Storie originali > Soprannaturale
Segui la storia  |       
Autore: Gwenny Shepard    03/10/2013    3 recensioni
Per chiunque la conosca, Rose è una ragazza davvero fortunata,
chi può dire di abitare con la propria sorella, nonchè migliore amica, a New York, a soli 16 anni?
Nessuno però sa che la sua vita cambierà presto,
sarà la fine o l'inizio di qualcosa di speciale?
.
.
.
Non feci caso al tempo che stavo passando lì dentro, non me ne curavo minimamente, l'importante era scaricare la tensione.
Qando finalmente posai la pistola e tolsi le cuffie, mi accorsi di non essere sola.
-Da quanto sei qui dentro?- chiesi,
-Ti sei calmata?- chiese lui,
-Ho detto, da quanto sei qui dentro?-
-A quanto pare no.. Però sei migliorata molto nel tiro.. Dovremmo farti arrabbiare più spesso!- disse ridendo e avvicinandosi, io presi la mia pistola e feci per uscire, ma lui si piazzò davanti la porta esclamando
-Nonono con quella, e in queste condizioni, non vai da nessuna parte, devi calmarti!-
-Per quanto voglia uccidere qualcuno e distruggere questo dannato posto, non sono così stupida e incosciente da farlo per davvero, ma forse potrei iniziare con te se non mi lasci passare! Perciò levati di mezzo!- gli ringhiai,
-Non lo farai!- rispose lui porgendomi una mano per dargli la pistola.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Immortale Rose, Immortale

-Ooooh non vedevo l'ora che arrivasse questo momento! Tadaaaaaaaaa!!!!- esclamò orgogliosa Anne girando lo specchio verso di me. Dovevo ammetterlo, aveva fatto davvero un buon lavoro, quasi quasi sembravo.. Attraente! Si! Indossavo dei pantaloni elasticizzati a vita alta neri con quattro bottoni rossi in verticale appena sopra l'ombelico, una canottiera nera che mi aveva fatto mettere dentro i pantaloni, giacchetto in pelle rosso, e poi, malgrado le mie lamentele, tacchi 15 a stivaletto fino alla caviglia, rossi.
-Wow..!- esclamai sorpresa,
-Ehi! Che ti aspettavi! Certo, non sei bella quanto me, ma con così poco preavviso dovranno accontentarsi!- continuò sistemandosi il giacchetto. Lei indossava dei pantaloni simili ai miei ma rossi, una maglia di una stoffa lucida nera con le spalline sulle spalle, simile a quella che indossa la protagonista del musical "Grease" alla fine del film, nessun giacchetto per lei, i tacchi erano lo stesso modello dei miei ma neri. I suoi di capelli biondi, più lunghi dei miei, tirati indietro con una molletta e poi lisci sulla schiena, mentre i miei erano liberi e mossi come sempre ormai. Si guardò un po' allo specchio e poi si avvicinò e iniziò a mettermi un rossetto rosso sulle labbra.
-Ora si che sei un diavolo!- esclamò entusiasta.

Camminare con i tacchi non era mai stata la mia passione, ma dopo esserci trasferite Angel era fissata che bisognava esercitarsi, e così la sera passavamo un'oretta a camminare avanti e indietro, a volte anche con i libri in testa, poi ballavamo un po', e facevamo le matte saltando e cercando di restare in equilibrio provando finte mosse di karate che avevamo visto nei film.
Mi mancava.. Anche se era una stronza, anche se era diventata un mostro, mi mancavano quei momenti con mia sorella.

Quando arrivammo nella sala delle armi, i ragazzi stavano maneggiando le cariche delle pistole mettendosene ovunque. Quando Josh ci vide arrivare si bloccò e rimase a fissarci, Andrè se ne accorse e gli tirò un pugno sul petto. Anne prese una cinta e se la mise intorno ai fianchi, al suo interno c'erano una pistola e dei coltelli. In più ci incastrò due spade.
-Io.. Cosa devo prendere?- chiesi perplessa, Josh ed Andrè scoppiarono a ridere, Anne gli diede un colpo dietro la testa poi mi rispose,
-Tu non combatterai, ma non possiamo lasciarti qui da sola perciò vieni con noi!-
-Cioè mi hai fatto vestire così per.. Per rimanervi a guardare?- esclamai leggermente irritata,
-Beh, non stai poi così male!- rispose Andrè lanciandomi la mia pistola. Scendemmo in garage, Josh ed Anne salirono su una moto mentre Andrè fu costretto a prendere una delle macchine,
-Sei una cagasotto!- aveva esclamato quando, di nuovo, mi ero rifiutata di salire sulla moto con lui.

