Quando
ero viva, mi capitava di
pensare che per ogni cosa brutta che succedeva, in un’altra
parte del mondo ne
succedesse una bella, ero convinta che esistesse questa sorta di
equilibrio, e
ora guardando il Distretto 12 tramite il laghetto ne sono sempre
più convinta.
La
guerra ha distrutto tante
cose, le case, le persone ma non la speranza.
Vedo
brillare gli occhi di ogni
singola persona superstite del Dodici.
Non
ci sono più cadaveri o resti
di cose che potessero assomigliare a persone, hanno raccolto tutto e
l’hanno
sotterrato in una grande fossa comune vicino al Prato, a qualcuno
è venuta
l'idea come Peeta di trapiantare sopra dei fiori di tutti i colori, ho
visto un
uomo con una lunga barba darsi da fare, cercando di creare una specie
di recinzione
con della legna racimolata dalle macerie. Non ci sono lapidi con i nomi
ma
almeno ora tutti hanno un posto, dove ricordare i propri cari.
Ci
sono una ventina di uomini che
stanno ricostruendo le case, le donne li aiutano porgendogli le cose o
spazzando per terra, i pochi bambini invece di giocare come dovrebbe
essere,
aiutano le madri o i padri.
Il
distretto si è unito per
rinascere.
Ogni
settimana arriva un treno da
Capitol City con dentro sempre cose diverse, a volte legna o materiali
edilizi,
a volte cibo, a volte perfino stoffe.
Un
giorno Rue mi fa notare che
questa settimana sopra ogni vagone oltre ai soliti aiuti c'è
un grande oggetto
imballato.
Tutti
nei 13 Distretti sono
sorpresi quando scoprono che l'oggetto che si trovano davanti
è una statua
raffigurante due bambini, un maschio e una femmina, la bambina ha le
tre dita
della mano sinistra premute contro le labbra e il bambino ha la mano
alzata nel
gesto di rispetto tipico del mio Distretto.
Con
Rue diamo un’occhiata ai vari
distretti, tutti senza bisogno di un ordine preciso, mettono il
monumento nei luoghi,
dove hanno sotterrato le persone che hanno perso la vita durante la
guerra, ora
tutti a Panem hanno un vero e proprio monumento per i caduti.
La
Paylor in diretta televisiva
dice che nelle basi delle statue verranno incisi i nomi dei caduti,
dopo una
settimana sia il mio nome che quello di Rue vengono incisi insieme a
quello di molte
altre persone.
Vedo
Rue irrigidirsi quando dal
lago osserva sua madre accarezzare con il dito il suo nome inciso nella
pietra,
-Mi
manchi uccellino.- sua mamma
ha gli occhi lucidi, è triste, ma quando la sorellina
più piccola di Rue la
tira con la manina, si riprende e sorride.
Non
mi sorprendo quando vedo Rue
strappare dal terreno un piccolo mazzetto di Alyssum e buttarlo
delicatamente
nel laghetto. La guardo mentre chiude gli occhi per trattenere le
lacrime e
sussurra.
«Sto
bene mamma, stai
tranquilla, ti voglio bene.»
Durante
la settimana assistiamo
alle visite ai monumenti, Rue mi fa notare tutti i nomi dei
partecipanti alle
ultime due edizioni dei giochi.
Ci
accorgiamo che molto spesso
vicino ai nomi dei partecipanti ci sono i nomi dei familiari.
Il
nome di Marvel il ragazzo che
ha ucciso Rue è vicino ad altri quattro nomi, e quando
notiamo che i nomi
vengono incisi senza nessun altro suo familiare presente capiamo che la
sua
intera famiglia è morta, stessa cosa per la ragazza del suo
stesso di distretto
Glimmer, Cato che era arrivato in finale nei primi giochi di mia
sorella, ha
vicino il nome di un certo Tyle, che presumiamo sia il fratellino
minore, visto
che i genitori sono entrambi vivi, Clove nella guerra ha perso la
madre, la
ragazza che Rue soprannomina Faccia di Volpe ha perso entrambi i
genitori e la
sorellina, accanto al nome di Thresh invece c'è il nome di
quella che Rue mi
dice essere sua nonna.
A
un certo punto Rue scatta e si
mette in piedi cominciando a camminare.
