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Autore: Ginger01    11/10/2013    2 recensioni
[Dal Prologo]
Mi chiamo Victorie Weasley.
Sono per un quarto veela e, nonostante il mio aspetto, non ho mai avuto un ragazzo.
Durante la mia vita ho ricevuto milioni di lettere d'amore, dichiarazioni e fiori, ma io pensavo sempre e comunque ad una sola persona dagli strambi capelli blu e occhi color nocciola.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Teddy Lupin, Victorie Weasley | Coppie: Teddy/Victorie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Eccomi qua, finalmente, con il nuovo capitolo!

Lo aspettavate tutti con ansia, mi dispiace avervi fatto attendere...
Sappiate che sto già cominciando il 18, quindi tranquilli :') 
Perfetto, vi lascio con questo capitolo che, lo ametto, non è niente di speciale ma mi è piaciuto scriverlo.
Ci vediamo in fondo!
Un bacio;

Gryfferine
 



 »Capitolo 17«

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L'ultimo semestre del sesto anno ad Hogwarts passò veramente velocemente. Quasi non ci accorgemmo di averlo frequentato.
Il settimo anno passò ancora più velocemente, e, in men che non si dica, ci ritrovammo alla sera prima dei MAGO.
– COSA MERLINO SIGNIFICA QUESTA RUNA?! – esclamai, afferrando il libro di Antiche Rune e minacciando di gettarlo nel caminetto della Sala Comune. Claire si alzò, calma e tranquilla, e prese il mio libro dalle mie mani, come se fosse un'azione di routine (cosa effettivamente vera, visto che negli ultimi tempi quella scena si ripeteva spesso.) e mi accompagnò, prendendomi la mano, a sedere sui cuscini che avevamo disposti per terra, carezzandomi una spalla.
– Stai tranquilla, Vicky, guarda, ti aiuto io... – mi disse, socchiudendo gli occhi e mordendosi un labbro, cercando di riconoscere la runa in questione E infine ci riuscì.
– Eccola qua, la furbetta! – esclamò, puntando un dito sulla medesima runa del libro.
Mi avvicinai alla pagina, sbirciando.
– Cavolo, l'avevo pure evidenziata e sottolineata tremila volte. – borbottai, abbandonando quindi Antiche Rune e fiondandomi su Storia Della Magia, il mio punto debole.
Per un attimo sospirai: era la materia preferita di Teddy.
Teddy.
Non ci vedevamo da Natale, e mi mancava da matti. Avevamo deciso di prenderci una pausa, visto che non ci saremmo potuti vedere per un anno intero, e per me andava bene.
Non riuscivamo a stare insieme soltanto con le lettere e non voleva disturbare Aberforth, nel pieno della sua vecchiaia, con il passaggio segreto per la Stanza delle Necessità. Lo capivo.
Questa pausa forse ci faceva bene ma Merlino quanto mi mancava. Mi mancava essere stretta tra le sue braccia, mi mancava essere baciata da quelle sue labbra.
Maledette labbra.
Scossi la testa “Ah no, Victoire, devi studiare. Che gli racconti sennò al prof?”
Dopo attimi intenti a cercare di capire cosa ci fosse scritto, mi buttai a terra, sprofondando nei cuscini che avevamo sistemato strategicamente, posando un braccio sugli occhi – Cavolo, verrò bocciata! –

Strano ma vero, non venni bocciata. Anzi, uscii da Hogwarts con un “Quasi Eccellente”, e ciò mi rese assolutamente fiera di me, così come mio padre e mia madre che quasi si mise a piangere, visto che era l'unico voto del genere che avevo mai preso in tutta la mia carriera scolastica. Juliette uscì con un “Oltre le Aspettative” cosa che ci aspettavamo tutti, mentre Claire con un “Eccellente” e ne era contentissima.
Erano passati due anni da quando ci eravamo diplomate.
In due anni le cose non erano molto cambiate: Claire e Richard erano più innamorati che mai anche se lei ricordava sempre il suo tradimento; Juliette e Mike si sostenevano a vicenda sul trovare la loro strada e poi c'eravamo io e Teddy.
Dopo essere stati separati un anno avevo paura che avesse dimenticato ciò che provava per me.
Ma la prima volta che ci vedemmo, dopo quell'anno, capii che non era affatto cosi: mi fissò con quei suoi spettacolari occhi nocciola, e mi sorrise. Semplicemente, mi sorrise. Un sorriso dolce, di quelli che rivolgeva solo a me: era il mio sorriso. Li gettai le braccia al collo, senza pensarci due volte. Eravamo di nuovo Vicky e Teds, insieme fino alla fine.

