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Autore: imthebeststar    04/10/2013    30 recensioni
Continuo di 'Si può che due persone che si odiano si innamorano?'.
[...] «Allie guarda.» disse Maya, indicandomi la vetrina di un negozio, mi avvicinai cauta ma ciò che vidi mi fece scoppiare il cuore.
‘Zayn Malik coppia fissa con Perrie Edwards’
‘Zayn Malik dei One Direction fidanzato’
‘Zayn Malik…’
Lo vedevo ovunque. Lui era ovunque, anche se non era presente. Sapere che lui si era rifatto una vita, senza di me, faceva male. Mi sentivo una stupida perché nonostante tutto lo amo ancora, sono ancora innamorata di quello stronzo senza cuore. [...]
[...] Provavo a vedermi con i ragazzi, ma ogni volta che li guardano negli occhi cercavo il suo sguardo; quello di cui ero innamorata. [...]
 
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Over Again'
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Trentottesimo capitolo.
Harry.

 

 

Mi bloccai fissando i due ragazzi a pochi metri da me, entrambi non si accorsero della mia presenza; il camuffamento era riuscito alla grande. Guardai le loro mani intrecciate e storsi il naso. Qualcosa non quadrava.
Perrie e Josh non stavano insieme, non poteva essere così. Maya avrebbe dovuto
credermi questa volta.
«Ma guarda, dove vai!» sbottò una signora, intenta a mettersi a posto la borsa sulla spalla.
Le sorrisi «Mi scusi.» continuai a camminare, entrando nella gelateria. Appena trovai la chioma mora della mia ragazza, corsi verso di lei «Devi venire a vedere una cosa!» agitai i sacchetti, urtando un paio di persone. Eh che cazzo però, pensai.
Maya si portò una mano sul petto, sospirando «Mi hai fatto prendere un colpo, comunque è il mio turno stai muto!» mi punto il dito contro e tornò a parlare con il gelataio. Iniziai a dondolarmi sui talloni, oscillando.
L’attesa mi sembrava eterna, e non volevo assolutamente perdere di vista i due piccioncini.
«Adesso andiamo!» la presi dal gomito, tirandola in mezzo alla folla. Sentii chiaramente varie parolacce contro di me, ma lasciai correre, troppo intenzionato a farle vedere il fratello.
«Minchia Harry se non mi molli…» la strattonai nuovamente, entrando nel negozio in cui entrarono Josh e Perrie.
Non ascoltai le parole della mia ragazza, e continuai a vagare tra gli scaffali, a un certo punto riconobbi la giacca firmata della Edwards, e mi accostai dietro una fila di jeans. Tappai la bocca a Maya, prima che lei potesse parlare, o meglio urlare, contro di me. I sacchetti erano finiti sul pavimento, ma poco m’importava, girai mai verso la direzione in cui continuavo a fissare, senza toglierle la mano dalle labbra.
Scosse la testa, strabuzzando gli occhi: in poche parole non stava capendo.
«Guarda quella con la giacca grigia.» sussurrai al suo orecchio, facendomi sentire solo da lei.
In pochi secondi i suoi occhi iniziarono a saettare sulle figure dei due ragazza, lasciai andare la mano sulla sua bocca, liberando un suo commento:
«Troione!» sbottò, guardando bene «Lo inculo con un palo!» strinse i pugni, girandosi di colpo verso di me «Con tutte le ragazze esistenti in questo pianeta, proprio con quel trans doveva stare?».
Alzai le mani in segno di difesa «Non è colpa mia se gli piacciono i tipi come la Edwards!» mi difesi, sentendomi attaccato da lei.
Scosse la testa, scusandosi «Ma stanno veramente insieme?».
«Prima camminavano mano nella mano, quindi penso di si. Anche se secondo me lo sta usando.» Perrie stava tramando qualcosa, me lo sentivo nel profondo.
«Quella sta scherzando con la Devine sbagliata!».
La corressi «Tecnicamente a te non ha fatto nulla, sta solo frequentando tuo fratello…» mi zittii di colpo, vedendo l’espressione della mia ragazza; avrebbe incendiato qualcosa se solo avesse potuto.
«Fatto sta…» mi fece il verso «Sta usando mio fratello, siccome ieri ha cercato Zayn, ancora! Allie non era molto felice di ciò.».
Spalancai la bocca, sorpreso «Quella stronza.» la indicai «Ci sta provando ancora con Zayn?» Maya annuii, guardai verso la direzione di Perrie «La bionda sta rischiando molto!» almeno una cosa giusta l’aveva fatta: non aveva più i capelli viola!
Maya afferrò i secchetti, senza fare rumore, e me ne diede un paio «Adesso, noi due, diventeremo dei detective.» mi avvisò, mentre indossò i suoi occhiali da sole.
«Non sono bravo in queste cose!» brontolai, urtando un manichino, ma porca troia, tutte oggi!
«Fai silenzio!» sbottò, calpestandomi un piede.
Strinsi i denti, pur per non urlare «Cristo!» biascicai, muovendo la gamba per diminuire il dolore.
Non mi diede neanche il tempo di appoggiare il piede a terra che mi strattonò, probabilmente i due ragazzi si stavano allontanando, invece mi sbagliai, e di grosso.
Un chiaro Josh Devine fu spinto dentro un camerino, mentre una chiara Perrie Edwards gli stava mangiando la faccia, due parole: che schifo.

