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Autore: HermioneCH    10/10/2013    6 recensioni
La storia si svolge dopo la fine della guerra, Hermione si reca a Hogwarts per l'ultimo anno di scuola, dove Piton è tornato a insegnare pozioni. La ragazza si sente sola, senza i suoi amici, ma trova ottimi confidenti in Ginny e nel nuovo professore di Difesa contro le Arti Oscure.
Dopo un susseguirsi di problemi personali, si trova davanti a un nuovo percorso.
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Hermione Granger, Remus Lupin, Severus Piton, Un po' tutti | Coppie: Hermione/Severus
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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A Strange Love

1. Sorprese poco piacevoli

 

Hermione era seduta sugli scalini, davanti al portone della scuola, con la testa immersa in un grosso volume.
Quel giorno aveva deciso di spendere l'ora buca del Lunedì pomeriggio, godendosi l'ultimo sole di ottobre e leggendo il libro di Aritmanzia che il professor Vector aveva loro assegnato. Chiuse gli occhi e alzò il viso in direzione del sole, alla ricerca di calore, perdendosi nei suoi pensieri. Il castello era stato ricostruito e dopo cinque mesi dalla battaglia, i segni della lotta e delle persone che avevano dato la vita per un mondo migliore erano scomparsi. Hermione guardò le mura del castello, tutto era come prima, ma in realtà niente lo era davvero.
Quando tornò a Hogwarts con Ginny, per il loro settimo anno scolastico, era rimasta stupita e deliziata di trovare la scuola esteticamente identica a quella che ricordava prima della battaglia.
Il suo pensiero volse verso Ron e Harry, sentiva tremendamente la loro mancanza e ancora non riusciva a capacitarsi della scelta dei ragazzi. Era stata molto contrariata quando Harry e Ron l'avevano informata che non sarebbero tornati a Hogwarts per finire gli studi.
"È bello vedere che certe cose non cambiano da queste parti" disse una voce in lontananza. Hermione alzò lo sguardo e vide Harry e Ron camminare verso di lei.
"Hai proprio ragione, Harry. L'abbiamo lasciata con un libro in mano e la troviamo con un libro in mano" disse Ron, ridendo.
Hermione balzò in piedi e urlò di gioia.
"Che ci fate vuoi due qui?" domandò la ragazza, saltellando eccitata.
"Sorpresa! L'addestramento ci ha portati a Hogsmeade" spiegò Harry.
"Naturalmente, abbiamo deciso di venire a vedere come vanno le cose" aggiunse Ron.
"Non so chi abbracciare prima!" strillò Hermione, aprendo le braccia.
"Me naturalmente" rispose Harry, si fece avanti e strinse l'amica tra le braccia sollevandola da terra "Bene! Ora devo andare a cercare Ginny" aggiunse, facendo l’occhiolino all'amica.
"È in Sala Comune" annunciò Hermione, facendo un cenno con la testa verso la Sala d'Ingresso. Harry annuì e entrò nel castello, salutando gli amici con la mano.
Ron si avvicinò ad Hermione e l'abbracciò anche lui. Lei sorrise e lo baciò passionalmente.
Harry percorse la Sala d'Ingresso, dopo la caduta di Voldemort provava sempre una strana sensazione quando entrava nel castello. Sensazione che veniva rapidamente scacciata dai momenti felici che aveva vissuto tra quelle mura.
"Potter!"
Harry si voltò e vide Severus Piton sbucare dal corridoio che portava ai sotterranei.
"Piton" salutò il Prescelto, inclinando leggermente la testa.
"Come mai da queste parti? Non avrai già cambiato idea? Lasci di già il corso Auror per tornare a scuola?" domandò Piton, raggiungendolo.
Harry sorrise "Non preoccuparti, non c'è questo pericolo. Sono solo... in visita di cortesia".
"In effetti l'altra sera credo di aver sentito il Ministro della Magia dire che te la cavi piuttosto bene, tra gli Auror" disse Piton, guadandolo di traverso.
"Kingsley è sempre troppo gentile" rispose Harry, infilando le mani in tasca.
"Senza dubbio" rispose il professore, si voltò e vide Hermione e Ron baciarsi appassionatamente nell'ingresso "Ah, vedo che ti sei portato anche Weasley. Impossibile dividere il trio".
"Pare di no" rispose Harry, sorridendo.
"Granger!" esclamò Piton.
Hermione sobbalzò, si allontanò da Ron e si voltò.
"Sì, professore?"
Ron la prese per mano e si avvicinarono agli altri due.
