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Autore: lou_louu    06/10/2013    3 recensioni
“Ciao! Sono Harry Styles!” mi dice, tendendomi la mano.
Guardo prima la sua enorme mano, per poi rispostare lo sguardo sul suo.
Sorride. Semplicemente sorride.
Gli prendo la mano.
“Amy Payne!”.
Lui si porta la mia mano alla bocca, per poi lasciarvi un piccolo bacio.
“È un piacere, Amy!”.
Ritraggo subito la mano, pulendomi sui jeans il dorso.
Lui ride.
Amicizie, amori e... calcio.
Spero che vi piaccia!
Genere: Comico, Romantico, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 6.




“Mamma noi andiamo!”
“Va bene! State attenti, ragazzi!”
Chiudo la porta e mi incammino con Harry verso il campo da calcio.
Non vedo l’ora di vedere la sua faccia quando capirà con chi ha a che fare!
Il campo non dista molto da casa mia, saranno una decina di minuti e ogni volta io, Jen e Louis ci andiamo insieme a piedi.
Tranne oggi.
Al posto della mia amica c’è un riccio pervertito.
Ancora dieci giorni Amy, ce la puoi fare, ce la devi fare!
“È piuttosto tranquillo qui.”
Mi volto verso di lui per guardarlo.
I ricci sono pettinati all’insù, i pantaloncini neri sono leggermente larghi rispetto alle sue gambe magre e la borsa da calcio è caricata sulle spalle.
Si guarda in giro curioso, con una mano nella felpa bianca.
“Già. A volte è un bene.”
Mi guarda strano.
“Che c’è? A te non piace dormire?”
“Certo! Ma che città è se non c’è nemmeno una discoteca?”
“C’è una discoteca.. più o meno.”
Harry ride.
“Che significa più o meno?”
“Non è proprio un locale stabile. Insomma, è uno di quei posti che aprono solo d’estate e d’inverno ci vanno i vecchietti per fare pilates o giocare a bingo!”.
“Mi piacerebbe andarci.”
“A giocare con i vecchietti? Guarda che sono pestiferi!”
“No!” ride il riccio “Intendevo a ballare!”
Annuisco.
Meno male, mi stavo già preoccupando.
“Davvero sono pestiferi?” mi chiede sorridendo dopo qualche minuto.
Io scoppio a ridere.
“Direi di si! Insomma, se non vincono loro, sono capaci di chiamare la polizia!”
Ridiamo entrambi.
Stranamente, rido molto con Harry e mi fa stare bene.
Ciò non vuol dire che le mie idee su di lui siano cambiate.
Pervertito, ovvio. E anche leccapiedi!
Arriviamo finalmente al campo da calcio.
Dalla collinetta riesco a vedere Jen in mezzo al campo fare dei passaggi con un ragazzo.
Deve essere il suo ospite.
“Andiamo?” mi chiede entusiasta Harry.
Non mi ero accorta che fosse già a metà discesa, mentre io ero ancora sulla strada.
Mi allunga una mano e mi fa cenno con la testa al campo.
Scendo di pochi passi e mi aggrappo al suo braccio.
Se c’è una cosa che non ho mai capito è la presenza di questa dannata discesa!
Io inciampo sempre su queste cose!
Scendiamo lentamente, data la mia goffaggine.
“Per fortuna il campo è piano!” esclama Harry.
“Chiudi il becco!” gli dico, colpendolo sul braccio.
“Amy!”
la voce di Jen mi fa sorridere.
Mollo il braccio del riccio e la borsa ai suoi piedi, per poi correre verso la mia migliore amica.
Lei fa lo stesso, urlando come una pazza, mentre io rido.
Quando ci scontriamo, scoppia un abbraccio tra me e Jen, da cui non vorrei mai più uscire.
“Quanto mi sei mancata!” esclamo.
“Sono solo due giorni che non ci vediamo, Amy!” ride divertita.
Le metto le mani sulle spalle e la allontano un po’ da me.
“Hai idea di cosa ho dovuto passare in questi giorni?”
“Si, ti capisco perfettamente!”
Il suo sguardo scivola dietro di me e so già che si sta mangiando con gli occhi il mio ospite.
“Ti è andata di lusso!” mi dice infatti.
“Non iniziare. Non è come sembra. Ha la faccia da angelo ma è un gran lecchino!”
Jen ridacchia.
“La tua borsa, capitano!” mi dice Harry, facendo cadere la sacca accanto ai miei piedi.
Poi, si sofferma su Jen.
“Tu devi essere Jen.” dice sorridendo.
“Esatto!” esclama la mia amica.
