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Autore: cicia123456    07/10/2013    4 recensioni
"Credi sarebbe successo comunque, se le bombe di Gale non ti avessero..."
"Si. Lei e Gale sono troppo simili, Peeta è il suo opposto, lui è il suo yang. Lui la completa."
-
Qualcuno guarda quei due dall'alto, li segue mentre cercano di riprendersi dalla guerra.
La fine del canto della rivolta, visto e narrato da una dolce paperella.
Genere: Angst, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark, Primrose Everdeen, Rue, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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giardino fiorito cap 5
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Quando ero viva, mi capitava di pensare che per ogni cosa brutta che succedeva, in un’altra parte del mondo ne succedesse una bella, ero convinta che esistesse questa sorta di equilibrio, e ora guardando il Distretto 12 tramite il laghetto ne sono sempre più convinta.

La guerra ha distrutto tante cose, le case, le persone ma non la speranza.

Vedo brillare gli occhi di ogni singola persona superstite del Dodici.

Non ci sono più cadaveri o resti di cose che potessero assomigliare a persone, hanno raccolto tutto e l’hanno sotterrato in una grande fossa comune vicino al Prato, a qualcuno è venuta l'idea come Peeta di trapiantare sopra dei fiori di tutti i colori, ho visto un uomo con una lunga barba darsi da fare, cercando di creare una specie di recinzione con della legna racimolata dalle macerie. Non ci sono lapidi con i nomi ma almeno ora tutti hanno un posto, dove ricordare i propri cari.

Ci sono una ventina di uomini che stanno ricostruendo le case, le donne li aiutano porgendogli le cose o spazzando per terra, i pochi bambini invece di giocare come dovrebbe essere, aiutano le madri o i padri.

Il distretto si è unito per rinascere.

Ogni settimana arriva un treno da Capitol City con dentro sempre cose diverse, a volte legna o materiali edilizi, a volte cibo, a volte perfino stoffe.

Un giorno Rue mi fa notare che questa settimana sopra ogni vagone oltre ai soliti aiuti c'è un grande oggetto imballato.

Tutti nei 13 Distretti sono sorpresi quando scoprono che l'oggetto che si trovano davanti è una statua raffigurante due bambini, un maschio e una femmina, la bambina ha le tre dita della mano sinistra premute contro le labbra e il bambino ha la mano alzata nel gesto di rispetto tipico del mio Distretto.

Con Rue diamo un’occhiata ai vari distretti, tutti senza bisogno di un ordine preciso, mettono il monumento nei luoghi, dove hanno sotterrato le persone che hanno perso la vita durante la guerra, ora tutti a Panem hanno un vero e proprio monumento per i caduti.

La Paylor in diretta televisiva dice che nelle basi delle statue verranno incisi i nomi dei caduti, dopo una settimana sia il mio nome che quello di Rue vengono incisi insieme a quello di molte altre persone.

Vedo Rue irrigidirsi quando dal lago osserva sua madre accarezzare con il dito il suo nome inciso nella pietra,

-Mi manchi uccellino.- sua mamma ha gli occhi lucidi, è triste, ma quando la sorellina più piccola di Rue la tira con la manina, si riprende e sorride.

Non mi sorprendo quando vedo Rue strappare dal terreno un piccolo mazzetto di Alyssum e buttarlo delicatamente nel laghetto. La guardo mentre chiude gli occhi per trattenere le lacrime e sussurra.

«Sto bene mamma, stai tranquilla, ti voglio bene.»

 

Durante la settimana assistiamo alle visite ai monumenti, Rue mi fa notare tutti i nomi dei partecipanti alle ultime due edizioni dei giochi.

Ci accorgiamo che molto spesso vicino ai nomi dei partecipanti ci sono i nomi dei familiari.

