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Autore: 1DalIlaria    06/10/2013    3 recensioni
"Harry! Si può sapere che ti prende? Non hai detto una sola parola da quando siamo tornati!" chiese tutto contento Louis.
Harry si girò verso di lui ma prima dello sguardo di Louis incontrò quello di Liam.
"Le hai viste anche tu?" chiese incredulo Liam al riccioluto. Eppure era convinto di averle notate solo lui
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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7th July 2014, Saturday
 
 
 
 
Ilaria salì le scale ed entrò in camera di Harry chiudendo la porta. Si sedette sul letto, afferrò il cellulare e aprì la rubrica.
Eccolo. Il primo numero dell’elenco. Chiamò.
 
<< Pronto? Si, sono io, ciao. Come stai?>> Ilaria iniziò la conversazione al telefono con voce un po’ triste.
 
<< Si va tutto bene... - continuò con lo stesso tono - tu invece ti stai divertendo senza di noi?>> disse, per cambiare discorso.
 
<< Si sono sicura, va tutto bene. Ti ho chiamato perché ieri ti ho promesso che l’avrei fatto. E poi perché avevo bisogno di sentirti...>>
 
Nonostante il passato, nonostante ciò che aveva vissuto, quella voce dall’altra parte del telefono la sollevava, almeno per un po’, da tutte le preoccupazioni che la stavano assalendo. Ogni volta che qualcosa non andava Ilaria era solita andare a parlare con lui, il solo che riusciva a confortarla e a tirarla su. E in quel momento, nel quale lui era lontano, ci riuscì ancora meglio.
 
 
 
Nel frattempo in cucina, i due ragazzi non dissero più niente.
Louis lanciò uno sguardo ad Harry che distrattamente apparecchiava la tavola.
 
<< Harry>> lo chiamò il maggiore.
 
<< Dimmi>> il riccio alzò lo sguardo verso l’amico.
 
<< Senti ma... – cominciò esitante – con Ilaria va tutto bene?>> chiese Louis scrutando attentamente ogni suo minimo movimento.
 
<< Certo, tutto alla grande>> gli rispose lui sforzandosi in un sorriso.
 
<< Sei sicuro?>> insistette il maggiore abbassando il viso al livello dell’amico per attirare la sua attenzione e poterlo guardare negli occhi.
 
<< Si – disse il riccioluto guardandolo in faccia – perché me lo chiedi?>>
 
 
 
<< Va bene, un bacio anche a te. Ciao Angelo, ti voglio bene>> Ilaria concluse la chiamata.
Si sentiva meglio. Lasciò andare il busto all’indietro e si stese sul letto.
 
Dall’altra parte Angelo si accorse dal tono e da alcune affermazioni della rossa, che oltre alla preoccupazione per ciò che le aveva raccontato di Dalila, sentiva la sua mancanza.
Doveva fare qualcosa.
 
 
 
<< Da un paio di giorni la vedo strana – spiegò Louis sistemando i bicchieri – certi suoi comportamenti, non so... non mi convincono molto>> finì.
 
Harry lasciò perdere i patti e guardò serio l’amico di fronte a lui. Tirò una sedia da sotto il tavolo e si sedette lasciandosi cadere quasi a peso morto, sospirando.
 
<< Già, l’ho notato anche io>> sussurrò il minore.
 
Louis imitò il riccio e si sedette anche lui.
 
<< Non hai la minima idea di cosa possa essere?>> chiese il maggiore. Harry si limitò a scuotere la testa, abbassando lo sguardo e perdendosi in una marea di pensieri.
 
<< Eccomi! Si mangia?>> Ilaria arrivò in cucina interrompendo la mente in moto del riccioluto.
 
Harry poté notare di come il suo stato d’’animo si fosse risollevato negli ultimi dieci minuti, solamente con una telefonata.
 
“Ancora lui...” disse la sua testa, ma represse subito il pensiero prima che potesse svilupparsi maggiormente. Aveva ben altro a cui pensare.
 
<< Certo che si mangia!>> entrò Niall con le pizze in mano e Liam al suo seguito.
 