Jen viene subito affiancata da un ragazzo corvino, con due occhi azzurri ghiaccio.
“Finalmente ti conosco, capitano!” mi dice, mostrando i suoi denti bianchissimi.
Ehm… aria, dove sei?!
Mi porge la mano.
“Sono Trevis.”
“Amy.” Sorrido mentre gli stringo la mano.
Rimango affascinata da quei due diamanti che Trevis ha al posto degli occhi.
“Amy, andiamo a cambiarci!”
Jen mi trascina per un braccio fino agli spogliatoi.
“O mio dio!” esclamo, dopo che la porta viene chiusa.
“Lo sooo!” cantilena Jen “Ma neanche il tuo scherza! Te lo avevo detto del capitano!”
Sbuffo, ma un sorriso mi scappa comunque.
Mi cambio velocemente la maglietta, indossando quella della squadra, apposita per gli allenamenti. Mi allaccio le scarpe a sei tacchetti e torno in campo, insieme a Jen.
Nel mezzo del verde troviamo Louis.
“Ehi coach!” esclamo agitando la mano in aria.
Louis si gira verso di noi e mi saluta con la mano, sorridente come al solito.
Piano piano, entrambe le squadre si completano, con l’arrivo degli altri giocatori.
Dopo di che, Louis ed Austin si portano al centro, davanti a tutti, per spiegarci i vari esercizi.
“Non dovete avere paura di dimostrare il vostro potenziale, nessuno vi starà ad osservare. Quindi mettetevi d’impegno! Questa partita entrerà nella storia!”
Sì, come no. Austin sogna un po’ troppo per i miei gusti.
E poi crede davvero che mi beva le sue bugie?
‘Nessuno vi starà ad osservare!’
A meno che tu ti chiama nessuno di secondo nome, non credo proprio che quei pervertiti dell’altra squadra perdano l’occasione di sbirciare il nostro stile di gioco.
E non solo quello.
“Farete gli esercizi a gruppi. Possiamo mantenere le coppie pre-stabilite. Ci saranno quattro coppie per esercizio. Inizierete e vi interromperete al suono del fischietto.”
Dopo le varie spiegazioni, ci alziamo dal prato umido e ci dirigiamo verso gli attrezzi posizionati nel campo.
“Bene bene, capitano! Non vedo l’ora di vedere quello che sai fare.”
La sua voce roca e sicura mi soffia nell’orecchio.
Faccio un balzo in avanti, per poi girarmi e vedere la sua faccia divertita.
Mi fa imbestialire.
“E io non vedo l’ora di vedere la tua faccia per terra, quando mancherai il pallone!”
La voce fastidiosa di Austin ci interrompe.
“Ok, ragazzi. In questo esercizio, dovrete fare lo slalom tra i paletti con la palla. È un esercizio semplice, tanto per riscaldarsi un po’.”
Sposto lo sguardo dall’altra parte del campo e vedo la figura di Louis spiegare al gruppo l’altro esercizio.
Come gli è potuta venire l’idea di tutto ciò? Non riesco a spiegarmelo.
“Come sempre, prima le signore!”.
Mi volto verso Austin, che mi sta porgendo un pallone, sotto lo sguardo di tutti.
Com’è ingenuo.
Prima le signore per capire la tecnica.
Pff, non sono stupida!
Gli prendo la palla dalle mani e mi posiziono davanti al primo paletto arancione, conficcato nel prato verde.
Adesso ti faccio vedere io.
Non appena sento il fischio, scatto in avanti con la palla, aggirando i vari paletti senza difficoltà.
In poco tempo, mi trovo dopo l’ultimo paletto, e mi giro con un sorriso soddisfatto sulle labbra.
Austin annuisce e fa partire il ragazzo che era dietro di me.
Mentre osservo il suo esercizio, gli occhi di Harry mi catturano: sono più.. scuri?
Merda, adesso mi mangia!
Quando anche il ragazzo ha finito, ci sediamo sull’erba accanto ai paletti.
È il turno di Jen.
Prima di partire mi fa l’occhiolino e io ricambio con un sorriso.
Al fischio, i piedi di Jen si muovono velocemente tra i paletti, facendo arrivare la palla alla fine in men che non si dica.
Potrei giurare di aver sentito qualche sospiro mozzato tra gli altri.
La mia amica mi raggiunge e mi batte il cinque.
“Vediamo che cosa sa veramente fare.” mi sussurra, indicando Harry con la testa.
Il riccio si posiziona con la palla.
Dopo il fischio, i suoi piedi iniziano a muoversi, ma con così tanta velocità da non riuscire a distinguerli più.
