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Autore: Soul of the Crow    06/10/2013    4 recensioni
Questa long è il sequel de "L'Avvento del Sole Nero".
Ci troviamo nella serie di IE GO CS: l'El Dorado e la Feida stanno distruggendo il Giappone, e come era successo anni prima con il Fifth Sector e la Confraternita del Sole Nero, un'altra forza si dovrà mettere al lavoro per far tornare le cose come dovrebbero essere.
Servirà l'aiuto degli ex Emissari del Sole Nero, e tra viaggi nel tempo e nuovi personaggi, saranno svelate anche nuove notizie riguardanti la Confraternita del Sole Nero: un esperimento avvenuto alla nascita della Confraternita, ma risultato troppo pericoloso da poter essere portato a termine, potrebbe tornare a galla e qualcuno sarà costretto a compiere una scelta...
Per i dettagli, vi aspetto dentro.
Buona lettura.
Genere: Fantasy, Generale, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
Capitoli:
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Dopo mezz’ora… Al secondo piano sotterraneo… Nella mensa…

A causa dei membri della Squadra B che avevano visto le condizioni di alcuni dei Messaggeri delle Ali Nere, questi ultimi erano stati “obbligati” a fermarsi in infermeria, ma ora si trovavano tutti nella mensa; nessuno però sembrava pensare molto a mangiare: erano tutti occupati a parlare degli allenamenti di quella mattina, e tra chi aveva avuto un pizzico di fortuna in più rispetto ad altri, erano tutti più o meno sullo stesso piano.
- Non ce la faccio più… E pensare che dovremo tornare tra la neve e il gelo… - sussurrò Sibyl tremante, come se sentisse ancora il freddo della radura innevata della cupola rossa, mentre si stringeva le braccia con le mani per riscaldarsi un po’.
- So che non ti piace il freddo, ma abbiamo accettato di aiutare quel tipo, quindi dovremo andare fino in fondo. - le spiegò gentilmente Katia, per poi chiederle:
- Piuttosto, come va la mano? Una delle sfere rosse ti aveva colpita. -
Moonlight si guardò per un attimo la mano, sulla quale era presente una scottatura ora nascosta dalla fasciatura:
- Hikari ha esagerato a farmi fermare in infermeria. Non era niente di grave, ma devo ammettere che quelle cupole sono strane: Phoenix ci ha detto che davano l’illusione di essere ambienti veri, ma le ferite che alcuni di noi hanno riportato dimostrano che quegli ologrammi erano molto reali… Beh, per quanto si possa definire “reale” un’immagine. -
- Beh Sibyl… - Rika raggiunse le due ex Emissarie Minori:
- Sugli ologrammi ti devo dare ragione. Io ho dovuto allenarmi su uno scoglio in mezzo al mare, ma quando mi hanno colpita e fatta cadere in acqua, ero bagnata anche dopo essere uscita dalla cupola. Per “ferite”… Beh, possiamo considerarci fortunati: questi sono solo graffi paragonati a quello che ci faceva Pandora. -
La blu si limitò ad annuire: non le piaceva un granché ripensare a quel periodo, e soprattutto a quella donna, ma cominciava a credere che quegli anni avrebbero accompagnato per sempre la memoria di tutti gli ex membri della Confraternita.
- Non dovresti essere così dura con gli altri Rika. - s’intromise Kaori, mentre porgeva una tazza di tè caldo a Moonlight.
- In fondo tu e quelli mandati nella cupola verde siete stati più fortunati; il problema più grande che potevate riscontrare era quello di bagnarvi un po’.
Che dovrei dire io che sono finita in una foresta dove compariva un albero ad ogni passo!?
L’unica cosa che non capisco è perché Phoenix ci ha detto di non scontrarci con le piante: ho urtato un albero mentre correvo e non mi è successo niente. -
- Non è che quello ha scherzato, come abbiamo fatto noi alla partita contro la Squadra B riguardo all’incantesimo su Sho e Isako? - rifletté a voce alta Herzen.
Ryuu borbottò un “Forse sì o forse no”, ma non sembrava avere un’aria molto convinta sulla supposizione della viola. Kira invece rispose:
- Non saprei, ma credo sia meglio non abbassare la guardia per il momento. -
Passarono diversi minuti senza che accadesse nulla di particolare, fino a quando Lory, ancora nella cucina della mensa, non vide una figura aurea argentata a lei nota vicino alla porta d’ingresso; disse a Rin di voler andare a chiamare i membri della Squadra B per il pranzo e uscì dalla sala, trovando la cerva argentea:
- Che cosa ci fai qui? Gli altri potrebbero vederti e non voglio avere problemi. - le fece notare la bionda, cercando di non farsi sentire dai suoi compagni nella mensa.
