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Autore: Styles95    10/10/2013    2 recensioni
- Non voglio essere causa di nessun litigio ! - non mi sarei mai perdonata una cosa del genere.
- Non succederà , ma la verità è un'altra ? - mi sorride malizioso
- E cioè ? - quel ragazzo mi confondeva terribilmente.
-Tu non sai chi scegliere ! - dice come se stesse rivelando che è un mago.
- E tu chi sei , il mio grillo parlante ? - .
Ma si , aveva ragione Louis...
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Bonfire heart


 
Days like these lead to,
nights like this leads to love like ours,
You light the spark in my bonfire heart

 
Osservando il mondo dall’oblò dell’aereo è tutto così strano. Faccio a fatica a credere al corso della vita , tutte le piante , gli animali e persino noi siamo sulla terra per un motivo non preciso ma bisogna prendere le cose come vengono.
Le hostess fanno avanti e indietro assicurandosi che tutti siano comodi e che non ci siano problemi, il volo trascorre tranquillo anche se sembra non finire mai, l’Australia doveva per forza essere così lontana? Tutto quello che vedo dal finestrino è bianco , non riesco a distinguere nulla  da così in alto , neanche un uccellino che si scontra con il mio finestrino , suona crudele ma almeno avrei qualcosa da fare.
L’aereo manda un film per nulla interessante sui i televisori sparsi qua e là per i corridoio , la solita commedia americana dove la protagonista prima di trovare il principe si fa tutto il castello , noioso e scontato.
Dietro di me un bambino piange disperato , la mamma cerca di consolarlo in tutti modi fino a quando non tenta con una ninna nanna che però ha più effetto di me, sono sempre stata una pessima compagnia per chi viaggia. Dopo dieci minuti la disperazione del bambino termina e io insieme a lui cado in un sonno profondo, così come il cielo che inizia a scurirsi piano piano.

Vengo svegliata dall’altoparlante e da un raggio di sole che mi arriva dritto in un occhio lasciandomi cieca per qualche secondo. Entro nel panico vedendo che è pieno giorno , per quanto tempo ho dormito? Se ho perso la fermata giuro che mi ammazzo.  Mi affaccio vedendo dall’oblò la scritta “Melbourne”  sul gate, tiro un sospiro di sollievo uscendo dall’aereo, il sole mi scalda velocemente , qui si respira un’aria del tutto diversa , un’aria più rilassata. O forse è dovuto tutto a quegli enormi occhi verdi che sto per rivedere.
L’aeroporto è sempre pieno zeppo di persone diverse , di tutte le razze. Tutti si mischiano con gli altri creando un mosaico pieno di emozioni , c’è chi piange , chi è strafelice , chi malinconico e chi è arrabbiato. Con la mia valigia stretta nelle mano destra scruto la folla cercando i suoi capelli arruffati e i suoi occhi.
-Ti dovrai accontentare di me! -.
Una voce familiare mi fa saltare per aria prendendomi alla sprovvista, Lou mi sorride venendomi incontro.
-Me lo farò bastare! – rispondo ridendo cercando di non dare a vedere la mia illusione. L’abbraccio felice di rivedere una faccia amica dopo quasi trenta ore di volo.
-Non è colpa sua , te lo vedo negli occhi che stai pensando. – mi dice Lou mentre iniziamo a camminare.  -Sono stati chiamati per un servizio fotografico! Ho fatto loro i capelli e mi hanno spedito da te , Harry mi ha detto di dirti che si farà perdonare! – aggiunge.
Le sorrido sicura che sia così , mi dispiace solo che siano sempre così impegnati.
Usciamo dall’aeroporto avvicinandoci ad una macchina nera che conosco fin troppo. Ci accomodiamo su i confortanti sedili di pelle salutando l’autista. Persino in questa macchina mi sembra di essere a casa.
-Com’è andato il volo? – mi chiede Lou poggiando una mano sul mio ginocchio.
-Bene , sono solo stanca .. Che ore sono qui? – rispondo leggermente confusa, odio queste differenze d’orario, servono solo a confondere le persone.
-Sono le 17.30! – risponde ridendo mentre rimette apposto il telefono.
 