Pov. Zayn

«Come ti sentì?» Questa domanda composta solo da tre parole, mi tartassava da giorni e giorni. Come potevo stare? Se si aspettavano che io stessi bene, si sbagliavano di grosso. Un tavolo mi aveva quasi ucciso sotto gli occhi di mio padre; successivamente un arresto cardiaco mi stava nuovamente uccidendo, per finire in bellezza i punti sul petto erano saltati.
Le questioni erano due: coincidenze, oppure lo sfigato del gruppo ero proprio io; che poi non mi meravigliavo neanche.
«Non penso che in un ora sia cambiato qualcosa?!» Ironizzai, ridacchiando da solo.
Il medico mi guardò storto, alzando un sopracciglio «Non penso sia tempo per ridere, Signor Malik.» Mi rattristai all'istante, evitando di rispondere alla dottoressa.
Se mi avessero tolto anche il sorriso, non so che fine avrei fatto.
«Questo è un ospedale serio e non sono accettati determinati comportamenti.» Il mio buono umore era definitivamente morto «Le fans la fuori dovranno andare via, lei è una persona come le altre quindi non voglio che si atteggi o cose simili!» Continuò, entrando in ascensore per portarmi in stanza.
Atteggiarmi? Facevo tutto purché atteggiarmi!
«È diventata molto silenziosa, vedo.» Alzai il viso guardando il medico mentre premeva i tasti.
«Voglio solo entrare nella mia stanza e non vederla più!» sputai fuori.
La donna rise, scuotendo la testa «Mi dispiace contraddirla, ma sono il suo medico e dovrà sopportarmi per molto tempo!» roteai gli occhi, deprimendomi all'idea di non poter più ridere per colpa della severità della dottoressa.
Il suono dell'ascensore ci annunciò di esser arrivati al piano indicato, aspettammo che le porte si aprirono per indirizzarci in camera. Quando imbucammo il corridoio, notai la chioma bionda della mia ragazza, susseguita da una castana, Louis, e un'altra, Liam.
Alzai una mano, sorridendo ai miei amici, salutandoli mentre mi avvicinavo.
Allison mi sorrise timidamente, mentre Louis la cullava dolcemente tra le braccia. No, non ero geloso, Louis era un mio amico e sapevo che non aveva secondi fini, ma sentivo una strana sensazione alla bocca dello stomaco, quasi insopportabile; e la cosa buffa era che più fissavo la scena e più aumentava il fastidio e il malumore. No, ripeto, non ero geloso.
 
