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Autore: Menma__    04/10/2013    1 recensioni
Emily scopre di essere una strega dopo aver vissuto per 11 anni tra i babbani, passa ad Hogwarts sette anni facendo nascere nuove amicizie e qualcosa di più...
Compagna di corso del 'golden trio' ma con diverse peripezie, sarebbe come rileggere i romanzi sotto la prospettiva di una nata-babbana.
Questa fanfiction parla di tutti e sette gli anni scolastici di Emily.
Spero che vi piaccia e che continuiate a seguirla :)
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, George e Fred Weasley, Neville Paciock, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Angelina/George, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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Erano ancora tutti riuniti, l’eccitazione cominciava a farsi sentire.
La porta davanti a loro si aprì un po’ e ne uscì la professoressa McGranitt.
-Seguitemi.- disse semplicemente aprendo completamente la gigantesca porta.
La bocca le si aprì d’istinto.
Quella era la Sala Grande.
Il soffitto era identico al cielo, trapuntato di stelle e con delle piccole candele che sorvolavano le loro teste.
Dall’entrata si vedevano quattro tavoli, quello più a sinistra doveva essere dei Serpeverde perché aveva degli addobbi color verde smeraldo, di seguito c’erano Corvonero, Tassorosso e Grifondoro.
In fondo, su una piattaforma rialzata, si trovava un tavolo posizionato orizzontalmente, al centro c’era una grande sedia d’oro con su seduto un ometto alto e dai capelli e la barba argentata, probabilmente il preside, e alla sua destra e alla sua sinistra c’erano i professori, compreso Hagrid.
I ragazzi seguirono la McGranitt fino ad arrivare davanti al tavolo dei professori, li fece voltare e li mise in riga di fronte agli altri studenti.
Prese uno sgabello semplice, di legno, e lo posizionò davanti ai nuovi alunni, dopo poco ci posò su un vecchio cappello sporco e rattoppato.
Il cappello si mosse e aprì ‘la bocca’; una specie di strappo tra le pieghe.
 
Forse pensate che non son bello
ma non giudicate da quel che vedete
io ve lo giuro che mi scappello
se uno più bello ne troverete.
Potete tenervi le vostre bombette,
i vostri cilindri lucidi e alteri,
son io quello che al posto vi mette
e al mio confronti gli altri son zeri.
Non c'è pensiero che nascondiate
che il mio potere non sappia vedere,
quindi indossatemi e ascoltate
qual è la Casa in cui rimanere.
E' forse Grifondoro la vostra via,
culla dei coraggiosi di cuore:
audacia, fegato, cavalleria
fan di quel luogo uno splendore.
O forse è Tassorosso la vostra vita,
dove chi alberga è giusto e leale:
qui la pazienza regna infinita
e il duro lavoro non è innaturale.
Oppure Corvonero, il vecchio e il saggio,
se siete svegli e pronti di mente,
ragione e sapienza qui trovan linguaggio
che si confà a simile gente.
O forse a Serpeverde, ragazzi miei,
voi troverete gli amici migliori
quei tipi astuti e affatto babbei
che qui raggiungono fini ed onori!
Venite dunque senza paure
e mettetemi in capo un istante
con me sarete in mani sicure
perché io sono il Cappello Parlante!
 
Tutti insieme spalancarono la bocca stupefatti sotto lo sguardo divertito degli alunni più grandi.
-Appena dirò il vostro nome verrete avanti, io vi metterò il Cappello Parlante sulla testa e sarete smistati nelle vostre case- spiegò la McGranitt.
Srotolò una pergamena che aveva in mano e cominciò a consultarla.
-Abbott Hannah- chiamò la professoressa.
Una ragazzina dai capelli marroni si diresse titubante verso lo sgabello, era la stessa ragazza che si trovava con Emily e Neville sulla barca.
Venne smistata in Tassorosso e un tavolo alla loro sinistra scoppiò in applausi compreso un fantasma ciccione che lo sorvolava.
La professoressa continuò a chiamare nomi ma Emily non prestava molta attenzione, stava cercando con gli occhi Nathaniel e lo intravide vicino ad una ragazza slanciata e dai capelli scuri sorridente e dall’aria simpatica.
Vederlo lì che la guardava con sguardo rassicurante la calmò molto, dopo poco cominciò a cercare i gemelli Weasley nel tavolo dei Grifondoro e li vide quasi immediatamente dato che facevano gesti per farsi notare, appena capirono che li aveva visti e che era leggermente terrorizzata cominciarono a fare boccacce e occhiolini, riuscì a stento a trattenere le risate.
-Hermione Granger- chiamò la professoressa, la ragazza dai capelli vaporosi si sedette e gli fu messo il cappello in testa.
Ci volle un po’ ma poi venne smistata in Grifondoro.
Poi tocco ad un Corvonero e poi a Neville.
Anche lui era terrorizzato, il cappello ci mise parecchio tempo per smistarlo ma poi mise anche lui in Grifondoro.
Emily tornò a guardare i gemelli che continuavano con le boccacce, contenta per l’amico.
