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Autore: la_ragazza_bassa    07/10/2013    0 recensioni
Angelica, una ragazza di 13 anni, vive a Londra con il padre. A scuola si trova faccia a faccia con cinque ragazzi famosi a lei sconosciuti. entrambi sconvolgeranno le loro vite dopo questo incontro. Creeranno un legame impossibile da spezzare nonostante divergenze e problemi.
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SCUSA COSA HAI DETTO?! Finalmente la campanella era suonata. Tutto quel trambusto iniziava ad infastidirla. Dopo una ventina di minuti tutta la folla si sparse nelle varie classi e Sara tornò da Angelica. < Angy come mai quella faccia? >. Angelica aveva provato in tutti i modi a nascondere quello che pensava ma non era molto brava in questo tipo di cose. < mi ha dato fastidio tutto quel trambusto. E poi per cosa? Per cinque nuovi ragazzi? Ma per favore. >. Sara la guardò con tanto di occhi sgranati. < beh che c’è Sara? >. < Angy tu, tu vorresti dirmi che non sai chi sono quei pezzi di ragazzi?! >. Angelica la fissò. < no, e non mi interessa nemmeno saperlo. Ora andiamo in classe, non ho voglia di prendermi una nota per essere rimasta a parlare di cinque ragazzi invece di seguire le lezioni. >. Sara non riusciva ancora a credere a quello che aveva sentito, ma evitò di discutere. Sapeva che quando Angelica diceva “ no “ era no e basta. Entrarono in classe e fortunatamente non c’ era ancora molta gente. Angelica e Sara si andarono a sedere ai rispettivi posti e , dopo una decina di minuti, le lezioni in cominciarono. Il professore continuava a parlare quando ad un certo punto qualcuno bussò alla porta interrompendo la lezione. < avanti. >. Un ragazzo alto, biondo, dagli occhi azzurro cielo e muscoloso entrò in classe con un’ aria spaesata. < mi scusi prof. Ho avuto un contrattempo. >. Il professore lo squadrò dalla testa ai piedi poi lo mandò al suo nuovo posto, dietro ad Angelica, che non si era accorta di nulla poiché era troppo impegnata a prendere appunti. Le lezioni ripresero come se niente fosse. Il nuovo arrivvato veniva interrottamente fissato da tutte le ragazze della classe. Angelica alzò gli occhi dal foglio per poco ma abbastanza da vedere che tutte le sue compagne fissavano il banco da lei considerato vuoto, dietro di lei. Non ci fece caso e riprese a scrivere. < hey tu. Cosa qui davanti. Come ti chiami? >. Angelica non riuscì a capire chi stesse bisbigliando dietro di lei ma fu molto seccata dal suo intervento. < che te frega. > rispose secca. < dai non fare la difficile. Dimmi come ti chiami. >. < finiscila! >. Il tono della sua voce era un po’ più alto e il professore se ne accorse e la riprese. < Angelica la vogliamo finire?! >. < mi scusi prof. >. < bel nome! > bisbigliò il nuovo arrivato. Angelica si morse il labbro, sperava non fosse riuscito a sentire. La campanella suonò e tutti uscirono. Angelica si diresse verso il suo armadietto. Sentiva qualcuno camminare dietro di lei ma pensava fosse Sara così non ci fece caso e continuò a camminare indefferente. Arrivò al suo armadietto e lo aprì. Dopo aver riposto con cura i suoi libri e i quaderni lo richiuse facendo un salto dallo spavento. < chi si rivede! >. < e tu chi saresti? >. Il ragazzo lo guardò stupito. Un sorrisetto si disegnò sulla sua faccia. < il ragazzo con cui hai conversato tutta la lezione. >. Angelica roteò gli occhi infastidita. < scusami devo andare. Ciao >. Il ragazzo rimase lì impalato vedendo la ragazza allontanarsi da lui. < ma scusa non ti interessa sapere come mi chiamo? >. Angelica sbuffò. < no, almeno che tu poi te ne vada >. Il ragazzo le si piantò di fronte. < piacere Niall Horan. >. Angelica lo fissò negli occhi solo pochi secondi, ma in quel poco tempo si era già persa in quella massa di blu. < piacere di conoscerti ciao >. Angelica se ne andò e il ragazzo fu sommerso da un gruppetto di ragazze e da dov’ era non riusciva a vedere dove fosse diretta la ragazza. Angelica tirò un sospiro, finalmente era riuscita a disfarsi di quel ragazzo. Nonostante le desse tanto fastidio, non riusciva a togliersi dalla mente quei meravigliosi pezzi di cielo che quel ragazzo si trovava come occhi. Era persa nei suoi pensieri quando un’ ltra distrazione la riportò al presente. < stare attenti a dove si va è un’ optional in questa scuola? >. < guardare dove si mette i piedi lo è per te? >. < come siamo simpatici e accoglienti. >. un ragazzo alto, magro, con ricci perfetti e due smeraldi al posto degli occhi incombeva sulla ragazza. Angelica si alzò dopo aver raccoltò tutti i libri che le rano caduti. Il ragazzo la fissava. < e tu cos’ hai da fissare? Ahh fa niente. Ciao >. Se ne andò. Il ragazzo si girò, sbuffò e poi continuo per la sua strada. Angelica andò in bagno e la seconda campanella suonò.
  
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