«I
miei familiari sono stati i
più fortunati, sono tutti vivi.» Mi guarda e mi
sorride triste, scommetto che
sta pensando alla possibilità di vedere una delle sue
sorelline morire durante
la guerra, io la guardo, le rivolgo un sorriso prendendole la mano, e
poi
continuiamo a guardare.
Vedo
mia madre fare compagnia ad
Annie Cresta mentre guarda per ore con aria persa il nome di Finnick
Odair. Se
non sapessi le sue reali condizioni, non noterei neanche quel lieve
gonfiore
che si nota nel suo grembo.
Mia
madre le sta vicina, dopo un
po' di tempo le mette una mano sopra la spalla e dopo molti altri
minuti riesce
a convincerla a tornare a casa.
Infine
vediamo Peeta guardare i
nomi dei suoi familiari, mi spavento quando vedo le sue pupille
allargarsi, in
preda ai flashback si rannicchia vicino un albero e stringe i denti
conficcandosi le unghie delle dita nelle mani.
Solo
dopo molte ore, la figura di
Haymitch gli si avvicina.
-Ragazzo
ci hai fatto spaventare!
Sae ha detto di averti visto uscire ore fa!- Peeta continua a stare
zitto,
mentre Haymitch gli si avvicina.
-Peeta
stai bene?- quando
Haymitch si accorge delle condizioni del ragazzo che gli sta vicino,
s’inginocchia
e lo guarda negli occhi.
-Lasciami
stare qui Haymitch!
Farò del male a qualcuno me lo sento!- Peeta è
visibilmente scosso, mentre
chiude gli occhi, il suo mentore si alza e sospira.
-Katniss
darà i numeri se non ti
vedrà tornare.- al nome di mia sorella gli occhi del ragazzo
del pane si
allargano, facendosi ancora più neri, ma il mentore continua.
-Ti
ricordi la prima volta che
abbiamo parlato?- Haymitch ride e Peeta alza lo sguardo verso di lui
incuriosito, ma non risponde.
-Mi
hai detto che eri fottuto.-
Peeta contrae la bocca contrariato.
-Non
ti ho detto questo!-
-Non
in questo termine, eri
innamorato di quella ragazza e volevi proteggerla. Il senso
è quello.- Haymitch
continua a sorridere.
-E
allora?- Peeta continua a
guardarlo, continuando a non capire dove vuole arrivare il suo mentore.
-Bè
sei stato capace di non
ucciderla per tutto questo tempo, il ché è
davvero difficile se mettiamo in
conto due Hunger games e il suo carattere scorbutico! Non credo proprio
che ci
riusciresti ora che si sta cominciando ad ammorbidire.-
-In
che senso ammorbidire?- Peeta
lo guarda, continuando ancora a non capire.
-E
io che credevo che fosse lei
quella ottusa! Oh cielo! Sai se una donna chiede a un uomo di dormire
nel suo
letto non lo fa per fare un pigiama party!-
-E
tu come sai che dormo con
lei?- Le guance di Peeta si sono colorate di un rosso intenso, mentre
Haymitch
gli porge una mano per farlo alzare.
-Sae
è la mia spia segreta.-
-Ma
lei non mi vuole in quel
senso, mi vede solo come un amico.- Haymitch scoppia a ridere,
cominciando a
camminare.
-Si
credici! Ragazzo credevo
fossi più sveglio di così! Forza andiamo a casa,
ho fame!-
Peeta
si alza, e poi sussurra.
-Grazie.-
Haymitch si gira e lo
guarda.
-Bastava
farti pensare alle cose
belle, provaci da solo la prossima volta invece di scomparire per ore.-
Peeta
annuisce sorridendo e s’incamminano verso il Villaggio dei
vincitori.
Quando
arrivano a casa, Sae ha
già preparato tutto per la cena, e quando tutti si siedono a
tavola, vedo gli
occhi di mia sorella posarsi su quelli di Peeta e riesco a notare tutti
i suoi
muscoli che si rilassano.
La
cena trascorre silenziosa,
oggi nessuno è in vena di parole, Sae come Peeta
è andata a guardare il nome di
suo figlio scritto sotto il monumento perciò quando finisce
si congeda dicendo
che deve andare a casa della nuora a fare compagnia a lei e alla sua
nipotina.