Poi toccò a Ron e Harry, entrambi Grifondoro.
-Emily Stone- chiamò la professoressa.
Si pietrificò all’istante, fece fatica a muovere le gambe ma alla fine ci riuscì, si sedette sullo sgabello e l’ultima cosa che vide furono Fred e George che le facevano coraggio.
Il cappello le calò sugli occhi e non vide più nulla.
-Oh, Emily Stone, mi ricordo di tuo fratello, un ottimo Corvonero …- cominciò una voce nella sua testa.
-Uhm… non saprei… la tua testa è piena di idee, non hai preferenze eh? Va bene, saresti una brava Corvonero, come tuo fratello ma anche una grandiosa Grifondoro… cosa preferisci?- le chiese.
Lei rimase perplessa.
-Ehm… non so’… pensavo di non poter scegliere- rispose lei in un sussurro.
-Bene allora, molto bene… se è così… GRIFONDORO- gridò infine.
Le gambe parvero sciogliersi e si diresse, dopo essersi tolta il cappello, verso il tavolo a sinistra che applaudiva mentre vedeva il bordo della sua divisa mutare da nero a rosso.
-Evvai, sei dei nostri- urlò George nella sua direzione.
-Vieni siediti qui- disse Fred prendendola per un braccio e facendola sedere.
Loro si misero accanto a lei, di fronte vide Neville, sorridente ma ancora un po’ scosso.
-Dunque, la casa in cui è capitata è di suo gradimento signorina?- le chiese George alla sua sinistra.
-Certo, ma avrei preferito una compagnia migliore.- disse fingendo un’aria saccente.
-Ah è così?! Allora non le dispiacerà se la facciamo ridere un po’- disse Fred cominciando a farle il solletico, come se non bastasse dopo poco cominciò anche George con il risultato che sembrava una povera esaurita  che stava morendo di risate senza un’apparente motivo.
Il preside si avvicinò ad un leggio posizionato poco davanti a lui e cominciò a parlare.
-Eccovi tutti qui, ragazzi miei, vorrei ricordarvi che l’accesso alla foresta è proibito per tutti gli studenti, così come l’ala destra del terzo piano per tutti coloro che non desiderano fare una brutta fine. E ora, prima di iniziare con il banchetto, cantiamo la canzone della scuola.- disse sorridente.
-Ma dobbiamo cantare?- chiese ai gemelli incredula.
-Certo, è obbligatorio-
-Ma anche se non conosci le parole non è un problema.-
Il preside cacciò la bacchetta e la puntò in alto, da quella fuoriuscì un lungo nastro che andava formando delle parole.
Tutti gli studenti cominciarono a cantare.
-Ehi Emily, non canti?- le chiese George.
-Guarda che poi Silente si offende- continuò Fred facendole l’occhiolino.
Dopo un po’ riuscirono a convincerla e cominciò a cantare anche lei.
-Perfetto ragazzi, ora non voglio lasciarvi più a digiuno, che il banchetto abbia inizio.- disse il preside battendo le mani.
I tavoli si riempirono di prelibatezze di ogni genere.
Emily rimase di stucco per cinque minuti buoni ma quando abbassò lo sguardo sul suo piatto lo vide già pieno di dolci e pasticcini.
-Bisogna sbrigarsi all’inizio…- cominciò George.
-…Altrimenti finiscono le cose migliori- continuò Fred.
-Ma me le avete messe voi queste cose?-
-Certo, saresti rimasta a digiuno dal primo giorno altrimenti.- spiegò Fred.
Mangiò con calma e guardandosi per bene intorno.
Avrebbe voluto parlare con Nath, era da quando si era messa la divisa che non aveva l’occasione di parlarci
-Guarda lì.- le disse George puntando il dito verso il tavolo dei professori.
-Quello al centro è Silente, il preside-
-Quello col turbante è Raptor, insegna Difesa contro le Arti Oscure- continuò Fred.
-La professoressa col mantello verde è la McGranitt, insegna Trasfigurazione- riprese George.
-Quello con i capelli neri e untuosi è Piton, insegna Pozioni ma tutti sanno che aspira alla cattedra di Difesa contro le Arti Oscure.- disse Fred.
-Fermi fermi, tanto non li ricorderò tutti già da subito.- disse lei esasperata.
-Ah, sbrigati a mangiare, tra un po’ Percy vi accompagnerà nella Sala Comune dei Grifondoro.- spiegò George alzando lo sguardo verso un ragazzo alto e dai capelli rossi.
-Percy?-
-Si, è nostro fratello, fa il Prefetto- disse Fred con una smorfia.
Finì giusto in tempo perché il ragazzo dai capelli rossi si mettesse in piedi e prendesse la parola con i nuovi Grifondoro.
-Ragazzi del primo anno seguitemi.- ordinò.
Emily si alzò, salutò Fred e George e andò verso Percy.
-Attenti alle scale, a loro piace cambiare.- spiegò mentre salivano su una rampa che si spostò subito.
