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Autore: _cupcake_99    02/10/2013    15 recensioni
Niall è Niall. Lui è il mio vicino di casa nonché il mio migliore amico. Avevamo entrambi gli occhi azzurri e i capelli biondi. A volte ci scambiavano per fratelli, ma il legame che ci unisce è molto più forte. E' un'amicizia che non si scioglierà mai. Ci conosciamo da una vita. Tutti i ricordi che possiedo riguardano anche lui. Siamo cresciuti insieme, sempre nella stessa classe. Ci siamo sempre sostenuti nei momenti difficili. Come quando i suoi si separarono. Io fui la prima a saperlo.
Ormai qui in città ci conoscono tutti come i BF. Siamo sempre insieme. Se cerchi Niall stai sicuro di trovare anche e me e viceversa. Abbiamo combinato anche tanti casini insieme. Come quella volta in cui avevamo rotto la finestra della casa del custode. Come punizione non potemmo più vederci per un mese. Per una settimana non ebbi sue notizie, ma poi trovammo il modo per incontrarci. La sera quando tutti dormivano lui usciva dal retro della casa e si arrampicava fino alla mia finestra (come nei film) e poi stavamo insieme per qualche ora.
Diciamo che non c'è Niall senza Jesy e non c'è Jesy senza Niall.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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27. Down

 

 

 

"Sai Niall, tu mi piaci"

Alzai un sopracciglio spostando il peso da una gamba all'altra.

"Decisamente no" commentò Katy alle mie spalle.

Sospirai girandomi a guardarla.

"Ma non so come dirlo" sbuffai.

"Riprova" mi incoraggiò.

"Non sei d'aiuto se stai lì seduta sul letto" esclamai.

"Riprova" ripetè lei seccata.

Alzai gli occhi al cielo tornando a guardare la mia immagine riflessa.

"Niall io ti vedo come più di un amico e mi chiedevo se per te era lo stesso"

"Cavolo, una frase con più di cinque parole, facciamo progressi" esclamò ironica portando le mani in aria.

"Vorrei vedere te" sussurrai legando i capelli in una coda disordinata.

"Ti ricordo che io l'ho già fatto con Tommy, quindi silenzio" rispose facendomi vedere la foto che aveva come sfondo, ovvero lei e "amorino" (così lo chiamava, che cosa patetica) che si baciavano. Da una parte ero felice per loro ma dall'altra un po' ci stavo male. Perchè tutti dovevano essere felici e io no?

Aprii la bocca per formulare una nuova frase ma mia madre mi interruppe.

"Jesy c'è Niall" urlò dal piano di sotto.

Mi girai a guardare Katy, lei rideva.

"Che cazzo ridi" sussurrai tirandole un maglione addosso.

"Perchè sto ragazzo deve arrivare sempre nei momenti meno opportuni?" sussurrai camminando da una parte all'altra della stanza.

"Stai calma, andrà bene" esclamò la mia amica appoggiandomi una mano sulla spalla.

"Ti ricordo che non ho niente da dirgli" le sussurrai a pochi centimetri dal naso. Mi diede un bacio sulla guancia per poi aprire la porta e andarsene.

 

#NIALL POV

 

Salii le scale scontrandomi con Katy.

"Hey, ciao non sapevo che fossi qui" esclamai.

"Non fa niente stavo per andarmene" rispose sorridendo per poi continuare a scendere. Salii le scale fino alla camera di Jesy che ormai conoscevo bene.

"Ciao" le sussurrai.

"Ciao" rispose guardandomi come se avesse visto un fantasma.

"Cos'è quella faccia?" chiesi sorridendo e chiudendo la porta.

"Quale faccia? Io non ho una faccia" rispose. Riflettè su quello che aveva detto per alcuni secondi.

"Cioè, in realtà ce l'ho la faccia, vedi?" chiese indicandosi il volto.

"Jesy, che hai? Sembri" cercai la parola giusta "Agitata"

"No, per niente" rispose sendendosi sul letto. "Come mai sei venuto qui?"

"Dovevo parlarti" risposi sedendomi davanti a lei.

"Parlare? A me?"

"Vedi qualcun'altro?" chiesi sorridendo. Ok, Jesy era sempre strana ma non fino a questo punto. Scossi la testa cercando di non farci caso.

"Beh, sì, hai ragione" sussurrò abbassando lo sguardo. "E di cosa dovevi parlarmi?"

"Ti avevo parlato dell'album, ricordi?"