- Mh. - esalò dopo un po’ l’animale:
- Non vuoi avere problemi? È strano sentirlo da parte tua. Da quando hai compiuto quella scelta, ti sei complicata ancora di più la vita, e la comparsa di Marcus Phoenix e delle Ali Nere è stato un imprevisto che non mi aspettavo, ma potrebbe aiutare te e gli altri ex Emissari. -
- E adesso cosa c’entrano i miei amici con la nostra questione? -
La cerva s’incamminò tra i corridoi, e Lorella la seguì, probabilmente l’animale sapeva che i compagni di Gold avrebbero potuto sentirla e voleva allontanarla un po’ dalla mensa:
- Probabilmente lo scoprirete presto, oppure sarà quell’uomo a dirvelo, ma ti posso anticipare qualcosa: non so se i collaboratori di Phoenix lo sanno, ma il leader di quest’organizzazione possiede un oggetto che, oltre ad aver creato una barriera che protegge questo posto, è la chiave che permetterà a voi ex Emissari di raggiungere il vostro vero potenziale. Anche la voce che avete sentito durante la partita contro la squadra B ne era cosciente, ma forse aveva poco tempo e non è riuscita a dirvi molto al riguardo. -
Lory la guardò stupita, probabilmente perché non si aspettava che la cerva fosse presente anche a quell’incontro, ma si riprese dopo pochi attimi per chiederle:
- E cosa sarebbe di preciso questa chiave? -
L’animale argenteo si girò verso la ragazza e si avvicinò, cominciando ad osservarla attentamente:
- Credevo che mi avresti chiesto qual è il potere a cui mi riferivo. Non l’hai fatto perché sei più interessata all’oggetto tra le mani di Phoenix o perché hai già un’idea riguardo questo potere? - le domandò la cerva, senza però ottenere risposta dalla bionda, ad eccezione di un sguardo tra lo stupito e il… Triste?
Avrebbe voluto continuare ancora la conversazione, ma si sentì debole: per lei era il momento di andare, così proseguì per il corridoio fino a dissolversi in un fascio di luce color argento.
Lory rimase ferma dove si trovava, per poi portarsi le mani al petto e abbassare lo sguardo divenuto ancora più triste di come lo era poco prima, e di cui l’animale d’aura argentata sicuramente si era accorto:
- Non ti ho chiesto quale fosse quel potere perché credo di sapere la risposta, almeno nel mio caso: ho deciso spontaneamente di rinnegare quel potere perché ha rovinato chi mi stava intorno diverse volte, sia che si trattasse di amici sia di nemici. Non credo di volere che accada ancora… E per quel che ti riguarda, cara cerva, se sei stata mandata da chi penso io, smetti di apparire perché non voglio che la tua padrona compaia ancora per portare sventura. - pensò lei, per poi tornare dai suoi compagni.


Alle 13.00… Nel passato… A casa di Momoka Kazetsuki…

Dopo essersi fatta spiegare la situazione, Momoka era andata a recuperare i progetti e i documenti relativi all’Incubo dei Petali della Rosa di cui era riuscita ad impadronirsi tempo prima, ma dovette farsi aiutare dagli altri due ex Guardiani per riuscirci. Il motivo? A causa delle continue pressioni da parte di Pandora, la donna dai capelli rosa aveva nascosto i documenti alla base della Confraternita, all’insaputa della stessa leader del Sole Nero, ma l’edificio era ridotto ad un cumulo di macerie e ciò aveva causato non poche difficoltà nel ritrovamento del materiale sull’Incubo dei Petali della Rosa.
Insomma, dopo una mattinata passata a cercare tra le macerie di quel posto rimasto nascosto agli occhi di tutti per anni, i tre erano riusciti a trovare ciò che cercavano, per poi tornare a casa della minore dei Kazetsuki per consultarli:
- Mi chiedo come tu abbia fatto a nasconderli alla base del Sole Nero senza essere scoperta. - disse Yamato, mentre sfogliava un libro sul quale erano riportati i risultati degli esperimenti del Bocciolo della Rosa Nera, i pochi successi, i molti tentativi e gli ancora più numerosi fallimenti.
- Ho anch’io i miei segreti, ma questi documenti non sono tutti quelli che riguardavano quel progetto: la maggior parte di essi è andata perduta a causa delle esplosioni avvenute nella Sala dell’Inferno del Sole Nero. Piuttosto, mi pare strano che nessuno di voi si sia accorto della mia presenza quando sono tornata per nasconderli… Fratellone, ho come l’impressione che tu stia perdendo colpi. - rispose la sorella con tono scherzoso.
