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Autore: the uninvited    07/10/2013    0 recensioni
" è solo una fase. Passerà" Luna se lo ripete sempre per nascondere a sè stessa quello che nemmeno lei vuole vedere. Caduta in un sonno dell' anima,solo i frammenti di ricordi ben sepolti nel passato e un amico inaspettatamente ritrovato,riusciranno a svegliarla dal suo torpore. La realtà rivelata però sarà tutt' altro che facile da digerire...
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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“mangi solo quello?” chiese Giacomo indicando la sparuta porzione di insalata che giaceva,come un corpo estraneo,nel piatto di Luna. La ragazza alzò appena lo sguardo,ma fu sufficiente a far distogliere quello di lui,che tornò a concentrarsi sulle costolette di maiale,divorandole con voracità quasi animalesca. Il viso diafano di Luna si contrasse in una smorfia di stupore misto a un inevitabile disgusto. Perchè si era lasciata convincere a pranzare con lui? Non era più di un vago conoscente per lei,una figura sbiadita riaffiorata improvvisamente dalla melma indistinta del passato. Sentiva la pelle contrarsi,ogni volta che i loro sguardi si incrociavano per qualche secondo. “sai,non ti avevo quasi riconosciuta con i capelli così corti” commentò lui con voce ridente” ricordo che da bambina li portavi talmente lunghi,che ti si impigliavano nei rami bassi degli alberi.Una volta avevo perfino provato a tagliarteli e tu...” “perchè sei qui?” la voce di Luna aveva la fredda solennità di una mattina invernale “mi hai promesso che se fossi venuta a pranzo con te,me lo avresti detto”.Giacomo addentò l'ultima costoletta,un' espressione di muto sgomento disegnata sul volto luminoso,come se qualcuno gli avesse appena dato uno schiaffo. Era davvero lei la bambina con la quale aveva trascorso quelle estati assolate e infinite? “hai ragione” disse lui dopo un momento di esitazione “sono venuto qui per aiutare mio zio,che è uno psicanalista. Forse non ti ricorderai di lui, perchè non veniva molto spesso a casa mia. Ad ogni modo, gli prendo gli appuntamenti con i pazienti,sono una specie di segretario insomma” “ e perchè non sei da lui adesso?” Luna non perdeva occasione di investirlo con il suo fiato gelido,tuttavia Giacomo non si lasciò mettere a disagio e la sfidò con un sorriso inaspettato “ certo che sei peggio di mia mamma! Ti ha detto lei di tenermi d'occhio? In ogni caso andrò da lui nel pomeriggio. Perchè non vieni anche tu? Sarà passato anche del tempo,ma lui non si è dimenticato di te” le membra di Luna si irrigidirono come prima,o lamno così le sembrava “no,meglio di no...sono impegnata” “scommettiamo che se lo chiedo alla tua amica,lei mi dirà che non lo sei?” Giacomo si sporse in avanti verso di lei, un sorrisetto malizioso sulle labbra ancora sporche di sugo. Un formicolio improvviso percorse le dita di Luna,il sangue le pulsava violentemente nelle tempie,mentre un senso di nausea le impediva di formulare qualsiasi frase di senso compiuto. Si alzò di scatto,senza nemmeno degnarsi di lanciargli un' occhiata di disprezzo. “ aspetta!” esclamò Giacomo alzandosi a sua volta “non dirmi che te la sei presa!” ma la sua voce ormai era una eco fastidiosa e distante, ma che era impossibile non udire. Luna affrettò il passo con impazienza, a malapena prestava attenzione agli ignari passanti, che scansava con una certa irritazione,facendosi strada incurante di chiedere almeno scusa o permesso. Ogni cosa era lontana,troppo lontana per lei.
  
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