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Autore: xfallingforher_    08/10/2013    2 recensioni
" sul palco sali' un ragazzo. capelli biondi, occhi abbastanza accentuati, canotta leggera che lasciava intravedere i muscoli. portava a tracolla una chitarra. (...) adam alzò lo sguardo e rimase incantato. "
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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" ci si vede domani, stronzo! sii puntuale, abbiamo un locale da far tremare " le urla di Adam, abbastanza sbronzo, erano le uniche che si sentivano per tutto il vicinato: era notte fonda, tutte le case erano serrate e a stento si udivano i grilli con la loro solita cantilena. Tommy si fece forza per reggersi in piedi,  - erano quelli gli attimi in cui l'alcol gli annebbiava la mente in tutti i sensi - e con una spalla spinse la porta mentre girava la serratura.
" va bene, buonanotte! " la sua risata risuonò in tutto il silenzio che si fu creato di nuovo, dato che l'auto di Adam e dei ragazzi era già sfrecciata a tutta velocità verso le luci della città.
Ma ad aspettarlo non c'era una poi così bella sorpresa; il ragazzo non appena si chiuse la porta alle spalle, fece per accendere la luce e spogliarsi per andare a letto - la stanchezza si faceva sentire più del solito - e notò, accovacciata sul divano, la sua ragazza che reggeva in mano una tazza di caffè per rimanere sveglia. Ora cosa voleva da lui?
" dove sei stato? "
"  vado in camera, buonanotte " in quel momento voleva solo andare a riposare, era palesemente seccato da quel quarto grado
" tommy, chi erano quelle persone? "
" non sono affari tuoi! " la sua temperatura stava iniziando ad alzarsi, un altro passo e sarebbe scoppiato.
" come non sono affari miei? certo che lo sono! ti cerco per tutto il giorno e non rispondi al telefono, e ti vedo rientrare a casa completamente ubriaco e accompagnato da degli estranei! "
In effetti, era vero: solo ora si era ricordato di avere con sè il cellulare, per tutto il tempo che era rimasto con la band l'aveva impostato in modalità silenziosa per evitare ulteriori scenate; lo tirò fuori dalle tasche di quel jeans fin troppo stretto e accese il display: segnava 15 chiamate perse e 3 messaggi tutti dallo stesso numero.
" puoi spiegarmi per favore CHI CAZZO ERANO QUELLE PERSONE CHE TI HANNO TENUTO FUORI TUTTO QUESTO TEMPO? che ti hanno combinato? "
il biondo sbuffò, tutte quelle chiacchiere, a quell'ora - ora in cui voleva solo andare a letto e dormire fino all'indomani - gli stavano urtando ulteriormente i nervi. E, deciso ad andare direttamente per i fatti suoi, si avviò con le mani in tasca su per le scale; ma la ragazza fece giusto in tempo ad afferrarlo per il braccio e a strattonarlo: era piuttosto piccola di statura, all'apparenza poteva sembrare calma e docile ma se qualcuno la faceva arrabbiare sapeva tirare fuori gli artigli e difendersi. E in questo caso, fu molto facile afferrare il braccio completamente tatuato di Tommy per farlo voltare verso di lei e farsi guardare negli occhi: ci aveva messo molta forza ma la corporatura esile e magra del biondo contribuì notevolmente. Tommy potè vedere nei suoi occhi un misto di ansia, collera e rabbia. Un mix letale. A quel punto, non resse più.
" senti, prima di tutto taglia corto. NON SEI MIA MADRE, non puoi dirmi cosa posso fare o no. Mi dispiace se sei stata in pensiero ma in quel momento ero al lavoro. " cercò di rispondergli nella maniera più calma che potesse esserci.
" oh beh certo, eri a lavorare e sei tornato dopo ubriaco fradicio! dimmi, che lavoro hai ora? suoni per qualche band da quattro soldi in quei locali frequentati solo da degli alcolizzati? "
" porca troia, perchè non capisci?!? dopo tanto tempo sono riuscito a trovare un lavoro che mi piace, SI, suono in una band. E' quello che mi piace fare e di sicuro tu non me lo impedirai! " adesso era lui ad avere alzato il tono di voce, le parlava a un passo dalla bocca, nervoso più che mai. Si diede un attimo un contegno e si allontanò, intento stavolta, davvero ad andare in camera a riposare.
" Ho bisogno di dormire ora, buonanotte " e si congedò dietro la grande rampa di scale, lasciando la ragazza immobile, scossa, ancora da quel suo sguardo pungente e determinato che le aveva completamente trafitto il cuore.
Finalmente la giornata per lui finì sul serio. Si mise comodo a letto a fissare per qualche istante il soffito quando il cellulare dal comodino, vibrò. Era un nuovo messaggio.
" buonanotte piccolo gattino! - adam " 
come l'aveva chiamato? mentre leggeva quel rigo non potè fare a meno di sorridere. " piccolo gattino" ? solo una persona come Adam poteva inventarsi soprannomi del genere. In fondo, lo adorava. Davanti a lui faceva tanto il duro, perché lui era il capo e doveva mostrarsi forte e diligente con la band, ma sapeva che era tutta una messa in scena: Adam assumeva quegli atteggiamenti per scherzo più che altro, si vedeva dai suoi meravigliosi occhi azzurri e dal suo sorriso quanto fosse una brava persona. E così, col pensiero rivolto a quel ragazzo dai capelli corvini, finalmente si addormentò.
 
