Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: SnapeTear89    11/10/2013    0 recensioni
La storia di una ragazza che vedrà cambiare totalmente tutto ciò in cui aveva creduto, e di un uomo.. Severus Piton, colui che vive di rimpianti e la cui vita si incrocerà con quella della ragazza. Il tutto sotto una profezia nascosta che muoverà i loro fati.
Perché non si può fuggire dal proprio destino, certe cose non possono cambiare...
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Severus Piton
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
<< Non può... non può succedere! >> qualcuno in quella stanza parlava tra se sottovoce, una voce che risultava disperata.
Ogni suono ed immagine attorno a Vivian risultava ovattato, come soffocato da dense nuvole, ma la ragazza teneva gli occhi chiusi limitandosi ad ascoltare ciò che le accadeva intorno, come mai aveva la sensazione di essere viva?
Lei lo ricordava alla perfezione, durante la lezione aveva ingerito un abbondante sorso d’Ambrafatale, ultimo ritrovato in fatto di veleni, nonché letale se assunto nella quantità che lei aveva preso.
Come le era capitato spesso in quegli ultimi mesi non capiva cosa stesse accadendo; lei doveva essere morta ma sentiva i rumori, sentiva il tubare dei gufi, sentiva numerosi piedi che calpestavano un pavimento al piano di sotto, e soprattutto sentiva quella voce straziata, la riconobbe, non poteva che essere il professor Piton, ma come era possibile?
Si sentì un po’ sollevata, se poteva sentire tutte le sensazioni non doveva essere morta, ma continuò ugualmente a tenere gli occhi chiusi come se temesse di aprirli.
Poi pensò al motivo di quel gesto folle, lo aveva fatto perché non voleva più vivere, dopo aver scoperto che lui non la amava davvero non ne valeva assolutamente la pena, ma allora perché Severus era in quella stanza con lei e sembrava sconvolto dal suo gesto estremo?
Vivian sentiva un cerchio alla testa, ogni singola parte del corpo le doleva come se fosse stata calpestata da un branco di centauri in corsa, e ciò che più le dava fastidio era che sentiva uno strano sapore sotto il palato, il sapore di qualcosa di amaro, qualcosa di disgustoso che le dava la nausea...
Infine la ragazza si decise, voleva ascoltare ciò che Severus stava dicendo quindi si concentrò sul suono della sua voce tentando di escludere tutti gli altri rumori dalla propria mente...
<< Non può accadere!... non deve!! >> disse in tono disperato, un tono che Vivian non aveva mai sentito da lui.
<< … non di nuovo! >> continuò con la voce oramai tremante << non ora che l’ho ritrovata! >>
“ Ora che l’ho ritrovata?... cosa intende dire? ” si chiese Vivian sforzandosi di restare perfettamente in mobile.
<< Se solo non fossi stato così... odioso!Perchè devo sempre pagare amaramente ciò che tento di fare per nobili scopi? >> continuò in preda ad una rabbia dolorosa.
<< lei è li.. lotta tra la vita e la morte, e non posso far a meno di pensare che sia tutta colpa mia... perché l’ho fatto!? >>.
<< Ti prego non lasciarmi.. non abbandonarmi di nuovo, non posso perderti ancora una volta! >> concluse in un singhiozzo particolarmente accentuato che diede a vedere tutto il dolore che stava provando in quel momento.
Vivian era ancora più frastornata… “Non posso perderti ancora una volta?” pensò che il professore fosse in preda al delirio, come poteva essere così convinto che lei fosse la sua Lily?
La ragazza stava per aprire gli occhi quando udì un rumore di passi, evidentemente anche Severus lo aveva sentito, perché smise improvvisamente di singhiozzare e Vivian lo udì distintamente trarre pesanti sospiri, come se tentasse di calmarsi, poi senti i passi di Severus muoversi ai piedi del suo letto, il professore doveva essere andato alla finestra.
Senza preavviso la porta dell’infermeria si spalancò , e dal passo molto sbrigativo Vivian intuì che la persona appena entrata doveva essere Madama Chips, il suo passo era inequivocabile.