«Se collaborasse, almeno.» mi resi conto di trovarmi con la carrozzina accanto al mio nuovo letto, in più la dottoressa mi stava rimproverando per la mia disattenzione. Grazie a un paio di infermieri, riuscirono a distenderei sul letto senza aggravare la situazione sul petto.
«Adesso arriverà una donna a metterle il camice.» Mi informarono.
Strinsi le mani a pugno sopra le cosce «Non mi faccio vedere nudo da persone sconosciute!» borbottai, fissando l'infermiera con il camice; avrà avuto pressapoco trent'anni.
«Come prego?» domandò quest'ultima guardando il suo superiore.
Sospirai «Non mi faccio spogliare da nessuno e non mi vedrete nudo!» ripetei con decisione.
La porta della camera era chiusa e l'aria stava diventando fredda, io continuavo a fissarmi le mani senza mai guardare ciò che stava accadendo attorno a me.
«Da chi vorrebbe esser cambiato?» la voce del medico uomo si fece sentire.
Alzai lo sguardo incontrando i suoi occhi «La mia ragazza, solo da lei.».

 

***

 
«Perché hai messo la cintura se ti stringe troppo?» domandò Allie, facendo scivolare dalle mia spalle la maglia ormai da buttare.
«Sarebbero caduti i pantaloni...» mormorai distogliendo lo sguardo da lei. Non volevo vedere i suoi occhi lucidi mentre mi fissava il petto, non lo avrei mai sopportato il suo guardo colmo di pietà.
Sentii gli strappi delle mie scarpe e successivamente i miei piedi si stavano raffreddandopoco alla volta.
«Avresti dovuto mettere dei pantaloni della tuta, domani ne portò un paio.» tolse anche i calzini, mettendoli in una busta di carta; risalì con le mani, arrivando alla fibbia della cintura che, con mia sorpresa, slacciò con gran maestria.
«Com'è che sei veloce a toglierla?» ironizzai, vedendola armeggiare con i bottoni dei jeans.
Alzò le spalle «In momenti come questi sono veloce... Non c'è...».
«...pressione.» conclusi lasua frase «Quando facciamo l'amore sei sempre agitata, come se fosse la nostra prima volta.» le sue guance si colorarono di rosso mentre deviò il mio sguardo, fissando i miei pantaloni slacciati.
«Finiscila.» ringhiò, guardandomi male.
Allison non capiva che trattandomi normalmente, io stavo meglio e no non stavo esagerando. Lei riusciva a non farmi pesare l'incidente, riuscendo a distrarmi il più possibile.
Annui «Va bene.» borbottai lasciandole la possibilità di svestirmi.
Con un movimento fluido, fece scorrere i pantaloni lungo le mie gambe, evitando con le mani i vari lividi su esse. Appena tolti piegò anch'essi e li mise nella busta assieme alle calze.
Alzai quel poco che potevo il bacino, permettendole di sfilarmi anche i boxer.
Ero completamente nudo davanti alla mia ragazza, per la prima volta in vita mia mi sentivo a disagio.
Mi sentii talmente imbarazzo che chiusi gli occhi pur di non veder io stesso il corpo segnato.
«Zayn, che hai?» la mano calda di Allison mi solleticò la barba sul mento, quasi inconsciamente appoggiai una mano sopra la sua, stringendola.
«Coprimi.» un sussurro che lei percepì al volo. In pochi secondi mi ritrovai il camice sul corpo e perfettamente allacciato dietro la schiena.
Quando fui di nuovo sdraiato, Allie, mi coprì con le lenzuola fino allo stomaco.
«Zayn...» mi sorrise, scossi la testa sapeva a cosa stessi pensando. Lei aveva capito benissimo perché non volevo vedere, e che guardasse, il mio corpo «Sei bellissimo anche così, lo sai.».
«No, non lo so...» strizzai le palpebre, sentendo gli occhi diventare sempre più ludici. Non volevo piangere, ancora.
«Amore, ti prego non piangere.» una lacrima mi sfuggì dal controllo, scivolando lungo la guancia ammaccata.
«Mi faccio schifo.» la mia voce rotta dal pianto rimbombò in tutta la stanza. Ero un mostro.
«Non lo sei e mai lo sarai.» le sue piccole dita mi asciugarono il viso «Tu sei perfetto anche con il viso mezzo rotto, una cicatrice sul petto e il corpo pieno di lividi. Tu non vedi quanto bello sei realmente, sei la persona migliore al mondo e sempre sarà così.» repressi un singhiozzo, mordendomi la lingua «Zayn, amore, io non ti lascerei mai per un paio di lividi. Mi sono innamorata di te oltre la tua perfezione estetica, tu sei l'uomo della mia vita e sei perfetto anche così.» accolsi impazzente le sue labbra, concedendomi un bacio salato per via delle mie lacrime.
Appoggiò la fronte contro la mia, i suoi occhioni blu mi perforarono l'anima «Quei segni andranno via, non crollare mentalmente, piccolo. Non farlo, tutto si risolverà. Ricominceremo tutto da capo, come dici nella nostra canzone, no?».
La nostra canzone, aveva identificato Over Again come la nostra canzone. Sorrisi, almeno una cosa giusta l'avevo fatta.
«E basta piangere che poi piango anch'io, okay?» la sua risata mi fece vibrare il cuore e senza accorgermene ridacchiai, sorridendo appena «Perché sorridi, adesso?» mi guardò perplessa, ma nello stesso tempo divertita.
«Perché mi è bastato solo sentire la tua risata per stare bene, tu mi fai stare bene. Sei la mia forza.» la mia voce risuonò più roca che mai «Non mi lasciare, mai.».

