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Autore: Alfred il sanguinario    08/10/2013    1 recensioni
Ciao! Ho passato molto tempo a cercare la fanfic/storia originale perfetta, e ora FORSE ce l'ho fatta. Quindi per favore, ditemi che ne pensate ^^
E' la storia (horror) di Robbie e Dan, due fratelli che si imbattono, tramite le visioni di Robbie e i suoi incubi, in una storia soprannaturale che ha dell'incredibile, e che c'entra con la tristezza, l'isolamento sociale. Tutto c'entra con una strana villa. Ma forse sarebbe stato meglio che non fossero mai stati coinvolti.....
Genere: Drammatico, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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CAPITOLO 2 - INCUBI
Che scemenza. Pensò Robbie, quando ormai era tornata a casa, e ticchettava la penna sul mobiletto di camera sua e di suo fratello. Ormai era sera, ma lei pensava ancora a tutte quelle orribili visioni su quella villa, e sul fatto che suo fratello fosse entusiasta all’idea di andarci.  Che squallore.
Dan entrò di colpo, e Robbie sobbalzò. “Cosa fai ancora sveglia, Robbie? È l’una!”
“Potrei farti la stessa identica domanda!” sentenziò la ragazza a denti stretti.
Dan sbuffò. Non aveva voglia di chiederle scusa. Perché avrebbe mai dovuto farlo? In fondo ognuno era libero di…
I suoi pensieri si interruppero quanto Robbie spense del tutto la luce, facendo calare la stanza nel buio più totale, illuminata solo dalle luci della luna che filtravano dalle persiane.
La ragazza adagiò comodamente la testa sul cuscino, senza coprirsi nemmeno un po’.
Si ritrovò all’interno della villa: non capiva come diavolo aveva fatto a finire lì. La Luna illuminava in pieno il suo volto, ed il suo corpo, sdraiato sulla ghiaia della piccola villa, era indolenzito e pesante. Si alzò a fatica, e tentò di capire qualcosa di più, fissando il cancello appena illuminato, e vide qualcosa. Non capiva cos’era.
Aguzzò la vista. La luce della luna si spostò sulla “cosa”, o meglio sulla persona. Si trattava di una bambina. Avrà avuto nove anni, non di più. I suoi capelli erano castano chiari, ed erano raccolti in due codini, con due elastici rossi. Il suo sguardo cupo ora si vedeva anche bene: era inquietante. I suoi occhi verdi la fissavano con aria triste.
Ecco che era più vicina.
E più vicina.
E più vicina.
E più vicina. Compariva così.
Ad un certo punto le comparve davanti, le afferrò un braccio, e Robbie cominciò ad urlare, accasciandosi a terra. Le sue urla uscirono dal profondo del suo corpo.
Notò che la bambina era bianca, pallidissima. Aveva dei graffi sul volto, e le occhiaie, molto visibili, erano rosse magenta. La sua mano era bagnata e freddissima.
Disse solo una parola, che udì tra le sue stesse disparate urla. “Io non ho paura!!”
Robbie si svegliò di soprassalto. Naso tappato, arsura sul volto…. Stava male. Si guardò il braccio, quello che la bambina le aveva afferrato. Era bagnato e umido. Robbie sospirò, e richiuse gli occhi.


HELLO GENTE!! Allora aggiorno dopo circa... ehm.... un millennio, sì xD ma ora aggiornerò più in fretta u.u Grazie a Chillergirl, che mi ha spronato a continuare anche questa storia!! ;)
 
  
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