Il nome di Marvel il ragazzo che ha ucciso Rue è vicino ad altri quattro nomi, e quando notiamo che i nomi vengono incisi senza nessun altro suo familiare presente capiamo che la sua intera famiglia è morta, stessa cosa per la ragazza del suo stesso di distretto Glimmer, Cato che era arrivato in finale nei primi giochi di mia sorella, ha vicino il nome di un certo Tyle, che presumiamo sia il fratellino minore, visto che i genitori sono entrambi vivi, Clove nella guerra ha perso la madre, la ragazza che Rue soprannomina Faccia di Volpe ha perso entrambi i genitori e la sorellina, accanto al nome di Thresh invece c'è il nome di quella che Rue mi dice essere sua nonna.

A un certo punto Rue scatta e si mette in piedi cominciando a camminare.

«I miei familiari sono stati i più fortunati, sono tutti vivi.» Mi guarda e mi sorride triste, scommetto che sta pensando alla possibilità di vedere una delle sue sorelline morire durante la guerra, io la guardo, le rivolgo un sorriso prendendole la mano, e poi continuiamo a guardare.

 

Vedo mia madre fare compagnia ad Annie Cresta mentre guarda per ore con aria persa il nome di Finnick Odair. Se non sapessi le sue reali condizioni, non noterei neanche quel lieve gonfiore che si nota nel suo grembo.

Mia madre le sta vicina, dopo un po' di tempo le mette una mano sopra la spalla e dopo molti altri minuti riesce a convincerla a tornare a casa.

Infine vediamo Peeta guardare i nomi dei suoi familiari, mi spavento quando vedo le sue pupille allargarsi, in preda ai flashback si rannicchia vicino un albero e stringe i denti conficcandosi le unghie delle dita nelle mani.

Solo dopo molte ore, la figura di Haymitch gli si avvicina.

-Ragazzo ci hai fatto spaventare! Sae ha detto di averti visto uscire ore fa!- Peeta continua a stare zitto, mentre Haymitch gli si avvicina.

-Peeta stai bene?- quando Haymitch si accorge delle condizioni del ragazzo che gli sta vicino, s’inginocchia e lo guarda negli occhi.

-Lasciami stare qui Haymitch! Farò del male a qualcuno me lo sento!- Peeta è visibilmente scosso, mentre chiude gli occhi, il suo mentore si alza e sospira.

-Katniss darà i numeri se non ti vedrà tornare.- al nome di mia sorella gli occhi del ragazzo del pane si allargano, facendosi ancora più neri, ma il mentore continua.

-Ti ricordi la prima volta che abbiamo parlato?- Haymitch ride e Peeta alza lo sguardo verso di lui incuriosito, ma non risponde.

-Mi hai detto che eri fottuto.- Peeta contrae la bocca contrariato.

-Non ti ho detto questo!-

-Non in questo termine, eri innamorato di quella ragazza e volevi proteggerla. Il senso è quello.- Haymitch continua a sorridere.

-E allora?- Peeta continua a guardarlo, continuando a non capire dove vuole arrivare il suo mentore.

-Bè sei stato capace di non ucciderla per tutto questo tempo, il ché è davvero difficile se mettiamo in conto due Hunger games e il suo carattere scorbutico! Non credo proprio che ci riusciresti ora che si sta cominciando ad ammorbidire.-

-In che senso ammorbidire?- Peeta lo guarda, continuando ancora a non capire.

-E io che credevo che fosse lei quella ottusa! Oh cielo! Sai se una donna chiede a un uomo di dormire nel suo letto non lo fa per fare un pigiama party!-

-E tu come sai che dormo con lei?- Le guance di Peeta si sono colorate di un rosso intenso, mentre Haymitch gli porge una mano per farlo alzare.

-Sae è la mia spia segreta.-

-Ma lei non mi vuole in quel senso, mi vede solo come un amico.- Haymitch scoppia a ridere, cominciando a camminare.

-Si credici! Ragazzo credevo fossi più sveglio di così! Forza andiamo a casa, ho fame!-

Peeta si alza, e poi sussurra.

-Grazie.- Haymitch si gira e lo guarda.

-Bastava farti pensare alle cose belle, provaci da solo la prossima volta invece di scomparire per ore.- Peeta annuisce sorridendo e s’incamminano verso il Villaggio dei vincitori.