Pov. Allison

«Quindi i medici gli hanno somministrato l'antidolorifico?» annui ancora «E l'hanno anche collegato ai monitor del cuore e cose varie?» continuai ad annuire, Liam sospirò tornando a battere il piede contro la gamba del tavolino.
«Liam!» sbottò d'un tratto Louis, fulminandolo con gli occhi «Cristo, ma ti vuoi calmare un secondo? Siamo in questo bar da poco più di cinque minuti e mi stai già stressando!» guardai il castano con gli occhi sbarrati, capitava raramente vedere Louis incazzato.
«Calmati, sono solo preoccupato per Zayn.» ribatté Liam, bevendo la sua aranciata.
Alzai gli occhi al cielo, ascoltando i loro battibecchi. Pochi minuti prima lasciai Zayn nelle mani dei medici e del padre, nella mia mente era espressa l'immagine dei suoi occhi tristi che mi imploravano di non lasciarlo li, ma non potei fare in altro modo.
Tra le mani rigirai il telefono del mio ragazzo, poiché il mio era rotto, e mandai un messaggio.

A Niall: Dove sei finito? È da mezz'ora che ti aspettiamo.

«A chi scrivi?».
«Niall, è in ritardo.» lasciai il telefono sul tavolino, dando un morso al mio toast. Mi leccai le labbra, pulendole dai residui di formaggio.
Il telefono vibrò.

Da Niall: Giuro non ero in ritardo, ma poi ho trovato traffico e successivamente un branco di fans mi ha bloccato la strada. Qua fuori è un inferno! Sono a Sparta!