<< Severus insomma! Ti ho detto che puoi tornare nel tuo ufficio!Non c’è bisogno che resti qui, mi occupo io della ragazza... >> disse Madama Chips col solito tono sbrigativo come il suo passo.
<< Come ho già detto, preferirei accertarmi di persona della salute di una studentessa che ha avuto un incidente durante la MIA lezione! >> rispose Severus con tono gelido e distaccato, Vivian intuì che era ancora girato verso la finestra, per chissà quale strano motivo la ragazza aveva quest’impressione...
<< Non sei autorizzato a restare qui! >> rispose Madama Chips a bruciapelo.
<< Se posso correggerti... Silente in persona mi ha chiesto di accertarmi che la ragazza stia bene, dunque se non sbaglio non puoi contraddire un ordine del preside giusto? >> aggiunse subito Piton col solito tono pericolosamente gelido.
<< Beh.. immagino di no... >> rispose Madama Chips per la prima volta rassegnata, Vivian ebbe come l’impressione che la donna si fosse trattenuta dallo sbuffare per il disappunto.
<< ...devi ammettere.. Severus, che non è del tutto prudente preparare l’Ambrafatale con tanta leggerezza durante una lezione! >> lo aggredì di nuovo Madama Chips.
<< Attenta a come parli Poppy!... non potevo certo immaginare che vi fossero potenziali suicidi nella mia classe! E per di più nella mia Casa! >> rispose rapido lui.
<< Suicidi , tu dici?Mah... mi domando che fine abbia fatto la sicurezza oggigiorno!Tutti sfacciati e spericolati questi giovani d’oggi! >> concluse Madama Chips in tono acido << beh, io non posso perdere tempo!Fa riposare questa povera ragazza e non la affaticare..  se non mi ascolterai ne pagherai le conseguenze Severus!C’è in ballo la vita della ragazza! >> insistette ancora lei.
<< Provvederò a non darle fastidio.. và pure, non pretendo che tu perda la giornata a causa mia... >> rispose Piton sempre con distacco.
Madama Chips lasciò finalmente l’infermeria brontolando tra se qualcosa riguardo alla poca sicurezza delle lezioni; Vivian lo sentì immediatamente, Severus si stava avvicinando al suo letto, la ragazza lo sentiva sempre più vicino, fino a che non sentì un peso poggiarsi al copriletto, Piton si era inginocchiato al suo fianco.
Solo in quel momento Vivian si ricordò che quando aveva trovato il quaderno nell’ufficio di Piton aveva dimenticato di rimettere a posto la catenina, infatti questa era ancora attaccata al suo collo con tanto di chiave! La ragazza la sentì scivolare fuori dalla sua camicetta, e sperò con tutto il cuore che lui non la vedesse.
<< Perché lo hai fatto!Se solo potessi manderei indietro il tempo, piccola mia... come è dolce il tuo viso!Nemmeno il veleno, così devastante... ti ha tolto la tua bellezza >> disse lui di nuovo in preda alle lacrime, poi Vivian si sentì prendere la mano, e dovette fare un notevole sforzo per fingersi ancora profondamente addormentata.
<< ... e come è fredda la tua candida mano, mio dolce tesoro... non puoi andare via... perché tutto ciò che finisco per amare deve morire!Ti prego... non andare! >> continuò baciandole la mano, le sue calde lacrime le provocarono un brivido, che Severus sembrò notare.
<< Era forse un brivido?Oh!gioia immensa ...il mio amore reagisce!Una piccola speranza si accende in me, forse ti rivedrò! >> disse lui sfiorandole il viso con un dito, cosa che le causò un altro brivido.
Poi Piton si alzò e lasciò la sua mano con delicatezza, Vivian voleva aprire gli occhi, voleva rassicurarlo, anche se era oramai certa che lui amasse di lei solamente la sua somiglianza con Lily...
Poi accadde, Piton doveva aver visto la chiave perché trasse un sospiro spaventato e si buttò nuovamente in ginocchio accanto a lei.