Annuì.

"Ecco" iniziai "Andremo a Londra per registrarlo e poi finito quello inizieremo un tour"

Mi guardò sorridendo.

"Niall, ma è fantastico" esclamò. Non volevo bloccare il suo entusiasmo, però dovevo dirglielo.

"C'è un problema" sussurrai. Scosse la testa guardandomi con le sopracciglia aggrottate.

"Staremo via per molti mesi e..."

"Tornerai a casa per i week end, vero?" chiese interrompendomi.

"Jesy, no" sussurrai.

"Una volta al mese?" chiese speranzosa.

"Neanche"

"Quando?" chiese con la voce ridotta ad un sussurro.

"La prima volta che tornerò qua sarà per il tour e la tappa più vicina è a Dublino a Giugno" risposi.

"Giugno?" chiese "Ma siamo ad agosto adesso, è quasi un anno"

"Lo so, Jesy, mi dispiace"

Mi gardò scuotendo la testa, forse per scacciare il pensiero che non mi avrebbe rivisto per così tanto. Gli occhi le stavano diventando lucidi e una lacrima le rigò il volto.

"Ehy, no, non piangere" le sussurrai asciugandole il viso.

"Non ce la faccio senza di te" sussurrò lasciando cadere un'altra lacrima e poi un'altra ancora.

"Vieni qui" dissi aprendo le braccia nelle quali lei si tuffò subito.

"Si che ce la fai" sussurrai passandole una mano sulla schiena per cercare di placere i singhiozzi.

"Dovresti essere felice, no? Il tuo migliore amico diventerà famoso e tutti conosceranno anche te"

La sentii ridere e sussurrare qualcosa tipo "E' proprio questo il problema"

Non sapevo a cosa si riferiva così glielo chiesi.

"Sei troppo importante per me" sussurrò tra le mie braccia. Le sue parole mi provocarono un tuffo al cuore. Anche lei era importante, non potevo neagarlo.

"Anche te sei importante"

"No, non così"

"Ti chiamerò tutti i giorni promesso" sussurrai staccandomi dall'abbraccio e dandole un piccolo bacio sulla guancia.

 

#JESY POV

 

Non poteva farlo. Non poteva andarsene via, non così, non adesso.

Avevamo passato tutto il pomeriggio sdraiati sul letto, io tra le sua braccia mentre cercava di consolarmi. Avevo smesso di piangere ma già sapevo che appena se ne sarebbe andato sarei scoppiata di nuovo.

Ero girata su un fianco a giocherellavo con il laccio bianco della sua felpa azzurra. Lui mi teneva stretta a sè passando le dita nei miei capelli. Sapevo che sarebbe stato l'ultimo pomeriggio che passavamo insieme per un bel po' di tempo e io... io dovevo dirglielo.

"Niall?"

"Mmh?"

"Ti devo dire una cosa" sussurrai sentendo il cuore che iniziava a martellarmi sempre più velocemente nel petto.

"Dimmi" sussurrò dolcemente continuando a passare le dita nei miei capelli.

"Fin da quando siamo piccoli siamo amici" iniziai. Lo sentii annuire. "Ne abbiamo passate di tutti i colori insieme. Ci sei sempre stato per me. Eri e sei ancora il mio migliore amico." feci una pausa "Mi ricordo che da piccola venivo sempre da te quando prendevo dei brutti voti a scuola"

Rise.

"Già mi ricordo, e poi dovevo dirglielo io ai tuoi genitori" sussurrò. Sorrisi.

"Oppure quando stavo male ed ero a casa ammalata e tu mi portavi sempre la focaccia quando tornavi da scuola? Te lo ricordi?"

"Certo, come potrei dimenticarlo?! Ho speso più soldi in focaccie che altro" rispose ridendo leggermente, cosa che feci anche io.

"Va beh, non sto qui ad elencare tutte le cose che abbiamo fatto insieme se no non finisco più" sussurrai per poi fare una pausa. Sentivo il cuore battere sempre più veloce, avevo quasi paura che potesse esplodere.

"Comunque" iniziai "Noi siamo sempre stati amici e mi chiedevo se lo saremo sempre. Mi chiedevo se quello che c'è tra di noi, anche qui, adesso, rimarrà sempre solo questo"

Finii di parlare sottolineando quel solo. Si bloccò con la mano tra i miei capelli e rimase in silenzio. Non lo guardai negli occhi fino a quando con un dito alzò il mio mento facendo incontrare i nostri sguardi.