Quando arrivano a casa, Sae ha già preparato tutto per la cena, e quando tutti si siedono a tavola, vedo gli occhi di mia sorella posarsi su quelli di Peeta e riesco a notare tutti i suoi muscoli che si rilassano.

La cena trascorre silenziosa, oggi nessuno è in vena di parole, Sae come Peeta è andata a guardare il nome di suo figlio scritto sotto il monumento perciò quando finisce si congeda dicendo che deve andare a casa della nuora a fare compagnia a lei e alla sua nipotina.

Haymitch dopo dieci minuti fa lo stesso dicendo che deve fare compagnia alla bottiglia di whisky che è riuscito a procurarsi di mattina.

-Dovremmo fare qualcosa per far smettere Haymitch.- esclama Peeta mentre si alza e comincia a sparecchiare.

-Sarebbe più facile vedere un cavallo alato, credimi nel Tredici ci hanno provato, è tutto inutile.- Katniss sorride amaramente, e lui ricambia.

-A proposito di Distretto 13, oggi il Dr. Aurelius mi ha detto per l'ennesima volta di convincerti a rispondere al telefono.-

-Non voglio parlare con lui, non ho niente da dirgli.- Katniss abbassa lo sguardo ma Peeta continua imperterrito.

-Kat, tranquilla, non è invasivo come sembra, non ti chiederà nulla di che, dovresti farlo sul serio, da ottimi consigli.- Mia sorella rialza la testa incuriosita.

-Voi di che parlate?- Peeta improvvisamente si fa rosso in viso.

-Di solito mi chiede cosa ho fatto, se ho avuto episodi, poi parliamo sempre di cose diverse, è un’ottima compagnia.-

-Ma...-

-Kat! Lui ha impedito che tu finissi in galera, devi solo rispondere al telefono! Non è questo grande sforzo!- Katniss sentendosi rimproverata, sbuffa, si alza per andarsene, ma quando incontra gli occhi di Peeta, si blocca, arrossisce e sbuffa un’altra volta.

-Ok.- Lui sorride capendo di aver vinto la piccola battaglia.

-Non ci credo! Katniss Everdeen che mi ascolta!- Lei lo guarda dispettosa mentre lui ride.

-Non abituarti!- Poi sbuffa un ultima volta e s’incammina verso le scale.

Quando arriva nella stanza, si dirige in bagno, si ferma a guardare il proprio riflesso, si tocca le guance leggermente arrossate.

-Ma che cavolo mi sta succedendo? Da quando sono così accondiscendente?- Io e Rue scoppiamo a ridere, mentre la ragazzina che mi sta accanto urla «Sei innamorata imbecille!» mentre saltella lungo tutto il laghetto, io come ha fatto lei prima, prendo un mazzetto di Alyssum, e lo butto nel laghetto.

Quando Katniss esce dal bagno, nota subito i fiorellini sopra il comodino, gli si avvicina e se li porta vicino per annusarli, nello stesso momento entra nella stanza Peeta.

-Kat... - Lui nota cosa ha in mano lei e s’interrompe -Che sono quelli?-

-Fiori.- Lei gli si avvicina e glieli porge -Annusa senti che buon odore.-

Peeta raccoglie i fiori e dopo aver sentito l'odore dei piccoli fiorellini, sorride.

-Hanno un odore che tranquillizza.-

-Ho pensato la stessa cosa, non mi ricordo il nome, ma li ho visti una volta nel libro delle piante della mia famiglia, mia madre li usava nei suoi infusi per stare bene.- Peeta sorride e mia sorella lo guarda ricordandosi improvvisamente qualcosa.

-Cosa stavi per dire?- Lui la guarda e il sorriso scompare dal suo volto.

-Ti stavo per dire che andavo a casa, oggi non sono stato molto in me, volevo andare a dipingere.- Katniss sembra rattristarsi ma Peeta guardando ancora il mazzetto di fiori continua.

-Vieni con me? Cioè vieni a casa mia, ho dei biscotti e potresti farmi compagnia dipingendo anche tu.- Mia sorella si rallegra sentendosi inclusa nelle attività di Peeta.

-Sono un disastro a disegnare, ma potrei guardare te e mangiucchiare i biscotti.- Lui le sorride, e poi le prende la mano.