Ho sempre notato che i posti in un cui lavorano sono a dir poco stupendi, in queste occasioni ho sempre voluto che fossi capace di fare qualcosa per poter fare il loro lavoro.
Entriamo in questo ufficio grande più o meno come il Louvre per poi entrare in una stanza da cui si sentono degli schiamazzi , sono senza dubbio qua dentro. Più mi avvicino alla porta e più avrei voluto potermi cambiare e rendermi decente , probabilmente ho la faccia stravolta e non oso pensare ai miei poveri capelli. Lou mi passa un mandarino da una cesta che si trova nel corridoio , alla sola vista del cibo lo stomaco si ribella ricordandomi di quanto facesse schifo il mio pranzo avuto sull’aereo, prendo il frutto accontentandomi e ringraziandola.
Non appena la porta si apre del tutto le loro voci miste ad una radio mi investono facendomi sentire già più allegra. Entriamo cercando di fare il meno silenzio possibile.
-Andate sul fondo e correte verso di me! – esclama il fotografo verso i ragazzi che iniziano a muoversi verso l’enorme telo bianco alle loro spalle.
Il pavimento è ricoperto di fili che si intrecciano fino ad arrivare alle luci e alle telecamere puntate su di loro. Mi siedo su in fondo alla stanza su un mobiletto che spero regga il mio peso. Lou sparisce dietro un telone bianco al lato della stanza lasciandomi con le guardie del corpo che mi salutano con un sorriso.
Osservo i ragazzi mentre inizio a sbucciare il mandarino, il succo inizia a schizzare ovunque finendomi quasi in un occhio , dopo aver litigato con la buccia inizio finalmente a mangiare.
-Louis e Niall venite avanti abbassandovi! – li comanda il fotografo. Niall si aggrappa alla camicia azzurra di Louis portandolo giù con lui , gli altri tre sputano alle loro spalle spingendosi a vicenda.  Sono tutti vestiti in modo impeccabile , direi che sono eleganti se dovessi descriverli.
Lo sguardo di Harry si intreccia con il mio , mi fissa mentre la sua faccia si apre in un sorriso mozzafiato , mi sento l’aria mancare nei polmoni. Inizia a camminare verso di me.
-Ora solo Harry e Liam ! – esclama il fotografo quando Harry sta per superarlo. Harry torna indietro da brava scolaretto lanciandomi uno sguardo dispiaciuto facendomi ridere mentre io continuo a mangiare.
Il fotografo li fa posare nelle pose più assurde e impensabili di questo mondo, quando hanno finito è il turno di Zayn e Niall che si alternano con Louis. Harry si allontana in silenzio dai ragazzi venendo verso di me. Le sue lunghe gambe arrivano presto da me, si avvicina rubandomi l’ultimo spicchio di mandarino.
-Ciao! – esclamo dopo che mi ha quasi morso un dito.
Non dice nulla , le sue labbra si posano sulle mie per un bacio veloce. Entrambi arricciamo il naso al sapore aspro dell’altro scoppiando a ridere.
-Più tardi sarà più romantico.. –commenta mostrando le fossette che fanno fare una capovolta al mio povero cuore che ormai non regge più.
-Mi sei mancato! – esclamo afferrandolo dal colletto del blazer stringendolo forte a me.                   
-Anche tu! – risponde sfiorandomi l’orecchio con le labbra. –Scusa se non sono potuto venire.. – aggiunge continuando a stringermi a lui.
-Non importa , ora sono qui! – dico baciandogli una guancia.
-E ora che sei qui abbiamo molto da fare! – esclama allargando le braccia. –Sei in un’Australia , cosa vuoi fare? – mi chiede con gli occhi che brillano.
-Voglio vedere un canguro! – risponde senza neanche pensarci.
La sua faccia si illumina mentre annuisce con la testa.
-Consideralo fatto!-.
 
