppato cotale spirito di osservazione?!
<< Mi dai fastidio tu, col tuo atteggiamento >>sbottai senza pensarci.
Lo vidi accigliarsi. << Io? C-cosa ho fatto? >>
Alzai gli occhi al cielo, mentre lui mi osservava in cerca di una risposta.
<< Ti prego, non fare il ragazzo innamorato, perché il tuo atteggiamento mi da il voltastomaco... >>dissi con una punta di acidità.
I suoi occhi si spalancarono per la sorpresa.
<< Il ragazzo innamorato? Beh, non credo proprio...e anche se fosse cosa ci sarebbe di sbagliato? >>
<< Che significa non credo proprio?! Sei un imbecille se credi che non abbia intuito il tuo piano! >>dissi furiosa, appoggiandomi al bancone della cucina e fissandolo con sguardo truce.
Tutto stava ormai andando a rotoli, non riuscivo a fermare le parole quella sera, proprio non ci riuscivo.
<< E sentiamo, quale sarebbe questo mio piano? >>mi chiese lui ancora più confuso.
<< Tu stai cercando di incantarmi con tutte queste smancerie... >>
<< Scusami? >>mi chiese ancora sbattendo le palpebre.
<< Oh adesso non fare il finto tonto! >>
<< Meg ammetto che siamo entrambi un po' brilli, ma ti prego spiegati meglio...perché proprio non riesco a capire >>mi disse stavolta un po' spazientito, visto che io continuavo ad urlargli contro senza che ne comprendesse il motivo.
Sospirai, cercando di pensare in pochi secondi a cosa rispondere.
<< Io sto cercando di incantare te?! >>riprese lui, visto che io ancora non rispondevo, rimanendo immobile con lo sguardo basso. << Io sto semplicemente passando una serata allegra con i miei amici >>continuò << Poi arrivi tu e dici che ti do fastidio...senza spiegarmi neanche il perché... >>
<< Te l'ho spiegato il perché! >>dissi a denti stretti.
<< Ah sì? Beh allora rispiegamelo, perché non l'ho capito! >>anche lui iniziò ad alterarsi, lo vedevo dalle sue vene che cominciarono a delinearsi sul suo collo.
Scossi la testa: << Niente, lascia stare, torna a divertirti con i tuoi amici >>
Mi afferrò i polsi con violenza, spingendomi contro il frigorifero.
<< No ora mi dici che cazzo ti passa per la testa! >>mi intimò guardandomi in cagnesco.
<< Perché dovrei? >>risposi a tono, per nulla intimorita dal suo sguardo.
Aggrottò le sopracciglia, ma poi mi lasciò i polsi, allontanandosi di poco.
<< Beh, qualsiasi cosa io abbia fatto per farti arrabbiare così...mi dispiace >>disse abbassando un po' il tono della voce.
Le mie mani reagirono d'impulso quando gli afferrai il braccio, prima che se ne andasse.
I suoi occhi scuri cercavano i miei, interrogativi.
Mi sporsi di poco, annullando le distanze tra me e lui, mentre ero sicura del suo sguardo confuso quando le nostre labbra si trovarono a combaciare. Per volere mio.
Intenzione mia. Colpa mia.
Presto le sue mani si trovarono intorno ai miei fianchi, avvicinadomi a sé, mentre le mie correvano sul suo viso poco barbato.
Il nostro bacio diventò più passionale sotto il suo controllo, mentre mi ritrovavo a perdere completamente il mio, di controllo.
Perché mi sembrava così diverso dall'ultima volta? Perché sembrava come se noi due ci stessimo baciando per la prima volta?
Cominciai ad accarezzargli piano il viso, avvertendo il lieve pizzicore sotto i polpastrelli per via di quell'accenno di barba, che evitava di togliersi perché lo faceva sentire più "uomo". Ma dubitavo non fosse un uomo in carne ed ossa quello che mi stava guidando verso una trappola, verso un labirinto di emozioni da cui non sarei più potuta scampare.