“Però..” sento sussurrare Jen.
Io sono allibita, senza parole, insomma, avete capito.
Lo fisso con la bocca aperta, mentre lui ci raggiunge sull’erba.
Ma come cavolo fa?
I piedi non si vedevano più, ma solo la palla che avanzava magicamente.
“Chiudi la bocca o ti entreranno le mosche.” mi dice spingendo con un dito il mio mento verso l’alto.
Una linguaccia mi scappa, ma se l’era cercata.
L’esercizio procede bene, tanto che ognuno di noi riesce a fare cinque giri.
Ai turni di Harry mi posizionavo vicino ai paletti, per riuscire a scorgere qualcosa.
Ma invano.
Il fischio di Louis mi libera dai pensieri.
Mi alzo e mi dirigo dall’altra parte di fretta, anche perché Jen mi sta rincorrendo.
Io e lei non ci facciamo mancare le occasioni di divertirci e rimbeccarci.
A volte, ci imitiamo a vicenda, provocando una risata collettiva della squadra e, a volte, anche di Louis.
È per questo che veniamo spesso punite. Ma ne vale la pena.
Arriviamo all’altra postazione dell’esercizio, dove Louis ci aspetta paziente.
Una volta che ci siamo tutti, inizia a spiegarci l’esercizio.
In poche parole, è uno scambio di passaggi, cioè si corre per uno spazio di campo limitato facendo più scambi possibili con il compagno.
Già, perché è un esercizio a coppie!
E indovina indovinello?
Le coppie sono quelle pre-stabilite, avevano detto. Perciò il mio nuovo coinquilino riccio mi farà compagnia.
Che felicità.
“Forza, mettetevi in fila! Farete più giri a testa.”
Ovviamente, Harry non perde l’occasione di farmi umiliare davanti a tutti e si posiziona all’inizio della fila.
Non posso fare altro che affiancarlo.
Dopo avermi passato il pallone, Louis lancia il fischio e inizio l’esercizio.
Passo subito la palla ad Harry, il quale compie due passi per poi ripassarmela.
Finiamo l’esercizio con facilità e torniamo in fila, aspettando il nostro turno.
Dopo una quindicina di minuti, il fischio torna a farsi sentire.
Jen mi affianca subito.
“Che ci faranno fare adesso?” mi domanda preoccupata.
“Non ne ho idea!”
Ed è la verità.
Da quando è arrivato Austin, la mente di Louis è cambiata: sembra più cupo e pensieroso.
Che abbia i miei stessi turbamenti?
La voce di Austin, appunto, squilla dal centro del campo.
“Vi va se facciamo una partitella?”
Che?
Tutti i ragazzi fanno salti di gioia, mentre io e Jen ci scambiamo un’occhiata allarmata.
D’accordo fare gli esercizi insieme, ma non c’è dubbio che io mi metta a giocare con loro prima della finale!
Anche Louis sembra quasi contrario.
“Non credo che sia così necessario, Austin.” Annuncia appunto il nostro coach.
“C’è tempo per quello. Per adesso è meglio se ci limitiamo agli esercizi di rinforzamento.” continua.
Quanto lo amo, quanto lo amoo!
Austin scoppia a ridere.
“Andiamo Tomlinson, non mi dirai che hai paura, vero?”
“Non ho affatto paura, Murray. Dico solo che per me è troppo presto metterli in campo a giocare. Non sono ancora allenati abbastanza.”
Austin ci pensa un po’ su, e con fatica accetta le condizioni di Louis.
Così, l’allenamento continua con noiosi esercizi per un’altra ora.
Ma con questi tizi alle calcagne, non ci si può rilassare nemmeno un momento, o dovremo dire addio alla nostra ambita coppa.
 
***
Il getto di acqua calda sulla mia schiena, mi fa rilassare e così fanno anche i miei muscoli.
L’allenamento è stato piuttosto intenso, soprattutto dopo il rifiuto di Louis alla proposta della partitella. Austin si era alquanto imbestialito da farci sudare sette camicie, se non di più.
E quella reazione è stata la conferma dei miei pensieri: quel maledetto allenatore biondo tinto voleva capire i nostri schemi di gioco.
Grazie al cielo, Louis ha rifiutato o in questo momento saremmo nel cacao fino al collo.
Giro la manovella della doccia fino a farla chiudere e mi infilo l’accappatoio, per poi raggiungere le ragazze nello spogliatoio.
Silenziosamente, mi asciugo e mi vesto, riponendo le cose sporche nella borsa da calcio.
