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Autore: Fire Gloove    09/10/2013    1 recensioni
Valerio è un diciottenne come tanti. Gli piace uscire con il suo gruppo di amici, lo studio non gli va troppo a genio, e si gira a guardare le belle ragazze per strada. E, come la maggior parte dei ragazzi della sue età, non sa dire di no ad una sfida per colpa dell'orgoglio; così, quando uno dei suo migliori amici gli dice "Scommetto che tu non riusciresti a passare nemmeno mezz'ora in un locale gay, ti farebbe troppo schifo, non ne avresti mai il coraggio!" non può che dimostrargli che si sbaglia.
Peccato che al Fluo, la più famosa discoteca gay della città, lavori Aleksey, le cui movenze feline lasceranno il nostro eroe decisamente turbato...
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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OMOFOBIA PORTAMI VIA
 
Disteso sul tappeto del salotto di casa di Mara, ho la testa abbandonata sulle ginocchia di Cristina che mi passa delicatamente le dita fra i capelli, e cerco di rilassarmi e di dimenticare che quella stronza della Morelli, mia carissima professoressa di fisica, è riuscita a mettermi un quattro il primo giorno di scuola.
Il motivo? Non avevo i compiti delle vacanze. Ottimo. Peccato che non li avesse praticamente nessuno, ma il quattro lo ha messo solo a me e “che sia di esempio per tutti”. Mavaffanculo.
-Dai, Vale, non te la prendere, quella è solo una stronza frustrata.-
Mara, seduta sul pavimento vicino a Cri, cerca di confortarmi.
-Si, vabbè, che si facesse una sana scopata, invece di rompere i coglioni a me!-
-Andiamo, non pensarci, vedrai che recuperi… Smettiamo di darle tanta importanza e facciamo qualcosa!-
Quattro paia d’occhi si spostano su di lei.
-Tipo?-
Lei si passa una mano tra i folti capelli rossi con aria pensierosa.
-Boh… andiamo al parco?-
-Fa un caldo infame.-
Fa notare Luca, con uno sguardo scettico al cielo terso fuori dalla finestra, Mara non si scoraggia.
-Guardiamo un film?-
-Nah, non mi va.-
Questa volta sono io a muovere la critica, sapendo che se passassimo due ore davanti ad uno schermo non farei che rimuginare sul votaccio appena preso, e il mio umore peggiorerebbe ancora.
-Gioco di società?-
-Please, no. Tesoro, ti prego, non farmi questo.-
Mara, vedendosi contro anche Cri, ci guarda accigliata.
-Ragazzi, che palle! Non vi va mai bene nulla!-
Si alza dal tappeto e va ad accoccolarsi tra le braccia di Francesco con aria offesa.
Adocchio il telecomando a pochi centimetri da me, sotto il divano, e lo afferro, aggrappandomici come se fosse la mia unica fonte di salvezza: magari qualche programma demenziale potrebbe tirarmi su il morale.
Accendo su un canale a caso: c’è il telegiornale e Cristina mi chiede di lasciare.
La presentatrice sta giusto annunciando un nuovo servizio.
“E ora, spostiamo la nostra attenzione su un argomento estremamente attuale: i diritti paritari sempre più reclamati dalla comunità LGTB. In un periodo nel quale molti stati stanno facendo passi avanti in questo senso, l’Italia cosa ha intenzione di fare?”
Sbuffo infastidito alle immagini dal Gay Pride, in particolare di due ragazzi che si baciano appassionatamente.
-Ma non potrebbero farle in privato, ‘ste cose?-
Borbotto disgustato, più a me stesso che agli altri.
Cri si alza di colpo, e io prendo una testata sul pavimento.
-Ahia! Cri!-
-Vale, cos’è che hai detto?-
Il tono di Cristina è più gelido di quanto io glie lo abbia mai sentito, e mi sta fulminando con lo sguardo, ma a me non sembra di aver detto nulla di sconvolgente.
-Beh? Non mi direte che a voi non da fastidio vedere due froci che si sbaciucchiano dall’altro lato della strada!-
Luca è l’unico che mi sostiene.
-Sì, infatti. Andiamo, in privato facessero quello che vogliono, ma non è normale!-
Cristina sbuffa, e sembra veramente disgustata da noi.
-Come potete dire una cosa del genere?! Me lo ricordo, sai Lu, quando stavi con Silvia… non era esattamente piacevole starvi a guardare mentre passavate il tempo facendovi tonsillografie a vicenda! Eppure non vi abbiamo detto nulla, quindi adesso chi cazzo siete voi due per giudicare gli altri?!?-
Sta quasi urlando, gli occhi che brillano per la rabbia e l’indignazione e qualcosa mi dice che non sarebbe saggio insistere oltre, e che il danno ormai l’ho fatto.
-Cri, senti, scusa, ok? Non è il caso di incazzarsi…-
-Non è che mi devi chiedere scusa… voglio solo sapere se pensi davvero quello che hai detto.-
Non le rispondo e abbasso lo sguardo, cosa che lei, a ragione, interpreta come un sì.
-Non ci posso credere… sei disgustoso.-
Si volta dall’altra parte e comincia ad osservare il muro come se fosse lo spettacolo più interessante di sempre.
A quel punto interviene Mara, cercando di fare da paciere.
-Andiamo, Vale, perché non dai a Cri almeno la possibilità di dimostrare che ha ragione?-
Non ho troppa voglia di ritrattare sulla mia posizione, ma so per esperienza che Cristina offesa è l’essere più insopportabile sulla faccia della terra, e così annuisco scettico.
La carissima bionda si gira con una luce vagamente malvagia negli occhi.
-Perfetto, allora sabato sera noi due usciamo!-
Un brivido mi scende lungo la spina dorsale, so di star facendo il più grande errore della mia vita, ma…
-Per andare dove?-
-Al Fluo!-
Al Fluo? E che diamine è il Fluo? Poi me lo ricordo. Una discoteca gay…
-No! Non se ne parla, io in quel locale di froci non ci entro nemmeno sotto tortura! Mi spiace, ma di passare una serata in quel posto non ne ho nessuna intenzione!-
A questo punto, quando la situazione sta davvero per degenerare, o almeno così sembrerebbe dallo sguardo omicida di Cri, interviene Fra.
-Cos’è, Vale, hai paura? Perché a me sembri esageratamente terrorizzato.-
E lo dice con un ghignetto che mi va ribollire il sangue nelle vene. Paura, io? Di un gruppo di checche isteriche? Ma per favore!
-Certo che no. Solo che non mi va!-
Fra fa una faccia scettica.
-Seh, certo…-
-E va bene! Ci vado!-
Sul volto di Cri si allarga un sorrisetto malvagio.
Aiuto…
 



Angolo di Fire: Salve gente! Devo dire che questo capitolo mi piace poco, eppure non sono riuscita a tirar fuori nulla di meglio... spero che voi lo appreziate, perchè è il trampolino di lancio per tutta la storia, della serie che Valerio un giorno racconterà ai suoi nipotini "Tutto cominciò quel giorno..."
Colgo l'occasione per ringraziare tutti quelli che hanno messo la storia tra le preferite/seguite/ricordate pur senza lasciare traccia di se. Un enorme abbraccio stritoloso a Cup_Cake che traccia di se, invece, l'ha lasciata.
Un baciozzo,
Fire.

 
   
 
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