 
 
Zayn aprì la macchina e la ragazza salì.
 
<< Finalmente>> disse godendosi quel bel sedile morbido.
 
Zayn si sedette al suo fianco e diede vita al motore.
 
<< La prossima volta cerca di fare meno il carino!>> disse Dalila all’improvviso.
 
<< Con chi?>> chiese Zayn. Possibile che avesse quel dannatissimo vizio di farlo spaventare urlando all’improvviso?
 
<< Si, certo come se non te ne fossi accorto>> rispose lei sarcastica.
 
<< Posso sapere di chi stai parlando?>> chiese Zayn veramente confuso.
 
Dalila lo guardò. Davvero non si era accorto che la mora ci stava provando alla grande?
 
<< Davvero non ti sei accorto di nulla?!>> chiese la bionda seriamente sorpresa.
 
<< Ti ripeto che non ho capito di chi stai parlando>> disse sincero Zayn.
 
<< Della ragazza della bancherella>> disse Dalila.
 
<< E che ha fatto?>> chiese Zayn.
 
<< COSA?! Ti ha spogliato con gli occhi! Mi vuoi dire che non ti sei accorto che quell’oca arrapata ci stava provando?>> chiese Dalila.
 
<< Davvero?>> chiese Zayn guardandola.
 
<< Si!>> rispose Dalila infastidita.
 
<< Gelosa?>> chiese Zayn malizioso.
 
<< Si! Cioè… c’è modo di fare le cose!>> cercò di rimediare la ragazza.
Zayn la guardò.
 
<< Stai tranquilla, non mi interessa>> le disse scrollandosi di dosso il pensiero.
 
<< Si ma resta il caso che lei ci abb..>>
 
<< Ehy, mi pare di aver passato il tempo con te non con lei, ed è con te che sono adesso, o no?>> disse Zayn zittendola.
 
<< Si, ma… uff>> sbruffò ancora nervosa la bionda.
 
<< Non capisco quale sia il problema>> disse il pakistano guardandola con la coda dell’occhio.
 
<< Mi ha dato fastidio, okay?>> ammise in fine la bionda esasperata.
 
Zayn sorrise appena e scosse il capo incredulo, davvero quella ragazza ci aveva provato? E davvero lui non se ne era accorto? Di solito non perdeva di vista certe cose, non era da lui.
 
“Che abbia a che fare con ciò che dicono Liam e Ilaria? Il fatto di essere stato con lei non mi ha fatto notare la ragazza della bancarella?” si chiese il ragazzo confuso. Era questo ciò che la gente chiamava innamoramento?
 
Zayn inserì il cambio automatico e guardò con la coda dell’occhio la bionda di fianco a se, era ancora nervosa.
 
<< Ehy>> disse il cantante interrompendo il silenzio e prendendo la ragazza per mano << Sta tranquilla, okay?>> concluse stringendola la mano e sorridendole.
 
Dalila si calmò e ricambiò il sorriso poi nessuno disse più niente. Il viaggio proseguiva e ancora non si erano rivolti la parola. Zayn stava per chiederle se fosse arrabbiata ma appena si voltò vide che si era addormentata.
 
Zayn sorrise intenerito e, ripensando alla giornata fantastica che avevano passato, spinse sull’acceleratore. Voleva andare a casa. Guardò Dalila e notò che si era addormentata profondamente così decise di non portarla in albergo, l’avrebbe svegliata per niente. Così accostò un attimo la macchina e le abbassò completamente il sedile. Si tolse la felpa e gliela mise addosso a mo’ di coperta. Dalila si mosse e, senza aprire gli occhi, afferrò la mano di Zayn. Il pakistano intrecciò le sue dita con quelle della ragazza e ripartì. Direzione? Casa Direction.
 
Il silenzio e la pace regnavano in quella macchina, mentre veloce sfrecciava sull’asfalto inglese. Zayn si voltò verso la ragazza al suo fianco e sorrise, per l’ennesima volta.
 