-Mi sembra un’ottima idea.-

Mi sento viva quando comprendo che sono stati proprio i miei fiori a far cambiare idea a Peeta, posso ancora far qualcosa per aiutare mia sorella, e guardando Rue che sorride alla vista delle mani unite dei due ragazzi, non posso fare altro che pensare che quei due in mano nostra finiranno sicuramente insieme.

 

Guardare mia sorella che prova a tenere in mano un pennello per cercare di disegnare un fiore è notevolmente divertente

Non fa altro che sbuffare e imbronciarsi, guardando che Peeta riesce a fare quello che lei cerca di fare da un’ora in tre secondi.

-Peeta te lo avevo detto che non sono brava.- Lui le sorride e quando la vede abbandonare il pennello tuffandosi sui biscotti che le ha appositamente portato, si mette perfino a ridere.

Katniss si siede in una poltroncina situata nell'angolo della stanza, tiene in mano un biscotto glassato, Peeta invece è in piedi ed ha appena messo una tela sul cavalletto.

-Cosa disegni?- Lui si gira verso Katniss e scuote la testa.

-Non ne ho idea.- Kat continua a mangiare i biscotti, mentre lui si prepara i colori in una tavolozza, poi comincia a stendere pennellate di verde, blu, bianco e grigio.

Mia sorella lo guarda a fondo, mentre lui è impegnato in altro, Rue mi guarda maliziosa e mi da dei colpetti con il gomito quando gli occhi di Katniss si soffermano un secondo più del dovuto sul fondo schiena del ragazzo del pane, ma quando anche mia sorella si accorge di cosa stava guardando distoglie subito lo sguardo e si ficca in bocca un biscotto intero.

Dopo parecchi minuti passati con solo il rumore dei biscotti sgranocchiati e il frusciare del pennello contro la tela, la voce di Katniss interrompe il silenzio.

-Peeta perché oggi sei tornato così tardi?- Lui si gira verso Katniss, la guarda e poi torna al suo lavoro.

-Uno dei primi ricordi veri di te che ho avuto dopo il depistaggio, è stato questo.- Peeta si alza, dando la possibilità a Katniss di vedere la tela.

-Tu che mi guardavi e poi prendevi un dente di leone. Quando sono tornato, dopo aver piantato le primule, ne ho trovato uno proprio sopra la carriola, sicuramente ci sarà finito lì per una stupida coincidenza ma sai ho sentito che era un segno, ero nel posto giusto. Oggi mentre ero al Prato, ho avuto un flashback, sono sempre confusi, e dopo non mi ricordo sempre bene cosa ho visto, ma poi Haymitch mi ha detto che devo semplicemente pensare alle cose belle.- Katniss è scossa, guarda Peeta come se si dovesse rompere o scoppiare.

-Appendiamolo da me, così ogni volta che entri in casa, saprai che essere li è reale e giusto.- Peeta sorride, e prende il quadro.

-Lo faremo domani, ora è tardi, andiamo a dormire.- Kat annuisce, e si lascia prendere per mano, mentre Peeta la conduce al piano di sopra.

La stanza di Peeta è ordinata a differenza dello studio, dove le varie tele creano un po' di scompiglio, i muri sono azzurri, il grande letto occupa la metà dello spazio, e mi accorgo che è uguale alla stanza che occupavo io nella casa nel Villaggio dei Vincitori.

-E' la prima volta che entro nella tua stanza.-

-Quando siamo tornati dai giochi, eravamo troppo impegnati a non parlarci, e dopo venivo sempre io da te.- Peeta sorride, mentre cerca nell'armadio una maglietta e un pantaloncino per Katniss.

-Io avevo il terrore di tua madre, non gli andavo proprio a genio.- Peeta scoppia a ridere.

-Non mi ha mai detto nulla, lei ti rispettava, anche se pensava che avessi decisamente altri gusti.- Katniss lo guarda incuriosita.

-In che senso?-

-Pensava che stessi con Delly Cartwright.- Mia sorella si fa scura in volto e annuisce.

