La vicenda dei maccheroni
alla carbonara
Cap.2
Cucina
Goku
si grattò i pettorali coperti
dalla maglietta nera aderente. Si mise sulla punta degli stivali blu e
guardò
il fumo salire dalla pentola. Si spostò di lato e
inspirò, l’odore di pepe gli
punse le narici. Si voltò e starnutì.
“Non
è ancora pronto” disse Chichi.
Sbatté le uova dentro il piatto. Goku le si mise a fianco e
si sporse.
“Ci
vuole tanto Chichina?” chiese.
Allungò la mano verso la padella. La moglie lo
colpì con la forchetta e il
saiyan gemette, sporgendo il labbro.
“Ci
vuole il tempo che ci vuole”
rispose la moglie. Goku si grattò la testa e
sbuffò.
“Io
non lo so quanto è il tempo che
ci vuole” si lamentò. Un paio di ciocche nere gli
finirono davanti al viso. La
moglie scioccò la lingua sul palato.
“Resisti
e fidati di me” ribatté.
Il Son incrociò le braccia e sbuffò.
“Mi
fido di più quando cucini cose
che conosco. Io adoro i tuoi soliti manicaretti e ti amo quando sei te
stessa”
si lamentò. Chichi avvampò e sorrise.
“Bulma
ogni volta si lamenta quando
mangia da noi. Per una volta posso anche mettere da parte le nostre
ricette
caratteristiche e dimostrarmi capace di qualcosa di classe
particolarmente
ricercato” rispose. Goku alzò lo sguardo e
osservò il fumo della pasta sbattere
in una serie di volute contro il soffitto.
“Urca,
sto morendo di fame” si
lagnò Goku.
“Perché
non vai a giocare con i
bambini? Quando è pronto, il tuo naso ti
avvertirà …” disse Chichi. Il marito le
passò davanti correndo diretto alla porta.
“Evviva,
finalmente è arrivato
Vegeta!” gridò.