<< Allora dunque è questo il motivo?Ora lo so...è colpa mia e del mio dannato vizio di continuare a pensare a lei... >> disse Piton nuovamente addolorato, con un tono quasi definitivo.. amaro.
Allora Vivian si decise, aprì gli occhi, fece un po’ fatica a mettere a fuoco ma lo vide, aveva il volto seppellito nelle lenzuola ed era scosso da profondi brividi mentre teneva una mano sulla sua, la ragazza si fece coraggio e sollevò l’altra mano a fatica per carezzare la testa di Severus.
Appena l’uomo si rese conto di tale gesto riemerse immediatamente dalle lenzuola, con il volto rigato di lacrime e l’espressione profondamente addolorata.
Subito il professore si asciugò le lacrime sulla manica della veste e, alzatosi in piedi tentò di assumere un' aria più severa possibile.
<< Morris, come ti è saltato in mente di ingerire l’Ambrafatale? Ed io che credevo tu fossi la migliore del corso! >> disse in tono di rimprovero.
<< Signore non è necessario che lei mi rimproveri, ho sentito tutto ciò che ha detto... >> disse Vivian prendendo coraggio, e con uno sforzo notevole data la sua debolezza.
<< Beh.. io... come hai osato curiosare nel mio ufficio?Hai infranto le regole! >> continuò lui non sapendo cosa dire.
<< Questa catenina... ora non credo di averne più bisogno.. >> disse Vivian prendendo tra le mani la piccola chiave dorata per poi sfilare la catenina dal collo e lasciarla cadere sul pavimento, Piton era visibilmente sconvolto.
<< Perché lo hai fatto Vivian!Perchè volevi toglierti la vita? Devi essere impazzita per fare una cosa del genere!! >> disse lui quasi supplichevole << perché lo hai fatto? >> ripetè ancora, digrignando i denti.
<< Non sono io a doverle delle spiegazioni, è lei che deve spiegarmi il perché di tanta ostilità nei miei confronti... non mi sembra di aver combinato chissà quale danno arrivando in ritardo, o volendo intervenire durante la lezione... >> disse Vivian tossendo per lo sforzo , ma mantenendo un tono ugualmente gelido.
<< Ragazza mia devi perdonarmi... credevo di poterti salvare allontanandoti da me, di poterti salvare dalla sofferenza che ti avrei causato, ti amo troppo per lasciarti vivere in modo triste, e poi tra di noi c’è troppa differenza di età! Tu meriti di meglio,Vivian .. e non sei al sicuro se stai con me, non voglio perderti di nuovo! >> rispose disperato.
<< Professore... come ho fatto a sopravvivere? >> chiese lei ignorando le parole che Severus le aveva appena rivolto.
<< Beh, ieri.. appena sei caduta, ho capito cosa avevi fatto e ti ho somministrato il più potente antidoto in mio possesso, è stato difficile fartelo bere, perché eri paralizzata... ma ci sono riuscito! E poi ti ho portata qui subito, dove Madama Chips ti ha prestato tutte le cure necessarie... >> rispose lui.
Allora Vivian capì , quel sapore amaro e disgustoso che avvertiva sotto il palato doveva essere il sapore dell’antidoto.
<< Quindi è da ieri che sono qui? >> chiese lei con stupore.
<< Si.. sta mattina la tua amica Jessy ti ha portato dei fiori, io non sono andato via un minuto da qui, e Madama Chips era quasi in preda ad una crisi isterica... >> rispose Severus quasi speranzoso.
<< Beh... la ringrazio di avermi salvato la vita... >> disse Vivian in tono freddo e distaccato << ma ora credo sia evidente... ha detto che le devo starle lontana e mi allontanerò se è ciò che desidera, mi regolerò di conseguenza... >> continuò lei senza degnarlo di uno sguardo.
<< Ma io...Vivian non... >> disse lui incapace di proferire parola.
<< Ho capito cosa intende dire, signore.. vorrà dire che cercherò qualcun altro.. tra di noi non può funzionare >> disse la ragazza sempre in tono freddo, Piton era praticamente senza parole, aveva un espressione allibita, poi si avvicinò a lei.