Haymitch
dopo dieci minuti fa lo
stesso dicendo che deve fare compagnia alla bottiglia di whisky che
è riuscito
a procurarsi di mattina.
-Dovremmo
fare qualcosa per far
smettere Haymitch.- esclama Peeta mentre si alza e comincia a
sparecchiare.
-Sarebbe
più facile vedere un
cavallo alato, credimi nel Tredici ci hanno provato, è tutto
inutile.- Katniss
sorride amaramente, e lui ricambia.
-A
proposito di Distretto 13,
oggi il Dr. Aurelius mi ha detto per l'ennesima volta di convincerti a
rispondere al telefono.-
-Non
voglio parlare con lui, non
ho niente da dirgli.- Katniss abbassa lo sguardo ma Peeta continua
imperterrito.
-Kat,
tranquilla, non è
invasivo come sembra, non ti chiederà nulla di che, dovresti
farlo sul serio,
da ottimi consigli.- Mia sorella rialza la testa incuriosita.
-Voi
di che parlate?- Peeta
improvvisamente si fa rosso in viso.
-Di
solito mi chiede cosa ho
fatto, se ho avuto episodi, poi parliamo sempre di cose diverse,
è un’ottima
compagnia.-
-Ma...-
-Kat!
Lui ha impedito che tu
finissi in galera, devi solo rispondere al telefono! Non è
questo grande
sforzo!- Katniss sentendosi rimproverata, sbuffa, si alza per
andarsene, ma
quando incontra gli occhi di Peeta, si blocca, arrossisce e sbuffa
un’altra
volta.
-Ok.-
Lui sorride capendo di aver
vinto la piccola battaglia.
-Non
ci credo! Katniss Everdeen
che mi ascolta!- Lei lo guarda dispettosa mentre lui ride.
-Non
abituarti!- Poi sbuffa un
ultima volta e s’incammina verso le scale.
Quando
arriva nella stanza, si
dirige in bagno, si ferma a guardare il proprio riflesso, si tocca le
guance
leggermente arrossate.
-Ma
che cavolo mi sta succedendo?
Da quando sono così accondiscendente?- Io e Rue scoppiamo a
ridere, mentre la
ragazzina che mi sta accanto urla «Sei innamorata
imbecille!» mentre saltella
lungo tutto il laghetto, io come ha fatto lei prima, prendo un mazzetto
di
Alyssum, e lo butto nel laghetto.
Quando
Katniss esce dal bagno,
nota subito i fiorellini sopra il comodino, gli si avvicina e se li
porta
vicino per annusarli, nello stesso momento entra nella stanza Peeta.
-Kat...
- Lui nota cosa ha in
mano lei e s’interrompe -Che sono quelli?-
-Fiori.-
Lei gli si avvicina e
glieli porge -Annusa senti che buon odore.-
Peeta
raccoglie i fiori e dopo
aver sentito l'odore dei piccoli fiorellini, sorride.
-Hanno
un odore che
tranquillizza.-
-Ho
pensato la stessa cosa, non
mi ricordo il nome, ma li ho visti una volta nel libro delle piante
della mia
famiglia, mia madre li usava nei suoi infusi per stare bene.-
Peeta
sorride e mia sorella lo guarda ricordandosi improvvisamente qualcosa.
-Cosa
stavi per dire?- Lui la
guarda e il sorriso scompare dal suo volto.
-Ti
stavo per dire che andavo a
casa, oggi non sono stato molto in me, volevo andare a dipingere.-
Katniss
sembra rattristarsi ma Peeta guardando ancora il mazzetto di fiori
continua.
-Vieni
con me? Cioè vieni a casa
mia, ho dei biscotti e potresti farmi compagnia dipingendo anche tu.-
Mia
sorella si rallegra sentendosi inclusa nelle attività di
Peeta.
-Sono
un disastro a disegnare, ma
potrei guardare te e mangiucchiare i biscotti.- Lui le sorride, e poi
le prende
la mano.
-Mi
sembra un’ottima idea.-
Mi
sento viva quando comprendo
che sono stati proprio i miei fiori a far cambiare idea a Peeta, posso
ancora
far qualcosa per aiutare mia sorella, e guardando Rue che sorride alla
vista
delle mani unite dei due ragazzi, non posso fare altro che pensare che
quei due
in mano nostra finiranno sicuramente insieme.
