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Autore: Ieahleen    09/10/2013    2 recensioni
Hogwarts si è svegliata. E vuole rivendicare ciò che le spetta di diritto. Harry come sempre ci finisce in mezzo. Ma vuole vivere. Libero di essere, senza dover soddisfare le aspettative di chiunque. Soprattutto di chi fin ora lo ha solo usato.
Dalla storia: "Si ritrovò sotto lo sguardo scrutatore di Piton e arrancò sotto quella pressione fino alla sedia che gli veniva indicata. A Harry sembrò passare un'eternità sotto l'esame di quegli occhi. E infine Piton parlò.
«Perché?» chiese.
«"Perché?" cosa? Perché lei? Perché ora?» Piton continuò a fissarlo per alcuni secondi, durante i quali Harry credette di aver sbagliato qualcosa, e infine annuì.
«Alcune cose, parecchie in realtà, devono cambiare. E qualcuno di cui mi fido, mi ha indirizzato a lei come utile alleato.» spiegò. Era abbastanza sicuro che fosse davvero opera di Art, che non negò, ed Harry lo interpretò come ammissione di colpa.
"
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, Luna Lovegood, Severus Piton
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da V libro alternativo
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Ok, questo è un esperimento. Ho alcuni lavori in corso che ho deciso di non pubblicare prima di essere ad un buon punto, e poi c'è questa, Hogwarts' Core, nata proprio per essere pubblicata durante la scrittura.
E visto che la sto scrivendo, non so come sarà. Cioè, conosco le linee generali, ma c'è molto da decidere ancora, molto deve accadere.
Quindi avverto che il rating potrebbe arrivare fino a Rosso o NC17, e dei possibili riferimenti o presenza, in futuro, di: harem, slash, mpreg, abuso, tortura, violenza, morte di personaggio secondario, lemon ecc. Qualsiasi nuovo avvertimento verrà annunciato a inizio capitolo.
Il personaggio principale è Harry Potter, e resterà lui, anche se la coppia protagonista, o quali coppie saranno presenti non è ancora deciso. Per ora ci sono queste possibili: Harry/Voldemort, Harry/Tom, Harry/Severus, Harry/Luna, Remus/Fenrir, Harry/Charlie, Sirius/Remus, Ron/Hermione, Draco/Blaise, Draco/Luna, Draco/Severus, Lucius/Severus, Harry/Lucius. Nessuna è certa, e magari potreste convincermi in qualche modo.
Cercherò di non usare personaggi originali. Per ora gli unici personaggi di una certa rilevanza certi sono Harry James Potter, Luna Lovegood, Severus Piton. Visto che la storia è in scrittura potreste convincermi a puntare su alcuni altri personaggi più che su altri.
Alla fine di tutto questo, ringrazio sentitamente la mia beta, Shiho93, e chiunque mi farà felice facendomi partecipe delle proprie opinioni.

Ora sedetevi comodi, preparatevi con i popcorn, e aspettate che si abbassino le luci e si alzi il sipario su questo primo, breve, capitolo di Hogwarts' Core!

 


 

Prima notte – parte prima

 

[…]

Harry camminava, correva per i corridoi, la vista oscurata da lacrime che non voleva versare, le luci si erano abbassate da un pezzo, quando il coprifuoco era scattato, correva e faceva male, i piedi sembravano voler smettere di sostenerlo da un momento all'altro, i polmoni in fiamme, e la milza gli mozzava il respiro ancor di più, ma dava il benvenuto a quel dolore piuttosto che darla vinta alla stretta nel petto che aveva iniziato a crescere dalla fine dell'anno precedente.

Inciampò e cadde, riuscì a mala pena a portare le mani davanti a se per evitare di impattare col viso. Fu la goccia che fa traboccare il vaso, si arricciò su se stesso cercando di confortarsi in qualche modo e soffocare i singhiozzi. E alla fine si addormentò, sul pavimento freddo di un corridoio in disuso da anni con le guance rigate di lacrime.

Erano anni che non piangeva, da quando pensava di aver deluso i suoi zii in qualche modo e non riusciva ad essere abbastanza bravo. A cinque anni non piangeva più, perché sapeva ormai che ai Dursley lui non importava, e quindi faceva male, sì, ma non così tanto, non più. Ma ora… tutte le persone che pensava gli volessero bene… Quello faceva male, essere abbandonato.

Si svegliò di soprassalto tempo dopo da un dormiveglia agitato, e si guardò intorno. Un lungo corridoio spoglio si perdeva nell'oscurità alle sue spalle. Non voleva tornare indietro, e non voleva restare lì intirizzito dal freddo, quindi decise di andare avanti, da quella parte il corridoio finiva su una porta socchiusa simile a quella delle classi. Qualsiasi cosa per non pensare a quel che era appena accaduto. Si avvicinò cautamente alla porta e la spinse, fece alcuni passi nell'oscurità dall'altra parte ed essa si chiuse, Harry si voltò di scatto per trovarsi davanti un caminetto che rischiarava e riscaldava l'ambiente.