<< Allora non mi resta che andarmene.. >> disse lui con distacco.
<< Solo una cosa... signore >> disse lei stavolta rivolgendogli lo sguardo << sappia che non mi ha perduta, ma lei si... Lily è andata via per sempre e non tornerà... >> disse con tono faticosamente gelido.
<< Come osi rivolgerti a me in questo modo!Credi che un adulto come me non sappia certe cose?Ragazzina irriverente! >> sbraitò Piton punto nell’orgoglio << devi ritenerti fortunata se non ti ho fatta espellere per esserti impicciata in affari che non ti riguardano! COME HAI OSATO METTERE LE TUE MANACCE NEI MIEI EFFETTI PERSONALI?! >> aggiunse guardandola quasi con odio, poi girò rapidamente sui tacchi e si precipitò fuori sbattendo la porta, lasciandola sola con se stessa, sola a pensare a ciò che era appena accaduto.
Dunque ora Vivian ne aveva la prova, Piton non aveva ancora dimenticato Lily, la ragazza si ritrovò a pensare che forse sarebbe stato meglio se lei fosse morta, ma non lo era, e non avrebbe più provato a farla finita, perché doveva vivere, per mostrare a lui che era forte d’animo e che aveva voltato pagina senza troppo dolore.
La ragazza seppellì il volto tra le lenzuola e cominciò a piangere senza nemmeno rendersene conto, voleva far finta di nulla, voleva dimenticarsi di lui, ma non riusciva a non pensare più all’uomo che amava, e che ancora una volta si era dimostrato testardo nel non voler accettate la morte di Lily.
Come poteva fare per fargli cambiare idea?Sembrava un impresa a dir poco impossibile.
D’un tratto Vivian udì dei passi, rapidamente si girò in modo da dare le spalle alla porta e si asciugò le lacrime tra le lenzuola, poi la porta si spalancò e si udirono suoni familiari, il tintinnare dei ciondoli che Jessy portava attaccati alla borsa, e l’inconfondibile tubare di Ubert che svolazzava per tutta la stanza.
<< Vivian come stai? >> chiese Jessy preoccupata mentre le si avvicinava in modo da trovarsi entro la sua visuale.
<< Sto bene... >> rispose la ragazza con voce affaticata.
<< Santa Mandragola che spavento!Credevo che saresti morta... perché hai preso il veleno? >> chiese Jessy con le lacrime agli occhi abbracciandola talmente forte che per un istante Vivian temette di soffocare << non ho fatto che piangere per tutta la notte!Credevo che non ce l’avresti fatta! >> singhiozzò tremando e tenendo stretta l’amica << tutta la Casa di Serpeverde non ha chiuso occhio stanotte, eravamo in Sala Comune e c’era addirittura Draco Malfoy! >>.
<< Beh..io.. >> biascicòVivian, ma non finì la frase, era assurdo pensare che anche Draco Malfoy si fosse preoccupato per lei.
“Senz’altro non voleva perdersi la notizia della mia dipartita!” pensò tra se la ragazza, era noto che Draco Malfoy non nutrisse grande simpatia nei suoi confronti.
<< Ma.. cos’è questa catenina?C’è una chiave vicino >> disse Jessy sollevando la catenina dal pavimento e porgendola a Vivian, finalmente la ragazza realizzò, era arrivato il momento di spiegare le sue menzogne, il giorno che lei sperava non arrivasse mai era proprio li e lo stava vivendo in quel momento, sperò di uscirne senza troppe “ferite”.
<< Jessy.. perdonami, sto per spiegarti tutto.. ma non devi raccontarlo a nessuno e non devi arrabbiarti con me... Ti prego >> disse Vivian indossando nuovamente la catenina per poi nasconderla nella camicetta, il suo sguardo era quasi pietoso.
<< Ok ,ti ascolto Viv.. non mi arrabbierò, promesso!Devo ritenermi già fortunata che tu sia qui viva e possa spiegarmelo... >> rispose Jessy con tono comprensivo asciugandosi le lacrime con un fazzoletto.

