Wait a second !
Ho ricevuto parecchie visite al precedente capitolo e mi sono arrivate alcune mail private.
Innanzitutto grazie :)
Ma un commentino sarebbe gradito :)
Questa storia è divisa in 3 parti.
Spero sia di vostro gradimento
KokoJ
 
 
 
 
 
02. Al crepuscolo.(Parte 1)
 
 
«Anne, devo farti conoscere il Barone Pierr Dubois , ha origini francesi. Colto, affascinante, davvero un buon partito! Ha chiesto di te! Ah, come sei fortunata! ».
«Oh, Matilde, hahaha!» sorrideva distrattamente «Ho così tanto lavoro da sbirgare! ».
 
Angelina Durless pensava e ripensava nel suo studio all’ospedale, a questo Barone Dubois. Era quasi arrivato il momento di sistemarsi e di non rimanere l’eterna vedova. Sebbene fossero passati non molti anni, lei avvertiva il desiderio di farsi una famiglia sua, adottare un bambino e vivere felice come una volta, prima dell’incidente.
Ma d’altronde erano molti gli uomini che le facevano la corte, come ad esempio Steve Lawerd, Simon Hernest, Francois De La Martè, Jean Freetrad, Victor Ophin e molti altri che nemmeno ricordava i nomi. Ad ogni festa c’era sempre qualcuno che le portava i suoi omaggi. Ad ogni festa.
E si era davvero seccata.
 
Quella sera, al crepuscolo, ricevette una chiamata alla sua magione. Grell, dopo maldestri tentativi, riuscì a rispondere e a passare il telefono alla Baronessa. «Si? Pronto? Perdonatemi, ma il mio maggiordomo è di una tale incapacità da non saper alzare nemmeno la cornetta!»
Una risata, maschile, grave e matura scoppiò nella sua testa.
«Buona sera, non vi preoccupate, io sono il Barone Pierre Dubois.».
 
Madame Red rimase sconcertata. Quella risata era troppo simile a quella di Vincent. Troppo.
 
«Oh, buona sera a voi.» si ricompose immediatamente dopo la gaffe di poco prima.
«Spero di non sembrare inopportuno, ma volevo invitarvi ad un party nella mia villa nelle campagne nei pressi di Manchester. Non vi conosco personalmente, ma ci terrei alla vostra partecipazione.».
Arrossì violentemente. Quella voce era cosi penetrante e sensuale. Era lui, il suo Vincent. Era troppo simile.
«Non lo sapete che è davvero di cattiva educazione invitare una Madame come me ad un party telefonando nella mia Residenza?» fece per scherzare maliziosamente.
Un’altra risata.
«Lo so, mon chère. Ma morivo dalla voglia di sentire la vostra voce.»
Sorrise affabile. Che faccia tosta questo Pierre.
«Allora, Barone Dubois, a quando?».