La presa sul mio fianco si fece più forte e solida, come segno di possessione, collegata inesorabilmente al ritmo delle nostre lingue, che quasi non ci permettevano di respirare.
Mi staccai dalle sue labbra, poggiando la fronte sulla sua.
<< Scusami >>sussurrai lievemente, riferendomi alla nostra discussione.
<< Quindi hai deciso di darmi il regalo... >>commentò lui sorridendo leggermente. Avvicinò poi la bocca al mio orecchio.<< E' stato il più bel regalo di Natale >>sussurrò roco, e con tono sensuale. Il suo alito fresco si imbatté contro il mio lobo, senza toccarlo con le labbra, ma facendomi tremare.
Tremavo per le sue parole, tremavo per il suo tocco sui miei fianchi che sembrava bruciarmi la pelle, tremavo per il suo sguardo caldo e profondo, adesso attraversato da un lieve bagliore dorato, una piccola scintilla, che definii bramosia.
Inspirai piano. Perché mi soffermavo su queste cose? Perché mi sentivo incredibilmente in imbarazzo sotto il suo sguardo magnetico, ricco di mille sfumature che non avevo mai avvertito?
Rimasi immobile quando capii la sua intenzione di volermi baciare ancora, appoggiando una mano al suo petto.
Le sue mani si strinsero attorno alle mie natiche, facendomi soffiare tra le sue labbra per la sorpresa.
Inaspettatamente con un movimento veloce mi sollevò, facendomi sedere sul bancone della cucina, per poi continuare a baciarmi come se non desiderasse altro che le mie labbra. A questo punto non potevo più resistere: fiondai le mie dita tra i suoi capelli e lo sentii inclinare le labbra in un sorriso.
Non era ancora troppo tardi. Potevo fermarmi prima di cadere definitivamente. Avevo l'ultima possibilità.
Ma mi resi conto di aver perso il contatto con me stessa, con la mia razionalità. No, non esisteva più nulla ormai, solo i nostri movimenti frenetici.
Con uno scatto mi aprì le gambe, posizionandosi fra di esse, poi mi attirò a sé, fino a farmi venire a contatto con il suo corpo che sembrava scottare.
Lasciò una scia di baci infuocati lungo tutto il mio collo, percorrendo con lentezza asfissiante ogni singolo centimetro della mia pelle chiara.
Puoi ancora farcela, Meg...
Gli allacciai le gambe attorno al bacino, avvicinandomi ancora di più.
Non ti arrendere...
Ansimai quando le sue labbra si chiusero in un morso famelico in un lembo di pelle del mio collo.
Respingilo, sei ancora in tempo...
Le mie mani finirono sotto la sua maglietta, accarezzando ogni parte del suo corpo tonico, poi, con un movimento secco gliela sfilai, tornado poi a sfiorargli la schiena nuda.
Fermati ora, Meg, stai degenerando...
Non sentii più il bancone sotto di me, no, non ci trovavamo più in cucina, ma stavamo percorrendo le scale del piano superiore, le mie gambe ancora strette in una morsa intorno alla sua vita.
Non permettergli di farti questo...
Gli permisi di sfilarmi la felpa di pail, sperando che il caldo diminuisse, ma al contrario, la temperatura sembrava far bollire ogni parte della mia pelle già sfiorata da lui. Senza neanche accorgermene arrivammo ai piedi del letto. Mi gettò sopra ad esso, cadendo piano sopra di me.
Non ti fare annebbiare dall'alcool, Meg...
Sollevò il busto, mentre mi rivolgeva uno sguardo tremendamente provocante. Voleva bruciare ogni centimetro del mio corpo percorrendo le mie curve con le sue iridi fatte di oro colato.
Presto la mia canottiera finì ai piedi del letto.