Guardare
mia sorella che prova a
tenere in mano un pennello per cercare di disegnare un fiore
è notevolmente
divertente
Non
fa altro che sbuffare e
imbronciarsi, guardando che Peeta riesce a fare quello che lei cerca di
fare da
un’ora in tre secondi.
-Peeta
te lo avevo detto che non
sono brava.- Lui le sorride e quando la vede abbandonare il pennello
tuffandosi
sui biscotti che le ha appositamente portato, si mette perfino a ridere.
Katniss
si siede in una
poltroncina situata nell'angolo della stanza, tiene in mano un biscotto
glassato, Peeta invece è in piedi ed ha appena messo una
tela sul cavalletto.
-Cosa
disegni?- Lui si gira verso
Katniss e scuote la testa.
-Non
ne ho idea.- Kat continua a
mangiare i biscotti, mentre lui si prepara i colori in una tavolozza,
poi
comincia a stendere pennellate di verde, blu, bianco e grigio.
Mia
sorella lo guarda a fondo,
mentre lui è impegnato in altro, Rue mi guarda maliziosa e
mi da dei colpetti
con il gomito quando gli occhi di Katniss si soffermano un secondo
più del
dovuto sul fondo schiena del ragazzo del pane, ma quando anche mia
sorella si
accorge di cosa stava guardando distoglie subito lo sguardo e si ficca
in bocca
un biscotto intero.
Dopo
parecchi minuti passati con
solo il rumore dei biscotti sgranocchiati e il frusciare del pennello
contro la
tela, la voce di Katniss interrompe il silenzio.
-Peeta
perché oggi sei tornato
così tardi?- Lui si gira verso Katniss, la guarda e poi
torna al suo lavoro.
-Uno
dei primi ricordi veri
di te che ho avuto dopo il depistaggio, è stato questo.-
Peeta si alza, dando
la possibilità a Katniss di vedere la tela.
-Tu
che mi guardavi e poi
prendevi un dente di leone. Quando sono tornato, dopo aver piantato le
primule,
ne ho trovato uno proprio sopra la carriola, sicuramente ci
sarà finito lì per
una stupida coincidenza ma sai ho sentito che era un segno, ero
nel posto
giusto. Oggi mentre ero al Prato, ho avuto un flashback, sono
sempre
confusi, e dopo non mi ricordo sempre bene cosa ho visto, ma poi
Haymitch mi ha
detto che devo semplicemente pensare alle cose belle.- Katniss
è scossa, guarda
Peeta come se si dovesse rompere o scoppiare.
-Appendiamolo
da me, così ogni
volta che entri in casa, saprai che essere li è reale
e giusto.- Peeta
sorride, e prende il quadro.
-Lo
faremo domani, ora è tardi,
andiamo a dormire.- Kat annuisce, e si lascia prendere per mano, mentre
Peeta
la conduce al piano di sopra.
La
stanza di Peeta è ordinata a
differenza dello studio, dove le varie tele creano un po' di
scompiglio, i muri
sono azzurri, il grande letto occupa la metà dello spazio, e
mi accorgo che è
uguale alla stanza che occupavo io nella casa nel Villaggio dei
Vincitori.
-E'
la prima volta che entro
nella tua stanza.-
-Quando
siamo tornati dai giochi,
eravamo troppo impegnati a non parlarci, e dopo venivo sempre io da
te.- Peeta
sorride, mentre cerca nell'armadio una maglietta e un pantaloncino per
Katniss.
-Io
avevo il terrore di tua
madre, non gli andavo proprio a genio.- Peeta scoppia a ridere.
-Non
mi ha mai detto nulla, lei
ti rispettava, anche se pensava che avessi decisamente altri gusti.-
Katniss lo
guarda incuriosita.
-In
che senso?-
-Pensava
che stessi con Delly
Cartwright.- Mia sorella si fa scura in volto e annuisce.
-Oh
capisco.- Peeta gli porge i
vestiti e lei va a cambiarsi nel bagno, quando si chiude la porta alle
spalle
la guardo mentre arrossisce e si fa coraggio.