-Dove andiamo?- chiesi per interrompere il silenzio in macchina,
-A cercare di fermare gli angeli! Quando vanno a caccia significa che uccideranno persone innocenti, così noi uccidiamo loro prima che facciano del male a persone innocenti..-
-Ah..- risposi nervosa, -Sta tranquilla tu rimarrai in macchina, ah a proposito quando arriviamo mettiti dietro, ci sono i vetri oscurati così non ti vedranno..-
-Ok..- dissi guardando dietro. Notai una spada sul sedile così mi venne spontanea una domanda
-Perché facciamo scherma se abbiamo tutte quelle armi? Insomma, è più facile piantare una pallottola in testa a qualcuno piuttosto che infilzarlo.. Fa anche meno.. Schifo..-
-Perchè è l'unico modo per ucciderli! A parte i maledetti originali che non possono morire finché non spezzeremo la maledizione, i discendenti muoiono solo se decapitati da una spada! Ma le pallottole che usiamo noi, non sono pallottole comuni, contengono delle erbe che rallentano le forze vitali di tutti i maledetti originali o meno, così è più facile ucciderli.. Come una specie di.. Anestesia!- rispose senza distogliere neanche un attimo lo sguardo dalla strada.
-Capito..- risposi cercando di nascondere un po' di ribrezzo, e paura.
Quando fermò la macchina eravamo in un bosco, scesi per andarmi a sedere sui sedili posteriori e mentre Andrè prendeva la sua spada chiesi ancora,
-Perchè siamo.. In un bosco? Difendere anche gli animali?- lui sbuffò ma rispose,
-Spesso qui vengono a campeggiare gruppi di giovani, è perfetto per gli angeli, perché nessuno li disturba mentre cacciano, a parte noi! Ora però basta con le domande. Mi raccomando resta in macchina! Non muoverti di qui ok?-
-Ok!-