<< Oh sì, il completino in pizzo che mi piace tanto >>disse con voce profondamente roca, come se faticasse a mantenere autocontrollo. Ma che stavo dicendo? Ero io quella che aveva perso tutto l'autocontrollo possibile, riducendomi come ad una marionetta fra la sua presa così salda e protettiva.
Le sue labbra poterono finalmente percorrere bramose le parti adesso lasciate scoperte. Il suono dei nostri respiri leggermente affannati era l'unico suono che riempiva quella casa, o forse eravamo noi a non renderci conto più di nulla.
Lo attirai fra le mie labbra: volevo sentire di nuovo il suo sapore. Sapeva...di alcool, ma d'altronde era un sapore che ci accomunava.
Il mio cervello andò ancora più in confusione quando le sue mani scesero ai miei jeans, e con movimenti veloci e frenetici li sbottonavano e li sfilavano via.
Era da un po' che la vocina nella mia testa non si faceva sentire, che si fosse ammutolita per sempre?
Anche io misi le mani sul bottone dei suoi jeans.
Se lo fai davvero, Meg, sei perduta...
Ecco, tornava sempre.
Senza nemmeno sbottonarli glieli sfilai via, visto che li teneva talmente larghi che sarebbero potuti calare anche con la forza di gravità.
Il suo corpo contro il mio non faceva altro che scottare, il suo corpo contro il mio era pericoloso, eppure non riuscivo a fare a meno di giocare col fuoco.
Guardai a lungo i suoi occhi. Guardai a lungo il motivo di quella scelta. Ciò che mi aveva fatto finire nella perdizione. Quegli occhi spietati ma allo stesso tempo dolci e comprensivi. Quegli occhi dalle ciglia lunghissime e dall'iride ambrata. Quegli occhi che mi guardavano come se fossi la cosa più bella e preziosa del mondo.
Meg, è troppo tardi, è finita, e tu hai perso...

 

Scusatescusatescusatescusate!
Mi prostro ai vostri piedi, o mie care padrone, perdonatemi per l'incredibile ritardo!
Non credo di aver mai superato una settimana prima di pubblicare...fino ad ora :(  e spero di non doverlo fare mai più. 
So che probabilmente vi annoierò adesso con tutte le mie scuse e le mie giustificazioni, ma non posso farne a meno! 
Allora, punto 1: questo capitolo per me è stato piuttosto complicato...non so perché. E' piuttosto lungo e mi mancava l'ispirazione! 
All'inizio non doveva nemmeno finire così, anzi, tutto il contrario! Inveceinveceinvece la mia mente malefica ha elaborato questa cosuccia cattiva e.e 
Punto 2: beh, la dannatissima scuola :( credo sappiate tutte di cosa parlo. Il liceo, puah, non vi iscrivete mai al liceo...spero che molte di voi siano ancora in tempo :P 
Fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo, ve lo chiedo per favore! Ci tengo molto a questo capitolo, e sotto sotto sono soddisfatta di come mi sia riuscito :) 
Okay, accantoniamo queste bazzecole e passiamo alle cose serie. 
Ho appena visto il 1D Day Announcement! Ma io dico...ma scherziamo?? Dovrò stare per 7 ore impalata davanti ad un computer? Era questo il loro intento?! Beh, ci riusciranno...dopodiché dovrò salutarvi, perché mia mamma mi ucciderà di sicuro hahahah 
Se avete qualsiasi cosa da dirmi\chiedermi, se volete sfogarvi per i biglietti o se volete festeggiare per la nuova data insieme a me, non dovete fare altro che commentare! Mi siete mancate tanto, non vedo l'ora di sentirvi! 
Credo di aver rotto le palle abbastanza, quindi smammo... 
Un grande bacio a tutte le mie ragazze <3 <3  

Ps. se a qualcuno di voi interessa vedere i piccoli regalini che si son fatti per Natale eccovi qui le foto! Personalmente adoro tutto! 


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