-Nella
caverna mi avevi detto che
hai avuto altre ragazze, Delly lo è stata?-
Rue
con il pensiero sposta la visuale
su Peeta, che si è appena bloccato arrossendo, mentre si
spogliava, quando mi
rendo conto che è quasi nudo do una gomitata alla mia
vicina, e riporto la
visuale su Katniss.
«Ouch
mi hai fatto male! Che ne
potevo sapere che era in mutande!»
-Si
siamo stati insieme per un
po'- Mia sorella quasi cade, ma si riprende subito.
-Capisco.-
-Eravamo
piccoli, credo che fossi
alla mia prima mietitura. Non credo neanche di averla baciata.- Katniss
esce
dal bagno assumendo la sua solita aria d’indifferenza.
-Non
devi giustificarti era solo
curiosità.- Peeta annuisce e ride.
-Non
come ho baciato te
perlomeno.- L'alone d'indifferenza di mia sorella cade, mostrando il
suo
imbarazzo, che nasconde tirando un cuscino in pieno volto al ragazzo
del pane,
mentre lei si mette sotto le coperte.
-Ahia,
mi hai beccato con la
parte della cerniera!- Lui ride, mentre si fa strada nelle lenzuola.
-Perché
vi siete mollati?-
-Bè
eravamo dei ragazzini, lei un
giorno mi ha guardato e mi ha detto che non poteva imparare a tirare
con l'arco
solo per piacermi, siamo rimasti ottimi amici, e siamo andati avanti,
lei ha
cominciato ad apprezzare un ragazzo del Giacimento, e ogni giorno mi
dava del
fifone perché non venivo a parlarti.-
-A
Delly piaceva qualcuno del
Giacimento? Chi?!-
-Thom.-
Katniss si alza seduta
nel letto e sorride.
-Oh
ma lui è vivo, dovrebbe
dirglielo!- Peeta guarda Katniss come se volesse capire il motivo di
quell'improvvisa euforia.
-Delly
è ancora nel Tredici. E
poi perché sei così contenta?-
-Per
un attimo ho creduto che mi
avresti detto il nome di un ragazzo morto ma Thom sta bene! E' stato un
sollievo.- Peeta sorride, e la guarda intensamente.
-Allora
quando Delly tornerà,
avremo una missione da compiere.- Lui sorride e le fa l'occhiolino,
mette a
posto i cuscini, poi spegne la luce, e si distende per bene nel letto.
Passano
pochi minuti e poi la
voce di Peeta interrompe il tranquillo silenzio che si era creato.
-Per
cosa lo fai ora Kat?-
-Cosa?-
-Perché
dormi con me? perché
continui a stare qui con me invece di inviare una lettera a Gale e
chiarire con
lui una volta per tutte?- E' tutto buio perciò non riesco a
vedere le
espressioni di mia sorella e di Peeta, ma capisco dal tono di voce di
mia
sorella quando risponde, che non si aspettava la domanda di Peeta.
-Dormire
con te mi viene naturale
come respirare, e Gale non capirebbe, lui ha smesso di capirmi quando
sono
diventato un tributo, e oltre tutto non credo che io voglia chiarire
con lui,
mi ricorda troppo lei.- Poi sento un fruscio che mi
fa capire che mia sorella
si è avvicinata a Peeta, vedo le braccia di lui allargarsi e
mia sorella
buttarcisi dentro completamente.
-Buonanotte
Peeta.- lui la
stringe, e sospira.
-Notte
Kat.-
«Sento
che morirò per la seconda
volta, di vecchiaia, aspettando che quei due si
decidano a baciarsi!»
Scoppio a ridere guardando Rue sbuffare per l'insoddisfazione, poi si
allontana
verso il Pino fischiettando una melodia che non conosco.
Quando
torno a guardare il lago,
l'immagine di Peeta e mia sorella abbracciati, è sostituita
dalla figura di
Gale seduto su una scrivania, ha in mano un telefono, Rory è
seduto lì accanto.
-Squilla?-chiede
Rory.
-Squilla,
ma risponde nessuno.-
Gale ha l'espressione tormentata, delle leggere occhiaie e i capelli
arruffati
al suo solito.