Ancora con la ferma intenzione di non pensare a niente si guardò intorno. La stanza in cui si trovava era piccola e non conteneva nient'altro che il caminetto, ma nelle altre pareti si aprivano degli archi verso altri ambienti. Harry varcò il primo sulla destra, si fermò un attimo quasi accecato dalla luce di innumerevoli candele sospese a mezz'aria. Così tante candele assieme le aveva viste solo in Sala Grande, prima di allora.

L'arco si apriva in un angolo di una grande stanza quadrata, al centro di ogni parete una nicchia in cui erano accolto un grande sarcofago di marmo, sopra ogni coperchio la scultura di un animale.

Si avvicinò a quello alla sua destra, poi continuò il giro in senso antiorario. Sul primo sarcofago la statua di un serpente, un cobra in posizione di attacco verso chiunque si avvicinasse a leggere la targa sul lato del sarcofago, “il più grande dei Quattro di Hogwarts”, con la parola grande incisa più a fondo in lettere più ampie e definite.

Il secondo sarcofago era sormontato da un leone con le fauci spalancate in un ruggito, e sul coperchio un solco alla cui vista Harry pensò che la Spada di Grifondoro ci si sarebbe incastrata perfettamente. Con quell'idea tornò immediatamente al sarcofago precedente, ed eccolo lì, un ovale scavato nella roccia. Tornò alla tomba di Grifondoro per leggere la targa, “il più forte dei Quattro di Hogwarts”, e questa volta la parola forte era incisa con lo stesso carattere delle altre, ma incorniciata da una complicata incisione.

Il terzo sarcofago era quello di Corvonero, l'aquila che lo squadrava con sguardo inquisitore appollaiata sul bordo non lasciava dubbio. Su questo sarcofago era incisa tre quarti di una circonferenza, e la targa recava “il più saggio dei Quattro di Hogwarts”, la parola saggio incisa in lettere affilate ed eleganti.

E restava Tassorosso, un tasso che annusava l'aria incuriosito e una zampina sollevata sul coperchio, assieme ad un cerchio scavato, e la targa, “il più fedele dei Quattro di Hogwarts”. Questa volta gli ci volle qualche minuto per decifrare l'appellativo dato a questo fondatore, la parola graffiata fin quasi a essere illeggibile.

A quel punto Harry si accigliò. Le tombe dei Fondatori dentro Hogwarts? Era sicuro che Herm-, che chiunque ne avrebbe parlato, e nessuno ne aveva mai fatto parola.

È segreto. risuonò tra i suoi pensieri. Harry sobbalzò e si guardò freneticamente intorno. Eppure non c'era nessuno. Ci sono io. Di nuovo, la stessa voce.

«Chi sei?» chiese in un sussurro.

Hogwarts. Rispose la voce. Chiedo perdono.

«Perdono?» Era arrivato al punto da stare così male da avere le allucinazioni?

È realtà. di nuovo, una risposta ai suoi pensieri. Non ti ho protetto. Hogwarts è stata creata per proteggere i suoi bambini. Non ti ho protetto. Chiedo perdono.

«Va- va tutto bene!» Assurdo, stava rassicurando una allucinazione! Però la voce sembrava sull'orlo di una crisi di nervi...

Chiedo perdono! un urlo mentale, o qualcosa di simile, che gli diede una fitta alla testa.

«Ok, ok, calma. Un bel respiro e riprova dall'inizio, non ho capito niente.» Magari era un bel sogno, che male poteva fare dargli corda?

Hogwarts è stata creata come rifugio per chi ne ha bisogno. Ma è così tanto tempo che non riesco a raggiungere gli studenti, a sentirli… E le tue urla erano così strazianti… Dovevo fare qualcosa, qualsiasi cosa… E ti ho portato qui.

«Qui… qui dove?»

Dove i Quattro di Hogwarts riposano dopo aver dato se stessi per proteggere la scuola. Non potevano lasciare la scuola incustodita e prima di morire hanno dato una coscienza alla scuola: me. Questa stanza è il Nucleo su cui si regge Hogwarts. Qui solo alcuni Prèsidi hanno avuto accesso, e solo i più degni.

«Perché io, allora? Perché qui?» Si guardava intorno, intanto che parlava. Le candele fluttuavano nell'aria, e le fiammelle ondeggiavano a ritmo delle parole.

Perché è passato molto tempo da quando Hogwarts aiutava davvero i suoi cuccioli, e non c'è nessuno che ha più bisogno di te.

[…]

  
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