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Autore: Layla    03/04/2008    6 recensioni
Una nuova ficcy, ambientata nella tokio moderna in una scuola d'arte un po' speciale...ok...la scuola è modellata su quello che l'artistico è stato per me in questi cinque anni. spero vi piaccia, se mi conoscete saprete già quali sono i paring principali, ovvero naru-hina, sasu-saku, neji-ten, ino-shika.hope ya like it!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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36)COLD NIGHT

 

NEji si chiese se dovesse rincorrerla o meno, gli dispiaceva che ci fosse rimasta male, ma quel bacio gli aveva dato poco, era il bacio di un’amica e nient’altro.

Sospirò, forse avrebbe dovuto rincorrerla, ma se conosceva abbastanza Tenten sapeva che non l’avrebbe voluto.

Era orgogliosa.

Avrebbe pianto sicuramente, ma mai avrebbe voluto che lui la vedesse o peggio la consolasse, sarebbe stato come umiliarla.

Lei aveva capito tutto prima di lui, poteva scommetterci, lei sapeva chi gli interessava, probabilmente la stava maledendo o forse avrebbe maledetto solo  se stessa.

Capelli fucsia, parlata da scaricatrice di porto, mille interessi che lui non capiva, Tayuya Harukaze.

Era esattamente ai suoi antipodi, Tenten, se avesse voluto ascoltare la voce della ragione, sarebbe stata molto più adatta e forse sarebbe piaciuta persino a suo zio.

In quindici anni di vita non era mai uscito una volta dall’immagine di ragazzo assennato, aveva sempre fatto cose logiche e razionali, agito per ilmeglio e si era costruito la reputazione di genietto.

Poteva essere fiero di se stesso, ma quella notte non lo era, voleva essere diverso, voleva mandare al diavolo la razionalità ed effettivamente fece quello.

Non inseguì la ragazza, sentendosi in qualche modo libero e si mise a pensare a lei, a come conquistarla.

Per la prima volta non aveva un piano da seguire e non gliene importava nulla, credeva al destino e se il destino gliel’aveva messa sulla strada gli avrebbe fatto anche capire che fare.

Cominciò a fischiettare “resistenza “ dei famiglia Rossi e si stupì, non era il suo genere di musica, ma quella sera gli sembrava assolutamente perfetta, perché a Tayuya sarebbe piaciuta e perché lo faceva sentire bene, persino un po’…ribelle.

 

Tenten corse finché il fiato non le venne meno, non sapeva dove si trovava, sapeva solo di avere un’aspetto orribile, il mascara e la matita gli erano colati, rendendola simile a un panda.

Era una strada affollata, piena di chioschetti e localini, allegra, la gente andava a divertirsi, non a consolarsi.

Non le importava nulla.

Si infilo in un chiosco, barando sull’età ordinò una birra.

L’alcool non era una buona soluzione, quello che aveva combinato Sakura con Gaara qualche mese prima glielo dimostrava, ma era insensibile anche a quello.

Aveva appena ricevuto la sua prima delusione d’amore e tutto quello che voleva era non pensarci, lasciare che tutto scivolasse via.

La birra arrivò e lei se la scolò, disturbata dal chiacchiericcio degli altri avventori.

Si scolò la seconda e poi anche la terza e la quarta, fino a che non crollò addormentata sul bancone, in un sonno artificiale ed etilico.

 

Yukari si stava avviando verso casa insieme a Sasuke, il moro stava zitto, ma non la mollava un’attimo.

“Sasuke-kun! Piantala di seguirmi come un’ombra!

Vabbè che abitiamo vicini, ma almeno parla, non ho bisogno di una pseudo guardia del corpo!”

“Veramente sei tu che dovresti parlare…”

“E di che? Del tempo? Della ferrovia? Delle elezioni?”

“Di mio fratello ad esempio.”

“E che dovrei dirti?”

“L’hai visto con’altra, davvero non te ne frega niente?”

La mora espirò lentamente per non esplodere.

“Ascoltami…grazie per l’interesse, davvero, ma non ho voglia di parlarne.”

“TZK!”

“Uffa!”

“Vabbè, io vado a casa allora, tu sei arrivata a casa.”

“Si ciao!”

Yukari fece finta di infilarsi nel portone, ma non appena il ragazzo fu abbastanza lontano uscì di nuovo nella notte fredda.

Non aveva voglia che suo fratello e sua madre le chiedessero cosa fosse successo, non aveva voglia di calmare DEidara, ne di sopportare il biasimo di sua madre, a dir la verità non aveva voglia di parlare con nessuno.

Così camminò per quella strada, spazzata dal vento di novembre che smuoveva le foglie  e la faceva rabbrividire, cercando di non pensare, di staccare la spina.

Non aveva voglia di parlare, ma questo non significava che le fosse indifferente, al contrario ci stava malissimo.

Si accorse di essere arrivata al parchetto poco lontano da casa sua, ci aveva giocato mille volte da bambina, si rivide sull’altalena, sullo scivolo.

Forse era stata felice, ma forse no, allora le mancava suo fratello, oggi le mancava il suo ragazzo.

Dannati uomini!

Si accasciò su una panchina e rimase lì a rabbrividire e a cercare di non piangere.

 

Lee camminava allegro per la strada, era di ritorno dalla casa di Gai-sensei che aveva accettato di allenarlo nelle arti marziali.

Quell’uomo era una forza, e lo adorava, ma era stanco, così si fermo in un chioschetto che frequentava da una vita.

“Buonasera signore! Il solito curry della vita!”