Dalila era rannicchiata in posizione fetale, i capelli davanti al volto e riposava tranquilla. Zayn non resistette le tolse i capelli dal volto. La guardò e sorrise intenerito. Già lei era una bambina di suo ma in quel momento, come non mai, lo sembrava. Guardò l’ora, era tradissimo.
 
Avevano davvero passato così tanto tempo insieme? Il pensiero di Zayn si spostò su i quattro ragazzi che lo stavano aspettando a casa. Era sparito per tutto questo tempo senza dire niente e si era portato la ragazza con se, sempre all’oscuro di tutto.
 
Okay, era definitivo appena sarebbero arrivati a casa una cazziata dagli altri non gliel’avrebbe tolta nessuno. Zayn alzò le spalle, era rassegnato ma ne era valsa la pena.
 
Aveva passato l’intera giornata con Dalila, senza litigare, cosa poteva fare una lavata di capo? Ormai quel che era fatto era fatto! Zayn entrò in Londra e dopo meno di venti minuti arrivò a casa. Parcheggiò la macchina e scese, sempre in silenzio.
 
Andò dalla parte di Dalila e aprì lo sportello. Le tolse la felpa da dosso e la prese in braccio. La ragazza rabbrividì e Zayn riprese la felpa e gliela mise di nuovo addosso. Chiuse la macchina e arrivato davanti alla porta si fermò e guardò la ragazza tra le sue braccia. Sorrise e le baciò la fronte. Guardò la porta davanti a se e, preso un bel respiro, l’aprì.
 
 
 
Si sedettero al tavolo ed iniziarono a mangiare affamati, Ilaria un po’ di meno. Più passava il tempo e più la situazione peggiorava.
 
La rossa guardò l’orologio, erano le 9.45. Ancora niente. Mangiò si e no due pezzi di pizza, aveva lo stomaco abbastanza chiuso. Harry al suo fianco, ogni tanto le dava un’occhiata, ma più che starle accanto non sapeva che fare.
 
Finito di mangiare Liam si alzò da tavola senza dire niente e si andò a sedere sul divano in sala. Afferrò il cellulare e, guardata per l’ennesima volta l’ora sul display che indicava le 10.12, provò a chiamare di nuovo i due ragazzi. Ilaria si accorse dell’assenza di Liam e andò da lui.
 
<< Sei preoccupato anche tu, vero?>> chiese la ragazza sedendosi affianco al cantante.
 
<< Già... – rispose a testa bassa Liam – avessero almeno chiamato, uno si sarebbe messo l’anima in pace>> il ragazzo iniziò a perdere un po’ la pazienza e Ilaria si stupì, non lo credeva possibile. La rossa poi abbassò lo sguardo.
 
<< Scusa, invece di tirarti su sto facendo peggio>> fece Liam accorgendosi dell’espressione in volto della ragazza. Le mise un braccio dietro la schiena e Ilaria poggiò la testa sulla spalla del cantante mentre quest’ultimo le accarezzava il braccio per consolarla.
 
Gli altri tre ragazzi arrivarono in sala dopo aver sparecchiato e si sedettero sui divani anche loro.
 
<< Ragazzi, ho avuto un’idea. Che ne dite se domani andiamo a fare un bel picnic tutti insieme?>> disse Louis per rompere il silenzio che si era creato in sala; si sentiva solamente il ticchettio dell’orologio.
 
<< Si! Sarebbe fantastico>> concordò Niall.
 
<< Perché no>> ripose Harry.
 
Liam e Ilaria non fiatarono. Probabilmente non avevano nemmeno sentito.
Ad un tratto il cellulare di Liam squillò ed attirò l’attenzione di tutti rompendo il nervosismo nell’aria.
 
<< È Danielle..>> disse il ragazzo che fino a un secondo prima era speranzoso di trovare scritto sullo schermo uno dei loro due nomi. Ilaria si riappoggiò allo schienale del divano stufa di quella situazione. Liam andò al piano di sopra a parlare al telefono ed Harry prese il suo posto.
 