-Potresti
provare a chiamare ad
Abernathy, magari ti sa dire qualcosa.-
-No,
so dov’è, so a chi potrei
chiamare per farmi dire come sta, ma non ho decisamente intenzione di
chiamare
Mellark.- Rory si zittisce, Gale lo guarda, e poi gli sorride
amaramente.
-Non
fare mai l'errore di
innamorarti della tua migliore amica fratellino, e se lo fai assicurati
prima
che lei ti ricambi.- Poi Gale se ne va, lasciando Rory perplesso seduto
sulla
poltrona.
-Errore
già fatto e non potrò mai
sapere se ricambiava.- lo sussurra più a se stesso, che a
Gale, visto che
quest'ultimo ha già raggiunto la sua stanza, ma quelle
parole anche se sono
state solo sussurrate mi colpiscono al petto come se le avesse urlate,
poi si
alza e se ne va, ed io cambio oggetto del lago, concentrandomi su
Ranuncolo che
è beatamente addormentato nel letto della mia ex stanza.
Poi
ricordando quello che ha
detto Katniss, strappo un mazzetto di fiori di Alyssum, e li avvicino
al naso,
inspirando ed espirando, cercando di riempirmi dell'odore di quei
piccoli
fiorellini, e quando mi sento di nuovo abbastanza tranquilla, mi
accorgo della
mano di Rue che stringe la mia.
Metto
le parole di Rory in un
angolo della mente dove non facciano male, e poi mi concentro
nuovamente sulla
bambina che mi sta accanto.
«Non
mi hai mai detto qual è
stata la tua prima cotta.» Rue ride, non aspettandosi la mia
domanda.
«Credo
di non averne avuto il
tempo, e vedendo ora te, credo di essere stata fortunata, una persona
in meno a
cui mancare.» Io la guardo e annuisco.
Quando
Rue rifocalizza l'attenzione
del lago di nuovo sulle figure addormentate di Peeta e Katniss, si
giustifica
dicendo «Non si sa mai se hanno avuto un sogno
rivelatore» ma come immaginavo,
li troviamo nella stessa posizione in cui li abbiamo lasciati con
l'unica
differenza che ora la mano di Peeta invece di essere sulle spalle di
mia
sorella, è su i suoi fianchi.
Quando
la sento sbuffare non
riesco a trattenermi dal ridere.
«Cosa
ti aspettavi? Pensavi di
trovarli intenti a sbaciucchiarsi?» Lei ride e incrocia le
braccia al petto.
«Il
ragazzo innamorato è tutto
parole!» Poi sbuffa e se ne torna al suo Pino.
Io
rido, ma dando ancora un’ultima
occhiata al lago, vedo che Peeta si è svegliato,
è sudato, ha appena avuto un
incubo, quando percepisce la figura che ha tra le braccia, si rilassa,
da un bacio
nella fronte di mia sorella e si riaddormenta tranquillamente.
Poi
raggiungo Rue sotto il Pino e
comincio a cantare insieme a lei canzoni che parlano d'amore.
Angolo autrice: Ok sono decisamente in ritardo, ma ho avuto delle giornate pesanti tra la febbre, mille cose da fare e la poca ispirazione.
Perciò perdonatemi e siate clementi.
Non ho molto da dire sul capitolo, al solito non mi soddisfa granchè, ma se non ve lo postavo oggi, finiva che passava ancora tempo, a ho già ritardato abbastanza.
Nel prossimo capitolo vorrei introdurre nuove persone, cioè far vedere cosa sta succedendo anche a gli altri personaggi della Collins, ho intenzione di parlare presto di Johanna Mason (mi piace tanto come personaggio),e credo che apparirà anche Effie, ditemi voi di chi vorreste si sapesse qualcosa.
Per il resto ringrazio le due gentilissime ragazze che mi hanno recensito, facendomi sapere cosa ne pensate, mi fate sempre sorridere, è bello sapere che apprezzate quello che faccio.
Ringrazio e mando un bacione grande a tutte le persone che hanno messo la mia storia tra le preferite, seguite o da ricordare, siete gentilissime a darmi questa fiducia, spero tanto di non deludervi!
Fatemi sapere che ve ne sembra del capitolo, ditemi quello che volete. Vi aspetto.
Un bacio.
Cicia.