Capitolo 8: Epilogue

 
La macchina si stava fermando, ora potevamo togliere le bende.
Eravamo in un parco, al centro del quale si trovava una tenda.
Entrati dentro c'era un tavolo, con due sedie e delle candele, una bella cenetta romantica.
'Wow è bellissimo'
'Mai quanto te'
'Che scemo'
'E' vero'
Lo stavo stringendo forte forte, non volevo che quel momento finisse.
La cena era a dir poco squisita, anche se non era nulla di che, fish&chips.
Quando avevamo finito, mangiato anche il dolce, ci eravamo messi nel piccolo 'balcone' allestito sulla destra, per vedere i fuochi d'artificio.
'Vorrei che tu restassi qui con me domani'
'Vorrei anche io, ma devo tornare a casa, è giusto che rimanga un po' con mio papà'
'Ma non ti dimenticherai di me vero?'
'No, tu?'
'Come potrei'
Era così bello poter stare così, anche se non poteva durare eternamente.
'E' tardi, è meglio se andiamo, ho ancora tutto da preparare per domani'
'Ok, ma aspetta, c'è una cosa che non ti ho detto. Non voglio farlo per affrettare i tempi o altro, ma perché è quello che sento. Quando ti ho chiamato bellissima l'altro giorno mi hai detto che non lo sei, ma tu non vedi quanto bella tu sei, e non solo esteriormente, ma anche e soprattutto interiormente. Il tuo cuore è speciale, nessuna mi ha mai fatto sentire come hai fatto te. Ho passato questi giorni come se fossero delle settimane. Non ti è interessato il Niall membro degli One Direction, ma il Niall, ragazzo irlandese che ha cercato di realizzare il suo sogno, nonostante molte persone mi critichino, ancora ora'
Lo guardavo come gli occhi del gatto con gli stivali di Shrek.
'Quello che cerco di dirti, è che ti amo, amo la fantastica, pazza, simpatica, dolce, stupenda persona che sei, non volevo ammetterlo, e stavo sbagliando, ma ho fatto in tempo a rimediare. Non so come sarebbe ora la mia vita se non ci fossimo scontrati sul ponte l'altro giorno'
Non sapevo che dire, aveva già detto tutto lui.
'Non so cosa dire, non sono brava con le parole, voglio solo dirti grazie, non solo per questi giorni, ma per quello che da quasi due anni hai fatto e fai per me, con la tua musica mi hai aiutata tanto, lo so, sbagliavo a sperare in un amore che non poteva esserci, o che meglio pensavo non ci sarebbe potuto essere, ma ora tu sei qui, io sono qui, e tutto ciò che desidero è qui. Ti amo anche io'
Il bacio che venne dopo non era uno di quei baci in cui la gente si avvinghia, anzi, era dolce.
'Andiamo, siamo in ritardo'
Ringraziati i camerieri eravamo diretti in hotel.
Arrivati, nella hall c'erano Selena e Justin.
'Hey guys, how was your night?'
'Perfect, and yours?'
'Nothing special, we made luggage, our plane is tonight'
'Seriously?'
C'ero rimasta tanto male, speravo partissero anche loro domani, per passare un'ultima notte tutti insieme.
'Yeah, but it's ok. Sabry this is for you, if you'll come to my tour, you can use this for my backstage'
Oddio, non ci potevo credere, un pass per il backstage.
'Thank you Justin, you're my idol, thank you thank you thank you'
'I have to thank you'
Abbracciare il proprio idolo era la sensazione più bella al mondo.
'Selena, thank you for what you've done, you inspire me a lot, I'm proud to be your fan'
'Friend I hope, not just a fan'
'Yeah sure'
Era arrivata la loro macchina, dovevano andare.
Tra le lacrime gli ultimi saluti.
'Wait guys. This is my nickname on twitter, can you follow me one day? You'll make me so happy'
'Sure, we'll do now. Good luck for everything'
'Thank you, to you too. I love you guys'
Se ne stavano andando, e con loro anche una parte del mio cuore andava via.
'Stai bene?'
'Eh insomma.. avrei voluto passare più tempo con loro'
'Lo farai un giorno'
'Vuoi una mano per i bagagli?'
