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Autore: JjUuSsTtIiNnn    06/10/2013    0 recensioni
Sarah, una ragazza comune, si trova ad affrontare una nuova esperienza a soli 15 anni. Sua mamma, ha appena litigato con suo padre e nel giro di un giorno ha preparato le valige per trasferirsi. Sarah insieme alla mamma, si trasferisce in un piccolo paesino del Canada, Stratford. Conoscerà nuove ragazze e nuovi ragazze che la trascineranno in un mondo ancora sconosciuto per lei.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo, Violenza | Contesto: Scolastico
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19:59. 20:00. Sono già le otto pomeridiane e sto ancora aspettando che quel ragazzo, Justin venga a casa mia. Sono in cucina con mia mamma, lei sta preparando la cena mentre io compilo alcuni moduli di iscrizione alla scuola superiore di Stratford. Nome: Sarah Cognome: Fredicton Via:...... 'Ehm..mamma ma in che via viviamo scusa?' 'In via Georg..' Viene bruscamente interrotta dal suono isterico del campanello di casa. 'Ma chi è!!?' Si domanda mia madre alquanto spaventata 'Tranquilla è una persona che ho tentato di conoscere oggi!' 'Puoi dirgli di tornare più tardi? Dobbiamo mangiare!' '...ehm...è un ragazzo...' Dico arrossando. Mamma sbuffa ma poi fa un mezzo sorrisetto. 'Eh va beeeneee' 'Grazie mami!' 'Vado a mangiare nello studio da sola...poi uscirò per una passeggiata! Niente cavolate in casa mia!' Non conoscevo neanche Justin che mia madre aveva già iniziato a mettere le mani davanti. È fastidioso! 'Okay mamma! Non ti preoccupare così tanto...non lo conosco nemmeno' Fa una smorfia, prende il piatto con la pasta e si dirige verso lo studio. Subito mi ricordo di Justin che aveva atteso tutto questo tempo. Corro alla porta e mentre la apro incrocio lo sguardo sullo specchio. Ero un disastro, i miei capelli sono praticamente tutti arruffati. 'Ciao' dico. Lo guardo negli occhi e poi mi accorgo che ha in mano una scatola. 'Ehi! Per un momento ho pensato che mi avessi già dato buca' 'No figurati' Justin fa un passo avanti e io mi sposto leggermente facendogli segno con la mano di accomodarsi. Una volta chiusa la porta alle mie spalle torno da lui che nel frattempo si era accomodato sul divano del salotto. Non mi siedo sullo stesso divano ma su quello accanto. Mantengo sempre le distanze per via della mia timidezza. 'È una casa molto accogliente' 'Gia, ma dobbiamo ancora sistemare ancora alcune cose' 'Siamo da soli?' 'No, mia mamma sta cenando nello studio ma più tardi uscirà...' 'Ti ho portato una cosa' mi porge la scatola che tanto avevo fissato fino a qualche secondo prima. Sono curiosa. Tolgo la carta, apro la scatola e torvo dentro dei cioccolatini. Amo i cioccolatini! Alzo lo sguardo e noto che mi stava fissando. Chissà da quanto...perché mi guarda!? 'Grazie! Non dovevi disturbarti!' 'Disturbarmi?' 'Gia' La situazione si fa imbarazzante, stava calando quel silenzio odioso. Non avrei avuto il coraggio di rompere il ghiaccio. Per fortuna lui scatta in piedi. 'Bhe, non so, presentami un po' la tua nuova casa' 'Ok, con piacere' Mi alzo e ripenso al fatto che se sarebbe restato seduto sarebbe stato meglio. Ma ormai era troppo tardi. Mi metto davanti a lui e gli faccio strada lungo le scale, presento tutta la casa fino ad entrare in camera mia. 'Questa è la mia camera' 'È bellissima! Posso?' Mi chiede se può sedersi sul letto ed io annuisco. 'È morbidissimo' dice lui. 'Lo so' mi siedo accanto a lui. Justin si abbassa fino a rimanere sui gomiti. Io invece rimango seduta. Merda non so cosa fare. Cosa guardo? Lo guardo? Mi giro? No meglio restare così? Magari pensa che non mi interessa. Che non mi interessa.... Ok, lo ammetto mi sono presa una cotta! Lui è così dolce, disponibile e solare. Sorride sempre e io amo il suo sorriso. È una nuova droga. Si una droga. Mentre mi faccio filmini mentali non mi accorgo che Justin era tornato seduto e mi stava fissando intensamente. 'Sei bellissima' 'No, non è vero.' La sua mano si stacca dal letto e passa delicatamente sul mio viso. Mi mette i capelli dietro l'orecchio e torna a guardarmi. 'Mi sono appena innamorato di una ragazza stupenda' dice sottovoce. Si avvicina, si avvicina ancora fino a farmi indietreggiare lentamente di pochi centimetri. Alzo lo sguardo e...
  
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