"Non mi interessa se saremo distanti e se non ci vedremo per tanto tempo" sussurrò "Sarai sempre la mia migliore amica"

Il sorriso che si stava formando sulle mie labbra scomparve.

"Oh" sussurrai.

Colpita e affondata.

Quella era la mia ultima possibilità e quanto pare non aveva portato a buon fine. Sempre e solo una migliore amica; sempre e solo quello.

Lui se ne sarebbe andato e io sarei rimasta lì, consapevole che non sarei mai stata niente di più che una amica per lui.

Sentii gli occhi iniziare a pungermi, ma non piansi, non volevo più farlo.

 

MESI DOPO

 

Scesi le scale a due a due raggiungendo Katy in cucina. Mi sedetti sul tavolo controllando se ci fossere chiamate o messaggi che non avevo letto.

"Da quanto tempo è che non ti chiama?" chiese lei mordendo un wafer di cioccolato.

"Un mese e una settimana per essere precisi" risposi io "Sarà impegnato"

La sentii borbottare qualcosa, come se quello che avevo appena detto non la convincesse molto.

"Tanto lo vedrai fra una settimana al concerto" si intromise mia madre entrando nella stanza con due enormi buste della spesa in mano.

"Non vedo l'ora" sussurrai sorridendo.

"Già" iniziò Katy "Potrai rivedere i sui occhi azzurri, il suo sorriso e potrai dirgli quando lo..."

Gli tirai un wafer in testa per farla smettere di parlare.

"Che c'è?" chiese lei scocciata. Con un segno della testa indicai mi madre che stava sistemando dei bicchieri nello scaffale. Katy fece un cenno con la testa per farmi capire che aveva capito. Non volevo che mia madre venisse a conoscenza dei miei sentimenti.

"A che ora hai detto che è l'intervista?" chiese spostandosi il ciuffo dall'altra parte.

"Alle quattro" risposi guardando l'orologio e constatando che erano già le quattro e cinque. Scesi con un balzo dal tavolo e corsi sul divano accendendo la tv.

Eccolì lì. Seduti su un divanetto triminzito che sorridevano e aspettavano che il conduttore facesse loro delle domande.

"Allora ragazzi" iniziò questo "Fra una settimana avrete il vostro primo concerto in Irlanda. Siete emozionati?"

"Si come sempre" rispose il biondo "Poi ci saranno molto dei miei amici nel pubblico e so che devo dare il massimo anche per loro"

"Ecco Niall" disse il conduttore "Tu sei di Mullingar, giusto?" Annuì. "Pensi mai a com'era la tua vita prima che entrassi a far parte dei One direction?"

"Si sempre" rispose lui. "Penso a cosa starei facendo adesso, ai miei amici..."

"A proposito" lo interruppe "Tu non hai una ragazza"

"No, infatti" annuì il biondo.

"Però che ci dici dei tuoi amici? Hai un migliore amico o amica?" chiese.

Appoggiai le mani sulle ginocchia aspettando la sua risposta. Sorrisi al pensiero che avrebbe fatto il mio nome.

"In realtà no" disse lui "Non ho un migliore amico, ne amica..."

Continuò a parlare ma non ascoltai nemmeno le sue parole. Sentivo lo sguardo di Katy e anche quello di mia madre su di me. Il mondo si era fermato, anzi mi era crollato addosso. Non ero più nemmeno la sua migliore amica.

"Jesy" sussurrò Katy appoggiandomi una mano sul braccio. Mia alzai di scatto facendola sobbalzare. Con passo deciso, nonostante il continuo tremore delle gambe, mi avviai verso la porta. Sentivo la voce della mia amica e di mia madre, ma non mi fermai. Aprii la porta e inizia a correre, neanche io sapevo verso dove.

Ripensavo a quello che aveva appena detto. Non ho una migliore amica. Che cos'ero io? Che posto avevo nella sua vita?

Continuavo a correre senza sentire la stanchezza. L'unica cosa che sentivo erano le lacrime che correvano veloci sul mio viso e lo sguardo indagatore delle persone. Non mi interessava quello che gli altri pensavano, non più ormai.

Lui, era tutto per me. Per lui, invece, io non ero niente. Solo una persona usata e gettata via, come un giocattolo di cui ti sei stancato.