'Ok, grazie amore'
'Ma figurati'
Con quattro mani invece di due si faceva molto più in fretta.
'Vado un attimo da mio papà'
'Ok'
Uscita dalla mia camera, bussavo a quella a fianco.
'Sono io papà'
'Ciao Sabry, com'è andata la serata?'
'Benissimo grazie, la tua?'
'Niente di speciale. Preparati i bagagli?'
'Quasi finito'
'Ok, vado a dormire, buonanotte'
'Notte pa'
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'Cos'ha detto tuo papà?'
'Oh niente di che, ha detto che non ha fatto niente di speciale stasera'
'Capito'
'Va bene, forse è meglio che vada'
'Ti va di rimanere a dormire con me?'
'Certo'
Quella notte era stato più difficile dormire, avevo le lacrime agli occhi, voleva dire lasciarlo lì, a Londra, e ripartire, e non volevo farlo.
h 7 sveglia
'Buongiorno amore'
'Buongiorno'
'Cos'hai? Non hai dormito tutta la notte, tremavi'
'Niente, sto bene'
'Sicura'
'Sisi, mi preparo se no finisce che arriviamo tardi in aeroporto'
'Ok vado anche io, a tra poco'
La mattina prima sotto la doccia cantavo, quella mattina piangevo, e anche il cielo di Londra piangeva con me.
Ormai i bagagli erano pronti, dovevo salutare la stanza.
A colazione eravamo tutti un po' silenziosi, c'erano tutti i ragazzi, Perrie, Danielle e Eleanor.
'Ok si è fatto tardi, è meglio andare Sabry'
'Si ok pa'
Mentre ringraziava tutti e si dirigeva nella hall, io stavo malissimo, sentivo il mio cuore vuoto.
Salutate Danielle e Eleanor, era il turno dei ragazzi, Liam, Harry e Louis e infine Perrie e Zayn.
'Grazie a tutti ragazzi davvero, mi avete fatto passare due giorni stupendi'
'Grazie a te, ci rivedremo presto' mi diceva Perrie e gli altri sorridevano.
'Dammi, la porto io la valigia'
Più mi avvicinavo alla hall più la mia mano, intrecciata a quella di Niall diventava calda, sudavo dal nervoso.
'Hey, amore, andrà tutto bene ok? Non ti preoccupare, ci rivedremo ancor prima che tu te ne possa accorgere'
'Eh si chissà quando'
'Non preoccuparti, ricordati che io ci sono e non ti lascio. Ti amo'
'Ti amo anche io'
Sembrava tanto un ultimo bacio, anche se non lo sarebbe stato, l'avrei rivisto, anche se non sapevo quando.
In macchina, diretta all'aeroporto non dicevo nulla, guardavo solo fuori dal finestrino, in lacrime.
Prese le valige, eravamo diretti al gate, per fare passare i controlli.
'Sabry stai bene?'
'Si sto bene papà, non preoccuparti'
Non stavo bene, ma non potevo parlare di un ragazzo, a mio padre.
Per fortuna l'aereo partiva poco dopo e l'imbarco era già iniziato.
Stavo arrivando al mio posto quando il sedile in mezzo era occupato.
'Sai, di solito prendiamo sempre l'aereo privato tutti insieme, ma questo non è male'
'Cosa ci fai qui?'
Dopo avermi aiutato a mettere il trolley dentro il portabagagli..
'Non potevo lasciarti andare così, come se niente fosse. E' stata un'idea di tuo padre, vengo con te a Torino per questa settimana, passeremo ancora del tempo insieme, prima che tu inizi la scuola e io le prove per il tour'
'Non sai quanto ti amo'
'Mai quanto me'
E così si concludevano quattro giorni stupendi, in una delle città più magiche al mondo, perché è proprio vero 'qualcuno da qualche parte ti cambierà la vita' e trovare l'amore della mia vita, a Londra, mi ha davvero cambiato la vita.
 

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Ciao a tutti, sono tornata, ed eccovi l'ultimo capitolo.
Beh, non ho molto da dirvi, spero che questa storia vi sia piaciuta.
Aspetto le vostre recensioni anche per quest'ultimo capitolo, intanto grazie a coloro che hanno visualizzato e recensito la storia nel corso di questi mesi.
Alla prossima storia xx