<< Ehy..>> disse avvicinandosi. Ilaria non disse niente, appena il ragazzo si sedette comodo lei alzò le gambe sul divano e poggiò la testa sulle ginocchia di Harry. Il riccioluto cominciò ad accarezzarle i capelli, sperando di farla sentire meglio. Intanto Liam aveva finito la chiamata ed era sceso di nuovo in sala.
 
Ilaria guardò di nuovo l’orologio: le 11.06. Non ce la faceva più, per quanto ancora avrebbe dovuto sopportare quella situazione?
 
Ad un tratto sentirono la porta aprirsi. La ragazza si alzò di scatto dalle gambe di Harry e guardò speranzosa la porta d’ingresso. Tutti gli altri si misero subito in piedi e appena scorsero una testa bionda corsero vicino alla porta. Sbucò Zayn con in braccio il corpo rannicchiato di Dalila che era stata spedita nel mondo dei sogni cullata dal viaggio in macchina.
 
<< Oh, ciao ragazzi>> disse Zayn piano per non svegliare la bionda.
 
Ilaria e i 4/5 dei One Direction rimasero immobili a fissarli, un po’ perché dovevano ancora realizzare che erano davvero loro e un po’ perché erano stupiti della tranquillità del pakistano.
 
Davvero non aveva niente da dire? Com’era possibile che li vedeva tutti e cinque davanti a lui con faccia preoccupata sull’orlo di una crisi di nervi e non accorgersi di niente?
 
Zayn tranquillo iniziò a salire le scale e portò la bionda in camera sua, adagiandola sul letto. Al piano di sotto i cinque ragazzi avevano ancora la stessa espressione di poco fa, poi si spostarono dalla porta e si diressero di nuovo verso i divani. Ilaria si sedette sconvolta.
 
<< Ma come cavolo fa ad essere così tranquillo e beato quando noi qui abbiamo passato delle ore d’inferno?>> chiese la rossa ormai perdendo la pazienza. La preoccupazione era sparita certo, ma ora a quella si sostituì il nervosismo e la rabbia accumulati nelle ultime ore, e dovevano uscire fuori.
 
Zayn scese di nuovo le scale, il che catturò l’attenzione di Ilaria. Il pakistano si diresse in cucina e la rossa lo seguì con lo sguardo per tutto il tragitto. Nessuno disse niente. Zayn uscì dalla cucina con una bottiglia d’acqua in mano e molto tranquillo e beato si diresse di nuovo verso le scale.
 
<< Zayn>> lo chiamò Ilaria con tono deciso. Il ragazzo si girò verso di lei e si fermò. Ilaria si alzò dal divano e gli andò incontro.
 
<< Non hai niente da dire?>> chiese lei con espressione seria.
 
<< Mmm no>> rispose innocente.
 
Liam ed Harry affiancavano la ragazza, Niall era seduto sul divano e Louis sul bracciolo di fianco al biondo. Ilaria stava per perdere la pazienza.
 
<< Dove siete stati?>> la ragazza cercava di mantenere la calma, anche se la tensione accumulata si faceva sentire, e non poco.
 
<< A fare un giro>> rispose semplicemente Zayn.
 
<< E perché avete spento i cellulari?>> il tono di voce di Ilaria si faceva man mano sempre più aggressivo. Degli altri nessuno fiatò. Per quel poco che conoscevano la ragazza, non l’avevano ancora vista arrabbiata e non sapevano nemmeno ne fosse capace.
 
<< Ma quante domande, non mi pare di dovervi dare delle spiegazioni>> disse tranquillo più che mai Zayn.
 
<< E invece si che ce le devi! Ti pare il modo di sparire questo?!>> Liam esplose, la tensione e la preoccupazione avevano colpito anche lui. Il pakistano non rispose, alla fine un po’ se l’aspettava.
 
<< Zayn perché non avete avvisato nessuno? Perché avete spento i cellulari e ve ne siete andati via sparendo per una giornata intera?! Hai almeno la minima idea di quello che abbiamo passato noi qui nelle ultime ore? – Ilaria aveva cominciato a buttare tutto fuori, e ora chi la fermava più – ti pare il modo di fare questo? È da stamattina che mi preoccupo per voi due perché non so che cazzo di fine avete fatto e voi dov’eravate? A divertirvi! E in più avete avuto anche la brillante idea di spegnere i cellulari, giusto per fottersene dei propri amici che intanto vengono logorati da pensieri orribili!>> Ilaria gli buttò tutto in faccia urlando e ad ogni parola faceva un passo in più verso Zayn, il quale indietreggiava. Non l’aveva mai vista così.
 