Vivian cominciò a raccontare all'amica tutto ciò che era successo: di come era entrata nel pensatoio, e di come aveva scoperto di Lily Evans, di ciò che aveva letto nell’ufficio di Piton prima di tornare in classe.
Quando ebbe finito di raccontare tutto a Jessy si rese conto che sembrava sconvolta, ma se non altro aveva un espressione comprensiva, ciò significava che per lo meno non era arrabbiata con lei.
<< Ora capisco perché quando sono arrivata il professor Piton stava andando via con quel passo svelto..  Vivian com'è possibile che non voglia accettare che lei sia morta? >> disse Jessy riprendendosi dallo shock.
<< Non lo so, ma ho un piano... non intendo darmi per vinta e non lo farò! >> rispose Vivian determinata, aveva una strana luce negli occhi.
<< Cosa hai in mente ? >> le chiese Jessy curiosa e preoccupata al tempo stesso, raramente l’aveva vista tanto accesa e determinata, ed oramai temeva le sue idee dopo aver visto le cose che era capace di fare.
<< Non preoccuparti te lo farò sapere a tempo debito, intanto chiameresti Madama Chips? >> le chiese accennando un lieve sorriso.
<< Oh, va bene... torno subito, ma tu dovresti scrivere due righe ai tuoi genitori e mandarle subito via Ubert!Sai, Silente li ha avvertiti dell’incidente, e saranno di sicuro in pensiero >> rispose Jessy porgendole un pezzo di pergamena, piuma e calamaio.
Jessy andò via e Vivian cominciò a scrivere, doveva scrivere qualcosa di rassicurante, che non avrebbe fatto capire ai suoi genitori che aveva tentato il suicidio, altrimenti l’avrebbero portata via per sempre da Hogwarts.
La ragazza finì di scrivere la lettera dopo alcuni attimi di esitazione e la legò alla zampa di Ubert, appena in tempo per mandarlo fuori dalla finestra e rimettersi a letto, subito dopo madama Chips entrò a passo svelto seguita da Jessy e disse:
<< Ragazza cosa c’è?Non devi affaticarti per nessun motivo, non venirmi a dire che vuoi già che ti dimetta?! >>
<< Io sto bene.. la prego! >> la supplicò Vivian.
<< Puoi scordartelo ragazzina incosciente!Non so se te ne rendi conto ma sei viva per miracolo!Non intendo dimetterti fino a quando non ti sarai ripresa! >> la aggredì Madama Chips furiosa.
<< Ma sono qui da ieri mattina! >> esclamò Vivian con tono annoiato.
<< Oh e va bene!Non capirò mai voi giovani incoscienti!Se non ti muovi da qui ti dimetterò stasera, è il massimo che posso fare ragazza! Non so se ti rendi conto della gravità di ciò che hai fatto! >> rispose Madama Chips burbera .
<< Grazie le sono debitrice! >> rispose Vivian riconoscente, ignorando totalmente l’ultima frase della donna.
<< Si certo ...Owen! Lei non può restare qui, Morris ha bisogno di riposo, ha cinque minuti per lasciare l’infermeria e se non lo farà mi vedrò costretta a provvedere!..ora vado nel mio ufficio. >> concluse Madama Chips, e si allontanò continuando a borbottare.
<< Beh.. dopo ti porterò un cambio d’abiti, purtroppo devo andare, altrimenti Madama Chips s’infurierà sul serio!A stasera Viv!Non vedo l’ora di sapere cosa hai in mente! >> concluse Jessy sorridendo amichevolmente prima di allontanarsi.
 
Di nuovo la ragazza rimase sola e pensò a tutti i particolari del geniale piano che le era venuto in mente mentre guardava la sua immagine riflessa nella finestra, si distese per fingere almeno di riposare, non era proprio in vena di dormire.
A pranzo Madama Chips le portò da mangiare, la ragazza non poteva negare di essere davvero annoiata, ma doveva resistere altrimenti la donna ne avrebbe approfittato per tenerla li almeno altri due giorni!