*

Il mattino seguente Tommy si svegliò grazie alla brezza fresca che trapelava dalla sua finestra e gli piombava sul viso. Si alzò seduto e si mise con le spalle al muro per rendersi conto della situazione: si era appena svegliato, le tempie gli pulsavano a causa della forte emicrania e stranamente si sentiva più libero, non aveva più quel masso sullo stomaco che lo turbava da giorni.
Trascinando i suoi passi scese lentamente le scale e, una volta giù, si strofinò gli occhi con le mani: notò attaccato al bancone un post-it giallo, con sopra una scrittura molto aggraziata che lui conosceva molto bene.
" stamattina non ho bisogno della colazione, ma bensì di una pausa.
ciao, tommy
jess "

Dopo aver letto quelle parole tirò un sospiro di sollievo, accartocciò il foglietto gettandolo via e sorridente andò a vestirsi: quella mattina non aveva voglia di prepararsi da mangiare, quindi colse l'occasione e uscì a fare un giro in città. Era sempre stato un tipo duro,  affezionato alla musica forte, quella che ti giocava i timpani in men che non si dica, ma amava anche quell'aria fresca che di primo mattino gli arrivava pungente, sul viso, mentre a passo veloce sfrecciava per le vie in cerca di un bar dove fare colazione.
Trovò il primo sulla via e ci si fiondò dentro, facendo così squillare il campanello che avvisava l'entrata di nuovi clienti. Diede un rapido sguardo al locale che gli si presentava davanti, in fondo non era poi così male: il pavimento era rigorosamente in legno e sulla destra si trovavano i banconi dove poter ordinare qualsiasi cosa, mentre sulla sinistra c'erano sparsi qua e là dei tavoli ognuno con dei porta-fazzoletti e dei dosatori di zucchero su di essi. I posti a sedere erano in pelle, stile divanetto e davano al complesso un'aria piuttosto accettabile. Portando lo sguardo in cerca di un tavolo libero, scorse una piccola ragazzina mora con i ciuffi blu che lo salutava sorridente: era Ashley. Senza esitare si sedette con lei e si diedero il buongiorno con un caloroso abbraccio.
" allora tommy joe! come stai? raccontami qualcosa di bello " la ragazza sorrise gioiosamente. Era così bella, nonostante i capelli blu le dessero un'aria un po' più cupa riusciva ad essere dolce e solare; ogni volta che la vedevano suonare, talmente era piccola di corporatura, avevano paura che il basso fosse troppo pesante per lei.
" niente di speciale, finalmente sono libero " e così passarono tutta la mattinata a parlare del più e del meno e a scherzare.

Finalmente era arrivata l'ora del concerto: mentre il locale iniziava a gremirsi di persone Tommy era dietro le quinte che si sistemava il grande ciuffo prima di mettere la sua amata chitarra a tracolla. Lì era tutto un viavai di persone, dai truccatori, ai costumisti fino ai ballerini che provavano senza sosta le coreografie per perfezionarle ancora di più. 
Mentre il biondo dava gli ultimi accordi alla chitarra, Adam gli passò accanto e gli diede una pacca sulla spalla. " Buona fortuna! " e gli sorrise. Era bello eccome!
Salirono sul palco ed il concerto iniziò nel migliore dei modi, fino a quando Tommy non iniziò gli accordi di " Chokehold " il suo brano preferito, ed Adam iniziò  a cantare.
Tommy non staccava per un momento gli occhi dalle sue corde e dal suo plettro, si sentiva davvero in armonia con sè stesso mentre Adam aveva il vizio, mentre cantava, di camminare per tutto il palco.
Guardacaso, iniziò a girare proprio intorno al biondino, continuando sempre la canzone.
  " oh without your touch i suffocate,
cold asphyxiate
but i kinda like the pain, hey yeah.
baby i can smell you on my clothes,
i try to stay composed
but i feel the fever grow,
grow up, oh. "

Si avvicinò pericolosamente al viso di Tommy e senza proferire nessun altra parola, lo baciò.



 
*
yaay buonasera! o dovrei dire buongiorno? sono le quattro del mattino lol.
sono ritornata con un nuovo capitolo. mi dispiace da morire per aver aggiornato così con un grosso ritardo,
in questo periodo di tempo sono successe tante cose che mi hanno stravolta, 
senza contare poi che l'ispirazione mi mancava.
beh ecco qui, questo nuovo pezzo di puzzle, il lampo di genio è arrivato ascoltando appunto Chokehold
e penso che sia uno dei capitoli migliori che abbia mai scritto.
beeene, vi chiedo ancora scusa per l'enorme ritardo nel pubblicare e come al solito,
spero vi piaccia. fatemi sapere!
yours,
xfallingforher_
  
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