“Cavolo devo averla fatta preoccupare parecchio...” pensò il pakistano un po’ pentito. Si aspettava una ramanzina, si, ma non così piena di rabbia e soprattutto non da lei.
Zayn la guardava semplicemente, non rispondeva in alcun modo e questo le faceva salire il sangue alla testa ancora di più.
 
<< Mi vuoi rispondere?!>> la rossa era totalmente fuori controllo.
 
<< Zayn cazzo, rispondimi!>> ormai non le importava più di niente.
 
<< Cosa dovrei dirti? È vero, sono uscito con Dalila, me ne sono andato via senza dir niente e siamo stati fuori tutto il tempo spegnendo i cellulari volontariamente! E ci siamo anche divertiti! È questo che vuoi sentirti dire?!>> urlò Zayn che non ce la faceva più a sentire le sue urla addosso.
 
Ilaria rimase immobile, ciò che il pakistano aveva detto la deluse molto. Davvero non capiva quello che era successo e ciò che aveva fatto passare a lei e a tutti gli altri? Era incredibile come riusciva a fregarsene altamente.
 
Ilaria e Zayn si guardarono a vicenda negli occhi e il silenzio dominava intorno a loro. Tutti erano rimasti a bocca aperta.
 
<< Zayn sai che ti dico? – la rossa ruppe il silenzio, non poteva sopportare ancora per molto quella situazione – vaffanculo>> finì.
 
Si allontanò da Zayn e andò verso Harry, il quale le mise un braccio dietro la schiena e la tirò a sé.
Il pakistano guardò Ilaria con un leggero sguardo di scuse, ma non parlò.
 
<< Hai sbagliato. Spero che tu abbia capito la lezione>> concluse Liam avvicinandosi al ragazzo e puntandogli un dito sul petto.
 
Zayn senza dire una parola risalì di nuovo le scale e raggiunse Dalila. Il resto dei One Direction e Ilaria rimasero in sala. La ragazza aveva bisogno di sbollire la rabbia e di tranquillizzarsi.
 
<< Ci sei andata giù pesante>> osservò Louis mettendo fine al silenzio che era sceso da quando Zayn se n’era andato. I ragazzi non sapevano come comportarsi, avevano appena scoperto un lato di Ilaria che non conoscevano.
 
La ragazza non rispose, stava ancora pensando alla risposta di Zayn che assolutamente non si aspettava.
 
<< Va bene, andiamo a dormire e mettiamo fine a questa giornata che è stata fin troppo lunga>> fece Harry alzandosi dal divano. Porse una mano alla rossa e la trascinò al piano di sopra mentre gli altri tre ragazzi li seguivano.
 
Arrivati davanti alla porta della camera del minore, Louis passò di fianco alla rossa accarezzandole una spalla in segno di conforto per poi tirare dritto verso la sua camera insieme a Niall che le porse un sorriso. Quanto la faceva sentire bene, era di certo il gesto più bello che il biondino potesse fare.
 
<< Non pensarci, l’importante è che ora sono qui>> disse Liam prima di stringere la ragazza in un abbraccio.
 
Ilaria annuì e sorrise al cantante, il quale andò anche lui nella sua stanza.
La rossa si voltò verso Harry che aprì la porta della camera e la richiuse una volta che furono entrambi dentro.
 
 
 
“Ecco come mandare una giornata perfetta a quel paese!” pensò nervoso Zayn entrando in camera. Appena mise piede nella stanza il suo sguardo si posò sulla bionda sul suo letto e sorrise, calmandosi un po’.
 