-Oh capisco.- Peeta gli porge i vestiti e lei va a cambiarsi nel bagno, quando si chiude la porta alle spalle la guardo mentre arrossisce e si fa coraggio.

-Nella caverna mi avevi detto che hai avuto altre ragazze, Delly lo è stata?-

Rue con il pensiero sposta la visuale su Peeta, che si è appena bloccato arrossendo, mentre si spogliava, quando mi rendo conto che è quasi nudo do una gomitata alla mia vicina, e riporto la visuale su Katniss.

«Ouch mi hai fatto male! Che ne potevo sapere che era in mutande!»

-Si siamo stati insieme per un po'- Mia sorella quasi cade, ma si riprende subito.

-Capisco.-

-Eravamo piccoli, credo che fossi alla mia prima mietitura. Non credo neanche di averla baciata.- Katniss esce dal bagno assumendo la sua solita aria d’indifferenza.

-Non devi giustificarti era solo curiosità.- Peeta annuisce e ride.

-Non come ho baciato te perlomeno.- L'alone d'indifferenza di mia sorella cade, mostrando il suo imbarazzo, che nasconde tirando un cuscino in pieno volto al ragazzo del pane, mentre lei si mette sotto le coperte.

-Ahia, mi hai beccato con la parte della cerniera!- Lui ride, mentre si fa strada nelle lenzuola.

-Perché vi siete mollati?-

-Bè eravamo dei ragazzini, lei un giorno mi ha guardato e mi ha detto che non poteva imparare a tirare con l'arco solo per piacermi, siamo rimasti ottimi amici, e siamo andati avanti, lei ha cominciato ad apprezzare un ragazzo del Giacimento, e ogni giorno mi dava del fifone perché non venivo a parlarti.-

-A Delly piaceva qualcuno del Giacimento? Chi?!-

-Thom.- Katniss si alza seduta nel letto e sorride.

-Oh ma lui è vivo, dovrebbe dirglielo!- Peeta guarda Katniss come se volesse capire il motivo di quell'improvvisa euforia.

-Delly è ancora nel Tredici. E poi perché sei così contenta?-

-Per un attimo ho creduto che mi avresti detto il nome di un ragazzo morto ma Thom sta bene! E' stato un sollievo.- Peeta sorride, e la guarda intensamente.

-Allora quando Delly tornerà, avremo una missione da compiere.- Lui sorride e le fa l'occhiolino, mette a posto i cuscini, poi spegne la luce, e si distende per bene nel letto.

Passano pochi minuti e poi la voce di Peeta interrompe il tranquillo silenzio che si era creato.

-Per cosa lo fai ora Kat?-

-Cosa?-

-Perché dormi con me? perché continui a stare qui con me invece di inviare una lettera a Gale e chiarire con lui una volta per tutte?- E' tutto buio perciò non riesco a vedere le espressioni di mia sorella e di Peeta, ma capisco dal tono di voce di mia sorella quando risponde, che non si aspettava la domanda di Peeta.

-Dormire con te mi viene naturale come respirare, e Gale non capirebbe, lui ha smesso di capirmi quando sono diventato un tributo, e oltre tutto non credo che io voglia chiarire con lui, mi ricorda troppo lei.- Poi sento un fruscio che mi fa capire che mia sorella si è avvicinata a Peeta, vedo le braccia di lui allargarsi e mia sorella buttarcisi dentro completamente.

-Buonanotte Peeta.- lui la stringe, e sospira.

-Notte Kat.-

 

«Sento che morirò per la seconda volta, di vecchiaia, aspettando che quei due si decidano a baciarsi!» Scoppio a ridere guardando Rue sbuffare per l'insoddisfazione, poi si allontana verso il Pino fischiettando una melodia che non conosco.

Quando torno a guardare il lago, l'immagine di Peeta e mia sorella abbracciati, è sostituita dalla figura di Gale seduto su una scrivania, ha in mano un telefono, Rory è seduto lì accanto.

-Squilla?-chiede Rory.

-Squilla, ma risponde nessuno.- Gale ha l'espressione tormentata, delle leggere occhiaie e i capelli arruffati al suo solito.

