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Autore: eireene    12/10/2013    1 recensioni
Harry che ha gli occhi verdi e un cuore troppo grande. Che il suo amore basterebbe anche per tutti e due, ma "Io ti amo" gli continua a ripetere Allyson perché sa che infondo il ragazzo ci tiene, e poi perché, andiamo!, di fronte a quella visione divina incarnata in un ragazzino dalle fossette nelle guance non si può non riuscire a dirglielo.
Allyson, che ha un piccolo naso all'insù e una dannatissima fissazione per quelle fossette, che spuntano solo quando Harry sorride senza schiudere le labbra. Scosta leggermente l'angolo sinistro della bocca ed Allyson ce la mette tutta a trattenersi dal baciarlo, ma proprio non ce la fa. Così puntualmente si ritrova a ricambiare il sorriso, inconsapevolmente quasi, e poi si avvicina e lo bacia e "Tutte le volte in cui non te ne vai, mi viene voglia di stare con te per il resto della mia vita" gli dice.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Note dell'autrice: 
Vorrei solo avvisare che l'ho scritta di getto ed ho ricontrollato solo una volta e alla fine, per cui se trovate errori (soprattutto per quanto riguarda e/u accentate, perché non mi funzionano i tasti e ho dovuto fare copia e incolla), non esitate a farmelo notare.
Un'ultimo appunto per Martina: non so se ti ci rispecchierai molto nel personaggio di Allison, perché forse mi sono lasciata prendere un po' troppo la mano, ik. Spero comunque che ti piaccia, amore mio.<3



 
A Martina, che mi ha ispirato per il personaggio di Allison.
A lei, che è una forza della natura nel corpo di un'intrepida sognatrice.
A Martina, perché è la mia ancora di salvezza.
 

Però lui resta. 

Ci sono le giornate invernali, passate l'una stretta all'altro in un aggroviglio di coperte e due tazze fumanti di cioccolata calda sul tavolino.
Ci sono le giornate estive, quelle dai baci rubati dal sapore salato dell'acqua e dagli abbracci nascosti agli altri dagli scogli che ormai hanno etichettato come loro.
Ci sono le giornate autunnali, dove le foglie rosse, gialle e arancioni cadono come pioggia attorno a loro, seduti all'ombra della quercia al parco vicino alla scuola.
Ci sono le giornate primaverili, con le coroncine di fiori tra i capelli e i mazzi di fiori che diciamocelo, non sono mai riusciti a mantenere vivi e rigogliosi per più di due giorni.
Ci sono Harry ed Allyson, avvinghiati, reduci di un tempo infinito passato insieme che ancora si aggrappano ad un amore ricambiato da entrambi. Loro che ogni giorno si amano come la prima volta. Che basta uno sguardo, ed è come scoprirsi, conoscersi, innamorarsi nuovamente.
Harry che ha gli occhi verdi e un cuore troppo grande. Che il suo amore basterebbe anche per tutti e due, ma "Io ti amo" gli continua a ripetere Allyson perché sa che infondo il ragazzo ci tiene, e poi perché, andiamo!, di fronte a quella visione divina incarnata in un ragazzino dalle fossette nelle guance non si può non riuscire a dirglielo.
Allyson, che ha un piccolo naso all'insù e una dannatissima fissazione per quelle fossette, che spuntano solo quando Harry sorride senza schiudere le labbra. Scosta leggermente l'angolo sinistro della bocca ed Allyson ce la mette tutta a trattenersi dal baciarlo, ma proprio non ce la fa. Così puntualmente si ritrova a ricambiare il sorriso, inconsapevolmente quasi, e poi si avvicina e lo bacia e "Tutte le volte in cui non te ne vai, mi viene voglia di stare con te per il resto della mia vita*" gli dice.
Ed Harry l'abbraccia e "Io rimango" le sussurra una volta posata la sua fronte contro quella della ragazza. Allyson allora scoppia in una risata che per quanto sia strana e per quanto gliel'abbia ripetuto migliaia di volte, Harry infondo sa di amare. Perché è felice e perché trova quasi ridicolo come sia possibile che Harry l'ami ancor di più di quanto lo faccia lei.
Ma anche quando Allyson la notte si sveglia di soprassalto, spaventata da quegli incubi che a volte si fanno così reali da provocarle i brividi a fior di pelle, Harry è lì. Le bacia la fronte, le passa un braccio intorno alla vita e l'altro a cingerle le spalle e la culla, con una musica che solo loro due possono sentire. Una musica che parla d'amore e di promesse, e ad Allyson piace pensare che quella canzone racconti anche di come in mezzo ai litigi e tra le lacrime che a volte non si accorge neanche di piangere -"Sei la ragazza più forte che io abbia mai incontrato"- Harry non scappi.
Già troppe persone sono scappate, già troppe situazioni le si sono trovate davanti, e pure l'avevano convinta a non credere nell'amore. Così lei, nell'amore, ha cominciato a non crederci, ma nulla le avrebbe impedito di non continuare a sperarci. 
E poi è arrivato Harry. E tutte le certezze e le incognite sono sparite, come se tutte le risposte fossero racchiuse nel verde dei suoi occhi, nelle sue carezze, nel modo in cui le spostava una ciocca lunga di capelli dietro le orecchie, nel modo in cui la baciava, nel modo in cui le faceva tornare il sorriso che aveva da bambina e che in realtà non era mai, mai, andato via.
"Devo ancora decidermi se amo il tuo sorriso, o lo odio" le aveva confessato una volta lui.
"Perché?"
"Perché sorridi anche quando non ne hai neanche voglia. E sei talmente brava a fingere che a volte ci casco anch’io e, cazzo Allyson!, mi fai sentire un coglione. E' solo che - è solo che io voglio farti stare bene, ma se non riesci a toglierti quel velo da dura che ti ostini a portare anche con me... mi fai sentire inutile."
E quella sera avevano litigato, perché Harry forse un poco aveva ragione e, dannazione, Allyson lo sapeva. Ma lei era fatta così, ed infondo essere -o mostrarsi?- triste non era nella sua natura. Se avesse disturbato? Se Harry fosse scappato vedendola piangere come una bambina?
Ma no, Harry resta. Harry resta sempre.
Una sera le aveva cantato una canzone, che forse aveva scritto lui o magari era di Ed Sheeran, non se lo ricorda bene, a dire il vero. Perché poi quella sera avevano fatto l'amore ed Allyson aveva completamente eliminato tutti i pensieri che non riguardassero loro due, nel letto ad una piazza e mezza della sua camera.
Quando si era svegliata, la mattina dopo, lui era sempre lì, stretto a lei neanche fosse la sua ancora di salvezza.
Ed è buffo, perché quella che in realtà doveva sentirsi fortunata, se lo ripete sempre, era lei.
Perché Harry resta. 
Perché quando lei si lascia buttare giù con un soffio come un castello di carte al vento, ci pensa Harry a ricomporre accuratamente tutti i suoi pezzi. 
Perché Harry rimane accanto a lei, impresso sulla sua pelle, nella sua mente, dentro al suo cuore.
Perché tutto alla fine scivola dalle mani, andando disperso per sempre. E' inevitabile. 
Però lui no, Harry resta.

*Devo purtroppo ammettere che questa frase non e' stata inventata da me, ma e' una citazione presa in prestito dalla canzone Stay stay stay di Taylor Swift.
  
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