Zayn si tolse le scarpe e così com’era, jeans e maglietta, si sdraiò sul letto, mani dietro la testa. Il suo sguardo si posò sul soffitto bianco della stanza e i suoi pensieri tornarono indietro di pochi secondi. Okay, Liam e Ilaria avevano ragione ad arrabbiarsi, erano spariti per quasi 24 ore, ma che bisogno c’era di scaldarsi così? Non erano due ragazzini, erano grandi, maggiorenni e vaccinati!
 
Eppure la reazione della rossa, non gli dava pace. L’aveva fatta arrabbiare e poi, quell’ultima parola… era stata veramente sincera.
 
Forse avrebbero dovuto almeno chiamare per dire che non sarebbero tornati per cena, ma il bello della giornata era stato proprio il fatto che esistevano solo loro due.
Lui e Lei.
Dalila e Zayn.
 
Se avessero chiamato tutta l’atmosfera si sarebbe frantumata in un attimo.
“E se ti fossi trovato al loro posto?” chiese una vocina.
 
Zayn ci pensò. Come si sarebbe sentito se Ilaria e Harry fossero spariti senza dire niente per un’intera giornata?
Okay, forse la rossa aveva fatto bene a sgridarlo. Ma il modo in cui l’aveva fatto? Era corretto?
 
Si, Ilaria aveva fatto bene. La sua migliore amica era scomparsa senza dirle niente, senza lasciare nessuna traccia di sé, era più che normale che avesse pensato al peggio.
Dalila aveva ragione: dovevano chiamarli ma lui aveva detto no.
 
“Uffa! Io volevo solo passare una giornata con lei!” disse Zayn.
 
Non voleva passare per “il cattivo di turno”, ma se l’era cercata. Zayn aveva capito l’errore che aveva commesso, semplicemente non si trattava soltanto di loro due. Erano in un “gioco” a squadre, e la squadra era formata da sette persone non da due.
 
I suoi pensieri furono interrotti da Dalila, che dormendo, si appoggiò a lui. Zayn, senza fare troppo rumore, la prese tra le sue braccia e, date le spalle alla porta, la strinse forte a se.
“Domani mattina devo chiedere scusa a tutti. Specialmente a Ilaria e Liam..” pensò posando il mento sulla testolina bionda della ragazza tra le sue braccia. Zayn ripensò alla faccia dell’amico e sorrise. Liam si era preoccupato come non mai. Che anche lui avesse trovato il fratello che non aveva mai avuto?
 
Dalila si mosse e si strinse a lui. Zayn la lasciò un attimo, il tempo che si sistemasse, e poi  prese il leoncino dietro di se e lo mise tra se e la bionda. Dalila, ancora addormentata, strinse l’enorme peluche tra le braccia e cercò il petto di Zayn che l’accolse e la strinse. La guardò un’ultima volta e, baciatagli la testa, si lasciò andare tra le braccia di Morfeo.
 
 
 
<< Wow>> Harry chiuse la porta e la ragazza si mise in piedi vicino al letto << ma che gattina che sei, hai tirato fuori gli artigli>> disse avvicinandosi malizioso.
 
<< È quello che si meritava. Mi sarei aspettata almeno delle scuse, ma lui niente, anzi..>> Ilaria era ancora abbastanza arrabbiata.
 
<< Va bene, ma ora basta..>> Harry le mise le mani su entrambe le braccia e le stampò un bacio leggero sulla fronte. Ilaria gli sorrise ed il minore ricambiò.

<< Sai, non sapevo fossi capace di reagire così>> continuò il riccio andando a stendersi sul letto e posizionandosi con le braccia dietro la testa.
 
<< Beh non mi capita molto spesso, ma stavolta ero davvero preoccupata>> disse lei più tranquilla.
 
<< Però mi piace>> Harry continuò con il suo solito sguardo.
 
Ilaria sorrise e si avvicinò a lui.
 
<< Mi accompagni in albergo?>> chiese lei.
 
<< Perché non dormi qui? Non mi piace saperti da sola in quella stanza>> propose il cantante. Ilaria fece finta di pensarci, ma in realtà sperava in una proposta del genere, neanche lei aveva voglia di stare da sola.
 
