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Autore: Shiro93    05/10/2013    0 recensioni
tutto è nato da un sogno, sono molto creativa, e pure quando dormo, non smetto mai di immaginare , è un racconto cosi fatto per divertirmi, mi piace inventare storie.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Nei regni circostanti a quello di ETERNAL CYTI , vi erano numerose raccolte di gente arrivate anche dai paesi oltre le catene montuose unite tutte sotto un'unica causa la “LIBERTA’ E LA VOGLIA di UCCIDERE COLUI CHE AVEVA PROVOCATO TUTTO QUANTO”. Le città erano diventati campi di addestramento ognuno era libero di arruolarsi, venivano accettate anche le donne , nessuno escluso, chi li addestrava era sicuramente un qualche vecchio eroe di guerra o qualche brigante molto potente che aveva deciso di aiutare questa causa, le guardie mandate da FOBOS partivano dal regno per non tornare più, la maggior parte di esse veniva uccise all’ istante, mentre altre venivano catturate per estorcere informazioni utili per liberare la loro dea. In mezzo a questi uomini vi era anche LA PANTERA il brigante che era stato compagno di viaggio della ragazzina e del giovane rampollo del tiranno, diciamo era lui la macchina pensante che portava avanti tutto, era lui che aveva incitato la folla alla ribellione, e le sue parole non furono vane e vennero accettate in meno di un quarto d’ora , finalmente avrebbero avuto la loro vendetta. Nel castello di ETERNAL CYTI, FOBOS aveva dato ordine di andare a prendere la vittima ormai riteneva i tempi maturi e doveva agire subito, le guardie buttarono giù la porta, ALIA provò a difendersi ma era troppo debole e venne presa di peso e portata al centro della corte dove vi era posizionato, un grosso tavolaccio, la distesero e in quel momento catene invisibili la legarono, ALIA provò più volte a liberarsi, ma non vi riuscì, proprio in quel momento FOBOS apparve. ALIA ne rimase paralizzata, si aspettava un fantasma vivente e non la faccia di un ragazzino dallo sguardo glaciale, la sua mente gridava DEMAR, ma sapeva benissimo che non era il suo amico, ma non accettava lo stesso quell’uomo e in quell’istante qualcosa scattò dentro di lei, una specie di ira nascosta si faceva largo nella sua testa, portando alla testa ricordi di fatti avvenuti più di 1000 anni fa. Tutto questo provocò nella giovane uno scompenso mentale , non riusciva a controllarsi e infine cedette il posto alla sua vera natura; FOBOS non aspettava altro e la sua pazienza venne ripagata con l’apparizione di ALIA dea della vita custode del medaglione della vita , strumento essenziale per il suo rito magico. Prima che il rito iniziasse però serviva un sacrificio , come tributo per propiziarsi il tutto e non esito a sacrificare di chi più caro avesse. La sua follia l’aveva ormai accecato e l’unica persona che volesse sacrificare fu proprio il suo preferito pronipote DEMAR, lo mandò a chiamare col pretesto di assistere al rituale .IL giovane non sospettava che tutto ciò lo avrebbe condotto a morte certa. Arrivato nella sala DEMAR si guardò in torno notando solo il tavolo dove era trattenuta una figura dall’aspetto familiare, solo che i capelli erano più lunghi e il corpo più grande, la sua osservazione si interruppe in quell’istante perché si ritrovo a terra trattenuto da catene invisibili mentre su di lui sovrastava il suo trisavolo, ridente di follia pura, li bastò solo uno sguardo per capire che la sua vita per giungere al termine , che lui era stato la marionetta nelle mani del burattinaio per tutto quel tempo e di aver agito sotto la sua volontà, ma del resto desiderava morire per liberarsi dal fardello che gravava sulla sua schiena, ma un pensiero l’attraverso e si sentì egoista non aveva pensato ad ALIA a quella ragazzina che stava soffrendo un po più in la di lui, lei si che stava lottando veramente tra la vita e la morte, per riuscire a dare una speranza in più al mondo. La maga che ALIA aveva conosciuto non più di un mese fa aveva dato il via ai suoi emissari di portare la voce della ribellione a tutti , era arrivato il momento di agire , non si poteva più tornare in dietro, questo sarebbe stato il riscatto della terra da tutti i mali subiti, finalmente dopo 1000 anni di sofferenze ci sarebbe stata la tanto agognata pace. Il rito iniziò, DEMAR si sentiva bruciare dall’interno era come se dentro di lui vi fosse un fuoco che ardesse, allo stesso tempo percepiva un’altra sensazione più