Ridacchiai leggendo la risposta del biondino.
«È qua fuori?» alzai gli occhi incontrando quelli di Louis e annui «Sarà bloccato, vado a prenderlo.» annunciò alzandosi.
Liam imitò i movimenti del castato, intento a seguirlo, ma quest'ultimo glielo impedì.
«Oggi mi odia!» esclamò, Liam, lasciandosi andare contro lo schienale della sedia.
Mi guardai attorno, fissando lo sguardo su una bambina dai capelli rossi «È stressato come tutti.» sorrisi, tranquillizzandolo.
La fastidiosa suoneria di Louis ci distrasse entrambi, diedi un'occhiata al telefono illuminato e venni presa dalla curiosità.
«Che dici... Guardiamo?» chiesi fissando iPhone del castano, lasciato incustodito.
Liam si morse il labbro «Io non faccio queste cose!» borbottò.
«Tu no, io si!» presi il telefono, sbloccando.
Sbarrai gli occhi, sentendo il fiato mancare per ciò che segnava il messaggio. Mi portai una mano alla bocca, scioccata.
«Che dice? Perché sei così? Dai!» passai il telefono a Liam, senza proferire parola.
I suoi occhi si sgranarono e rimase a bocca aperta «Oh mio Dio.» esclamò, avendo la mia stessa reazione.
Aprii bocca per parlare, ma la voce di Louis ci anticipò «Cosa state combinando con il mio telefono? Liam, cazzo!» il ragazzo di fronte a me lasciò il telefono, saltando sulla sedia per lo spavento.
«G-giuro che non stavo f-facendo nulla!» balbettò, nervosamente.
Louis prese il telefono e guardò il messaggio lasciato aperto «Porca di quella troia!».
«Eh che cazzo adesso voglio saperlo anche io!» Niall prese il telefono di Louis e guardò anche lui il messaggio.
La sua espressione su epica: prima sgranò gli occhi, poi arricciò il naso e per finire fece una smorfia da schifato con la bocca.
«Eh Bravo Josh, si scopa Perruzza!» guardammo tutti Niall, chiedendogli spiegazioni «Non vi piace? Optavo per 'Perruzza la truzza' oppure 'Perminchia la scassa minchia' qual è il più indicato?» domandò.
Liam scosse la testa, invece Louis scoppiò a ridere «A me piace 'Perruzza', ma anche 'Perminchia' non è male!» risposi al biondo. Lui mi fece l'occhiolino e si sedette alla mia destra.
«Dovremmo dirlo a Zayn, no?» scossi violentemente la testa, contraria.
«No Louis, Zayn ha altro a cui pensare e di certo non voglio che si stessi per colpa di quella stronza.» sbottai, alzandomi e prendendo il sacchetto di biscotti che comprai precedentemente per il mio ragazzo «Mentre voi aspettate Harry e Maya, vado in camera da Zayn. Vieni Liam con me.» il castano si alzò, felice. Aspettava queste parole da quando era arrivato.

 

***


«Cazzo, Zayn l'hai fatta grossa questa volta!» fermai Liam, prima che lui potesse entrare nella stanza «Sto impazzando, adesso parlo anche da solo.» ascoltai le prediche che il moro stava facendo a se stesso.
«Ma cosa dice?» mormorò, Liam, senza farsi sentire.
Sorrisi e aprii la porta «Amore, ti ho portato dei biscotti al cioccolato e il tuo migliore amico» agitai le mani verso Liam «Tataaan!».
Zayn scoppiò a ridere, sorpreso per la scena «Grazie, piccola sei stata davvero gentile» sbuffai e mi avvicinai a lui, dandogli i biscotti «Li mangerò di sicuro.» ridacchiò, prendendo la scatola, aprendola.
«Scusa se non sono riuscito a venire prima, ma ero bloccato.» si scusò, Liam «Però starne certo che mi sono informato sulle tue condizioni e vorrei sapere da te qualcosa di più.».
Il moro si pulì le labbra dalle briciole, mentre masticava metà biscotto «Finché siete qui, sto bene!» annunciò con indifferenza. Senza parlare mi sedetti sul letto e gli rimboccai le coperte «Liam...» si fece serio «Non posso dire di stare bene, perché non è assolutamente così. Passerò le festività in questa stanza e probabilmente se vado avanti così anche il compleanno. Quindi no, non sto bene, nè emotivamente, nè fisicamente, ma sto cercando di stare a riposto il più possibile per guarire prima.» mi accocolai al suo fianco, sospirando.
«Oh...» Liam si demoralizzò «Sai che per qualsiasi cosa puoi contare su di me?» domandò di botto «Le festività non le passerai da solo, se me lo concedi rimarrò io in ospedale per tutto il tempo!». 
Alzai la testa, intervenendo «Tranquillo, Liam, rimarrò io.» indicai con la testa uno zaino «Rimarrò giorno e notte, Zayn lo sa bene che non passerà da solo questo periodo e soprattutto le festività!» il calore di due labbra premute sulla mia tempia sinistra, mi fece sorridere. Per il ragazzo che amavo avrei fatto di tutto, a costo di dormire un mese su una poltrona o su un pavimento, non lo avrei mai lasciato.

