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Autore: anaibes    07/10/2013    1 recensioni
E cosa ne pensaste voi se di botto moriste? Cosa vi attende dopo? Solo andando avanti lo scoprirete...
Ps. La mia idea iniziale è quella di scrivere tanti capitoli, quindi perchè vi piaccia leggete almeno i primi due :D Sono bene accette le critiche e i consigli! :D Grazie a tutti!
Genere: Fantasy, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La cerimonia di passaggio si sarebbe tenuta tra tre giorni, nel frattempo mio padre mi aveva aiutata ad ambientarmi un po’ in quel posto così strano e nuovo per me. Avevo conosciuto altre “persone”, tra cui Gaius, il migliore amico di mio padre. Gaius era un angelo molto più antico di noi, era uno degli “antichi” come venivano chiamati coloro che avevano più di duecento anni, infatti lui era morto nel lontano 1745 nella lontana Scozia. Anche lui era morto con quella che era considerata a quel tempo una delle peggiori malattie, la peste. Scoprii che era molto saggio e un attento osservatore della natura. Con mia sorpresa scoprii che lui era stato l’angelo custode del mio stesso padre e che era grazie a lui se anche lui era oggi un angelo bianco. Mi spiegò molto di quel posto. L’ambiente era molto luminoso, ma ciò che mi colpì maggiormente fu l’odore che si percepiva ovunque, sapeva di menta, eucalipto, tiglio e rosmarino. Ovunque un profumo bellissimo permeava l’aria, era una sensazione nuova ma estremamente bella, mi faceva venire sempre l’istinto di chiudere gli occhi e cercare “a naso” la fonte di tanto profumo. Il palazzo dove soggiornavamo io e mio padre scoprii che aveva un nome “La rosa di fuoco” un nome particolare, lo devo ammettere era molto scenografico. Il palazzo era composto da due piani e una terrazza. La facciata ricordava un tempio greco, aveva colonne di marmo e una porta che sapeva di antico, a dir la verità incuteva un po’ di disagio, non sembrava una casa, sembrava un museo della storia greca o egizia, ma a differenza della mia precedente casa questo posto anche se era così immenso aveva un che di accogliente. Mentre mi trovavo lungo il vialetto a passeggiare con Gaius, mio padre arrivò da dietro e mi tappò gli occhi. Era un ragazzino a volte, non sono all’aspetto! -Cucù, indovina chi sono! Ti do un indizio, sono il secondo angelo più bello in questo posto.- mi disse sprizzando felicità da tutti i pori. -Mmm, vediamo.. chi può mai essere?- dissi io fingendo di non averlo riconosciuto. -Forse un certo, Daniel?- risposi io con un sorriso mentre mi toglievo le mani dagli occhi. Mi mise un braccio attorno alle spalle e mi trascino via. -Scusa amico, te la rubo solo un attimo- gridò a Gaius che scuotè la testa in segno di rassegnazione come se ci fosse abituato, mentre gli spuntava un sorriso sghembo sul viso.
  
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