Devo assolutamente darmi una mossa, sia perché non voglio che Liam si mangi la mia cena e sia perché sta facendo buio e dato che devo tornare a casa con Harry, non vorrei essere rapita o cose del genere.
Chiudo la borsa e me la carico in spalla.
“Ciao ragazze, ci vediamo la settimana prossima!” esclamo, agitando la mano verso la mia squadra.
Tutte le ragazze mi salutano, eccetto Jen, che si precipita addosso a me.
“Cos’è questa fretta, capitano? Di solito sei l’ultima ad uscire.”
La sua curiosità mi fa imbestialire a volte.
La ammazzerei per questo.
Ma non vivrei senza di lei, quindi la farei risuscitare.
Cavolo, che mente assassina!
“Non sono di fretta. Ho solo un ospite lecchino e rompi scatole da portare a casa e preferisco farlo mentre c’è ancora chiaro.”
Jen annuisce, poi sorride.
“Ceerto! Non si sa mai cosa potrebbe capitare al buio.”
Mi volto verso di lei, fulminandola con gli occhi.
“Jen!”
“Ehi, te la sei cercata! Conosci la mia mente perversa ormai.”
Che giustificazione!
Però ha ragione, avrei dovuto aspettarmelo.
Sospiro ed esco dallo spogliatoio.
Harry se ne sta lì, appoggiato al muro, accanto alla porta dello spogliatoio.
Ok Amy, non pensare male.
Ma come si fa a non pensare male?!
“Che diamine ci fai qui?!” gli chiedo, forse un po’ troppo agitata.
“Ti aspetto?” mi dice lui retorico.
“E lo devi fare proprio qui, accanto allo spogliatoio di una squadra femminile?” chiedo di nuovo, sottolineando l’ultima parola.
Harry sorride e si avvicina a me.
“Cos’è, sei gelosa capitano?”
Strabuzzo gli occhi e spalanco la bocca.
Che minchiata ha sparato?
No, non lo può aver detto davvero.
“Hai tre secondi per correre, prima che ti riempia di botte!” esclamo a denti stretti.
“Uuh che paura!” ride il riccio, agitando le mani in aria.
Come osa sfottermi?
Sono io che sfotto gli altri!
Infatti, prendo la mia borsa e gliela sbatto sulla spalla, facendolo smettere di ridere.
“Ehi!” esclama, strofinandosi la spalla con la mano.
Alzo il naso, soddisfatta.
“Te l’avevo detto.”
Lo sorpasso, caricandomi di nuovo la borsa sulla schiena e mi dirigo verso l’uscita del campo.
Se mi vuole seguire, saranno fatti suoi.
Un’ombra veloce mi passa accanto, liberandomi del peso della borsa.
Non faccio in tempo a ribattere che la sua voce risuona ancora una volta.
“Come pensi di batterci se sei così lenta?” mi chiede Harry, correndo verso il parcheggio.
Maledetto!
Lo rincorro furiosa, mentre penso ad una vendetta.
Sì, credo che questa sera possa andare a letto senza cena.
Come sei malefica, Amy!
“Harry! Ridammi la borsa subito!”
Il riccio continua a correre, superando la sua squadra e facendoli ridere.
Sappi ch ti taglierò quelle belle gambine che ti ritrovi, Styles. Vedremo se avrai ancora voglia di correre dopo.
Prima di varcare l’uscita del centro sportivo, sento Austin dire a Louis:
“Visto? Te lo avevo detto che avrebbero legato!”
Già. Ci hai preso in pieno, biondo dei miei stivali.
Sono così legata ad Harry pervertito Styles che potrei anche ucciderlo sul posto.
Se non è amicizia questa.









 

NI-HAO


Buonasera a tutte e buon ottobreee :D
Finalmente siamo ad 
autunnooooo (bleah).
Io sinceramente, non vedo l'ora che sia natale.
Ma non ve ne frega un accidente.
Passando al capitolo, lo so, fa davvero schifo, ma oggi ero senza ispirazione.
L'ho scritto e riscritto almeno 3 volte.
Quindi se vi fa venire il vomito o altre malattie simili, vi capisco perfettamente.
Maaaa fatemi sapere comunque cosa ne pensate.
Un mega e sincero grazie a tutte quelle che seguono la mia storia!
Vi voglio beneeeee :3
Una domanda: voi non avete freddo oggi?
Io ho le mani congelate e giro in pigiama da stamattina.
Bah, 
misteri della vitaaaaa.
Basta, sto delirando.
L'unica cosa positiva di oggi credo sia stato quel tiramisù *-*
Vado a deprimermi.
Un bacioneeeee <3
Lu :3
  
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