No,non era possibile che avevo lasciato i miei vestiti puliti a casa.
Non era possibile.
Mi sedetti sul banco,il peggio era che non riuscivo neanche a trovare i
vestiti che avevo usato per fare ginnastica. Li lasciavo sempre nello stesso
posto per paura di perderli:a destra nel primo banco.
Ero sicuro che qualcuno me li aveva presi e nascosti.
E quel qualcuno,ne ero sicuro era Liam.
Mi sedetti sul banco scoraggiato.
Avevo due opzioni:
O andavo da Liam e gli chiedevo i miei vestiti (neanche per sogno),
o me ne andavo a casa con soltanto un asciugamano in vita.
Sfortunatamente anche la seconda opzione era fuori questione.
Eravamo in ottobre.
Un po’ di giorni fa aveva nevicato.
Fuori faceva un freddo cane.
E più importante di tutti:non mi sarei mai umiliato in quel modo.
L’unica cosa che potevo fare era aspettare,presi la mia corona di fiori,che fortunatamente
Liam non aveva preso(sia lodato il Dio delle corone di fiori) e me la misi in testa.
In seguito mi sedetti e mi misi ad aspettare,aspettare cosa?
Neanche io lo sapevo.
***
Pov Louis.
Dovevo ammetterlo,l’idea di Liam era stata geniale:nascondere
i vestiti di quello sfigato e visto che non ci vedeva niente era
impossibile che li avrebbe ritrovati.
Quel giorno ero stato trattenuto dai professori per parlare di quanto
il mio comportamento fosse scorretto e altre cose noiose a cui
non avevo prestato la minima attenzione.
I miei voti non erano così disastrosi,anzi,era il mio comportamento che
lasciava desiderare,la scuola era cominciata da poco ed era già stato
richiamato un botto di volte dal preside.
Mi ero dimenticato di fare i compiti e venivo richiamato,
prendevo un quattro perché non avevo studiato e venivo richiamato,
avevo rinchiuso uno sfigato nel bagno e venivo richiamato,
fumavo nel bagno e venivo richiamato,
ormai non valeva neanche più la pena tentare,tanto venivo sempre richiamato.
Mi diressi verso lo spogliatoio,avevo dimenticato la mia borsa con il cambio
là dentro. Quel giorno il nostro allenatore era malato e quindi non avevamo gli
allenamenti.
Aprì la porta degli spogliatoi quando senti qualcuno piangere,dio santo.
Mi avvicinai al rumore del pianto per sentire da chi proveniva,mi sarei potuto
fare una bella risata.
Lì seduto ci trovai Harry.
Mi ero sempre chiesto come uno sfigato come lui potesse essere fratellastro di Gemma.
Lei mi aveva detto che non aveva niente a che fare con Harry;suo padre aveva
sposato la madre di Harry e fine della storia.
Harry non era così brutto,anzi,era un figo da paura;oltre ad essere cotto di me,aveva
delle gambe bellissime,delle labbra magnifiche e un culo da pura.
L’unico problema era che era cieco e che andava dappertutto con una corona di fiori
in testa.
Me lo sarei portato volentieri a letto uno come lui,ma già stavo uscendo con qualcuno
in questo periodo:Gemma.
Mi avvicinai a Harry,calcolando che avevamo finito la lezione di ginnastica alle quattro
e che ora erano le sette,aveva aspettato tre ore là seduto con solo un asciugamano in vita.
Probabilmente non mi aveva sentito visto che stava ancora con le mani sugli occhi.
Aprì la mia borsa che nel frattempo avevo trovato; e presi le prime cose che mi
capitarono tra le mani:dei jeans,e una felpa.
Li presi e glieli lanciai addosso.
***
Pov Harry.
Ero rimasto veramente sorpreso quando Louis mi aveva lanciato
quei vestiti,ma la cosa che mi aveva sorpreso più di tutto era
la felpa che mi aveva lanciato.
Anche se non potevo vederla toccando la parte di dietro avevo
sentito delle lettere in evidenza.
Non poteva essere.
Louis non mi avrebbe mai dato quella felpa.
Non avrebbe mai.
Mi misi i vestiti che mi aveva lanciato e me ne andai.
Quella sera sarei andato ad una festa.
Sarei andato alla festa di Niall.
Ovviamente non ci sarei andato da solo.
Talisha ed un certo Zayn che Talisha trovava molto
simpatico mi avrebbero accompagnati.
Se soltanto avrei saputo quello che sarebbe successo,non ci sarei mai andato.
Anzi sarei rimasto a casa,senza fare un bel niente.