<< Va bene>> rispose lei facendosi spazio di fianco al ragazzo e sedendosi sul letto << a patto che mi lasci dormire con questa maglietta>> chiese sorridente indicando la maglia di Mick Jagger che indossava da tutto il pomeriggio.
 
<< Affare fatto>> rispose sicuro lui. Avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di farla dormire con lui, ma i suoi piani non andarono proprio come li aveva pensati.
 
<< Allora io vado a dormire, sono davvero esausta. Sempre che io ci riesca..>> la ragazza si abbassò e gli diede un bacio sulla guancia, poi si avviò verso la porta.
 
<< Aspetta, dove stai andando?>> chiese Harry mettendosi a sedere.
 
<< In salotto>> rispose lei un po’ confusa.
 
<< Non vorrai mica dormire sul divano>> Harry si alzò di scatto dal letto.
 
<< Perché no? Guarda che non mi faccio problemi>> per Ilaria era una cosa naturalissima, Harry invece la fece sembrare come una cosa fuori dal mondo, ma solo perché la voleva al suo fianco per quella notte.
 
<< Non se ne parla, tu dormi qui con me>> Harry la prese per mano e la portò vicino al letto.
 
Ilaria guardò lui, poi guardò il letto.
“Io, lui, letto matrimoniale. Assolutamente no” pensò la sua testa.
 
<< No guarda, preferisco dormire in salotto, davvero>> cercò di convincerlo la ragazza.
 
<< Ma il divano è scomodo e io qui ho un letto abbastanza grande per tutti e due>> insistette Harry, che con quella frase di certo non raggiunse il suo scopo.
 
Era proprio per quello che Ilaria non voleva restare, soprattutto dopo gli ultimi avvenimenti del giorno prima.
Nonostante lo spavento e la preoccupazione per Dalila e Zayn, quei pensieri erano ancora lì e non si erano mossi.
 
<< Grazie – Ilaria gli poggiò una mano sulla guancia sinistra del cantante ed Harry pensò così di averla convinta – ma io dormo sul divano, buonanotte>> e detto ciò la rossa uscì dalla stanza.
 
“ Che testa dura..” pensò il riccioluto. Scoraggiato e deluso, si mise il “pigiama”, che per lui voleva dire boxer, e si infilò nel letto, riuscendo ad addormentarsi solamente dopo una mezz’ora.
 
Al piano di sotto Ilaria stava sistemando i cuscini e, preso un plaid che i ragazzi tenevano sempre sotto un cuscino della seduta del divano in caso di necessità, si stese su un fianco abbracciando parte del cuscino. Non riuscì a dormire subito, nonostante la giornata fosse stata spossante; troppi pensieri le frullavano nella testa. Tra Harry e ciò che era successo con Zayn, il sonno riuscì a catturarla solamente a notte inoltrata.
 
 
 
In camera di Harry l’orologio segnava le 2:34 quando il riccioluto si svegliò improvvisamente. Si girò dall’altra parte del letto e la vide vuota.
 
“Andiamo, non vorrai mica farti sfuggire quest’occasione...” gli disse la testa mentre fissava il soffitto.
 
Si alzò di scatto e silenziosamente scese le scale. Si avvicinò alla ragazza che finalmente era riuscita ad addormentarsi e la guardò sorridendo. Dopo di che infilò le sue possenti braccia sotto il corpo di lei e l’alzò dal divano.
 
Cercando di non farla svegliare si diresse piano verso camera sua. L’adagiò sul letto e delicatamente si stese anche lui stringendosi il più possibile a lei.
 
<< Che stai facendo?>> mormorò lei mezza addormentata.
 
Harry rimase per un paio di secondi immobile. Ops, l’aveva svegliata.
 
<< Niente – disse con sguardo innocente – é solo un sogno, continua a dormire>> improvvisò lui sistemandosi meglio.
 
Anche se il cervello della rossa era scollegato e in parte era nel mondo dei sogni, aveva capito perfettamente cosa stesse succedendo.
 
La ragazza lo guardò, poi si lasciò stringere meglio.
 
<< Ne parliamo domani, Styles>>
 
   
 
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