Mancavano dieci minuti alle sei, quando Jessy apparve sulla soglia con il cambio d’abiti, la ragazza si preparò per uscire dall’infermeria più in fretta possibile, e si diresse nell’ufficio di Madama Chips insieme a Jessy.
<< E va bene Morris puoi andare.. dopotutto non ti sei mossa dal tuo letto, e ti trovo bene.. vedi di non tornare più, ti stanno accadendo fin troppe cose quest’anno! >> disse Madama Chips meno burbera del solito.
<< Grazie!arrivederci! >> dissero Vivian e Jessy all’unisono, mentre si allontanavano dall’Infermeria Vivian chiese:
<< Jessy.. hai per caso visto Fred e Gorge in giro? >>
<< Fred e George?Cosa c’entrano col tuo piano? >> chiese Jessy perplessa.
<< Beh è proprio di loro che ho bisogno per una perfetta riuscita ! >> rispose lei confondendo Jessy ancor di più, era evidente che l’amica fosse anche preoccupata.
<< Uhm, fammi pensare...ah si!Li ho visti un’ora fa, stavano andando all’ultima lezione della giornata, se non sbaglio a Trasfigurazione... >> rispose Jessy.
<< Allora non dobbiamo fare altro che aspettarli fuori dall’aula, a quest’ora la lezione sta finendo... >> disse Vivian con determinazione, le due amiche si diressero con passo svelto verso l’aula di trasfigurazione, e quando arrivarono tutti gli studenti stavano uscendo per andare a cena, gli ultimi della folla erano proprio Fred e George.
<< Ehi!Fred, George! >> esclamarno all’unisono le ragazze.
<< Ehi!Vivian come te la passi? Ho sentito dire che sei viva per miracolo! >> chiese Fred in tono scherzoso, nonostante la serietà dell’argomento.
<< Beh sono qui! Quindi immagino di passarmela bene! >> ridacchiò Vivian tentando di sdrammatizzare su una cosa così grave.
<< Qual buon vento vi porta qui, gentili donzelle serpeverde? >> chiese George allegro accennando un inchino pomposo di quelli che ricordavano suo fratello Percy.
<< Avrei bisogno della vostra mente geniale... >> rispose Vivian altrettanto allegra, strizzando l’occhio in segno di intesa ad entrambi.
<< Bene bene!Questo ci fa piacere, vero Fred? >>
<< Sicuro George! Sai che puoi contare su di noi Vi! >> Fred rivolse alla ragazza un largo sorriso e finse di baciarle la mano, Vivian ridacchiò divertita dal gesto del ragazzo.
<< Potremmo parlarne in un posto più tranquillo? >> chiese la ragazza abbassando un po’ la voce, alcuni compagni dei due gemelli – incluso Lee Jordan-  se ne stavano li ad osservare interessati.
<< Certo.. ma per quale motivo? >> chiese Fred un po’ perplesso.
<< Vedi, ho bisogno del vostro aiuto per fare qualcosa che cambierà il mio aspetto, ma ho bisogno che nessuno se ne renda conto fino a domattina, quindi non mi vedrete nemmeno a cena. È una cosa supersegreta! >> rispose Vivian sorridendo con complicità.
<< Ora capisco,vuoi fare una sorpresa a qualcuno? >> chiese George con aria complice dandole una leggera gomitata.
<< Diciamo di si, non poso spiegarvi altro.. allora andiamo in un posto più tranquillo? >> chiese di nuovo Vivian in tono sbrigativo.
<< E va bene.. andiamo! >> disse Fred cominciando a camminare con fare solenne
<< venite miei prodi! >> esclamò con tono fiero facendo ridere a crepapelle le ragazze.
I gemelli le condussero attraverso vari passaggi di loro conoscenza per evitare occhi indiscreti, fino a quando non si ritrovarono al secondo piano, davanti al famoso Bagno di Mirtilla Malcontenta.
<< Il bagno di Mirtilla?Ma.. non è infestato dal suo fantasma che non la smette di piagnucolare un secondo? >> chise Jessy perplessa.
