Shizune posò le mani sulle ginocchia, esausta per l'allenamento a cui Gai la sottoponeva da due giorni.

“ Gai, per favore, facciamo una pausa” disse in un soffio.

L'uomo era concentrato a fissare qualcosa oltre la sua testa.

“ D'accordo” le rispose, senza ancora guardarla, “ fermiamoci un attimo”.

La donna lo ringraziò mentalmente.

“ Certo che Lee deve avere una resistenza fuori dall'ordinario, per sottoporsi a questi allenamenti” commentò lei, “ma non si può di certo negare che sia un ragazzo in gamba”.

Gai sorrise fiero. “ Apprezzo molto le tue parole, Shizune. Quindi significa che sono un buon maestro?”.

“ Direi di sì”.

Lui rise.

“ Tsunade è molto più rigida, su certi aspetti. Penso che tutto ciò sia determinato dal suo temperamento”.

“ Sakura è considerata la sua copia perfetta” affermò Gai.

Shizune sorrise, pensando a quanto duramente, l'allieva di Kakashi, si stesse allenando da due mesi a quella parte.

“ Già. E' molto intelligente e sono dell'idea che farà molta strada”.

“ Si prospetta una generazione piena di talenti, quella di Naruto e gli altri”.

“ Sono tutti ottimi shinobi e con il tempo, diventeranno ancora migliori di quanto non lo siano già”.

“ Lo sai, Shizune. A volte mi viene da pensare alla nostra, di generazione. Di certo non siamo stati fortunati, soprattutto Kakashi. Ma non è poi così male”.

“ Cosa intendi?”.

Gai rimase a lungo in silenzio.

Gli occhi scuri incrociarono quelli della Kunoichi, per la prima volta, carichi di esitazione.

Shizune attese pazientemente.

“ Se te lo dico, temo che tu possa fraintendermi”.

“ Provaci, almeno” lo incalzò, regalandogli un morbido sorriso.

L'uomo sospirò.

“ Siamo nati nella stessa epoca. Sono felice di aver conosciuto una Kunoichi come te”.

Il viso di lei assunse delle vivaci tonalità porpora.

“ Io, ecco...non so cosa dire. Caspita!Mi hai detto una cosa bellissima. Ricambiata, oltretutto. Non travisare le mie parole. Però sei una di quelle persone che mi fa piacere avere intorno. Sei un grande ninja, Gai ” concluse, borbottando.

“ Ma guarda che bella scenetta!”.

I due si voltarono verso la provenienza della voce.

“ Signorina Tsunade!” la salutò il ninja.

“ Giusto perchè mi mancavano le sue allusioni”.

La mora osservò la bionda avvicinarsi a loro, seguita da Rock Lee, Neji e Tenten.

“ Ragazzi!” esclamarono all'unisono Shizune e Gai.

“ Da quando hanno iniziato a vivere in simbiosi?” chiese sottovoce la maestra d'armi allo Hyuuga.

Le labbra di quest'ultimo si stirarono in un sorriso divertito.

Rock Lee, sentendo il commento, si lasciò scappare un borbottio di fastidio.

“ Proprio voi due stavo cercando. Gai tu e la tua squadra, con l'aggiunta di Shizune. Andrete in missione nel Villaggio della Neve. Dovrete catturare due criminali di rango S che hanno rubato delle pergamene di jutsu segreti al Daymo dello stesso e riportargliele”.

“ E io cosa c'entro?”.

“ Sei un medico, no?” ribatte Tsunade.

Shizune incrociò le braccia al petto, gonfiando le guance.

Quella donna le avrebbe fatto saltare tutti i suoi poveri nervi.

“ Se non ci sono altre obiezioni. Partirete oggi stesso. Buon viaggio!”.

Non sapeva perchè, ma si sentiva tremendamente a disagio con i tre giovani.

Come se Neji, Lee e Tenten le stessero urlando qualcosa che lei non riusciva a captare.

Gai le toccò con leggerezza una spalla.

“ Come?”.

“ Ti senti bene?”.

“ Io, sì. Alla grande!” ecco, la sua voce era uscita troppo stridula.

L'uomo la fissò, sicuro che stesse mentendo.

“ Non lo so...i tuoi occhi dicono altro”.

“ I...i miei occhi?”.

“ Posso basarmi solo su quelli. Il tuo viso è sempre così serio”.

Suo malgrado, rise “ indubbiamente”.

Lo shinobi, con un balzo, si affiancò a Rock Lee.

Shizune rimase a osservare sovrappensiero la sua schiena.

Poi, scosse la testa con un sorriso.

Un atteggiamento che all'acuta Tenten non sfuggì.

“ Direi di fermarci in questo spiazzo per la notte. Ripartiremo all'alba”.

“ Maestro, se per lei non è un problema, rimarrei io di guardia” propose Lee.

“ Nessun problema, ragazzo mio”.

Shizune osservò i piedi di Lee dondolarsi giù dal ramo.

Si affiancò a lui con un balzo.

Doveva togliersi quel cruccio dalla mente.

“ Signorina. Lei non dorme?” domandò il ragazzo.

“ Oh, non preoccuparti. Sopravviverò” gli rispose con un sorriso.

“ Come stanno andando gli allenamenti con il Maestro Gai?”.

“ Potrebbero andare meglio”.

Lee non capì quell'affermazione.

“ E' dura”.

Lui rise, “ posso immaginare. Ci sono passato anch'io”.

“ Rock Lee, ascolta. Spero che tu e la tua squadra non mi considerate un'intrusa. Insomma, apprezzo molto che Gai si occupi di me, però non vorrei toglierli del tempo prezioso che può benissimo spendere con voi. Non so se mi sono spiegata bene”.

Una scintilla si accese nello sguardo scuro del giovane ninja, “ non deve preoccuparsi, Shizune. Noi non la consideriamo affatto come si vede lei” le sorrise, per dare più enfasi alla frase.

Shizune si grattò la testa, imbarazzata “ devo ringraziarti, allora”.

“ Quella che porta al collo, gliel'ha data il maestro?”.

“ Sì. Perchè? Eri con lui?”.

La curiosità della donna mise Lee in una grande difficoltà.

Non poteva starsene zitto, di tanto in tanto?

Anche Tenten glielo ripeteva sempre.

“ Io?No. Me l'ha detto lui, del ritrovo di una collana. E ho pensato che era...insomma, la sua”.

“ E' la verità?”.

Colto in fallo.

“ Credo sia ora di andare” il ninja balzò giù dal tronco.