La proprietaria, un’adorabile vecchietta che si chiamava Sansho gli sorrise.

“Allora Lee-kun, come va il tuo allenamento?”

“Bene nonna Sansho!”

Il ragazzo si voltò e trasalì…tenten?!

“Nonna Sansho, da quando è lì quella ragazza?”

“Quella che sembra una cinesina? Da una mezz’oretta…

Credo sia ubriaca.”

Lee si alzò e la scosse.

“ten-chan! Cosa ti succede?”

“Non mi vuole Lee-kun! Neji-kun non mi vuole!”

“Scherzi? È cotto di te da secoli!”

“Bhe ti comunico che i secoli sono andati a farsi fottere! Lui non mi ama e non gli interesso! È a lei che pensa!”

Lee rimase sbalordito, non riusciva a raccapezzarsi, Neji aveva sempre amato Tenten chi era questa nuova fiamma ignota?

“Lei chi?”

“La fucsia! Harukaze!”

Tayuya Harukaze?!

“ma non hanno nulla in comune!”

“Mai sentito il detto:” gli opposti si attraggono”?”

Tenten scoppiò a piangere e gli si buttò addosso, lui non poté fare altro che abbracciarla.

“Sono una scema Lee! Una scema integrale! Come ho fatto a non accorgermene?

Perché ho lasciato che me lo portasse via?

È finita, cazzo!

Finita e io non so che fare!”

Lee rimase in silenzio, non sapeva cosa dire e forse non c’era nulla da dire, Neji non l’amava e la realtà non si poteva cambiare.

 

Itachi non rientrò a casa tardissimo, ma Sasuke avrebbe dovuto essere a letto.

Avrebbe.

Il fratello invece era in salotto.

Forse doveva parlargli?

Sperò di no, ma fu puntualmente disilluso , lui non gli toglieva gli occhi di dosso e ciò significava  solo una cosa, era in vena di chiacchiere.

“ Ciao nii-san…divertito?”

“abbastanza…”

“Come è stato farsi quella gal?”

E lui come faceva a saperlo?

“E tu come lo sai?”

“Sono diventato Nostradamus…ti ho visto idiota!

E con me c’era anche Yukari-chan.”

“Ah”

“Solo “ah “ sai dire?”

Itachi incassò in silenzio.

“Solo una cosa fratello…perché hai combinato questo casino?”

“Fatti i cazzi tuoi Sasuke!”

Il maggiore degli Uchiha si sentì pericolosamente esposto, stava per raccontare tutto almeno al fratello, ma non poteva, non doveva o altrimenti l’avrebbe odiato per sempre.

“Sono cazzi miei!

Lei sta male e tu puoi fingere quanto vuoi ma stai male anche tu!

Ti vedo spento e le altre ragazze non ti hanno fatto questo effetto!”

Il fratellino aveva la vista lunga, sperò che non avesse notato che le sue già formidabili occhiate si erano fatte più profonde.

“Non dormi nemmeno, le tue occhiate sono più scure!”

D’oh! Ma chi aveva allevato? Un mini tenente colombo?

“Te lo ripeto…sono affaracci miei scoiattolo!”

“è per i nostri genitori? C’entrano loro?”

“SASUKE CRISTO! NON LO CAPISCI QUANDO DEVI SARE ZITTO, EH?”

Uscì di casa furibondo, non poteva crollare! Non poteva!

E doveva stare lontano da Yukari!

Si allontanò verso il parchetto, cercando frenetico il pacchetto delle sigarette.

Dove era finito?

La vide, rannicchiata su una panchina.

Sentì uno strappo all’altezza del cuore, ma fece finta di niente, tornò indietro e cercò un altro posto dove sfogarsi.

Poteva cercarlo, forse trovarlo, ma non avrebbe cambiato le cose, quella dannatissima ragazza gli piaceva davvero e suo fratello aveva fottutamente ragione.

Purtroppo.

 

ANGOLO DELLA PIGRIZIA

 

Itachi è contorto..uh! se è contorto…

Povera Yukari…

 

Jaheira: certo che sei brava come esorcista! Ti ho già detto cosa accadrà quando Sakura tornerà dall’Inghilterra!

Tu e Gaara è un o’ che non ci siete in effetti, anche Ino, Tema e Shika…mmm devo meditare su come farvi rientrare…

In quanto a Tenten c’est la vie, Neji non la ama…

Ciaooo! Socia!

 

Talpina pensierosa:perché non la sopporti? Che ti ha fatto? appare così poco!

Vabbè! Ti saluto e spero che qst ti piaccia! Ciaoo!

 

Beckill: Nee-san i miss you! Torna presto! Ç_ç

In msn mi annoio…(Itachi e Tamama tentano di confortarla, ma dopo essere stati picchiati desistono.)

Povera ten..ma succede…che farci?

Niente.

In quanto a Itachi, non posso dirti cos’ha in testa, non glel’ho ancora aperta per controllare^^(Itachi impallidisce e scappa)

Ma schersavo!(Itachi riemerge sospirando da sotto il letto di Layla)

Vabbè fatti viva prima o poi! Ciaooo!

 

Diana88: mi dispiace per tenten (abbassa la voce per non farsi sentire) ma avevo detto che era una neji-tayuya.

SE mi sente Ten-chan mi ammazza XD!

SI, prima o poi dirò perché Itachi è così stronzo! Giuro!

Ciaooo!

 

HinaNaru: su su Tenten si riprenderà!^^

Anche  se dico con chi le sue fan mi ammazzano…uhuhuhu!^^”

Alla prossima e grazie!

 

   
 
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