Ci dirigiamo verso le macchine subito dopo il servizio fotografico e dopo che i ragazzi si siano cambiati. Un certa arietta inizia ad alzarsi , tipico dei posti di mare. Mi stringo nel mio maglioncino e vedo fare la stessa cosa a Harry, il suo maglioncino azzurro lo fa sembrare più dolce del solito , il suo braccio sinistro finisce intorno alle mie spalle stringendomi a lui.
-Guarda chi è arrivata! – una persona mi salta sulle spalle facendomi finire quasi per terra, mi aggrappo a Harry che mi afferra al volo. Mi volto verso Niall che oggi mi sembra più attivo del solito.
-Niall! – esclamo abbracciandolo lasciando la mano di Harry che mi lascia andare leggermente riluttante.
-Ho saputo che hai .. – inizia a dire Niall per poi zittirsi mentre guarda verso Harry , con la coda dell’occhio vedo Harry dietro di me gesticolare , mi giro vedendolo grattarsi il collo in modo del tutto naturale. Riguardo Niall che mi sorride. –Ho saputo che hai fatto un volo piacevole! – si corregge balbettando leggermente. Annuisco guardandolo confusa.
-Bene , andiamo .. – Harry si inserisce nel discorso spingendomi verso la macchina.
Saliamo mettendoci comodamente seduti , nel giro di pochi minuti salgono tutti , li saluto notando che sono tutti allegri. La confusione più totale parte dopo qualche metro di strada, Niall e Liam parlano per conto loro mentre Louis gioca con Zayn a qualcosa che non riesco a capire. La musica è al dir poco alta , non ho idea come facciano a parlare in tutto questo casino.
-Non siete cambiati per nulla! – esclamo verso Harry che per sentirmi si abbassa verso di me.
Alza le spalle ridendo sprofondando nel sedile , rannicchia le gambe sul sedile sembrando più piccolo.
-Ti va di andare a cena stasera? – mi chiede abbassandosi di nuovo. Annuisco avvicinandomi di più a lui.
Passiamo il resto del tempo a parlare di quello che hanno fatto in questi giorni , Zayn dopo qualche minuto si unisce alla nostra conversazione dato che Louis abbandona il gioco per rispondere a Eleanor al telefono.
-Cait verrà ?- chiedo sentendo la mancanza  della mia amica.
-Tra un paio di giorni , è ancora leggermente scossa… - commenta Zayn rattristandosi.
-Non vedo l’ora di riabbracciarla! – esclamo strappandogli un sorriso.
Arriviamo in albergo, le macchina ci portano nel retro dato che il numero delle fan si è duplicato nelle ultime ore. Scendiamo dalle macchine velocemente cercando di non dare troppo nell’occhio. Persino la hall dell’albergo è piena di fan. Corriamo verso gli ascensori mentre una schiera di bodyguard ci circondano , spero che l’ascensore sia grande.
Premiamo il bottone dell’ascensore ma le fan iniziano a circondarci , i ragazzi iniziano a fare foto cercando di guadagnare tempo e non appena le porte automatiche si aprono ci fiondiamo all’interno, Harry si affaccia continuando a sorridere verso le telecamere. Le porte si chiudono , lo afferro da dietro tirandolo in dentro temendo che l’ascensore si chiuda schiacciandogli la faccia. Il suo piede finisce sul mio. Mi lamento cercando di non urlare , lui e i suoi stivaletti. Si gira verso di me urtando una delle guardie con il gomito.
-Oddio , scusa! – esclama sia a me che alla guardia.
-Ma quanto pesi? Dio che male .. – commento sentendo le dita dei piedi intorpidirsi. Un ragazzo della sua stazza non credevo pesasse così tanto.
-Ehi! Sono tutti muscoli! – si giustifica abbracciandomi. Mi lascio sfuggire una risata sentendo anche gli altri ridere.
 
Riusciamo ad arrivare nelle stanze sani e salvi, mi butto sul letto seguita da Harry che fa lo stesso.  Mi giro su un lato incontrando il suo sguardo. Allarga le braccia facendomi segno di abbracciarlo, le sue braccia mi stringo dalla vita mentre il mio viso è sul suo petto , riesco a sentire il suo cuore battere.
Rimaniamo in silenzio , mi volto verso di lui vedendo se si è addormentato, ha lo sguardo rivolto al soffitto e i capelli sono sparati sul cuscino.
-Perché mi fissi? – mi chiede senza guardarmi.
-Non ti fisso , ti guardo.. –rispondo poggiandomi con un gomito sul suo petto.
-E’ inquietante!- risponde ridendo.
-E’ una cosa carina invece! – esclamo passando un dito lungo la sua mascella attirando finalmente il suo sguardo. I suoi occhi verdi mi guardano incantandomi magicamente , non riesco a decidere se è il colore o la forma a renderli così belli.
-Lo stai rifacendo. – dice ridendo.
Distolgo lo sguardo sentendo il sangue salirmi fino alle guance. La sua mano si infila tra i miei capelli alzandomi il volto.  Le sue labbra toccano le mie in modo delicato fino a quando il bacio si trasforma.
-Se non hai fame possiamo rimanere qui.. – commenta Harry riprendendo fiato.
Lo stomaco ricomincia a brontolare ma cerco di ignorarlo ritornando al bacio. Harry si alza invertendo le posizioni, lo sento sorridere nel bacio contagiando anche me. Lo stomaco si lamenta di nuovo. Mi stacco da Harry che mi guarda in modo confuso.
-Ho fame! – ammetto ridendo. –Dovrai aspettare! -.
Alza gli occhi al cielo sbuffando lasciandomi un bacio sul collo. –Cambiati dai! – aggiunge saltando giù dal letto piegandosi verso la valigia per terra per afferrare un blazer nero, mi fa l’occhiolino prima di sparire nel bagno.
 

 

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