Rallentai il passo quando mi ritrovai in uno spazio aperto tra gli alberi. Un ruscello scorreva alla mia destra e alla mia sinistra si ergeva un piccolo muretto di pietra grigia. Conoscevo quel posto, ci ero stata molte volte, quando ero triste andavo sempre lì.

Mi sedetti sull'erba fresca appoggiando la schiena al muro.

 

Non so dove sono...

me ne sto indietro,

sono stanca di aspettare
 

Sentivo le lacrime correre veloci mentre osservavo un punto fisso al di là del ruscello. Ero stanca di tutto questo. Non facevo altro che soffrire.

 

Aspetto qua al confine

sperando di trovare quello che ho inseguito

 

Ci avevo sperato per un sacco di tempo. Ci avevo creduto veramente.

Le persone mi hanno sempre detto di inseguire il mio cuore e io l'ho fatto. Ma nessuno mi aveva detto che avrebbe fatto così male.

 

Vorrei scagliarmi contro il cielo

ma sono bloccato qui sulla terra

Quindi perchè dovrei provarci se so che sto per cadere giù?

 

Mi aveva promesso che sarebbe rimasto per sempre con me, ma le persone mentono. L'ho imparato ormai. Non ci si può fidare di nessuno, nemmeno di lui.

 

Pensavo di poter volare

allora perchè sono annegata?

Non saprò mai perchè è crollato tutto giù...

 

Non ero pronta per continuare senza di lui, non lo sarei mai stata. Mi aggrappavo ai ricordi delle giornate felice, ma mi facevano ancora più male.

 

Non sono ancora pronto per lasciare andare

e non voglio sentire il suono della perdita

di quello che non ho mai trovato.

 

"Jesy?" sentii urlare. Riconobbi subito la voce di Katy alle mie spalle.

"Ah sei qui" sussurrò sedendosi accanto a me. Non parlai, non trovavo parole per descrivere quello che provavo.

"Jesy, mi dispiace. E' stato un brutto colpo, lo so, ma non puoi..."

"Non posso cosa?" urlai senza guardarla "Non posso stare qui a piangermi addosso? Perchè se è quello sappi che ho intenzione di farlo"

Restammo in silenzio, l'unico rumore era il vento tra le foglie e l'acqua che scorreva.

"Non piangere" sussurrò asciugandomi una lacrima. "Sorridi e vai avanti"

"Non ci riesco, lo capisci?" urlai per poi abbassare la voce e girarmi a guardarla. ""Ho bisogno di un pensiero felice. Ho bisogno di addormentarmi subito, la sera senza essere invasa da mille pensieri intrisi di preoccupazione, ho bisogno di stringere le coperte e sentirmi serena, cosa che non sono stata negli ultimi mesi. Non ricordo nemmeno quando è stata l’ultima volta in cui ho gettato una moneta in una fontana e non ho desiderato nulla."

"Jesy lo so" sussurrò.

"E' stato difficile accettare di essere solo la sua miagliore amica, ma questo..."

Non riuscii a terminare la frase, la voce mi si spezzò e iniziai a singhiozzare portandomi le mani agli occhi.

Cercò di abbracciarmi ma la respinsi.

"Lasciami da sola" sussurrai. Pochi secondi e la sentii andare via.

Rimasi lì seduta per un sacco di tempo. Le guance erano umide ma le lacrime non scorrevano più su di esse. Ero solo triste, o forse delusa.

In cielo iniziava a diventare scuro, ma non ci furono stelle quella sera, solo nuvole grige che rispecchiavano il mio stato d'animo. Rimasi lì ad aspettare finchè non incominciò a piovere, poi mi alzai e camminai verso casa. Le gocce mi inzupparono i vestiti, ma almeno mascheravano le mie lacrime che avevano ripreso a scorrere.

Pensavo solo di contare di più, di essere più importante. Solo questo.

 

 

 

#SPAZIO AUTRICE

Ragazze, veramente scusatemi!! Sono impegantissima con la scuola e tutto il resto e ho avuto pochissimo tempo per il capitolo. Almeno è venuto molto lungo e anche triste.

Allora che ne dite?

Jesy capisce che sarà sempre e solo la sua migliore amica ma poi lui se ne esce dicendo che non ha migliori amici.

Adesso? Che succedrà? Voglio sentire i vostri pareri c:

Ah, ho inserito anche delle parti della canzone "Down di Jason Walker" che io amo e riflettevano i sentimenti di Jesy.

Lasciate tante recensioni.

Alla prossimo

xx Mony ♥

 

 

 

 

  
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