Restai in macchina per una buona mezz'ora, non sapevo cosa stessero facendo, dopo avermi chiusa in macchina i tre erano spariti nel verde, e iniziavo ad annoiarmi. Finché non sentii un colpo di pistola, poi un'altro e un'altro ancora, farsi sempre più vicini. Iniziai ad agitarmi un po'. D'un tratto qualcosa cadde sul tettuccio della macchina, quasi urlai, ma poi vidi Andrè farmi cenno di stare in silenzio. Un'attimo dopo duellava con due ragazzi accanto alla macchina. Il silenzio regnava interrotto solo dal rumore delle lame delle spade che si scontravano, rimasi affascinata dall'eleganza e la bravura con cui Andrè colpiva, saltava, e parava ogni affondo. Finalmente riuscì a colpire uno dei due e con un inaspettata abilità gli stacco la testa con la spada. Dal finestrino vidi solamente la spada del povero giovane cadere e qualche secondo dopo anche il suo corpo giaceva a terra, il petto era ricoperto di sangue, di colpo chiusi gli occhi. Non potevo sopportare ancora quella scena. Quando li riaprii era comparsa anche una ragazza e nonostante Andrè si stesse difendendo coraggiosamente da entrambi i giovani, il ragazzo gli sfiorò il collo, tagliandolo appena, nel frattempo la ragazza si avvicinava e dopo essersi accorta della morte del compagno, iniziò a correre urlando verso Andrè. Dovevo fare qualcosa! Non potevo starmene lì a guardare, con il gomito ruppi il finestrino, nessuno si accorse di nulla date le urla della giovane. Appena riuscii ad uscire inciampai in qualcosa, anzi no, qualcuno, trattenni a stento un grido, era il giovane decapitato. Non avevo mai visto nulla di più raccapricciante, non dal vivo. Mi piaceva guardare film dell'horror ma non avrei mai voluto viverne uno. Un gemito mi riportò alla realtà, Andrè era stato colpito al ventre e probabilmente non avrebbe tenuto ancora per molto. Mi feci coraggio e presi la spada accanto al corpo. Pesava più delle solite spade che usavo negli allenamenti, così la presi con entrambe le mani ed iniziai a correre verso la ragazza che aveva appena ferito Andrè. Se non fossi riuscita a colpirla almeno l'avrei distratta e avrei permesso ad Andrè di difendersi. Quando mi vide arrivare Andrè spalanco gli occhi, gli altri due giovani invece non si accorsero di me, finché non affondai la spada nella schiena del ragazzo. In quel momento Andrè colpi la ragazza al collo decapitandola. Il ragazzo si girò verso di me ma non appena provò a colpirmi, una lama da dietro ne percorse il collo. Il sangue iniziò al colare intorno alla ferita, vidi i suoi occhi sgranarsi e poi il suo corpo cadere ai miei piedi. I denti mi iniziarono a tremare. Sentii brividi percorrermi ogni singolo angolo del corpo.
-Ti avevo detto di restare in macchina!-
-Io.. Non pensavo fosse così.. Così facile uccidere un'uomo..-
-Hai avuto fortuna! Avrebbero potuto ucciderti loro, che diamine ti salta per la testa me lo spieghi?- non lo ascoltavo, non riuscivo a pensare ad altro se non al fatto che avevo ucciso un ragazzo,
-Sono... Sono un'assassina!-
-Dovevi restare in macchina cazzo!- urlò alzando le mani al cielo,
-Volevo solo aiutarti..-
-Non ce n'era bisogno! Avevo la situazione sotto controllo!- continuò ad urlare,
-Non è vero! Guardati! Sei ferito! Ovunque!-
-Gli altri angeli potrebbero averti vista! Sai che significa? Che verranno a cercarti! E ti uccideranno e la maledizione non verrà mai spezzata!- urlò piantando nella terra, con forza, la spada insanguinata..
-Scusa..- iniziai, ma poi ci ripensai, -Anzi no! Non mi scuso per nulla! ME NE INFISCHIO DI QUESTA FOTTUTA MALEDIZIONE! Io ho ucciso un ragazzo! Ho ucciso un ragazzo per salvare la tua stupida vita! NON DEVO CHIEDERTI SCUSA PER AVERTI SALVATO LA VITA!- gli urlai presa dalla rabbia,
-IMMORTALE ROSE! Vuoi capirlo o no? Non morirò mai! MAI! Ma tu si e.. Porca miseria mi spieghi perché devi sempre rischiare la vita?- disse ancora portandosi le mani dietro la nuca e poi sfregandole per il nervoso. Ah.. Già.. Lui era immortale.. Lo dimenticavo sempre.. Le gambe iniziarono a tremarmi, la testa a girarmi. Avevo ucciso un ragazzo, forse della mia età. Lo avevo ucciso perché mi ero dimenticata che il ragazzo di cui sono innamorata, è immortale.
-Io non..- non conclusi la frase, di colpo venni assalita da un improvviso coniato di vomito. Caddi a terra in ginocchio e buttai fuori tutto. Andrè si abbassò e cercò di tenermi i capelli,
-Rose fa un bel respiro, vedrai che passa!- mi sussurrò. Mi fermai, ne avevo abbastanza, di tutto!
-Passa? Passa? La mia vita è cambiata da un giorno all'altro! Cosa passa Andrè? Che per colpa di un arrogante, egoista col suo giacchetto di pelle che non fa altro che augurarmi di morire e darmi ordini, io sono un'assassina? Perché io l'ho fatto per te! Per salvarti la vita! E non me ne frega se sei immortale IO HO AVUTO PAURA! Sai cos'è la paura Andrè? La paura di perdere una persona a cui tieni! La paura di perdere l'unica cosa che ti da ancora la forza di non mollare e non mandare a Fanculo tutto e tutti ma continuare a lottare! Questo passerà? Io non credo! Perciò ho tutti i motivi per vomitare anche l'anima! E Tu! Andrè anche TU MI FAI VOMITARE!- l'ultima frase la pronunciai con voce tremante. Mi ero sfogata, di tutto. Anche il vomito sembrava essere.. passato.
L'unica cosa che volevo fare era tornarmene a casa, ma quale casa? Casa dovrebbe essere sinonimo di famiglia, ma la mia famiglia non c'era, mi aveva mentito, io non avevo una famiglia. Il pensiero di essere sola mi provocò un'ondata di dispiacere, gli occhi si appannarono. Andrè mi porse una mano,
-Vieni qui!- disse mentre mi aiutava a rialzarmi, -Mi dispiace Rose.. Scusa, scusa scusa scusa!- sussurrò stringendomi a sé. La sua dolcezza fu la goccia che fece traboccare il vaso, anzi no, i miei occhi. Scoppiai a piangere senza riuscire a fermarmi. Mi strinse ancora di più, -Io.. Non ho mai pensato a come tu possa sentirti..- disse accarezzandomi i capelli, -Deve essere terribile ed io sto solo peggiorando le cose.. Ora ti porto a casa!- l'ultima frase mi fece singhiozzare ancora più forte,
probabilmente lui non avrebbe capito.




























 
Scusate per il ritardooooooo!!!!
Scusate scusate scusate, avevo detto che avrei pubblicato il giorno dopo ma non ho potuto.
Questa settimana avevo una marea di cose da studiare! Rimpiango la tranquilla estate
e quando potevo scrivere e pubblicare sensa tener conto di niente  e nessuno :((
Spero accettiate le mie scuse :((


Ma ora veniamo alla storia!
Questo capitolo è uno dei miei preferiti, è ispirato ad un libro che ho letto quest'estate.
Ma oglio sapere cosa ne pensate voi!
Perciò, che ne dite di lasciare una recensione? 

Anche piccina picciò!

Come sempre ringrazio tutte le lettrici che hanno messo la storia tra
-le preferite
-le seguite

e ovviamente
chi recensisce ogni volta!
Tanto amore per tutteeeeee <3

Ora torno a studiare!
T.T
un bacione anorme,
Alice
<3
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale / Vai alla pagina dell'autore: Gwenny Shepard