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Autore: sve_chan    10/10/2013    1 recensioni
In una notte tempestosa una ragazza arriva a Death City, si chiama Emily, è minuta, pallida, vestita in modo particolare e con due grandi occhi rossi. Tutti la accolgono calorosamente nella Shibusen, tranne Maka che sospetta che la giovane stia nascondendo un terribile segreto. Ma è proprio così? Emily è veramente innocua come fa credere? E quale minaccia si sta per abbattere sulla scuola?
Se siete amanti della serie e delle storie splatter non potrete non apprezzare questa fan-fiction dalle sfumature dark-noir! Per cui immergetevi nella lettura di "The Black Moon" !
Genere: Dark, Romantico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Maka

Finite le lezioni mi alzai e mi avviai verso l'uscita, ero quasi arrivata quando Stein mi fermò << Maka senti, potresti con i tuoi amici portare Emily in giro per la città? >> io annuii un po' svogliata. La nuova arrivata non mi convinceva tanto, fin dal primo momento che l'ho vista mi è sembrato che nascondesse un orribile segreto, qualcosa di oscuro e profondo come i suoi occhi. Ma gli altri sembravano non accorgersene, probabilmente erano stati “ammaliati” dalla sua bellezza delicata e misteriosa, come è successo con Soul. Ho visto il suo sguardo quando Emily è entrata in classe, sembrava che stesse osservando un angelo e questo mi dava fastidio...perchè...be non lo so bene neanche io...ma se lei avesse provato a fargli del male l'avrei spedita subito all'altro mondo senza esitazione!

Fuori dalla classe mi aspettavano Tsubaki e Black*Star che si era ripreso e aveva qualche fasciatura e un occhio nero. << Yahooooooo chi è quella ragazza ?! >> chiese Black*Star alludendo a Emily che stava in piedi vicino a Soul << Lei è Emily, una nostra nuova compagna >> rispose Soul continuando a guardarla. Tsubaki e il suo maestro d'armi si presentarono, ovviamente Black*Star fece una presentazione estremamente autocelebrativa dicendo che era un Dio invincibile e altre cose del genere, Emily rise leggermente quando lui finì di parlare e notai che i aveva i canini molto affilati, che sia un vampiro?! Ma no dai cosa vado a pensare, se fosse veramente un vampiro (ammesso che esistano) non l'avrebbero mai fatta entrare in questa scuola giusto ?!

Arrivò Death the Kid pallido come un lenzuolo, con uno sguardo atterrito che camminava con difficoltà sorretto da Liz e Patty che continuava a ridacchiare << Kyahahaha Emily, Kid non riesce proprio a guardare la tua camicetta! >> disse la minore delle sorelle Thompson << Oh scusa Kid... >> mormorò Emily imbarazzata. Kid sì tirò su e scrollandosi di dosso le braccia delle sue armi si avvicinò alla ragazza afferrandole il polso coperto dalla manica della camicia << Ma cosa scusa, almeno alza questa manica !!!! è un'asimmetria veramente orribile, come fai a vivere conciata in questo modo ?! La simmetria è la chiave della vita ! Non questa camicia qui ! >> disse lui e fece per tirare su il lembo di stoffa quando Emily con uno scatto fulmineo gli diede uno schiaffo sulla mano, così forte che lo fece barcollare. Tutti ci girammo a guardare Emily, stupiti e allarmati dal suo gesto così improvviso, lei abbasso lo sguardo imbarazzata << Scu...scusate...è che...ho un brutto...sfogo di allergia...non....non è un bello spettacolo... >> balbettò sorridendo amaramente << Dai fa niente. >> disse Kid massaggiandosi la mano che era diventata tutta rossa << però almeno tira giù anche l'altra manica, così è più simmetrica ! >> aggiunse << Oh giusto! Non ci avevo pensato >> disse Emily mentre “aggiustava” la sua asimmetria. Death The Kid si rilassò e la sua pelle riprese un po' di colore, quindi il gruppo si incamminò verso l'uscita della scuola.