<< Beh.. in pratica si, ma è un posto sicuro!Qui non ci entra più nessuno da almeno due anni!E poi Mirtilla non ci darà alcun problema! >> eslcamò George con un sorriso a trentadue denti << ci sarebbe solo il problema che Silente ha proibito a tutti di accedervi... ma le regole esistono per essere infrante! >> ridacchiò Fred, senza dare nell’occhio i quattro si intrufolarono nel bagno.
<< Ora che siamo al sicuro possiamo parlare, non volevo che qualcuno lo sapesse >> disse Vivian.
Sembrava che Jessy fosse ancora più perplessa, poi Vivian continuò.
<< Per caso conoscete un modo per tingermi i capelli e cambiare colore ai miei occhi senza usare pozioni? >> chiese Vivian.
<< Nulla di più facile! Se avessimo saputo che si tratta va di così poco avremmo potuto farlo subito! >> rispose George.
<< Allora procediamo, no? >> chiese Vivian.
<< Va bene Viv! Di che colore vuoi che diventino i tuoi capelli? >> chiese George curioso.
<< Uhm... più o meno come i vostri... ma più... più scuri, ecco! >> rispose Vivian.
<< Freddie?..fratellino va a prendere ciò che ci serve! >> disse George strizzando l’occhio a suo fratello gemello.
<< Sarò qui in un momento! >> rispose Fred simulando una specie di saluto militare, poi uscì dal bagno e tornò in pochi minuti con quella che sembrava una strana caramella scarlatta ricoperta di zucchero.
<< Ecco qui!Pastiglie CapelliPazzi! Le abbiamo inventate noi... una di queste ed i tuoi capelli cambieranno nel colore che più desideri! >> si spiegò George vedendo la faccia perplessa di Vivian.
<< E...funzionano?Sei sicuro che non abbiano effetti collaterali? >> chiese Vivian un po’ spaventata.
<< Certo!Non te ne offriremmo se non ne fossimo sicuri! L’unica cosa che può crearti dei problemi è la tricopozione lisciariccio! >> ridacchiò George guardando suo fratello Fred << Ti ricordi di Jillian Moore del primo anno? Dannazione aveva dei tentacoli al posto dei capelli dopo averla usata! Tentacoli rosa! >> aggiunse ridendo a crepapelle.
<< Tranquilli non la userò, non ne ho bisogno! >> esclamò Vivian ridendo di gusto insieme a Jessy.
<< Viv, come mai vuoi farli proprio rossi? >> chiese George guardandola con interesse << per caso vuoi diventare una Weasley? >> aggiunse Fred strizzandole l’occhio.
<< Beh sarei lusingata di essere una Weasley!In realtà mi piace, tutto qui! Sapete che non posso dirvi altro! >> rispose lei senza badarci troppo.
La ragazza prese la grossa pastiglia esagonale dalle mani di Fred e la mise in bocca quasi a fatica, la masticò, era gommosa e aveva un piacevole gusto ai frutti di bosco, sembrava a tutti gli effetti una caramella...
Poi si guardò allo specchio, poco a poco i suoi capelli stavano diventando di un bellissimo rosso scuro, proprio quello che voleva.
<< Wow Viv!Benvenuta nella famiglia Weasley! >> esclamarono i gemelli all’unisono prendendola entrambi sotto braccio.
<< è vero!Non so cosa tu abbia in mente.. ma questo colore mi piace!è più bello del mio! >> escalmò Jessy divertita.
Vivian passò almeno dieci minuti a rimirarsi allo specchio, il suo nuovo colore era davvero bello, ma mancava qualcosa...
<< Non perdiamo tempo Vivian!Passiamo agli occhi.. di che colore vuoi che diventino? >> chiese George interrompendo il silenzio di contemplazione in cui era immersa Vivian.
La ragazza ci pensò, chi poteva avere gli occhi del colore che lei voleva? Poi le venne in mente, era ovvio!
<< Ehm.. so che vi sembrerà strano, ma voglio lo stesso colore... di Harry >> disse lei.