Nel mezzo della scalinata si videro dei bastoni volare, lei era in fondo alla fila e non vide niente ma capì che era Pix il Poltergeist , un esserino fastidioso e dispettoso che aveva paura solo del Barone Sanguinario, il fantasma dei Serpeverde , e sembrava avere anche una certa simpatia verso i gemelli Weasley essendo dei geni negli scherzi.
Percy, dopo essersi liberato di Pix, li accompagnò fino ad un grande ritratto raffigurante una donna molto grassa.
-Caput Draconis- disse Percy, la donna sbuffò e fece aprire il quadro in modo da farli passare, entrarono.
Si trovavano in una stanza tappezzata di rosso e oro, delle poltrone rosse di velluto e cordoncini d’oro di fronte a un grande camino acceso, la stanza aveva un’aria accogliente e calda.
-Eccoci qui, questa è la Sala Comune dei Grifondoro, la parola d’ordine cambia una volta alla settimana, il dormitori maschile è lì mentre quello femminile di là, le vostre valigie sono già nelle vostre camere, tra un po’ verranno anche gli altri Grifondoro e potrete fare amicizia. Attendete qui per un po’, se volete potete anche andare nelle vostre camere a sistemare le valigie.- disse per poi andarsene.
I ragazzi rimasero lì, immobili.
Alcuni si diressero nelle loro camere.
Emily salì le scale ed entrò nella sua camera, c’erano cinque letti a baldacchino con delle tende rosse e con i cordoni d’oro.
Poco dopo di lei entrarono Hermione e due ragazze che non conosceva.
-Ma siamo solo noi quattro?- chiese una ragazza dai capelli neri, lunghi e lisci.
-Beh si, ma ci sono cinque letti…- disse Emily guardandosi intorno.
-Già, c’è una studentessa in meno del solito quest’anno quindi siamo solo quattro, piacere io sono Hermione Granger, noi già ci conosciamo.- disse la ragazza rivolta ad Emily con un sorriso, aveva l’aria di essere una sapientona  ma in fondo cercava solo di fare buona impressione.
Emily e le altre ragazze cominciarono subito a fare amicizia mentre svuotavano le valigie, la ragazza dai capelli lisci e lunghi si chiamava Calì Patil e aveva una sorella gemella, Padma, tra i Corvonero, e l’altra ragazza, dai capelli mossi e castano chiaro tendenti al biondo era Lavanda Brown, aveva l’aria di essere un po’ sciocca.
-EEEEMIIILYYYYY- sentì chiamare dalla Sala Comune.
Scese in fretta allarmata e si trovò davanti i gemelli Weasley, vicini all’entrata.
-Ah eccoti, ti cercavamo- disse sorridendo George.
-Non mi pare la maniera migliore- borbottò lei avvicinandosi.
-Guarda qui chi c’è…- disse Fred aprendo il quadro e facendo intravedere Nathaniel sorridente.
Gli corse incontro e lo abbracciò.
-Wow, una Grifondoro, complimenti.- disse lui ricambiando l’abbraccio.
-Già-
-Sentite qua Weasley- disse lui ai gemelli.
-Si capo-
-Se Emily fosse capitata nella mia stessa casa non ci sarebbero stati problemi ma così non potrò vederla quasi mai… non è che potreste tenerla d’occhio voi?- chiese lui.
-Ehi, non ho bisogno di essere tenuta d’occhio- disse la ragazza offesa.
-Ma no, intendo se avessi bisogno di qualcuno, loro li puoi vedere sempre.-
-Ah ecco.-
-Per noi non ci sono problemi capo.- disse George.
-Te la proteggiamo noi.- continuò Fred circondandole le spalle con un braccio.
-Ehi ehi calma, per tenerla d’occhio intendo tenerla FUORI dai guai, chiaro?!? Non insegnatele a creare bombette o a cercare passaggi segreti, CHIARO?!- chiarì Nath con uno sguardo da serial killer.
-Oh ma ceeeerto, non ci sono problemi- disse Fred.
-Mmh… lo spero bene, ora vado che mi rivogliono nella mia Sala Comune, ciao Emily, ci vediamo Weasley.- disse Nath schioccando un bacio sulla fronte a Emily e facendo un saluto militare ai gemelli.
Dopo che il ritratto si fu richiuso, lei si voltò verso i gemelli.
-Mi insegnerete a creare le bombette e a cercare dei passaggi segreti vero?- chiese speranzosa a Fred che le teneva ancora il braccio intorno alle spalle.
-Certo, ti insegneremo tutto, sarai la nostra cara allieva.- disse lui con un sorriso soddisfatto stampato in faccia.
 
NOTE: Eccomi qui ^-^
Annuncio che io NON sono una Grifondoro ù.ù sono una Serpeverde in tutto e per tutto (come Pottermore testimonia)ma ho dovuto far capitare Emily tra i coraggiosi altrimenti i miei geniali piani non sarebbero stati attuabili >:) okok la smetto u.u comunque sia spero che questo capitolo vi sia piaciuto ^-^ al prossimo :D
Bye bye
Menma__
  
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