Io rimasi indietro, ero ancora sorpresa da come aveva reagito Emily, aveva mentito...non poteva avere uno sfogo allergico, altrimenti lo avrebbe in parte mostrato o per lo meno non avrebbe reagito in maniera così violenta! Poi gli sfoghi allergici si sviluppano su tutto il corpo e non solo su un'area ristretta come il suo braccio, ma la sua pelle era bianca, liscia e perfetta. Nascondeva qualcosa, adesso ne ero sicura... << Maka va tutto bene ?! >> la voce Soul mi risvegliò dai miei pensieri << Sì sì scusa >> risposi io << Dai, andiamo a far vedere ad Emily la nostra città! >> disse la mia falce magica tutto contento. Io accettai, forse due passi mi avrebbero schiarito le idee.

 

Emily

Tornai a casa verso le otto, avevo passato un piacevole pomeriggio con quei ragazzi, eravamo andati in giro per Death City e loro si erano presi un bel gelato. Beati loro che possono mangiare... Sembravano molto simpatici sopratutto Soul, anche se aveva visto il mio disegno della Luna Nera e si era spaventato quel pomeriggio mi aveva fatto ridere e mi aveva anche fatto integrare bene nel gruppo. Mi sembrava di aver fatto amicizia con tutti, solo Maka mi guardava sospettosa, non le piacevo, aveva capito che c'era qualcosa che non andava in me...

Però me l'ero proprio vista brutta quando Death The Kid aveva provato a scoprirmi il braccio, se avessero visto il mio Vincolo sarebbe stata la fine !Nessuno doveva vederlo, nessuno doveva scoprire il mio Legame...

Salii le scale ed arrivai al mio appartamento: era al settimo piano di un edificio nuovo di zecca ma in cui viveva pochissima gente per via delle dimensioni delle case. Infatti erano tutte dei minuscoli monolocali con poca luce e un piccolo balcone.

Il mio appartamento era composto da un salone con un divano-letto, un tavolo, una tv e un angolo cottura che non avrei mai utilizzato, quindi c'era un bagno ceco con una doccia, i sanitari e un armadio. Era una casa piccola ma a me andava bene, infondo non ho bisogno di tanti confort per sopravvivere.

Aprii il balcone e il freddo autunnale prese il possesso della casa, la notte era calma, ormai non c'era più traccia del forte temporale che era scoppiato il giorno prima. L'oscurità sembrava zittire la caotica città che sembrava già dormire sotto lo sguardo attento di miliardi di stelle. Da dove ero io si vedeva gran parte di Death City comprese alcune delle sue piazze principali che erano piene di ragazzi che affollavano i locali, non sentivo le loro conversazioni e le loro risate, c'era un silenzio quasi surreale. Uscii sul balcone e mi guardai intorno...eccola, alla mia destra la Luna Nera...grande e minacciosa mi guardava con quegli occhi iniettati di sangue ricordandomi che per quanto fingessi e tentassi di scappare dalla mia vera natura Lei sapeva cos'ero, a cosa ero legata e che la mia vita infernale sarebbe continuata, sorvegliata da Lei e il suo sorriso malefico.

Un brivido mi percorse la schiena, brutto segno, avevo fame...odiavo dovermi nutrire perchè andava contro al mio carattere ma non potevo oppormi...altrimenti avrei perso il controllo...

Mi misi in piedi sulla ringhiera del balcone e saltai nel vuoto...atterrai leggera, come se non avessi compiuto un salto di sette piani...a quanto pare Lei non mi permetteva di uccidermi...mi guardai intorno alla ricerca di una preda...non c'era nessuno...la mia fame stava diventando insostenibile...chiusi gli occhi e pregai che nessuno dei miei nuovi amici si trovasse sulla mia traiettoria...

   
 
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