"Trenta punti in meno per Grifondoro!" sbraitò il professore di pozioni.
"Perché?" chiese Ron, rabbioso.
"Atti osceni in luogo pubblico" rispose Piton, sorridendo malignamente.
Ron fece per replicare, ma Hermione gli posò una mano sul braccio.
"Buona giornata" aggiunse Piton, si voltò e se ne andò.
"Ma non poteva morire quell'odioso pipistrellaccio. Nagini doveva mordere più affondo" commentò Ron, una volta che Piton si era allontanato abbastanza da non sentire la sua voce.
"Ron!" esclamò Hermione, scandalizzata "Come puoi dire una cosa del genere?"
"Perché? E vero" abbaiò il rosso.
"Concordo con Hermione" disse Harry "Piton è stato di grande importanza per la guerra contro Voldemort. Non lo dimenticare".
"Certo, certo" canzonò Ron.
"Il tempo corre. Vado da Ginny" disse Harry e si allontanò. Hermione si voltò verso Ron e sorrise. "T-ti va una passeggiata nel parco?" chiese il ragazzo. Lei annuì e uscirono di nuovo sotto il sole d'autunno. Camminarono diversi minuti tenendosi per mano, mentre Hermione gli raccontava delle lezioni, degli insegnanti e dei nuovi compagni di classe.
"E tu invece, novità? Come va l'addestramento?" domandò la ragazza.
"Bene" borbottò Ron, guardando il lago.
"Sicuro?"
"Sicurissimo" affermò Ron. "Hermione, c'è una cosa di cui ti devo parlare".
"Lo sai che puoi dirmi tutto" rispose lei, aggiustandosi i capelli dietro l'orecchio.
"Ecco vedi.. non è facile".
"Prendi un bel respiro profondo, aiuta" lo incoraggiò Hermione.
Ron inspirò profondamente e sputò fuori le parole "Herm, tu mi sei sempre piaciuta molto. Ma vedi, in questi mesi in cui siamo stati lontani mi sono accorto di non provare quello che dovrei"
"Che intendi dire?" domandò Hermione, spaventata. "Io non credo di amarti, non più. Non posso rimanere legato a te.. non adesso che.."
"Adesso che?"
"Ho conosciuto un’altra ragazza, Hermione" disse Ron, abbassando lo sguardo.
La ragazza sbarrò gli occhi, mentre un dolore atroce le si riversava nel petto.
"Mi hai tradito".
"No!" esclamò Ron, afferrandola per le spalle "Te lo giuro. Non è successo niente tra me e Melissa. Lavoriamo assieme tutti i giorni e presto succederà. Ma non posso finché sono ancora con te. Non posso farti questo".
"Tu provi sentimenti per un'altra donna! Non sarà successo niente, ma mi hai comunque tradita, Ronald Weasley! Come puoi farmi questo dopo tutto quello che mi hai fatto passare?" urlò Hermione, si districò dalla presa di Ron e corse verso il castello, con le lacrime che le bagnavano il viso.
Harry e Ginny si spaventarono vedendo la loro migliore amica entrare, piangendo sconvolta, nella Sala d'Ingresso. "Hermione che succede?" chiese dolcemente Harry.
"Tu lo sapevi, non è vero?" strillò Hermione, picchiando i pugni contro il suo petto.`"È per questo che siete venuti".
"Hermione?" disse Harry, tentando di sfiorarle il viso. Lei scacciò la mano dell'amico.
"Tesoro, che cosa è successo?" chiese Ginny.
"Mi ha lasciata, mi ha lasciata per un'altra" ululò Hermione, soffocata dal dolore.
"Non lo sapevo. Te lo giuro" disse Harry, tentando di abbracciarla. Lei si scostò e corse via piangendo disperata.
"Lo uccido, giuro che lo strozzo!" gridò Ginny.
"Ginny, calmati. Trova tuo fratello e senza ucciderlo portalo in Sala Comune. Io vado a cercare Hermione" disse Harry, baciò velocemente Ginny e corse dietro ad Hermione.
Hermione corse lungo un corridoio, stava per svoltare l'angolo quando andò a sbattere contro qualcosa di duro e nero.
"Granger! Ma che diavo...." Le parole morirono in gola a Piton quando i suoi occhi incontrarono il viso della ragazza.
Hermione si gettò su di lui, piangendo sempre più forte, appoggiata al petto del professore.
"Granger..." sussurrò Piton, imbarazzato  "Su.. ricomponiti"
Ma Hermione continuò a piangere sempre più forte, sempre più disperatamente. 