<< Verdi allora eh?Non ti chiederemo altro...George ora tocca a te!sai già dove ho messo ciò che ci serve! >> disse Fred facendo l’occhiolino con complicità.
George uscì dal bagno e torno in cinque minuti con una piccola bottiglietta con un contagocce che conteneva un liquido violetto, lo porse subito a Vivian, intanto Jessy sembrava capirne sempre meno...
<< Questo è piuttosto facile da usare... si chiama Siero dell’Iride Iridescente !Puoi usarlo anche da sola, ti consigliamo di usarlo domattina, prima di uscire, funziona così, ne devi usare una goccia per occhio, pensando con tutta te stessa al colore che ti serve, ed immediatamente i tuoi occhi cambieranno colore! >> spiegò Fred.

<< Ragazzi non so come ringraziarvi! Ma c’è un piccolo problema... esistono contro incantesimi? >> chiese Vivian.
<< Beh.. sono estremamente semplici, puoi annullare gli effetti anche da sola... se avrai bisogno di aiuto ci penseremo noi! >> rispose Fred allegro strizzandole l’occhio.
<< Credo che si ora Viv, dobbiamo andare a cena altrimenti qualcuno si insospettirà... >> disse Jessy dopo un lungo silenzio, i due gemelli le salutarono ed andarono via lasciando le due amiche sole nel bagno.
<< Ora potrei sapere perché ti sei cambiata in questo modo? >> chiese Jessy guardando i capelli perplessa.
<< Non ricordi Jes? Il mio viso somiglia a quello di Lily da giovane... >> rispose Vivian sfoderando un ghigno quasi compiaciuto.
<< Ora capisco vuoi avere le sue sembianze per vedere come reagisce Piton!? >> chiese Jessy senza credere alle proprie parole.
<< All’incirca!Preparati Jessy, ne vedrai delle belle! >> esclamò Vivian divertita.
<< Ma non credi che sia una cosa crudele da fare? Insomma non è colpa sua se ama ancora Lily nonostante sia morta... >> disse Jessy guardando Vivian quasi con apprensione, non sembrava molto convinta del piano che aveva escogitato.
<< Ehi non gli ho chiesto io di essere bugiardo e di non ammetterlo! >> tagliò corto Vivian, che per alcuni istanti aveva sentito come una morsa al petto sentendo le parole di Jessy, ma non era intenzionata a gettare la spugna, Severus doveva pagare per averla trattata a quel modo in classe e per essere andato via dall’infermeria sbattendole in faccia la porta!
<< Beh..se sei convinta delle tue idee >> mormorò Jessy mettendo fine a quel discorso.
Più tardi Vivian decise che Jessy sarebbe andata cena, mentre lei sarebbe andata dritta nel dormitorio, dove l’amica le avrebbe portato da mangiare, non poteva farsi vedere a cena o avrebbe rovinato l’effetto sorpresa...
Vivian raccolse i capelli in una coda e si curò di nasconderli tutti nel cappello, poi si diresse nel dormitorio. Mentre scendeva nei sotterranei sentì dei passi familiari, poteva essere solo Severus, la ragazza indossò il cappuccio della divisa per non farsi notare e funzionò, quando passò a testa bassa di fianco al professore lui non la riconobbe affatto e continuò a rigare dritto senza nemmeno voltarsi.
Più tardi Jessy la raggiunse portandole dei panini, le ragazze passarono molto tempo in Sala Comune, continuando a fare supposizioni su come sarebbe stata la mattinata successiva, fino a quando non furono estremamente stanche e decisero finalmente di andare a letto.
Mentre Vivian stava per addormentarsi si stupì di se stessa, della reazione che aveva avuto quando Piton si era arrabbiato a quel modo con lei... come le era venuto in mente di voler somigliare il più possibile a Lily?
Non sapeva come avrebbe reagito Piton, ma valeva la pena provare.
Aveva in mente un piano a dir poco geniale.
Fu così che Vivian si addormentò piena di buoni propositi, forse la mattina successiva sarebbe cambiato qualcosa, era tutto da vedere...
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: SnapeTear89