Sussultai al quarto conato di vomito che sentii dal mio bagno. Cominciai a torturarmi le mani, ansiosa – Julie, tutto bene? - domandai, ricevendo come risposta il suono dello scarico. Dopo un po' apparve Juliette, verde come un calzino sporco, tenendosi la mano sulla pancia – Perché le chiamano nausee mattutine se invece ti colgono a tutte le ore del giorno? – sbuffò, buttandosi sul mio letto.
La osservai apprensiva: solo due giorni prima era venuta da me, come stabilito ormai da mesi, per passare un po' di giorni insieme. Mike aveva abbandonato gli studi e si era messo sotto con gli allenamenti ed era entrato a far parte dei Cannoni di Chudley, mentre Juliette aveva cominciato a studiare per diventare medimago.
Quanto a me, bè, zia Ginny mi disse che sarei stata perfetta come giornalista o scrittrice, così stavo studiando Lettere Magiche, materia che amo.
Claire intedeva diventare Ministro della Magia, così stava studiando scienze magico-politiche. Ce la vedevo come prima Ministra della Magia.
E ora, a 19 anni compiuti, nel pieno dei suoi studi, la mia migliore amica era incinta.
– Senti, sai già che fare? – le chiesi apprensiva, giocherellando con la mia piuma d'oca preferita, regalatami da Teddy al nostro secondo anniversario. Aveva la particolarità di correggere gli errori e in più era di un meraviglioso colore: sfumava verso la punta in un luminoso dorato e, ogni volta che la prendevo, luccicava, come se fosse contenta di essere intinta nell'inchiostro ed essere utilizzata.
– No, non ne ho idea. – mi rispose, portandosi una mano al ventre.
– Mickey lo sa? – domandai.
– Certo che lo sa. – disse, con un tono quasi nervoso. Afferrò il mio cuscino turchese e lo abbracciò, affondando la faccia nel tessuto morbido e, per un attimo, intravidi un riflesso verdognolo sul suo viso.
POP!
Il suono di una smaterializzazione peggiorò la situazione.
– Ehilà! – salutò Teddy, prima che Juliette corresse nuovamente in bagno ,sotto il mio sguardo apprensivo, a vomitare.
Teddy rimase con la mano a mezz'aria – Bel saluto. – borbottò, al suono del terzo conato.
Scossi la testa, raggiungendolo – Dai, è una situazione difficile. – gli dissi, allacciando le mani dietro al suo collo. Lui mi sorrise mestamente, posando le mani sui miei fianchi – Si, lo so. – sbuffò, baciandomi delicatamente. Mi avvinghiai a lui, approfondendo il bacio.
– Ehm, ehm. – il tossicchio di Juliette ci fece staccare di colpo.
– Julie! Tutto bene? – domandò Teddy, le mani ancora sui miei fianchi.
Lo guardò storto – Bé, diciamo di si. – rispose, sedendosi e sfiorandosi la pancia.
Abbandonai il mio ragazzo e corsi dalla mia migliore amica che, seduta sul mio letto, aveva un 'espressione serena sul volto – Julie, che hai? – non avevo idea di come fare per aiutarla.
– Vic, sai che l'ho sognato? –
– Cosa? – domandai, colta alla sprovvista dalla sua domanda.
– Il bambino. – mi rispose, dando dei piccoli colpetti alla pancia. – Aveva un anno e c'era anche Mike. Gli stava insegnando a volare, a volare su una scopa. E mi stava venendo da piangere, per la felicità, sai. Poi hanno alzato entrambi lo sguardo e li ho visti: i loro occhi, Vic. Hanno gli stessi occhi grigi e lo stesso sorriso dolce. – calde lacrime avevano cominciato a scendere lungo le sue guance arrossate.
Non so se era a causa della gravidanza o altro ma la mia amica stava piangendo: la abbracciai forte, facendola sfogare sulla mia spalla.
Quando si fu calmata mi staccai da lei, sorridendole dolcemente e asciugandole i residui di lacrime.
– Ehi, che ne sai che non è una femmina? Sei solo al secondo mese! – esclamai, assumendo un'aria imbronciata e facendola ridacchiare.