- Chissà se quei ragazzi si ricordano ancora di me… Dopotutto me ne sono andata poco tempo dopo l’arrivo degli ex Emissari che sono ancora vivi. - pensò poi, ma non voleva illudersi: la notizia del furto di quei progetti si era diffusa rapidamente e Pandora doveva aver usato un incantesimo sui membri della Confraternita perché dimenticassero quella storia, in modo da occuparsi del ladro -o della ladra in quel caso- con le sue stesse mani.
- Se ci penso, mi sembra ancora impossibile che la donna che mi ha invitata a far parte della Confraternita, e che per un certo periodo è stata una buona leader, fosse diventata anche il motivo che mi ha convinta a lasciare il Sole Nero. È incredibile fino a che punto Pandora si era lasciata guidare dalla disperazione…
In ogni caso, anch’io non ho scusanti: nonostante quella donna mi avesse privata della maggior parte dei miei poteri, non ho aiutato quei ragazzi quando sono stati mandati nella Prigione dell’Eclissi Eterna. Mi auguro solo che il Sole Nero non abbia lasciato dei marchi indelebili dentro di loro… -
- Credo di aver trovato qualcosa. - la voce di Nikora distolse la rosa dai suoi pensieri. La donna dai capelli viola le stava mostrando un foglio ingiallito su cui si trovavano delle immagini affiancate da parole incomprensibili a causa delle zone strappate: la prima raffigurava un grosso bocciolo di rosa dai petali scuri, protetto ulteriormente da alcune foglie, ma se lo si osservava meglio, si capiva che era composto da diverse parti meccaniche; la seconda rappresentava lo stesso bocciolo ormai diventato una rosa nera, ma al centro era presente una zona scura, una specie di camera di contenimento formata da tre petali e una figura diafana ovale al suo interno.
- Ricordate cosa ci ha detto Pandora la prima volta che ci ha mostrato il Bocciolo? “La Fiamma del Sole Nero è comparsa in ogni epoca in cui stava per accadere un evento determinante per tutto e tutti. Ho fatto realizzare il Bocciolo proprio per difendere quest’epoca da una minaccia che sta per incombere su di noi.” Allora non era ancora impazzita e il Bocciolo della Rosa Nera non era un’arma per sbarazzarsi di quelli che rischiavano di scoprire il suo nuovo piano di sbarazzarsi di Daigo Senguuji, quindi doveva esserci un fondo di verità nelle sue parole.
E i due individui misteriosi di ieri sera avevano detto che la soluzione per trovare gli ex Emissari era molto vicina a noi. E se si riferissero ai poteri della Rosa e del Sole Nero combinati? - continuò la viola, ma sul volto del maggiore dei Kazetsuki era dipinta un’espressione poco convinta:
- Quindi credi che basterebbe creare un portale simile a quelli che utilizzava Pandora per attivare il Bocciolo, usandolo per raggiungere gli ex Emissari invece che per distruggere qualcosa? Non la vedo così facile, e poi i nostri poteri non funzionano bene in questo periodo. - provò a contraddirla Yamato, ma l’altra non era disposta ad arrendersi:
- Sarà che il periodo del Sole Nero appartiene al passato, ma sono delusa da te Yamato: non credevo che l’allenatore degli ex Emissari del Sole Nero rinunciasse così facilmente a perseguire un obiettivo. - lo provocò Violet.
- Non mi sto tirando indietro. Sto solo dicendo che potrebbe non essere un’impresa facile. - replicò lui.
- Se non ci provi non lo potrai mai sapere. Allora? -
A Momoka sfuggì una risata: certe volte la infastidivano scene come quella, ma dall’altra era felice perché lo considerava un segno che il periodo del Sole Nero non aveva cambiato suo fratello e la sua amica.
La “discussione” tra gli altri due ex Guardiani del Sole Nero si prolungò per altri minuti, ma alla fine la viola riuscì ad avere la meglio:
- E va bene. Diamoci una mossa. - si arrese il verde sospirando rassegnato.
- Beh, vi aiuterò anch’io. Non ero stata sottoposta a quell’esperimento come voi due, ma un aiuto in più non guasta mai. - aggiunse la minore dei Kazetsuki.
I tre allora si circondarono d’energia, rispettivamente viola glicine per Nikora, verde smeraldo per Yamato e rosa pesca per Momoka, poi ognuno di loro fece comparire una sfera luminosa dello stesso colore della propria aura tra le mani; da esse, partirono dei raggi che andarono a convergere in un punto sopra il tavolino del soggiorno, creando un ovale dai colori variegati. Dopo qualche minuto dall’inizio di quella procedura, l’ovale avrebbe dovuto diventare più grande, invece la sua dimensione continuava a variare in modo irregolare.