Pov. Zayn

Rimasi ammaliato dal discorso che fece Allison, sapevo perfettamente che non mi avrebbe mai lasciato da solo.
Sapevo anche che se avessi insistito per farla tornare a casa, si sarebbe opposta all'istante.
«Grazie, amore.» le baciai dolcemente la testa, passando il braccio destro sulle sue spalle, stringendola al mio fianco. Sussultai dal dolore, sentendo un lieve bruciore sul fianco «Tranquilla...» l'anticipai, vedendola allarmata.
Sorrisi al mio migliore amico, facendogli capire che andava tutto bene «Devo chiederti un favore...» lasciai la presa su Allison «Piccola, puoi uscire un attimo?» domandai, causandole ansia.
«C-erto.» balbettò, alzandosi dal materasso «Sono qua fuori.» annunciò.
La bloccai «Piccola, mi vai a prendere un succo?» conoscendola sapevo che avrebbe origliato la conversazione.
Si morse il labbro, nervosamente «Scelgo io?» prese il portafoglio dalla borsa, annui vedendola uscire e chiudere la porta.
Liam si sedette sulla sedia accanto al letto e mi scrutò «Cosa devi chiedermi di così importante da dover far uscire la tua dolce metà?» alzò un sopracciglio.
«Sei l'unico discreto e di cui io mi fidi.» mormorai e la sua curiosità aumentò «In camera mia, a casa nel cassetto delle mie mutande, precisamente nei boxer grigi, c'é un pacchettino nero. E' il regalo di Natale per Allison, ma come vedi io sono bloccato qui e non posso recuperarlo...».
Accavallò le gambe e si grattò il mento «Quindi vuoi che io ti prenda il pacchetto, senza farmi scoprire da nessuno e soprattutto da lei?» annui, mordendomi appena il labbro spaccato «Toglimi una curiosità... il pacchetto è quadrato e non troppo grande?» annui ancora, sentendo l'ansia che si faceva strada nel mio corpo «Te lo porterò in serata, del resto mancano pochi giorni a Natale».
Sospirai sentendomi meglio «Grazie, Liam. Sei un amico.» afferrai un altro biscotto e lo misi in bocca intero, sporcandomi le labbra e il camice con le briciole; allungai la scatola verso il mio migliore amico e ne prese uno, rigirandoselo tra le dita.

«Zayn, ma vuoi chiederle di sposarti?» colpito e affondato.

Continua...

Eccomi tornata alla riscossa!
Vi avevo promesso il capitolo il prima possibile, ed eccomi qua!
Spero che io non vi stia deludendo, in caso contrario: chiedo scusa.
Come ho accennato nel capitolo precedente è tornata Perrie. Nei prossimi capitoli spiegherò perchè Josh ha tradito sua sorella!
Colpo di scena per i Zallison: Zayn le chiederà di sposarlo?
Adesso mi blocco se no scriverei delle anticipazioni e vi rovinerei tutto.

Mi lasciate una recensione? Vorrei capire se vi piace lo svolgimento della storia.
ps. non so quanti capitoli mancano alla fine della storia: ma non sono molti.


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Si può che due persone che si odiano si innamorano?
Moment, in time.
And who am I that's a secret I'll never tell you.
Innamorarsi di te? Non era previsto.

L'amore vive oltre il corpo e l'anima. 

Non cambierai mai, vero?
 
Grazie per le vostre recensioni, siete speciali.
A presto risponderò a tutte.
Alla prossima, Vale.

  
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