Piton le picchiò leggermente la mano sulla spalla. Per la prima volta da tanto tempo non sapeva come gestire la situazione, era decisamente spiazzato e imbarazzato "Hermione... calmati.. va tutto bene". 
Hermione smise di ululare, singhiozzando silenziosamente. Piton la prese per le braccia e l'allontanò leggermente, le mise un dito sotto il mento e le alzò il viso. La sua faccia era una maschera di dolore. I suoi occhi erano rossi, gonfi e colmi di lacrime. Piton non poteva credere di vedere la precisa, so-tutto-io e forte Hermione Granger in quello stato.
"Hermione" disse Harry, senza fiato, svoltando l'angolo.
"Potter! Maledizione! Sei arrivato da mezz'ora e già combini guai?" sbraitò Piton.
"Non sono stato io" rispose Harry, prese Hermione per mano e le asciugò le lacrime "Non ne sapevo niente, te lo giuro" disse alla ragazza. Hermione annuì leggermente e lo abbracciò.
"Ci penso io" sussurrò Harry e Piton annuì. Il prescelto si sciolse dall'abbraccio e prese Hermione sotto il braccio. S'incamminarono lentamente versola Sala Comune.
"Se avessi saputo che Ron era venuto con l'intenzione di lasciarti, l'avrei affatturato, te lo garantisco" disse Harry, accarezzando i capelli dell'amica.
Piton si rifugiò dietro l'angolo e si appoggiò al muro. Si lisciò la casacca inumidita dalle lacrime della ragazza. È stato quell'idiota di Weasley a ridurla così! pensò il professore La prossima volta che lo incontro lo crucio! Ma come può... Ehi un momento.. ma che diavolo me ne frega a me dei problemi sentimentali di Hermione Granger? È solo una stupida ragazzina, mettersi a piangere in quel modo per la fine di una storiella da quattro soldi. Insomma, dove è finito il ritegno?
Scosse la testa distogliendo i suoi pensieri dall'alunna e si diresse di nuovo verso i sotterranei.
Harry accompagnò Hermione in Sala Comune, una volta entrati trovarono Ginny e il fratello che li aspettavano seduti sul divano.
"Hermione" esclamò Ron, correndo verso di loro "Sono stato uno stupido, ti prego perdonami. Dopo che sei andata, mi sono accorto di aver sbagliato. Ho detto cose senza senso, perdonami. Io ti amo!"
Hermione annuì appena e il ragazzo l'abbracciò e la baciò.
Il giorno dopo, mentre la classe di Grifondoro del settimo anno condivideva l'ora di pozioni con i Serpeverde, Ginny diede una spintarella a Hermione.
"Dai tesoro, non fare quella faccia. Ha detto che non ci ripenserà, che è stato uno stupido e che ti ama, che ama solo te" disse Ginny.
"Ma se invece ci dovesse ripensare?"
"Non lo farà"
"E se dovesse?"
"Io e Harry lo strozzeremmo" disse Ginny. Hermione sorrise appena "Dai Hermione. L'ha promesso. E poi Harry mi ha detto che la tipa lì non lo fila proprio. Non preoccuparti!"
"Non voglio essere quel tipo di ragazza che sta li a crogiolarsi per un uomo, nemmeno se quest’uomo è Ron. Io non sono, così".
"Lo so che non sei così, Hermione. Ma tu e Ron, insomma, siete tu e Ron! Vi amavate ancora prima di accorgervene!" la rincuorò Ginny. "Lo sai com’è fatto quell’idiota di mio fratello, si lascia prendere da decisioni impulsive, ma poi ci ripensa e mette la testa a posto".
Hermione pensò a quando aveva abbandonato lei e Harry durante la ricerca degli Horcrux. Ma poi ricordò come era tornato.
Il sorriso di Hermione si fece più ampio "D'accordo, d'accordo! Non ci ripenserà e ama solo e soltanto me!"
"Così mi piaci!" disse Ginny, aggiungendo essenza di elleboro alla sua pozione.
"Gin! Solo due gocce!"
Ginny ritrasse troppo velocemente la mano e la bottiglietta le scivolò, cadendo a terra.
"Signorina Granger è la seconda volta che la vedo parlare e disturbare i compagni! Trenta punti in meno e punizione, domani sera alle diciannove nel mio ufficio!"
"Ma io..."
"Un'altra parola e la punizione durerà un mese!" sbraitò Piton.
Hermione abbassò lo sguardo, quell'uomo aveva il potere di rovinarle ogni momento.

  
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