La ragazza dai capelli biondi respirò “Eccoci qua” pensò, accarezzando il tetto della casa sul mare con i suoi grandi occhi castani “Chi mai si sarebbe immaginato che saremmo arrivate a questo punto così presto?” Prese un altro grande respiro e agitò la bacchetta, facendo innalzare la grossa valigia che ora le seguiva come se fosse legata alla padrona da un filo invisibile.
Arrivata alla porta di legno scuro bussò tre volte prima che la sentissi e andassi ad aprire.
– Claire! Giusto in tempo! – esclamai, accogliendo la mia amica e abbracciandola forte.
– Andiamo, è in camera mia. – dissi, capendo già quale sarebbe stata la sua domanda.
Claire annuì e rispose al mio abbraccio, quindi salì le scale e adagiò la valigia sul letto nella camera degli ospiti, accanto ad una già aperta da ormai qualche giorno. Quindi mi precedette nella mia stanza dove una ragazza dai capelli ramati stava seduta a gambe incrociate sul mio letto a leggere una strana rivista babbana.
– Claire! – esclamò alla vista dell'amica. Scese di corsa dal letto e gettò le braccia al collo della bionda – Mi sei mancata, sai? – disse, stringendola forte.
Claire rispose al suo abbraccio, sorridendo – Anche tu, anche tu...Ehi, cosi non mi fai respirare! – esclamò, ridacchiando.
Juliette si staccò, gli occhi lucidi – Cavolo sto per rimettermi a piangere... – borbottò, guardando il soffitto.
Claire storse la bocca – Gli ormoni? – mi domandò, abbassando la voce.
Annuii sconsolata – E' tutto il giorno che scoppia a piangere senza motivo. E' incontrollabile. – le risposi, attenta che non ci sentisse.
Dopo che la nostra amica finì il giro della mia stanza ci raggiunse, un sorriso a trentadue denti stampato in faccia – Ok, vi va di uscire? Ho bisogno di distrarmi. –
– Eh no! – esclamò Claire, cogliendomi di sorpresa – No, perché c'è ehm...una sorpresa! – continuò,fissandomi in cerca di aiuto.
Juliette mi lanciò un'occhiataccia – Ti giuro che io non ne so niente. – mi giustificai, alzando le mani.
Lei alzò un sopracciglio – E dov'è questa sorpresa? – domandò a Claire, incrociando le braccia.
Sul volto della biondina spuntò un sorriso amichevole – Vedrai, è sulla spiaggia! Andiamo! – ci prese per i polsi e ci trascinò giù per le scale – Salve signora Weasley! – gridò alla cucina dove mia madre stava tentando di rifare i macarons.

La spiaggia era battuta dalle onde che lasciavano una scia spumosa sul bagnasciuga.
Juliette aveva un muso lungo quanto la mia mazza da battitrice, così Claire cominciò a giocare con l'acqua – Ehi, e fa un sorriso! – le gridò, prima di cominciare a bagnarla.
Julie rimase sbigottita dall'azione di Claire ma sorrise e cominciò a vendicarsi, facendo ritrovare la nostra amica totalmente zuppa.
– Insomma, questa sorpresa? – domandò, in preda alle risate.
Sorrisi dolcemente: ero felice di vedere la mia Julie finalmente ridere spensierata.
– Qua dietro. – le dissi, prendendola per mano e aiutandola a salire una duna di sabbia per raggiungere un piccolo capanno costruito anni prima da mio padre.
– Che c'è? – domandò Juliette, guardandomi interrogativa.
Alzai le spalle assumendo un'espressione del tipo “Non so niente, sono innocente” prima che lei potesse allungare il collo oltre il muro.
Fu colta totalmente di sorpresa. Due braccia muscolose la afferrarono, facendola sbattere su un petto ampio.
– Ciao. – disse il proprietario, stringendo Julie a sé.
La ragazza si staccò, riconoscendo la voce, e si ritrovò a fissare due grandi occhi grigi.
– Mike? – domandò a fil di voce.
Lui le sorrise – Proprio io! Chi ti aspettavi? –
Juliette scosse la testa, allontanandosi un po' – Ma...Non eri partito per l'Irlanda per...una partita? – domandò, deglutendo.
Lui si rabbuiò – No io...Io dovevo pensare a...a noi. –
Juliette sembrò crollare – Ovvero? Non sei pronto, vero? Non sei pronto per essere padre, ti ho sconvolto l'esistenza lo so ma... –
Le prese il volto tra le mani ridendo – Ehi ehi, ferma un po'. Tu mi hai sconvolto? Perché, un bambino in quanti lo si concepisce? Sono andato in Irlanda si, per schiarirmi le idee, – cominciò scrutando il volto di Julie – E ho capito che non posso lasciarvi. – concluse, sorridendole.
Lei alzò un sopracciglio – Lasciarci? – domandò, il fiato sospeso.
Poso la fronte contro quella della ragazza – Tu e mio figlio. – sussurrò, sorridendole dolcemente, prima che Juliette potesse gettargli le braccia al collo, ridendo felice.

 


~Angolo Autrice
Ta daaaaa! 
Che ne pensate? 
Juliette alla fine tiene il bambino a quanto pare :') 
E' scritto male, lo so. Ho riassunto un pò ciò che accade nei due anni e le strade che i nostri personaggi decidono di prendere...
Tra poco la nostra storia finirà, ma non temete, ho una sorpresa per voi poi :3 
Ok, ci vediamo presto con il 18esimo capitolo <3
Un bacione;

Gryfferine

 


 

  
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