Passarono altri minuti, e quando i tre sembrarono ottenere l’effetto voluto, una luce blu notte invase la stanza; dopo pochi secondi, che agli ex Guardiani del Sole Nero sembrarono durare un’eternità, il bagliore si affievolì lentamente, rivelando la sparizione dell’ovale luminoso e dei raggi di luce:
- Che cos’è successo? Dov’è finito il portale? - domandò la minore dei Kazetsuki.
- Ho una domanda migliore. Che fine hanno fatto i documenti sull’Incubo dei Petali della Rosa? - chiese Violet dopo aver notato la sparizione delle scartoffie e del libro dal tavolino.
- Vi posso rispondere io: quello non si poteva nemmeno definire un portale e l’ho fatto scomparire prima che diventasse pericoloso a causa della sua instabilità. Per quel che riguarda i documenti… Beh, guardate davanti a voi. - disse loro una voce femminile.
Quando i tre adulti guardarono nella direzione indicatagli, videro una persona di altezza media, ma il suo aspetto era indefinibile a causa del suo abbigliamento: indossava una maglia bianca con maniche che diventavano larghe all’altezza dei gomiti, dei guanti senza dita blu, una sciarpa nera simile ad un mantello e un cappuccio blu che occultava il volto, una lunga gonna a portafoglio nera e delle scarpe da ballerina bianche. Teneva nella mano sinistra una falce costituita da un bastone bianco sulla cui cima si trovava una clessidra, contenente delle piccole sfere blu, alla quale era collegata la lama di un metallo molto scuro, mentre l’altro braccio era occupato a reggere un libro e dei fogli, probabilmente i documenti che gli ex Guardiani stavano consultando poco prima.
- Ho avuto fin troppe sorprese in questi giorni. - pensò l’uomo dai capelli verdi, per poi domandare alla nuova arrivata:
- Chi sei e perché ci hai interrotti? -
- Io sono Yoru, l’Oracolo della Notte Eterna.  Non vi dirò altro sul mio conto, ma sappiate che il vostro modo di agire è sbagliato: non è così che riporterete a casa gli ex Emissari, anche se è meglio che rimangano nel futuro per il momento. - li ammonì lei.
A quel punto, Yamato si alzò in piedi e si avvicinò a Yoru:
- Beh, per aiutarli possiamo contare solo sulle nostre forze, e non li riporteremo a casa restando fermi. Adesso restituiscici quei documenti. - le ordinò il verde, ma l’altra gli puntò la falce alla gola in un chiaro invito a non avvicinarsi:
- Non costringermi ad usare le maniere forti. Sono venuta qui proprio per prenderli, ma non preoccuparti: me ne sbarazzerò personalmente, anche perché non vi serviranno a molto. - dopo quella frase, le palline presenti nella clessidra s’illuminarono, generando dei fasci luminosi blu che abbagliarono gli ex Guardiani del Sole Nero.
Quando la stanza fu libera dalla luce, Yoru era già sparita e sul tavolino si trovava un mucchietto di cenere, una pianta di amaranto che sfoggiava graziosi fiori viola, tre anelli d’argento che emanavano un’aura color notte e un foglio di carta che il maggiore dei Kazetsuki non esitò a prendere:
“Come promesso, mi sono liberata di quei documenti. Ho deciso di darvi qualche piccolo aiuto: gli anelli che vi ho lasciato vi permetteranno di raggiungere qualsiasi luogo o epoca in cui si trova anche solo una piccola parte dei poteri del Sole Nero, ma non sarà prudente per voi usarli fino a quando l’energia blu non sarà scomparsa. Inoltre, se volete ricongiungervi con gli ex Emissari, dovrete risvegliare gli spiriti che vi hanno permesso di preservare l’equilibrio tra la parte buona e quella malvagia del Sole Nero.  
Oh, un’ultima cosa, non provate a cercarmi perché non ci riuscirete, ma un’informazione ve la posso dare: troverete tutte le risposte nel cuore dei messaggeri dell’eternità. È lì che ci rivedremo, insieme agli ex Emissari.”
Il verde si lasciò sfuggire ad un sospiro rassegnato: credevano di aver trovato qualcosa di utile, invece erano molto lontani dal loro obiettivo. Cos’altro sarebbe dovuto accadere?


Angolo di Emy
Scusate se non aggiorno da un po’, ma non ho più molto tempo…
Comunque, vi avviso che i tre ex Guardiani del Sole Nero usciranno di scena, e poiché ci sono stati molti misteri in questi capitoli, ho deciso di darvi una piccola soddisfazione con l’apparizione di una delle persone misteriose del primo giorno libero degli ex Emissari cioè Yoru. La rivedremo anche nel prossimo capitolo.
Oh, se qualcuno se lo stesse chiedendo, l’Oracolo e la cerva non si conoscono.
Grazie a chi recensisce e segue.
Baci
Emy
  
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