sgradevole si sentiva freddo , capiva la vita lo stava abbandonando, ma cercava di resistere a quel fuoco combattendo con un altro tipo quello del voler vivere, decideva lui quando morire e non voleva farlo sicuramente ora, questo sfuggì a FOBOS, egli era convinto che il giovane volesse morire e si sbagliava quel suo errore fu fatale perché l’incantesimo uscì per meta compiuto, ma non vi badò anche con quella misera forza riuscì ad impadronirsi del medaglione. Il medaglione preda ambitissima da tutti gli esseri ora era in mano a FOBOS era così contento da tralasciare tutto, ormai aveva quello che desiderava., ma qualcosa li diceva di torturare ancora la ragazza e il suo nipote. Si mise al collo il monile che ora risplendeva di una luce quasi folgorante e con passo deciso si avvicinò al tavolo, li con tutte e due le mani strinse la gola di lei , ALIA si dimenava con tutte le forze e in un modo a lei sconosciuto si liberò delle catene, quindi sfuggì anche a morte certa. Una volta liberatasi, ALIA parlò all’uomo folle< Bene FOBOS,vedo che in tutti questi secoli non sei cambiato, non hai smesso di sacrificare persone che ti stanno a cuore , per i tuoi mezzi fini>, l’uomo la guardava di sbieco, ma reagì, e ora che lo possiedo potrò distruggerti una volta per tutte!!!!!!!!!!!!!!!!!>. DEMAR era ad un metro esatto dai due , anche lui si era liberato, le forze tornavano, voleva agire , voleva distruggere l’uomo che aveva voluto bene per tutto quel tempo vedendolo come una figura da imitare, allora parlò anche lui< Nonno, come hai potuto ingannare tutti, io mi fidavo di te , il popolo si fidava di te, e tu invece volevi la nostra fine per poi governare su tutti in questa maniera sei un pazzo un PAZZO ..… , ma ora riparerò tutto, muori bastardo.>. segnò la sua fine in quel momento, si lanciò all’attacco per sottrarre il medaglione, la sua corsa si fermò proprio davanti ALIA la guardò per un ultima volta e dopo cadde a terra tenendosi il pugnale stretto sul cuore, quell’ultimo sguardo bastò per far scattare la giovane, ella usò uno degli incantesimi insegnatole dalla maga, usò il secondo, quello distrusse una metà dell’ala della corte , così facendo poté vedere quello che accadeva fuori ,e quello che vide fu solo uomini che si ammazzavano, che lottavano per sopravvivere. Fu in quel momento, quando la luna era oscurata dalle nuvole che FOBOS assunse la sua vera forma, si trasformò nell’essere più terrificante, a ruota la segui ALIA, essa svolazzava a 7 metri d’altezza, aveva capito cosa doveva fare e non avrebbe indugiato ancora a lungo; guardò verso il basso e con un tono di voce abbastanza alto parlò< Gente ascoltatemi, colei che vi parla è l’ultima di una stirpe, che non sarebbe dovuta esistere, ma ora vi chiedo di smetterla, la fine del tiranno e vicina e vi chiedo come ultimo sforzo di donare a me tutta la vostra energia cosicché, possa una volta per tutte ristabilire l’ordine del mondo e privarlo di tutta la malvagità accumulata negli ultimi secoli>, la sua voce venne ascoltata e da ogni persona li presente uscì una sfera di luce che poi andava nelle mani della dea, invece FOBO in preda alla follia blaterava cose senza senso come ALIA non perse tempo, formulò l’ultimo incantesimo, ma aveva bisogno di più energia, l’energia mancante arrivò da una persona a lei molto cara, e giratasi capì che il fornitore era proprio DEMAR, il giovane nonostante fosse ferito mortalmente aveva deciso di donare tutto se stesso per distruggere il mostro, e quando ALIA accumulò abbastanza forza , FOBOS mugolò qualcosa del tipo , alla fine tutto quello che accadde venne avvolto da una luce abbagliante, quelle poche persone che riuscirono a guardarvi dentro videro, la dea dissolvere il mostro e anche lei cominciò a dissolversi come sabbia al vento. Tutti quelli che avevano combattuto ed assistito alla battaglia finale , finalmente poterono esultare di gioia , tutti infatti parteciparono alla gloriosa guerra, costruirono un mondo migliore , non più basto su odio e gelosie, ma su speranza e felicità, in ultimo per onorare l’ultima dea venne scritto un libro che raccontava le sue avventure, di come avesse salvato il mondo e avesse ridato vitalità, infine vennero edificate molte statue di DEMAR E DI ALIA , nessuno si sarebbe dimenticato dei due giovani , perché avrebbero continuato a vivere nei racconti tramandati di generazione in generazione. FINE.
  
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