-Potresti provare a chiamare ad Abernathy, magari ti sa dire qualcosa.-

-No, so dov’è, so a chi potrei chiamare per farmi dire come sta, ma non ho decisamente intenzione di chiamare Mellark.- Rory si zittisce, Gale lo guarda, e poi gli sorride amaramente.

-Non fare mai l'errore di innamorarti della tua migliore amica fratellino, e se lo fai assicurati prima che lei ti ricambi.- Poi Gale se ne va, lasciando Rory perplesso seduto sulla poltrona.

-Errore già fatto e non potrò mai sapere se ricambiava.- lo sussurra più a se stesso, che a Gale, visto che quest'ultimo ha già raggiunto la sua stanza, ma quelle parole anche se sono state solo sussurrate mi colpiscono al petto come se le avesse urlate, poi si alza e se ne va, ed io cambio oggetto del lago, concentrandomi su Ranuncolo che è beatamente addormentato nel letto della mia ex stanza.

Poi ricordando quello che ha detto Katniss, strappo un mazzetto di fiori di Alyssum, e li avvicino al naso, inspirando ed espirando, cercando di riempirmi dell'odore di quei piccoli fiorellini, e quando mi sento di nuovo abbastanza tranquilla, mi accorgo della mano di Rue che stringe la mia.

Metto le parole di Rory in un angolo della mente dove non facciano male, e poi mi concentro nuovamente sulla bambina che mi sta accanto.

«Non mi hai mai detto qual è stata la tua prima cotta.» Rue ride, non aspettandosi la mia domanda.

«Credo di non averne avuto il tempo, e vedendo ora te, credo di essere stata fortunata, una persona in meno a cui mancare.» Io la guardo e annuisco.

Quando Rue rifocalizza l'attenzione del lago di nuovo sulle figure addormentate di Peeta e Katniss, si giustifica dicendo «Non si sa mai se hanno avuto un sogno rivelatore» ma come immaginavo, li troviamo nella stessa posizione in cui li abbiamo lasciati con l'unica differenza che ora la mano di Peeta invece di essere sulle spalle di mia sorella, è su i suoi fianchi.

Quando la sento sbuffare non riesco a trattenermi dal ridere.

«Cosa ti aspettavi? Pensavi di trovarli intenti a sbaciucchiarsi?» Lei ride e incrocia le braccia al petto.

«Il ragazzo innamorato è tutto parole!» Poi sbuffa e se ne torna al suo Pino.

Io rido, ma dando ancora un’ultima occhiata al lago, vedo che Peeta si è svegliato, è sudato, ha appena avuto un incubo, quando percepisce la figura che ha tra le braccia, si rilassa, da un bacio nella fronte di mia sorella e si riaddormenta tranquillamente.

Poi raggiungo Rue sotto il Pino e comincio a cantare insieme a lei canzoni che parlano d'amore.









Angolo autrice: Ok sono decisamente in ritardo, ma ho avuto delle giornate pesanti tra la febbre, mille cose da fare e la poca ispirazione.
Perciò perdonatemi e siate clementi.
Non ho molto da dire sul capitolo, al solito non mi soddisfa granchè, ma se non ve lo postavo oggi, finiva che passava ancora tempo, a ho già ritardato abbastanza.
Nel prossimo capitolo vorrei introdurre nuove persone, cioè far vedere cosa sta succedendo anche a gli altri personaggi della Collins, ho intenzione di parlare presto di Johanna Mason (mi piace tanto come personaggio),e credo che apparirà anche Effie, ditemi voi di chi vorreste si sapesse qualcosa.
Per il resto ringrazio le due gentilissime ragazze che mi hanno recensito, facendomi sapere cosa ne pensate, mi fate sempre sorridere, è bello sapere che apprezzate quello che faccio.
Ringrazio e mando un bacione grande a tutte le persone che hanno messo la mia storia tra le preferite, seguite o da ricordare, siete gentilissime a darmi questa fiducia, spero tanto di non deludervi!
Fatemi sapere che ve ne sembra del capitolo, ditemi quello che volete. Vi aspetto.
Un bacio.
Cicia.
  
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