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Autore: Loki_Shuu    05/10/2013    1 recensioni
Ve lo dico in anticipo: questa sarà una fic. un po' ingarbugliata, ma spero che vi piaccia. Non ho tante idee per l'introduzione, ma sappiate che anche se i primi capitoli si basano sul romanticismo, il resto è totalmente diverso. I protagonisti sono Sasuke e Lein (personaggio di mia invenzione), che si troveranno alle prese con il doloroso e complicato passato della ragazza. Spero di avervi incuriosito. Baci!
Genere: Azione, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kakashi Hatake, Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sakura
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 16: Scoperta

 

-C-Che cosa volete farmi?- domandò tremante Lein.

-A quanto pare, la “Bimba della Luna” è un po' agitata.-

-Che ne dici, Whim? La facciamo riposare un pochino?-

-Mi sembra un'ottima idea, Flam.-.

La ragazza stava per gridare, quando venne colta da uno strano, piacevole torpore e perse i sensi.

L'uomo e la donna si guardarono compiaciuti.

Era il momento di agire.

***

-Com'è possibile?!-

-Sta calmo Sasuke: non è molto che se ne sono andati.-disse tranquillo Kakashi.

-Dobbiamo continuare a cercarli! Non riesco a stare con le mani in mano!-fece Naruto con decisione.

-Se partiamo adesso, possiamo raggiungerli.-asserì Pac fiducioso.

-Va bene! Sbrighiamoci!-disse Sasuke.

Il gruppo tornò a saltare veloce da un albero all'altro.

Sakura guardava Sasuke.

Nonostante Lein glielo avesse portato via, non riusciva ad avercela con lei: ormai erano amiche.

***

Lein brancolava nel buio più totale.

Poi una luce calda.

Dal nulla, comparve un portone completamente bianco.

Le porte si aprirono lentamente e la ragazza venne inghiottita all'interno.

Si sentì improvvisamente cadere nel vuoto.

Chiuse gli occhi.

Precipitò per un tempo che le parve infinito.

Vide albe, tramonti, oceani, aurore boreali e tanto altro.

La sua caduta terminò quando sentì la sua schiena sbattere contro una superficie piatta.

Schiuse lentamente le palpebre e si guardò attorno con incredulità.

Intorno a lei, una miriade di salici piangenti facevano da contorno ad uno spazioso giardino.

Al centro, un grande lago dove nuotavano pesciolini di ogni colore e galleggiavano le ninfee.

Esso era attraversato da un ponte di legno che collegava la terraferma con un'isoletta centrale, dove si trovava un piccolo gazebo in marmo bianco, a cupola.

Tutt'intorno ad esso cespugli pieni di rose blu e nere.

Erano i fiori più strani che avesse mai visto, anche se, qualche volta, aveva sentito qualcuno parlarne: le pareva che la rosa nera simboleggiasse il tempo, quella blu, invece, la calma, la saggezza, la profondità e la dolcezza.

Si alzò.

In lontananza, un particolare che prima le era sfuggito: l'imponente figura di un tetro castello.

Non ebbe il tempo di vedere altro, perché una luce azzurrina le accecò gli occhi.

Li chiuse infastidita, per poi riaprirli al suono di una profonda voce femminile.

-Finalmente siete arrivata. Era da molto tempo che tutti noi attendavamo il vostro arrivo.-.

Lein guardò la ragazza bionda dalla carnagione scura e gli occhi azzurri, che le si era parata davanti con aria interrogativa.

-Che vuoi dire?-domandò incerta.

Un sorriso comparve sul viso della sconosciuta.

-Immaginavo di dovervi spiegare tutto. Vostra madre, la regina, non ve lo ha detto?-. Fece un profondo inchino, poi continuò.

-Bentornata a casa, principessa. Anche se sarà solo per poco, tutti noi siamo contenti di vederla. Solo, la preghiamo di sbrigarsi: sono sei anni che aspettiamo che lei venga in nostro aiuto. Solo lei può fermare quei demoni. La prego.-

La sua espressione, da sorridente, si era fatta grave e preoccupata.

Lein la fissò incredula: lei?

Una principessa?

Impossibile!

-Ma... dove siamo? Chi sei tu? E perché mi trovo qui? Perché mi chiami “principessa”? Io non capisco. Ero convinta di aver saputo tutto.-fece.

La ragazza tornò a sorridere.

-Risponderò alle vostre domande. Io mi chiamo Rain*. Voi, in questo momento, vi trovate sul Regno della Luna, dentro la Porta del Tempo, il luogo dove siete nata. Siete qui per sapere delle condizioni in cui il vostro popolo è costretto a vivere e per sapere come sconfiggere quei demoni. Infine, voi siete la principessa di questo regno ed è giusto che vi chiami così.-.

Lein non credeva alle sue orecchie.

-Vuoi dire che mia madre, prima di morire, è stata la regina di questo regno?-domandò stupita.

-No, ti sbagli. Lei lo è ancora, non è morta. Il suo spirito vaga all'interno della Porta del Tempo insieme a quello del re, perché un'anima non può morire. Ritrovi i loro corpi e i loro spiriti e li unisca. I suoi genitori torneranno da lei.-.

Lo sguardo di Lein si fece deciso: se esisteva una possibilità di rivedere i suoi genitori, lei doveva provare.

-D'accordo. Dimmi cosa devo fare.-disse sicura.

Rain sorrise.

-Mi segua.-

 

*pioggia

 

DALL' AUTRICE:

Ciao! Niente da dire, grazie a Sophypunk2001 e Lita97 per la rec.!

  
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